Windows va in crash durante i copia-e-incolla? Potrebbe essere colpa di Nero

Da quando avete installato l’ultima versione del popolarissimo software per la masterizzazione Nero (es. Nero 10), l’Esplora Risorse del vostro Windows va molto spesso in crash? Questi errori si verificano quando tentate di copiare o spostare dei file da una cartella all’altra? Il vostro non è un caso isolato.

Pare infatti che diversi utenti abbiano riscontrato il medesimo problema e che la causa di questo sia proprio Nero. Anzi, l’estensione della shell che questo installa in Windows. Per risolvere il problema, basta quindi disabilitare questa “feature” e, che ci crediate o no, non occorre né disinstallare il programma né perdere chissà quanto tempo.

Se volete sapere come si fa, senza troppi sbattimenti, qui sotto trovate non uno ma ben due metodi diversi per portare a termine la “missione”. Non vi resta che provarli e incrociare le dita affinché si risolva tutto per il meglio.

Metodo 1: disabilitazione manuale

È possibile disabilitare l’estensione della shell di Nero direttamente da quest’ultimo. Per farlo, occorre avviare il software Nero Burning Rom, recarsi nel menu File > Opzioni, selezionare la scheda Caratteristiche avanzate e cliccare sul pulsante Disattiva.

Microsoft con il pollice verde

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In un post apparso la scorsa settimana sul blog Microsoft per lo sviluppo sostenibile, Rob Bernard, responsabile ambientale per l’azienda di Redmond ha spiegato gli obbiettivi di quest’ultima per quanto riguarda la politica ambientale.

L’obbiettivo principale è ridurre l’anidride carbonica emessa di almeno il trenta per cento rispetto ai valori del 2007 entro il 2012. Per arrivare a questo obbiettivo sarà ottimizzato l’uso dell’energia elettrica in tutti gli uffici Microsoft e nelle operazioni quotidiane, ma questo cambiamento non riguarderà meramente le strutture.

Microsoft Office 2007: cosa fare quando non si disinstalla

«Installazione fallita. Impossibile trovare il file setup.ini. L’installazione non può essere completata perché è corrotto o assente un file necessario». Questo, più o meno, il messaggio di errore che vedono palesarsi di fronte a sé un numero considerevole di utenti indaffarati nel tentativo di disinstallare Microsoft Office 2007.

Purtroppo, quando la procedura ufficiale risulta non funzionante, c’è poco da fare: occorre forzatamente rivolgersi a delle soluzioni alternative per eseguire la disinstallazione del prodotto. Tra queste, figura la lunghissima (quasi estenuante) guida per la rimozione manuale di Office targata Microsoft (reperibile in questa pagina), ma anche un comodo script che fa tutto da solo, a seguito di un singolo click.

Windows Vista: come ripristinare il servizio di indicizzazione

Anche se una ventina di MB in più liberi sulla memoria RAM farebbero comodo a chiunque, va detto che la funzione di indicizzazione integrata in Windows Vista (ma non solo) può risultare decisamente utile, se non indispensabile, quando si ha quotidianamente a che fare con una grossa mole di documenti.

Per chi non avesse ancora ben capito di cosa stiamo parlando, l’indicizzazione è quella funzione che consente la ricerca veloce dei contenuti attraverso la creazione di un apposito database. Quella sfruttata dal menu start e dalla barra di ricerca veloce presente nell’esplora risorse di Windows Vista, per intenderci.

Peccato che, a seguito di qualche “smanettamento” poco attento tra i servizi e nel registro di sistema, questa funzione possa cessare di funzionare all’insaputa dell’utente, causando un grave danno in campo lavorativo a quest’ultimo.

Per vedere lo stato dell’indicizzazione dei file sul vostro computer, non dovete far altro che digitare indicizzazione nel menu start e premere il tasto Invio. In caso di servizio fermo o problemi di vario genere, potete seguire questa guida, utile al ripristino della funzione in oggetto:

PC Fixer: sistemiamo i problemi del PC in una manciata di click

Stanchi dell’ennesima telefonata disperata del vostro amico poco avvezzo alle nuove tecnologie, che cerca ancora una volta la soluzione al classico problema “boh, io non ho fatto niente(quando, nella migliore delle ipotesi, ha scaricato 3-4 virus da siti poco raccomandabili, cancellato qualche aggiornamento di Windows e mandato a ramengo la MFT)?

Bene, allora dopo essere corsi a casa sua ed avergli fatto il ventesimo “formattone” del mese, consigliategli caldamente di installare PC Fixer: un interessantissimo programma gratuito che, in una manciata di click, permette di conoscere eventuali problemi che affliggono il computer e di ripararli con altrettanta facilità.

Google Chrome bloccato in Siria e non solo

Voglio segnalarvi una cosa che ha veramente dell’incredibile, molto triste, se consideriamo che siamo nel 2008 e si fa subito a parlare di pace nel mondo, etc. La dimostrazione che siamo lontani da questa tranquillità globale la si ha anche da piccoli accorgimenti, è il caso di Google Chrome.

Ogni quanto aggiornate il vostro browser? Ogni 3 mesi? Non siete i soli

Ogni quanto aggiornate il vostro browser? Ogni 3 mesi? Non siete i soli

Per ovvi motivi i web browser sono tra i programmi più aggiornati. Infatti questi fanno parte oramai della nostra vita e sono i più vulnerabili ad attacchi esterni. Basti pensare che Firefox 2 è stato aggiornato 15 volte, dall’Ottobre del 2006, questo vuol dire una media di una nuova release ogni 39 giorni. Impressionante.

Ovviamente questi continui aggiornamenti sono una cosa positiva da prendere in considerazione quando si sceglie un browser piuttosto che un altro. La nota negativa è che 637 milioni di utenti navigano per la rete, con una versione datata del browser.

Uomo licenziato perché un malware autoinstallatosi sul suo computer dell’ufficio aveva scaricato centinaia di immagini pedopornografiche

Mal di testa

Questa brutta avventura potrebbe essere presa ad esempio per una pubblicità di sistemi ritenuti più sicuri di Windows, come Mac Os X o Linux. Ma purtroppo è accaduta davvero. Il Massachusetts Department of Industrial Accidents ha licenziato un suo dipendente, il signor Michael Fiola, intraprendendo tra l’altro una procedura legale nei suoi confronti, in quanto all’interno dei suoi file temporanei internet del computer dell’ufficio erano presenti immagini chiaramente pedopornografiche.

“Il mio capo mi ha chiamato nel suo ufficio alle nove del mattino – ha spiegato Fiola ad alcuni quotidiani locali – e c’erano tutti, dal mio supervisore al direttore del personale. Senza permettermi di spiegare alcunché mi hanno dato la lettera di licenziamento, rimanendo in silenzio perché così aveva consigliato il loro legale”. Purtroppo, però, i legali (della difesa e dell’accusa, insieme) analizzando meglio il computer dell’uomo non hanno potuto far altro che arrendersi, in quanto non c’era alcuna prova del fatto che il dipendente avesse scaricato materiale illegale. Perché? Perché il materiale pedopornografico l’aveva scaricato un malware.

Azureus è morto lunga vita per Vuze?

Azureus è morto lunga vita per Vuze?

Il celeberrimo client Azureus, compagno di tanti download, ha smesso di chiamarsi cosi, e questo non è stato l’unico cambiamento del quale non sono affatto soddisfatto(scusate il gioco di parole!).

Infatti nella nuova release ha preso maggior importanza la componente social del programma Vuze. Personalmente già da qualche tempo “odiavo” questa nuova feature, sinceramente mai utilizzata e che rallentava solamente l’apertura del programma.

Controllare continuamente le email costa tempo e denaro (e probabilmente anche salute)

“I lavoratori americani sprecano 650 miliardi di dollari ogni anno perchè controllano la loro casella di posta troppo spesso.” Si potrebbe riassumere così l’articolo pubblicato qualche giorno fa dall’autorevole New York Times, secondo cui appunto il controllo continuo della casella di posta è causa di distrazioni per i lavoratori, e queste “distrazioni” costano 650 miliardi di dollari ogni anno.

L’articolo incentra la sua attenzione sul tempo impiegato a controllare la casella di posta e sul calo del rendimento di un lavoratore quando dopo aver effettuato il controllo torna ai suoi impieghi. Sembrano cifre esagerate in confronto ad un’ azione che richiede così poco tempo, eppure pare proprio che le stime siano corrette.
Ed il discorso a quanto pare non riguarda solo gli americani, ma un po’ tutti quelli che lavorano al computer e utilizzano molto la posta elettronica.

Kaspersky Rescue Disk, un nuovo disco gratuito di pronto soccorso per il PC

Che capiti a loro stessi o ad amici non troppo esperti da aiutare, molti geek, prima o poi, hanno a che fare con un sistema Windows che non vuole saperne di avviarsi. Quasi inutile dire che, in molte circostanze, la mancanza di un corretto avvio del sistema è dovuta alla presenza di virus informatici piuttosto arcigni, che necessitano di un’arma efficace, molto efficace per essere eliminati e far tornare il PC infetto ad un (quasi) normale funzionamento.

Ed allora perché non affidarsi ad un nome divenuto ormai garanzia come Kaspersky? Da leader del settore nei prodotti per la sicurezza dei computer (antivirus, firewall, antispyware ecc.), la società russa ha ben pensato di regalare a tutti noi un nuovo disco gratuito di pronto soccorso per il PC, avviabile quindi senza dover accedere preventivamente al sistema operativo installato sulla macchina: Kaspersky Rescue Disk.

“Drogati” per il telefonino? In Spagna due ragazzi sono stati addirittura condannati a trattamento sanitario obbligatorio in una clinica psichiatrica!

Cellulari

Se non riuscite a staccarvi dal cellulare e guardate il telefonino in continuazione, allora forse avete qualche problema serio. La pensano così in Spagna, dove due ragazzini di dodici e tredici anni sono stati obbligati a trattamento sanitario obbligatorio in una clinica psichiatrica per essere curati da una droga molto particolare: la droga da cellulare.

I ragazzini sono stati portati in clinica perché, a quanto pare, i genitori hanno affermato che non riuscivano più a portare avanti le loro normali attività senza avere tra le mani il “maledetto” oggetto di comunicazione. Tra l’altro, l’anno scolastico non è finito bene per loro, e avevano anche iniziato a dire bugie ai genitori per cercare di racimolare qualche soldino in più per le ricariche telefoniche. Nel Centro per l’igiene mentale per bambini e ragazzi di Lleida, vicino Barcellona, i ragazzi impareranno a disintossicarsi: “È la prima volta che ci capita una malattia del genere – ha spiegato il direttore del Centro, il dottor Maite Utges”.

Intro in Flash? Addio se cerco con Google

Intro in Flash? Addio se cerco con Google

C’è stato un periodo i cui molti sviluppatori farcivano il sito con una bella introduzione in Flash, pesante come non mai.

Di recente sono nate due filosofie di pensiero, la prima cerca di limitare il flash allo stretto indispensabile, vedi Youtube, la seconda continua a fare largo uso di questo linguaggio di programmazione, visitate il sito del AlfaRomeo, si potrebbe dire che giustamente con linee più veloci quei contenuti non sono cosi pesanti, ma personalmente non ritengo sia un pensiero giusto.

E chi l’ha detto che il peer to peer è illegale?

E chi l\'ha detto che il peer to peer è illegale?

Inutile non dirlo il P2P viene utilizzato sopratutto per scopi illegali. Software come BitTorrent o LimeWire servono per scaricare file protetti da copyright.

Ma come tutti i veri geeks sanno, il peer to peer è anche un ottimo mezzo di distribuzione per file non protetti dal diritto d’autore, la prima cosa che mi viene in mente sono le distro Linux.