50 estensioni per Firefox dedicate agli studenti

Ormai manca davvero poco: gli esami di maturità sono alle porte e tantissimi ragazzi e ragazze si preparano ad una “full immersion” in libri e scartoffie varie, compreso ovviamente il tanto bistrattato (da chi non se ne intende) web. E se vi dicessimo che uno dei migliori strumenti per studiare tramite la grande rete è il mitico browser Mozilla Firefox?

Proprio così, grazie alle sue innumerevoli estensioni utli ad espanderne le funzionalità, Firefox si trasforma in una vera e propria macchina da guerra per le ricerche scolastiche. Ecco perché oggi vogliamo proporvi una bella lista contenente 50 estensioni per Firefox dedicate agli studenti, molte delle quali, siamo sicuri, vi faciliteranno non poco la dura vita da maturandi. Buona lettura a tutti e, ricordate: dopo Geekissimo tutti a studiare!

Ricerca

  1. Zotero: permette di salvare velocemenete, senza quindi passare da una scheda all’altra, tutte le fonti utilizzate per una ricerca.
  2. BetterSearch: migliora l’esperienza di navigazione nei motori di ricerca (Google, Yahoo, Ask.com ecc.) visualizzando anteprime dei risultati ed aggiungendo diverse funzioni aggiuntive.
  3. Clusty Toolbar: permette di effettuare ricerche in modo immediato su enciclopedie e dizionari, anche tramite il menu contestuale.

Diamo un’occhiata al nuovo Guardian Mobile, l’innovativo antifurto (e non solo) per Symbian 3rd (con sconto del 30%)

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Molti di voi sicuramente sapranno che da ieri è disponibile Guardian Mobile, ovvero il nuovo antifurto e non solo, per cellulari Symbian di 3rd.
Molte sono le caratteristiche che distinguono questo “piccolo” software per smartphone dagli altri anti minacce esistenti ed è proprio per questo che Guardian sta ottenendo molto successo a neanche soli 24 ore dal suo rilascio ufficiale.
Molti erano i rumors e gli avvisi che hanno fatto molto incuriosire il pubblico di Internet e nonostante ciò questi si stanno meravigliando delle funzioni che possiede il soggetto in questione.
Ebbene, noi di Geekissimo, stiamo avendo l’opportunità di testare (già da prima dell’uscita ufficiale), la versione Platinum ovvero la più completa dopo la Gold e la Free, e ammettiamo che gli sviluppatori hanno compiuto un ottimo lavoro e dopo mesi di testing e di compilazione, posso dire di essere orgogliosi di loro stessi.

I prezzi sono molto abbordabili, la versione free ovviamente è gratuita ma possiede poche caratteristiche che poi spiegheremo nel corso del post mentre la versione Gold si aggira intorno ai 13€ seguiti dai 20€ della versione Platinum, ma in esclusiva per il lettori di Geekissimo, fino al 25 Maggio potrete usufruire di un 30% di sconto sull’acquisto.
Graficamente tra i 3 tipi non si notano grandi differenze, a parte il logo, ma il “succo” è ciò che conta in questo caso. Andiamo a vedere come avviene la configurazione e l’utilizzo di questo antifurto mobile.

Le ricerche in YouTube ordinate su una Timeline

Ecco un servizio molto interessante, utile per integrare le ricerche in YouTube.
Si tratta di TimeTube, una nuova mashup interattiva sviluppata da Dipity che raccoglie i più significativi risultati di una ricerca e li ordina per data, offrendo così all’utente una panoramica completa sugli eventi recenti o su una determinata chiave di ricerca.

I collegamenti ai video sono situati ed organizzati su una timeline orizzontale dove la dimensione dei thumbnail rappresenta la popolarità del video corrispondente, e il punto in cui questo è situato indica il giorno in cui è stato caricato il video.
I video più popolari sono quindi più grandi, e l’utente può espandere o contrarre a proprio piacimento la timeline per visualizzare soltanto un determinato periodo di tempo.

Non si vive di solo Google! 7 motori di ricerca alternativi da prendere in considerazione

Ovviamente il titolo è volutamente provocatorio, Google è il migliore in assoluto nel suo campo e non si discute (anche se qualcuno gli preferisce Yahoo!, soprattutto oltreoceano), ma da bravi geek non possiamo che essere alla continua ricerca di valide e/o simpatiche alternative ai servizi più noti, motori di ricerca compresi.

E’ proprio per questo che oggi vogliamo segnalarvi 7 motori di ricerca alternativi da prendere in considerazione, adatti sia ad esigenze specifiche (ad esempio per la ricerca circoscritta a forum e blog) che a quelle tempistiche (con i motori di ricerca all-in-one), passando per quelle relative alla semplice curiosità o alla comprensibile voglia di qualcosa di diversi. Buona lettura!

  1. Redzee: particolarissimo motore di ricerca che, a partire dalla sua simpatica mascotte in continuo movimento (è quella sorta di cavallo bianco e rosso che vedete nell’immagine qui sopra), introduce subito l’utente in un mondo grafico ricco di animazioni. I risultati delle ricerche vengono visualizzati come delle immagini di anteprima disposte in maniera orizzontale, da sfogliare con il mouse e consultare tramite doppio click.

Risultati di ricerca solamente relativi al mondo Apple? Possibile con Google per Mac

cercare con google nei siti mac

Google, il miglior motore di ricerca al mondo, almeno per quanto mi riguarda, però per quanto sia accurato Google a volta quest’ultimo a volte per trovare un risultato dobbiamo arrivare a pagina 5. La cosa ideale sarebbe creare un motore di ricerca per ogni argomento, computer, windows, libri, arte, in questo modo la ricerca sara più filtrata e di conseguenza più precisa.

Di qualcosa del genere c’eravamo già occupati qualche tempo fa presentando Search Me motore di ricerca visuale che divideva i risultati per categorie. Ed oggi sono venuto a conoscenza di un link davvero molto interessante e che sono sicuro fara felice tutti i mac user o gli appasionati di questo sistema operativo.

Cercare con Google video filtrando la ricerca per categorie

Cercare con Google video filtrando la ricerca per categorie

L’ultimo redesign di Google Video, del quale vi avevamo già parlato qualche giorno fa, ha portato via un interessante feature dall’interfaccia, la possibilità di restringere i risultati di ricerca ad una determinata categoria. Ma non tutto è perduto! Infatti utilizzando l’operatore “genre” nelle ricerche potremo sempre filtrare i risultati della ricerca. Questa è una lista dei generi più popolari:

genre:animation
genre:comedy
genre:documentary
genre:educational
genre:gaming
genre:movie_feature
genre:music
genre:sports
genre:tv_show

How-To: Hackare gli URL di Google nella Ricerca

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Google, Google e ancora Google. Ultimamente se ne parla molto, di questo famoso ed apprezzato Motore di Ricerca e dei molteplici servizi Online che esso e il suo Team offrono, i quali sono continuamente a lavoro, per brevettare e mettere a punto nuove tecnologie per stimolarci ulteriormente.
Personalmente, io usufruisco di molti servizi offerti da Google, e anche del suo “Search” ovviamente, e devo ammettere che non mi delude mai, soprattutto nelle ricerche più accurate che devo compiere durante il giorno.
Beh, bando alle ciance, come si suol dire, direi di passare al dunque, e di giungere quindi al tema del post, che credo vi coinvolgerà molto.

Oggi vogliamo proporvi uno di quei piccoli ma utili tricks, che fanno la gioia di molti utenti Internet; come avrete ben capito, mi riferisco a Google, e al suo Motore di Ricerca.
Potrete ricercare i Link che appartengono alla parola chiave, dalle ultime 24 ore fino ad un anno; molto utile per filtrare i tanti risultati, ricercando così, in maniere rapida e più semplice di quella “standard”.
Ecco come fare:

Internet e sicurezza, ecco la prossima generazione dei CAPTCHA

New_captcha

I sistemi automatizzati riescono in maniera sempre più semplice a decifrare i CAPTCHA (cioè quei piccoli indovinelli – letterali o matematici – che si propongono all’utente prima di postare su un sito o di iscriversi a un servizio, per dimostrare effettivamente che davanti al computer c’è un essere umano). Il fatto è che la tecnologia avanza per tutti, e gli sforzi fatti dagli esperti in sicurezza vengono puntualmente vanificati dagli sforzi dei cracker per bucarli.

I ricercatori della Penn State University hanno sviluppato un CAPTCHA di ultima generazione, che stanno per brevettare, basato sull’intelligenza dell’utente, al quale viene proposto in due step di riconoscere – nel primo – il centro geometrico di un’immagine contenuta all’interno di un’altra immagine, e nel secondo di scegliere tra una lista di nomi quello che più si avvicina a un’immagine distorta che viene proposta. Le immagini sono state sviluppate per essere – al momento – difficilmente riconoscibili da un computer, perché sono basate su una sequenza di colori, texture e forme completamente casuale.

Trovato il modo di decriptare facilmente informazioni cifrate

Trovato il modo di decriptare facilmente informazioni cifrate

Un brivido deve aver scosso i produttori dei sistemi operativi e software di sicurezza alla notizia diffusa dall’università di Princeton. Infatti Edward W.Felten, direttore del Center for Information Tecnhology Policy ha raccontato di essere riuscito con il suo gruppo di ricercatori a rubare i dati crittografati memorizzati in vari tipi di elaboratori.

Quando i computer vengono spenti i dati contenuti nella memoria volatile chiamata Dram non svaniscono subito, ma possono rimanere anche per diversi minuti. “Intervenendo in questa fase con un sistema di raffeddamento ad azoto liquido, cioè a meno 169 gradi centigradi è possibile mantenere vive le informazioni per ore e collegandosi con un programma opportuno per trasferirle.

Come velocizzare l’accesso ai file grazie ai tag

yagpen.jpg

Soprattutto grazie al dilagante successo del web 2.0, molti di voi avranno sicuramente utilizzato moltissime volte i tag, ossia le “etichette” da assegnare a ciascun elemento (un video, una canzone, un documento) per poterlo catalogare al meglio e raggrupparlo insieme ad altri di tipo simile.

Oggi vedremo insieme come velocizzare l’accesso ai file salvati sui nostri PC, applicando proprio il criterio dei tag così in voga (ed utile) sulla grande rete. Tutto quello che ci serve sono due software leggeri, veloci e gratuiti:

I giovani della “generazione Google”? Sono impazienti e intolleranti verso il Web

Giovani_Google

I giovani della “generazione Google” sono impazienti e intolleranti verso internet. Parola dello University College di Londra, che ha svolto una ricerca sull’utilizzo della rete da parte dei ragazzi di oggi. Ventenni che sicuramente si trovano a proprio agio con il computer come nessuna delle precedenti generazioni, ma che forse proprio perché si trovano troppo a proprio agio, si trovano sempre più a commettere degli errori.

È quasi ovvio che i ventenni di oggi diano “del tu” al computer molto più che i ventenni di cinque o dieci anni fa. Poi, però, se leggiamo bene tra le righe della ricerca, capiamo che utilizzare di più il computer non significa essere più inclini all’uso del computer, anzi. “Gli studenti di oggi – si legge – passano molto più tempo al computer, ma mostrano anche un’incredibile impazienza verso la ricerca e la navigazione, e tolleranza zero nei riguardi di qualsiasi ritardo o problema che impedisca loro di soddisfare entro pochi secondi i propri bisogni di ricerca”.

Cercare scritte all’interno di immagini? Tra poco, con Google, si potrà. Ed è polemica

Scritta

Google non molto tempo fa (ma la notizia è stata data da pochissimo) ha registrato con un brevetto un sofisticato sistema per cercare testo all’interno di immagini. Il sistema, che sarà usato prevalentemente all’interno di Google Ricerca Immagini, darà la possibilità non solo di effettuare una ricerca nel nome del file, ma anche all’interno delle eventuali scritte (proprio come nella foto qui sopra) presenti in un’immagine.

Così, per fare qualche esempio, sarà più semplice trovare nomi di negozi, le scritte sui muri, i nomi di palazzi, le insegne e così via. Ovviamente, la tecnologia non sarà utilizzata solo per la ricerca immagini, ma potrebbe venire utilizzata all’interno del tanto criticato Google Street View, la funzione di Google Maps (che ancora non è arrivata in Italia) con la quale è possibile vedere fotografie scattate al livello stradale delle vie delle principali città. Ma è subito polemica su un’ennesima invasione della privacy.

La biblioteca dell’università del Michigan e Google book search. Una storia d’amore

Biblioteca

Chi l’ha detto che tutti i bibliotecari e tutte le biblioteche sono contrari al progetto di Google di scannerizzare milioni di libri e metterli online disponibili a tutti gli studiosi e i lettori del mondo? Paul Courant, direttore della biblioteca dell’università del Michigan, ha le idee molto chiare. “L’università del Michigan e le altre biblioteche che stanno partecipando al progetto – ci tiene a precisare – stanno cambiando il mondo. In meglio“.

Google, in particolare, digitalizzerà sette milioni di testi nella sola biblioteca del Michigan, e il costo per l’università sarà pari a zero. Non solo: l’ateneo ovviamente continuerà a detenere i diritti sui libri, e avrà anche una copia elettronica di tutta la digitalizzazione. Un’opera di preservazione che, se affidata a una società esterna, sarebbe costata migliaia di Dollari.