CES 2014, YouTube presenterà il codec VP9 per lo streaming dei video 4K

YouTube, una tra le più potenti piattaforme di informazione

YouTube piattaforma d'informazione

YouTube sta diventando, poco alla volta, una vera e propria piattaforma di notizie, un nuovo ed imponente canale d’informazione, ed a dimostrazione di ciò non vi sono soltanto i numeri pubblicati da big G secondo i quali un terzo dei video top della classifica nell’ultimo anno e mezzo proviene direttamente dalla sezione Notizie ma anche il recente report pubblicato da Pew research Center.

Da semplice piattaforma adibita alla condivisione video YouTube è infatti diventato uno tra i più potenti media attualmente presenti sulla piazza.

Basti infatti pensare al terremoto del 9° grado della scala Richter che colpì le coste nord-orientali del Giappone l’11 marzo del 2011 causando uno spaventoso tsunami e la cui coperatura da parte dei media di tutto il mondo ha potuto contare, appunto, su YouTube: nei sette giorni successivi i 20 video presenti nella sezione notizie più visitati su YouTube facevano tutti riferimento alla tragedia.

High Roller, il nuovo tipo di attacco informatico diretto verso gli istituti finanziari

McAfee, lavorando in collaborazione con Guardian Analytics, ha pubblicato un interessante report, intitolato “Dissecting Operation High Roller”, facente riferimento a quella che è la diffusione delle frodi automatizzate ed andando ad individuare quello che può essere riconosciuto come un nuovo fenomeno legato al sempre più vasto e pericoloso mondo della cybercriminalità.

Stando a quanto emerso dai recenti studi tra i cyber-criminali sembrerebbe essersi diffuso, nel corso degli ultimi tempi, un nuovo tipo di attacco sofisticato finalizzato al furto di denaro.

I cyber-criminali, nello specifico, sembrano infatti aver spostato la loro attenzione dalle botnet ai server cloud specializzati puntando quindi il mirino verso i conti e gli istituti finanziari sfruttando inoltre money mule per il riciclaggio del denaro sottratto in rete.

Personalizzando codici malevoli e crimeware molto ben rodati come Zeus e SpyEye, i criminali tentano ora di attaccare le connessioni protette su server remoti ed anche l’autenticazione a doppio fattore usata dagli istituti finanziari.

OpenOffice, la maggior parte dei download è stata eseguita da utenti Windows

OpenOffice è la ben nota controparte, gratuita e di natura opensource, a Office, la suite d’ufficio resa disponibile, previo versamento di una specifica somma di denaro, da Microsoft, che, proprio per le sue features, risulta ampiamente utilizzata da un sempre maggior numero di utenti.

Tuttavia, considerando la sua natura, in molti riterranno che i principali utilizzatori di OpenOffice, giunto ora alla versione 3.4, possono essere identificati in coloro che si servono di un computer dotato di OS Linux.

Le recenti statistiche, però, a quanto pare, vanno a dimostrare l’esatto contrario.

Web Historian, visualizzare in maniera dettagliata la cronologia di tutti i browser web in uso

Tutti i più comuni browser web permettono di visionare la cronologia relativa alla propria navigazione in rete.

Nel caso in cui sul computer in uso siano stati installati più browser web e qualora questi non risultino comprensivi di appositi strumenti di gestione della cronologia riuscire a visionare in maniera corretta quanto d’interesse può risultare un’operazione tutt’altro che semplice da eseguire.

Per ovviare nel migliore dei modi a quanto appena accennato è però possibile ricorrere all’utilizzo di uno strumento quale Web Historian.

Symantec Internet Security Threat Report

Roma è la capitale dei virus informatici, parola di Symantec

Symantec Internet Security Threat Report

Stando a quello che è l’ultimo Internet Security Threat Report di Symantec relativamente alla diffusione a livello mondiale di malware per il 2011 oramai trascorso Roma, la capitale del Bel paese, è riuscita a guadagnarsi un nuovo titolo: quello di “capitale dei virus informatici”.

Roma, così come l’intera Penisola, è infatti al primo posto in classifica per numero di bot dell’area Emea (ovvero quella facente riferimento ad Europa, Medio oriente ed Africa) collocandosi invece direttamente in seconda posizione, subito dopo Taipei e Taiwan, nella classifica mondiale.

Dopo Roma vi sono poi, seppur con molto distacco, Milano, Cagliari, Arezzo e Bolzano.

Dall’Internet Security Threat Report ne è emerso inoltre che circa il 4% di tutto lo spam ed il phishing rilevato nelle regioni Emea proviene proprio dal Bel paese e che i siti web web contenti maggiori pericoli per gli utenti sono quelli a carattere religioso, un dato questo che va quindi a sfatare il mito che i siti internet a “luci rosse” sono quelli aventi un maggior quantitativo di pericoli (malware, trojan etc.).

Censura sul web, Reporter Senza Frontiere pubblica il suo report annuale

Censura sul web Reporter Senza Frontiere

Reporter Senza Frontiere, in concomitanza con la Giornata Mondiale contro la cyber-censura, ha pubblicato il suo report annuale di quelli che vengono identificati come i “Nemici di internet”, ovvero tutti quei paesi che limitano la libertà di espressione in rete degli utenti e da cui originano, seppur in maniera indiretta, non poche problematiche.

L’elenco, ottenuto anche tenendo conto dell’applicazione delle leggi restrittive di internet in quelli che sono i paesi democratici condannando inoltre la collaborazione delle aziende occidentali con i regimi autoritari, fa riferimento, nel dettaglio, a quelli che vanno a configurarsi come i 12 nemici giurati del World Wide Web unitamente a 14 paesi che, per così dire, pur non essendosi “classificati” sono comunque tenuti “sotto sorveglianza”.

Per quanto concerne la prima lista i paesi che, per varie ragioni, sono stati identificati come i nemici del web, sono Bahrain, Bielorussia, Birmania, Cina, Cuba, Iran, Corea del nord, Arabia Saudita, Siria, Turkmenistan, Uzbekistan e Vietnam.

History Viewer, visualizzare la cronologia di tutte le operazioni eseguite dai browser e su Windows

Sicuramente buona parte di voi lettori di Geekissimo si ritroverà spesso, per un motivo o per un altro, a dover condividere l’utilizzo della propria postazione multimediale con altri utenti, un dato questo che non sempre viene accettato di buon grado a causa delle varie ed eventuali modifiche che potrebbero essere apportate, volutamente o meno, al computer in questione.

Al fine di monitorare l’operato degli altri utenti e, nello specifico, nel tentativo di poter visualizzare le modifiche apportate al PC e le operazioni eseguite su di esso potrebbe risultare particolarmente utile sfruttare uno strumento quale History Viewer.

Gold Monitor, monitorare le attività eseguite online e riceverne un report tramite e-mail

Il web, si sa, è pieno zeppo di distrazioni d’ogni genere che potrebbero far perdere la concentrazione nel caso in cui il PC venisse impiegato anche come postazione di lavoro o di studio.

Proprio per tale ragione potrebbe quindi rivelarsi particolarmente utile avere a propria disposizione uno strumento grazie al quale tenere traccia di tutte le varia attività eseguite attraverso il browser web in modo tale da potersi rendere conto di come e quanto tempo è stato effettivamente spesso in maniera non esattamente “produttiva”.

Per far ciò è possibile appellarsi all’utilizzo di Gold Monitor, un software completamente gratuito ed interamente dedicato ai sistemi operativi Windows che una volta avviato e configurato permetterà, appunto, di monitorare tutte le varie attività eseguite da browser web (è anche possibile specificare determinate fasce orarie di monitoraggio) inviando poi tramite e-mail un apposito report settimanale o mensile.

DiskSavvy, analizzare e gestire i file per ottimizzare l’utilizzo dello spazio su disco

Diverse altre volte, qui su Geekissimo, abbiamo prestato attenzione ad apposite risorse grazie alle quali, in modo più o meno pratico ed a seconda delle diverse esigenze, gestire in modo ottimale i file archiviati sulla postazione multimediale in uso ed il relativo spazio occupato, oltre, ovviamente, a quello libero.

Quest’oggi, per la gioia di tutti coloro che sono alla continua ricerca di software rientranti in tale tipologia ed ancora non si sono rassegnati ai tool proposti sino ad ora, diamo uno sguardo a DiskSavvy, un’altra valida risorsa che, presentando una semplice interfaccia utente, consente di analizzare specifiche cartelle del disco fisso e di conoscere che tipo di file risultano archiviati in modo tale da poterli gestire al meglio, oltre a fornire numerose e dettagliate informazioni raccolte in appositi grafici e report.

A seconda delle necessità di ciascun utente e, ovviamente, anche del PC sul quale si opera, DiskSavvy consente di eseguire l’analisi dello spazio occupato su disco facendo riferimento a differenti parametri quali, ad esempio, estensione, tempo di accesso, data relativa all’ultima modifica, nome utente e molto altro ancora, oltre, ovviamente, alle dimensioni, seguendo dunque la più classica delle tradizioni.

System Inventory Tool: generare un pratico report relativo a software, hardware e vari altri dettagli del PC in uso

Sono diverse le circostanze in cui potrebbe risultare utile avere a propria completa disposizione un quadro generale relativo a tutto quanto concerne le propria postazione multimediale, sia a livello software che hardware, ma, purtroppo, ottenere informazioni di tale natura e, sopratutto, tutte insieme, non è sempre un’impresa semplice per tutti.

In situazioni di questo tipo, sia che si abbia parecchia dimestichezza con il PC sia che non ci si reputi propriamente degli “smanettoni”, un pratico ma utilissimo tool quale System Inventory Tool potrebbe però tornare particolarmente utile.

System Inventory Tool, infatti, altro non è che un applicativo completamente gratuito specifico per OS Windows che, previa analisi dell’intero sistema, consente di ottenere un report relativo a tutto l’hardware ed il software in uso su una specifica postazione multimediale, oltre ad un’ampia serie di dettagli extra, risultando dunque facilmente consultabile così com’è anche possibile notare dando uno sguardo all’immagine d’esempio.

Windows Build Audit, ottenere dettagliate informazioni di sistema non è mai stato così semplice

Conoscere e visionare tutti i dettagli relativi al proprio OS e, ancor più nello specifico, alla propria postazione multimediale, costituisce un fattore estremamente importante al fine di mettere in atto le più svariate operazioni.

Purtroppo, però, informazioni relative a scheda madre, BIOS, processore e molto altro ancora non risultano poi così facilmente individuabili, a meno che non si decida di ricorrere all’utilizzo di un apposito applicativo esattamente adibito a tale scopo come nel caso di Windows Build Audit.

LookInMyPC, ottenere un report completo riguardo la configurazione del proprio PC

Costituisce una situazione piuttosto frequente quella in cui, per una molteplice serie di motivi, l’utente avverte la necessità di conoscere e verificare la configurazione hardware e software del proprio computer, il che potrebbe rivelarsi un operazione estremamente semplice nel caso in cui ad utilizzare la postazione di lavoro vi sia un persona più o meno competente ma altresì piuttosto difficoltosa qualora non ci si sappia ancora destreggiare alla perfezione tra le varie risorse del PC.

Tenendo in considerazione esattamente quanto appena detto, potrebbe dunque risultare particolarmente utile ricorrere all’utilizzo di un pratico ed utilissimo programmino che, in via del tutto, o quasi, automatica, consente di ottenere una dettagliata relazione riguardo la nostra adorata postazione di lavoro.

FragExt, un utility per deframmentare i singoli file

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Quella che viene presentata in quest’articolo è una piccola utility che di sicuro risulterà particolarmente utile a tutti coloro che amano mantenere sempre in ordine il proprio PC, cercando di usufruire al massimo delle sue prestazioni.

Si tratta di FragExt, ossia un software freeware dalle ridotte dimensioni, disponibile esclusivamente per Windows, grazie al quale è possibile deframmentare i singoli file presenti nel proprio sistema.

Una volta scaricato ed installato, cliccando con il tasto destro su di un file, noteremo l’aggiunta della voce “FragExt” al menù contestuale dell’OS. Selezionando tale voce vedremo apparire successivamente la dicitura “Defragment”, grazie alla quale potremo iniziare ad utilizzare il programma.

Google Analytics anche sul Desktop ora è possibile!

Polaris for Google Analytics

Molti di voi sicuramente possiedono un sito internet. Ogni webmaster che si rispetti controlla settimanalmente l’andamento delle visite del suo sito e per questo controllo, si ha delle conoscenze approfondito lato server, si può basare sui log di accesso di apache, ma la cosa diventa impossibile, in quando un report ben preciso e perfetto come quello che ci possono offrire i contatori di visite online, è difficile da creare se non impossibile.

Esistono dei servizi online che ci permettono di controllare tramite l’inserimento di semplici script all’interno del codice del nostro sito web, tutte le visite che riceviamo sul sito. Il report che ci viene offerto da questi servizi è di ottimo livello, certo ci sono dei servizi migliori e altri peggiori, ma senza ombra di dubbio il servizio offerto da Google Analytics è uno dei migliori in circolazione attualmente.