Togliere i collegamenti a internet dalle aule universitarie? Di certo non aumenterà l’interesse degli studenti nei confronti delle lezioni

Nella maggior parte delle università italiane, ormai, sono presenti reti Wi-Fi gratuite per gli studenti, che permettono loro di collegarsi a internet, controllare la posta e fare ricerche da qualsiasi luogo (o quasi) dell’ateneo. Ma cosa succede se gli studenti iniziano ad usare internet per chattare, scaricare musica o guardare siti che poco c’entrano con le materie che stanno studiando? E – ancora – come si dovrebbero comportare le università se scoprissero che questo avviene anche durante le ore di lezione, mentre il professore spiega?

È il dilemma che ci viene dopo aver letto la notizia che il preside della facoltà di Giurisprudenza dell’università di Chicago, negli Stati Uniti, ha deciso di bloccare l’accesso a internet nelle aule durante le ore di lezione, perché gli studenti si distraggono troppo. La norma è al momento sperimentale, e sta suscitando, ovviamente, molto clamore in ateneo.. Il problema, spiegano i vertici dell’università, è che non solo si distrae chi usa internet per scopi personali, ma anche coloro che gli siedono dietro, che magari sono tentati dal guardare lo schermo.

I blog? Sono meglio dei siti statici, ecco perché

Se state per creare uno spazio web per voi o la vostra azienda, sarete sicuramente impelagati in uno dei dilemmi tecnologici più assidui degli ultimi anni: “faccio un normale sito web o apro un bel blog?”.

La risposta è certamente soggettiva e da prendere solo dopo aver considerato bene tutte le esigenze del caso, ma possiamo fare insieme una breve e generale panoramica dalla quale vien fuori un dato abbastanza oggettivo: I blog? Sono meglio dei siti statici, ecco perché.

Facilità e velocità

Creare un blog di un certo livello è comunque complicato, ma decisamente molto meno rispetto ai siti statici. Piattaforme aperte, gratuite ed arricchite da plugin di qualsiasi tipo, come WordPress, permettono infatti di mettere in piedi un blog funzionante al 100% in una manciata di minuti, e senza dover stare a smanettare troppo tra codici di ogni tipo (se ci si accontenta delle configurazioni standard, o poco più). Per quanto riguarda poi la grafica e soprattutto l’aggiornamento dei contenuti non c’è davvero storia: i blog sono molto più facili, veloci ed immediati da utilizzare rispetto ai siti statici.

Lettori e motori di ricerca

Proprio l’immediatezza e la facilità di aggiornamento di cui si parlava sopra, rendono un blog più ricco di contenuti ed “attuale” rispetto ad un classico sito web. Questo si ripercuote ovviamente sul numero dei lettori che, se trovano materiale sempre fresco, seguono tutto in modo più assiduo e piacevole (magari tramite feed RSS, altra peculiarità della blogosfera, ma non solo). Sempre gli stessi motivi (ovvero il materiale sempre fresco e la miriade di link reciproci che di giorno in giorno affiorano) fanno poi migliorare sensibilmente la posizione dei blog nei motori di ricerca rispetto a quella dei siti statici.

Windows, come risolvere il problema del CHKDSK ad ogni avvio

Ed ecco che torniamo a parlarvi delle bizze che, di tanto in tanto, fanno i computer sui quali sono installati i sistemi Windows.

E’ infatti capitato a diversi utenti del sistemone di casa Microsoft che, di punto in bianco, ad ogni avvio della macchina veniva richiesto di effettuare il CHKDSK, il controllo dei dischi fissi di routine quando il PC non è stato spento correttamente. Per farla breve, anche se sull’unità sulla quale si effettuano i controlli non viene rilevato alcun tipo di problema, ad ogni accensione del computer parte comunque il CHKDSK.

Fortunatamente il problema è arginabile con pochissimi click e senza troppe tribolazioni, ecco i due metodi che permettono di farlo, uno tramite il prompt dei comandi ed uno tramite l’editor del registro di sistema:

Metodo 1 (prompt dei comandi)

  1. Andare nel prompt dei comandi.
  2. Digitare chkntfs /x, seguito dalle lettere delle unità dei dischi per le quali si vuole disabilitare il CHKDSK automatico (ad esempio chkntfs /x c: d:) e premere il tasto Invio della tastiera.
  3. Riavviare il computer.

Shock Desktop: come visualizzare le icone del desktop senza andare sul desktop, e tanto altro…

Chissà quante volte a molti di voi sarà capitato di dover pescare un elemento situato sul desktop quando, con decine di finestre aperte e più o meno ben ordinate, non vi andava proprio di farlo.

Stesso discorso vale per gli esteti del desktop: chissà quanto sarete ormai stanchi di vedere sempre le stesse icone, e soprattutto sempre lo stesso ordine, tutte in fila da su a giù e da sinistra a destra (salvo macchinosi spostamenti manuali che finiscono quasi sempre a ramengo al primo refresh della scrivania di Windows).

Per tutti voi, ma anche per gli altri geek che anche oggi hanno la bontà di leggere queste righe, ecco servito uno strepitoso software gratuito, leggero e no-install (di quelli che piacciono a noi, insomma), tramite il quale dare nuova vita all’organizzazione e la visualizzazione delle icone del dekstop dei sistemi Windows: Shock Desktop.

Organizzare il proprio ufficio senza carta grazie a PaperArchiver

Una delle manie che molti geek hanno in comune è senza ombra di dubbio quella di costruirsi un paperless office, vale a dire un ufficio senza tutte quelle scartoffie cartacee che rischiano solo di ingombrare scrivanie e scaffali piuttosto che tornare utili quando veramente servono (momento nel quale ovviamente non si riescono mai a trovare!).

Dai documenti della banca alle lettere commerciali, passando per fatture e ricevute di vario tipo, in pochissimo tempo tutto lo spazio destinato all’archivio cartaceo inevitabilmente finisce con l’esaurirsi, e allora perché non provvedere a scansionare e conservare tutto in maniera ordinata, sicura e soprattutto digitale?

Windows Vista e l’aggiornamento killer KB937287, come risolvere il problema dei riavvii continui

Purtroppo Microsoft non è nuova a regalare ai propri utenti esperienze traumatiche dovute al non corretto funzionamento di, più o meno importanti, aggiornamenti per il sistema operativo.

Ultimo, esemplare caso, in ordine cronologico, è sicuramente quello dell’aggiornamento killer KB937287 per Windows Vista (reso disponibile qualche giorno fa). Dopo averlo installato, infatti, parecchi utenti hanno riscontrato un “lieve problemino”: l’impossibilità di accedere al sistema a causa di continui riavvii!

Per farla breve, a riavvio del sistema effettuato dopo l’installazione del KB937287, Prima della consueta schermata di login che consente l’accesso al sistema, viene mostrato un messaggio in cui Windows avverte l’utente che è in fase di completamento il passaggio 3 su 3 allo 0% dell’installazione dell’aggiornamento appena effettuato… ma poi, dopo qualche secondo di “rimuginamento” della CPU, il computer senza alcun motivo si riavvia per poi ripresentarsi con la stessa, identica schermata (e riavvio) all’infinito.

In giro per il web, si leggono soluzioni drastiche quanto disastrose per risolvere questo problema: dal ripristino del sistema alla formattazione, passando per il danneggiamento del file system, se ne sentono davvero di tutte i colori, quando in realtà basta cancellare un file e 3, piccole, chiavi di registro!

Proprio così, bastano cinque minuti e quello che potrebbe sembrare un ostacolo insormontabile diventa un giochetto da ragazzi, ecco come risolvere il problema dei riavvii continui dovuti all’aggiornamento killer KB937287 per Windows Vista:

Come scoprire se qualcuno accede senza permesso alla nostra casella di posta elettronica

Con gli attuali, immensi, ottimi servizi come Gmail, le nostre caselle di posta elettronica sono diventate ancora più preziose rispetto a quanto non lo fossero già qualche anno fa.

Infatti da informazioni bancarie a dati di login, passando per numeri di carta di credito ed altre informazioni più che sensibili, le e-mail sono uno dei mezzi più esposti al rischio spioni che, si sa, molto spesso hanno intenzioni tutt’altro che amichevoli nei nostri confronti.

E allora come fare a difenderci da questa serissima minaccia gratuitamente e scoprire se qualcuno accede senza permesso alla nostra casella di posta elettronica? Semplice, basta una registrazione, un file di testo ed il gioco è fatto. Provare per credere:

  1. Registrarsi gratuitamente a OneStatFree (immettendo anche nome ed URL di fantasia).
  2. Ad e-mail di conferma ricevuta, salvare sul computer l’allegato chiamato OneStatScript.txt e cancellare il messaggio (appuntando in precedenza i dati per effettuare poi il login a OneStatFree).

Internet aiuta il moltiplicarsi della pedofilia. Parola di alcuni esperti spagnoli

Pedofili

Negli ultimi tempi – lo dimostrano anche i tanti arresti di questi giorni – la pedofilia è cresciuta in maniera esponenziale in tutto il mondo. Secondo alcuni esperti, una delle cause principali sarebbe da attribuire a internet, che starebbe offrendo proprio ai pedofili un nuovo “terreno fertile” per “agire” e scambiarsi materiali e informazioni. Non solo, alle persone che già erano attratte dai minorenni si aggiungono anche quelle che vengono a conoscenza del fenomeno proprio “grazie” alla Rete. Si tratta di un’accusa molto forte lanciata da Guillermo Canovas, esperto spagnolo in criminalità informatica.

I risultati, purtroppo, sembrano dargli ragione: sono milioni le immagini e i video pornografici che coinvolgono minori presenti su internet, e dal 2004 ad oggi sono state denunciate migliaia di persone, 677 nel solo 2007. Secondo le ultime ricerche sociologiche, il “pedofilo-tipo” sarebbe una persona socialmente integrata, spesso anche genitore, ben educata e appartenente ad un livello sociale di tipo alto.

Windows, perché bisogna riavviare il PC dopo l’installazione/disinstallazione di un software? Scopritelo con questo programma gratuito!

Nella nostra vita da geek ed utenti Windows, chissà quante volte ci è capitato di ritrovarci di fronte alla fatidica schermata, comparsa dopo l’installazione o la disinstallazione di un software, che ci invita a riavviare il sistema affinché le modifiche apportate possano essere correttamente applicate.

Certo, si può anche rispondere Riavvia in seguito, ma in questi casi si va quasi certamente incontro ad una certa instabilità del sistema o, nella maggior parte dei casi, all’impossibilità di avviare il nuovo software appena installato. Morale della favola: bisogna per forza interrompere tutto e salvare in fretta e furia ogni lavoro importante che si stava facendo, per poi riavviare il PC.

Ma perché bisogna riavviare il PC dopo l’installazione/disinstallazione di un software?

I migliori 80 siti dove trovare immagini liberamente utilizzabili

Se lavorate con la grafica o gestite un sito/blog, sarete sicuramente spesso alla ricerca di immagini non espressamente coperte da copyright da poter utilizzare all’interno dei vostri progetti e, benché immenso, Flickr prima o poi finisce inevitabilmente col fornire meno materiale utile di quanto ne servirebbe.

Proprio per questo, oggi vogliamo proporvi i migliori 80 siti dove trovare immagini liberamente utilizzabili. Tutti ricchissimi di immagini ben suddivise in categorie e tutti gratuiti. A questo punto, non mi resta altro che augurarvi buon divertimento e domandarvi quali sono i vostri preferiti tra questi:

  1. Yotophoto
  2. Everystockphoto
  3. GettyImages
  4. Open Stock Photography
  5. Free Digital Photos
  6. Abstract Influence
  7. Turbo Photo
  8. Kave wall
  9. Studio25
  10. Vintage Pixels
  11. 123RF
  12. WPClipart
  13. Stock Exchange
  14. Morguefile
  15. Image After

Il tuo PC è pronto per i filmati in alta definizione? Scoprilo così!

Chi si ricorda del passaggio qualitativo dell’audiovisivo dal magnetico (VHS) al digitale (DVD, MPEG4 ecc.), da bravo geek avrà ancora ben impresso nella sua mente lo stupore nel trovarsi di fronte a quello che ora è consuetudine, ma allora era un livello qualitativo sublime e mai visto prima.

In questi ultimi periodi c’è un’altra “rivoluzione qualitativa” in atto, meno eclatante di quella appena descritta ma comunque emozionante: quella dell’avvento dei video in alta definizione.

Qualcosa tra TV satellitare, video su internet e videoteche specializzate è già visibile, ma per il vero e proprio passaggio finale a questi nuovi, altissimi livelli di risoluzione video (ad esempio 720p e 1080p) bisognerà probabilmente attendere ancora qualche anno, noi intanto però possiamo iniziare a testare i nostri amati computer e scoprire se sono pronti per i filmati in alta definizione.

L’innovazione è tutta dei giovani a detta di Bill Gates

L’innovazione è tutta dei giovani a detta di Gates

Dopo l’addio a Microsoft, lo zio Bill si da ai convegni. L’ultimo presieduto a Parigi, più precisamente all’università Sorbona di Parigi. Ha affrontato un tema, del quale ho già parlato su Geekissimo, ovvero l’educazione dei giovani. E’ un buon momento per essere studenti dice Gates.

Una visione ottimistica la sua, convinto che l’innovazione potrà venire solo dalle menti della nuova generazione, in particolare da chi a meno di 25 anni.Questo perché, a detta sempre di Bill, quando si diventa adulti si perde l’incoscienza tipica dei giovani, quel coraggio di osare, che spesso porta risultati e successo. Quindi il troppo sapere degli adulti è un limite alla creatività.

Ecco le applicazioni Zen, l’ideale per non distrarsi quando si lavora al computer

Diciamocelo, ore ed ore di lavoro al computer non sono certo uno dei migliori incentivi alla concentrazione ed alla calma. Almeno finché non sono state inventate delle vere e proprie applicazioni Zen, l’ideale per non distrarsi quando si lavora al computer.

Grazie a questi particolari programmi, alcuni dei quali disponibili sia per sistemi Windows che per Mac, si può infatti porre rimedio alle continue distrazioni che inevitabilmente finiscono col rallentare e prolungare inutilmente le nostre sessioni di lavoro al computer. Eccovene alcune davvero interessanti:

  • DarkRoom: word processor gratuito per Windows, molto particolare, che consiste in uno schermo nero dove… scrivere, scrivere e basta!
  • JDarkRoom: versione gratuita, open source, multi-piattaforma e java-based di DarkRoom. Insomma, l’ideale per chi ama scrivere senza nemmeno la minima distrazione.

Come rimuovere i virus dalle penne USB

Un po come i cari, vecchi floppy disk, anche le penne USB di non sicurissima provenienza sono spesso vettori di fastidiosi quanto dannosi virus informatici.

Molte delle minacce che “viaggiano sul filo della penna” sono davvero subdole, talvolta invisibili anche dai più blasonati anti-virus in circolazione. Proprio per questo, oggi vogliamo darvi qualche dritta su come rimuovere i virus dalle penne USB. Che ci crediate o no, basta un po di prevenzione (magari disabilitando l’avvio automatico delle penne USB con software come TweakUI), qualche comando dal prompt ed il gioco è fatto. Ecco come procedere: