Google Glass 2

Google Glass, la seconda generazione è già in cantiere

Google Glass 2

Nel corso della giornata di ieri abbiamo avuto modo di apprendere che i Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata del gran colosso di Mountain View, saranno dotati solo del modulo Wi-Fi e Bluetooth mediante cui sarà possibile, rispettivamente, collegarsi ad internet e agganciarsi ad un device Android o Apple.

Gli occhiali, stando a quelle che sono le più recenti informazioni, potrebbero arrivare sul mercato entro la fine dell’anno corrente alla “modica” cifra di 1500 euro.

Pur restando, per il momento, un prodotto destinato ai soli sviluppatori, Google, a quanto pare, sta già pensando alla seconda generazione dei suoi fantomatici occhiali.

È infatti notizia dell’ultim’ora quella che Google sul finire del 2011 ha depositato un brevetto, svelato proprio oggi da USPTO (United States Patent and Trademark Office), che consente di dare un primo sguardo a quella che dovrebbe andarsi a configurare come la seconda generazione dei Google Glass in fase di sviluppo presso i laboratori di big G.

Google Glass contest utenti USA

Google Glass, un contest permette di ottenerli in esclusiva a 1500 dollari

Google Glass contest utenti USA

I Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata nati da un concept presentato lo scorso anno, hanno compiuto, proprio nel corso delle ultime ore, un ulteriore ed importante passo avanti che sancisce il termine del loro essere destinati soltanto agli sviluppatori.

Google, infatti, ha esteso il programma a tutti gli utenti USA che, in tal modo, potranno partecipare ad un concorso per ottenere una versione di prova dei fantomatici, ma non troppo, occhiali per la realtà aumentata.

Per partecipare al contest tutto ciò che gli utenti in terra a stelle e strisce dovranno fare non sarà altro che rispondere su Google+ o su Twitter alla domanda “Cosa faresti se avessi i Google Glass?”.

La selezione, che avrà termine il 27 febbraio, pur essendo limitata non è gratuita.

Per poter testare le fattezze del dispositivo gli utenti scelti come vincitori dovranno poi sborsare una cifra pari a 1500 dollari.

Sergey Brin Google Glass metropolitana New York

Sergey Brin, in metropolitana a New York con i Google Glass

Sergey Brin Google Glass metropolitana New York

I Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata che sono stati presentati da Google qualche mese fa, sono un progetto momentaneamente destinato ad essere vagliato soltanto dagli sviluppatori ma che entro tempi non esattamente remoti potrebbe vedere il suo rilascio ufficiale.

Tuttavia, se per noi comuni mortali i Google Glass sono ancora un prodotto del tutto inaccessibile per i piani alti di big G, ovviamente, le cose stanno in maniera molto diversa, così come testimonia la foto, visionabile anche all’inizio di questo post, che Noah Zerkin è riuscito a scattare a Sergey Brin nella metropolitana di New York e che ha poi provveduto immediatamente a condividere con il resto del mondo su Twitter.

Vestito in maniera decisamente casual, con tanto di berretto e barba incolta in bella vista per un risultato finale in perfetto stile Mission Impossible, il co-fondatore di Google, è stato fotografato sulla metropolitana della grande mela da un utente che non soltanto ha subito notato la presenza di Sergey Brin ma ha anche di quella dei Google Glass.

Google Glass brevetto tastiera laser

Google Glass, una tastiera virtuale a portata di mano

Google Glass brevetto tastiera laser

Nel corso delle ultime ore è stata scoperta in rete una nuova domanda di brevetto depositata da Google presso l’ufficio statunitense USPTO nella quale viene descritta l’applicazione di un innovativo sistema di controllo dedicato ai Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata made in Mountain View oramai prossimi a finire tra le mani degli sviluppatori.

Il sistema descritto nella domanda brevettuale è denomianto “Metodi e sistemi per un dispositivo di input virtuale” ed utilizza un proiettore ed una videocamera per proiettare una tastiera virtuale sul braccio o sulla mano di colui o colei che indossa i Google Glass.

In tal modo, quindi, Google vorrebbe proiettare una tastiera laser sul corpo dell’utente che indossa i Google Glass affinché l’immissione di input risulti comoda anche in situazioni che, invece, non lo sono.

Google Glass, nuove funzionalità in fase di test

Google Glass test nuove funzioni

I Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata presentati da big G non molto tempo addietro, stanno per essere spediti agli sviluppatori ma frattanto Google sta comunque continuando a sviluppare il suo innovativo prodotto, sia dal punto di vista software sia da quello hardware.

Nelle intenzioni di Google vi è infatti quella di offrire il prima possibile un device per la realtà aumentata che riesca ad essere ancor più rivoluzionario di quello che, in effetti, è già e che quindi possa essere comandato via voce e mediante cui poter avviare ed effettuare chiamate telefoniche.

La notizia è stata data, proprio nel corso delle ultime ore, da Babak Parviz, a capo del progetto Google Glass, durante un’intervista pubblicata da IEEE Spectrum.

Stiamo costantemente sperimentando nuove idee su come questa piattaforma possa essere utilizzata. Stiamo anche cercando di rendere la piattaforma più robusta. Ciò include anche un hardware più robusto e un software più robusto, così potremo spedirlo agli sviluppatori già all’inizio di quest’anno.

Microsoft Glass, anche Microsoft lavora su occhiali con realtà aumentata?

Anche Microsoft si lancerà nel mercato degli occhiali hi-tech? Per ora non abbiamo notizie ufficiali in merito, ma un brevetto scovato negli archivi online del patent & trademark office statunitense lascia pensare proprio di sì. A maggio 2011, il colosso di Redmond ha infatti formulato il patent relativo a “un sistema per fornire informazioni supplementari durante la visualizzazione di eventi dal vivo mediante un display montato sulla testa”, che tradotto in parole povere significa un paio di occhiali con realtà aumentata.

Google Ingress

Google Ingress, il gioco per Android che sfrutta la realtà aumentata

Google Ingress

Partendo dall’idea di voler rendere disponibili nuove risorse mediante cui intrattenere gli utenti e, al contempo, trarre dei vantaggi economici, Google, per mano della startup Niantic Labs, collegata a big G e fondata da un ex dipendente della società, ha dato vita al progetto Ingress, un gioco basato sulla realtà aumentata e che ben presto sarà disponibile in modo del tutto gratuito e per tutti i device Android.

Con Ingress, quindi, il mondo reale va a trasformarsi in un nuovo ambiente di simulazione virtuale nel quale i videogiocatori, uscendo fuori dalle proprie abitazioni e camminando lungo percorsi suggeriti dal gioco stesso, dovranno cercare di accumulare XM o, molto più semplicemente, energia.

Dopo aver accumulato il giusto quantitativo di energia gli utenti dovranno poi recarsi in luoghi pubblici di rilievo in modo tale da poter sbloccare specifiche missioni e far progredire una delle due fazioni, gli Illuminati o la Resistenza, scegliendo con la quale schierarsi all’inizio dei giochi.

Tutti i progressi compiuti durante il gioco potranno poi essere monitorati a casa e direttamente dal proprio PC una volta completate le missioni.

Brevetto occhiali Apple

Apple sfiderà gli occhiali per la realtà aumentata di Google?

Brevetto occhiali Apple

Gli occhiali per la realtà aumentata di Google sono stati presentati ufficialmente in occasione del Google I/O 2012 e pur trattandosi ancora di un prototipo possono già essere acquistati, al “modico” costo di 1.500 dollari, da eventuali sviluppatori interessati.

Nonostante big G sia stata la prima a proporre realmente un prodotto di questo tipo Apple, però, potrebbe decidere di rispondere al progetto Google Glass.

Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore risulta infatti che il 13 ottobre del 2006 Cupertino depositò domanda per un brevetto per un dispositivo di elaborazione indossabile mediante cui proiettare l’immagine su un apposito apparecchio di visualizzazione pensato, appunto, per essere applicato direttamente sul capo proiettando direttamente dinanzi agli occhi dell’utente le immagini.

Google Glass Sergey Brin

Google presenta Google Glass, disponibili dal 2013 a 1.500 dollari

Google Glass Sergey Brin

Oltre ad aver presentato ufficialmente l’aggiornamento ad Android 4.1 Jelly Bean ed oltre ad aver annunciato il Nexus 7, il tablet tanto chiacchierato, big G, in occasione dell’edizione 2012 della conferenza Google I/O ha tolto i veli anche a Google Glass, un altro interessante progetto di cui si discuteva già da un bel po’, specie nel corso degli ultimi tempi.

Sul palco di Google I/O, infatti, Sergey Brin in persona ha presentato i fantomatici occhiali che consentono di poter sfruttare la visualizzazione della realtà aumentata.

Annunciati alla vasta utenza nella versione Explorer Edition, i Google Glass sono però, almeno allo stato attuale delle cose, ancora un prototipo ma ciò non toglie il fatto che entro breve tempo faranno la loro comparsa sul mercato seppur con alcune limitazioni.

Occhiali Google Project Glass, un prototipo mostrato in TV

Il fondatore dei Google X Labs, Sebastian Thrun, ha partecipato ad una trasmissione televisiva della PBS indossando un prototipo degli occhiali con realtà aumentata Project Glass che il colosso di Mountain View ha svelato all’inizio di aprile.

Mostrando una certa nonchalance nell’indossare quello che attualmente è il paio di occhiali più tecnologico al mondo, Thrun ha svelato che il piccolo schermo collocato nella lente destra (quello in cui vengono mostrate le informazioni della realtà aumentata) non distrae molto l’utente da quello che succede intorno a sé.

Project Glass, il prototipo degli occhiali di Google per la realtà aumentata esiste davvero

Google Project Glass

Degli occhiali per la realtà aumentata di Google se ne parla già da qualche tempo in rete ma sino a poche ore addietro il gran colosso delle ricerche online non aveva dato ancora alcuna certezza a riguardo.

Soltanto da pochissimo, infatti, Google ha confermato l’esistenza del progetto che prende il nome di Project Glass e che, appunto, risulta tutto incentrato sulla realizzazione di un prototipo di occhiali in grado di mostrare la realtà aumentata.

La conferma dell’esistenza del progetto è stata data sfruttando l’account ufficiale di Project Glass creato ad hoc su Google+ e mediante la condivisione di un video dimostrativo pubblicato su YouTube e visualizzabile alla fine di questo post nel quale vengono illustrati tutta una serie di possibili utilizzi degli occhiali per la realtà aumentata.

Google, al lavoro sugli occhiali HUD per la realtà aumentata

Google occhiali HUD realtà aumentata

Se ne parla già da qualche tempo in rete ma nel corso delle ultime ore le news concernenti gli occhiali HUD per la realtà aumentata che, a quanto pare, sarebbero in fase di sviluppo nei Labs di Google si sono fatte ben più insistenti ed ulteriormente interessanti.

Stando infatti a quanto riportato da alcune fonti non ufficiali Google, in collaborazione con Motorola, avrebbe realizzato dei prototipi di un nuovo dispositivo che presentandosi come un comune paio di occhiali da sole offrirebbe tutta una serie di utili ed interessantissime funzionalità sino ad ora mai applicate a tale tipo di prodotto e che, così come mostrato in alcune tra le più grandi pellicole cinematografiche, consentirebbero di ottenere informazioni relative alla propria posizione geografica e dati restituiti dalla rete direttamente in real time.

Tutto ciò può essere definito, molto più semplicemente, con il sopracitato termine di “occhiali HUD”, caratterizzati da un sistema di elaborazione digitale con tanto di connettività Wi-Fi e Bluetooth 4.0.

I prototipi di occhiali HUD, finiti, a quanto pare, tra le mani dell’anonimo che ha riportato le indiscrezioni, appaiono estremamente simili agli Oakley Thump, sarebbero dotati del sistema operativo Android e risulterebbero inoltre comprensivi di una fotocamera frontale, dotata di flash, estremamente piccola e da pochi megapixel, grazie alla quale raccogliere informazioni e da utilizzare, servendosi di apposite app, per la realtà aumentata ma anche per scattare foto.

Splice, avere tutte le informazioni sempre a portata di click sui social network: 50 inviti ai primi che commentano!

Con il “boom” dei social network, ogni giorno siamo immersi in un profluvio di informazioni in cui è veramente difficile districarsi. A voi, ad esempio, quante volte è capitato di voler approfondire un argomento incontrato su Facebook o Twitter per poi ritrovarvi, non si sa bene come e perché, a rincorrere altre informazioni e dimenticare i buoni propositi di approfondimento? A noi spesso. Troppo spesso.
È proprio per questo che oggi, con immenso piacere, vi parliamo di Splice, un nuovo interessantissimo servizio online disponibile sotto forma di add-on per Chrome e Firefox che permette di avere tutte le informazioni sempre a portata di click sui social network.
Il servizio è in questo momento disponibile solo come beta privata ma noi abbiamo 50 inviti disponibili per i primi che commentano il post (sul sito, non su Facebook). Non perdeteveli per nulla al mondo!

Intervista con Matteo Gualano di Seac02

Seac02 è un orgoglio italiano che purtroppo passa inosservato dal momento che l’attenzione dei media, quando si tratta di impresa italiana, si concentra principalmente sulle 3 effe (Fashion, Food e Ferrari). Da circa 18 mesi a questa parte si sente sempre più spesso parlare di Augmented Reality, soprattutto grazie alle sue applicazioni mobile, ma c’è qualcuno che ci lavora già da un po’.

Seac02 è attiva nel settore sin dal 2003, anche se non ha mai lavorato sul mobile, ma si è principalmente riferita al B2B. Se in Italia c’è qualcuno che vende i propri prodotti o i prodotti della propria azienda utilizzando la realtà aumentata, dietro c’è Seac02.

Dai dati fornitici da Seac02, una suo grande cliente, non solo utilizza la realtà aumentata per aiutare i commerciali nell’esposizione dei propri prodotti, ma la utilizza fin dalla fase di packaging migliorando le prestazioni della produzione fino a sei mesi.