Google Chrome supera Safari in soli 16 mesi

Ebbene sì, sarà perché ha una grafica molto semplice o intuitiva, un motore di rendering molto veloce o semplicemente perché è targato Google, sta di fatto che Google Chrome sta piacendo a tutti, tanto che la sua nicchia di mercato continua a rosicchiare pian piano punti percentuale ai grandi rivali che stanno sul mercato da tempo. Grandi rivali come Safari, il celebre browser Apple, che però ha dovuto soccombere alla concorrenza di Google Chrome, visto il sorpasso attuato dal browser Google negli scorsi giorni.

Il canale HTML5 di YouTube

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Lo standard web del prossimo futuro è l’HTML5, la nuova versione del linguaggio semantico che ha reso il web ciò che è, l’HTML. Da troppo l’HTML era inadeguato ai nuovi standard, standard per lo più introdotti da altri linguaggi che l’HTML si è limitato ad integrare attraverso embed e objects.

Di questo avviso sono i grandi dell’informatica da tutto il mondo, l’HTML andava ripensato, aggiornato alle nuove necessità degli utenti ed alla spinta multimedialità della navigazione. Inoltre la quantità di plugin e add-on necessari per una navigazione fluida, sono il principale motivo di crash, conflitti e più in generale di frustrazione per molti utenti.

Senza andare a scavare nei tecnicismi, che pure sarebbe interessante esplorare, ma lo faremo in altra sede, basti dire che con l’HTML5 nascono nuove tag, e di conseguenza servono browser in grado di interpretare correttamente queste ultime. Safari e Chrome sono decisamente all’altezza, mentre Firefox ancora stenta a conformarsi correttamente con il nascente standard.

Facebook Everywhere, una comoda toolbar per essere sempre presenti sul noto social network

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Nell’ultimo periodo, i social network sono divenuti un qualcosa di imprescindibile dalla vita quotidiana di una gran fetta d’utenza, iniziando sempre più ad essere considerati degli strumenti fondamentali al fine di mantenere costanti i rapporti sociali di ciascun iscritto alla rete.

Tra essi, spicca in primo luogo l’oramai nominatissimo Facebook che, grazie al suo carattere leggero, alla sua facile gestione ed al suo aspetto invitante, ha fatto si che sempre più utenti iniziassero ad utilizzarlo, per motivi di lavoro, studio, pubbliche relazioni o altro.

Tuttavia, accedere continuamente al social network numero uno ogni qual volta ci si collega alla grande rete potrebbe risultare anche scocciante e fastidioso, magari facendo perdere tempo prezioso agli utenti, costringendoli inoltre a mantenere costantemente aperta una finestra del proprio browser.

Browser Chooser, utilizzare il browser giusto a seconda delle situazioni

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Ad oggi i browser disponibili all’uso sono svariati, alcuni più sfruttati dall’utenza, altri un po’ meno ma comunque sia ognuno con i suoi pregi ed i suoi difetti.

Se anche voi, così come me, utilizzate, a seconda dell’uso e della comodità, più di un browser sul vostro fido PC, sicuramente il tool che sto per presentare in quest’articolo potrebbe risultarvi particolarmente utile.

Si tratta di Browser Chooser, una piccola e leggerissima applicazione open source per Windows che permette di associare a determinati programmi e comandi un browser differente a seconda delle scelte personali di ciascun utente.

Dopo aver scaricato Browser Chooser sarà necessario eseguire quest’utile programmino, poiché trattandosi di un applicazione portatile non è necessario installarlo, ed iniziare a sperimentarne l’efficienza.

10 plugin Safari per abbandonare Firefox senza problemi!

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In linea di massima, uno degli ostacoli maggiori per gli utenti che intendono passare da Windows a Mac è proprio il dilemma del browser da utilizzare, consistente molto spesso in una sola, semplice domanda: Firefox o Safari? La maggior parte degli utenti Windows preferirà il browser del panda rosso, ricchissimo di estensioni di ogni tipo, perfette per soddisfare qualsiasi nostra esigenza.

E se invece ci fosse qualche trucco per avere le stesse estensioni su Safari, in modo da poter utilizzare il velocissimo browser nativo di Mac OS X? Dopo il salto, potrete gustarvi 10 estensioni per Safari che vi permetteranno di lasciare Firefox senza rimpianti.

Rilasciato il nuovo Safari 4.0.3

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Apple non si ferma neanche in estate. Continuano ad arrivare sempre più novità dalla casa delle mela. Quella che vi diamo oggi è un piccolo Flash per segnalare il rilascio dell’aggiornamento, abbastanza importante, per Safari 4. L’aggiornamento, lo dico fin da subito, è necessario e disponibile, sia per MAC che per PC, quindi se avete installato una copia di Safari sul vostro Windows, aggiornate anche quest’ultima.

L’aggiornamento è disponibile in due modalità. La prima è quella tramite sito WEB, si scarica il pacchetto contenente il software e si procede all’installazione, insomma, la classica procedura. Se invece non si vuole passare per il sito web, è disponibile l’aggiornamento Automatico del software, tramite il programma stesso. Questo, scaricherà il pacchetto per l’aggiornamento e procederà all’installazione, tutto in automatico senza bisogno di operazioni da parte dell’utente.

Google lancia la Location Based Search per iPhone

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Prima che il vostro entusiasmo si accenda troppo diciamo da subito che il servizio è disponibile solo per Stati Uniti e Canada al momento.

Gli utenti americani e canadesi in possesso di un iPhone, accedendo alla homepage di Google dal browser del melafonino hanno notato un nuovo messaggio che invita a condividere la tua posizione con Google in modo da ottenere risultati di ricerca basati sulla propria posizione.

I Location Based Service sono un argomento particolarmente controverso come potete immaginare. Vero è che da quando il primo cellulare è entrato a far parte di ogni nostro pantalone o borsa siamo facilmente rintracciabili salvo rimuovere la batteria. Ogni qualvolta ci colleghiamo ad internet ci viene assegnato un’IP che porta con se informazioni sulla nostra posizione facilmente analizzabili se non si è premuniti contro. Certo la precisione e la copertura del GPS sono un’altra faccenda, e i dubbi della comunità sono oltremodo comprensibili.

Nuovi browser, quanta memoria “ciucciano”?

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Nel mondo dei browser “alternativi”, quelli che cercano costantemente di rosicchiare fette di mercato ad Internet Explorer, sta per iniziare una nuova sfida, quella che vede fronteggiarsi le nuove versioni di Firefox, Opera, Safari e Chrome.

Si tratta di una sfida che si combatte soprattutto sul campo della rapidità, ma anche sul fattore RAM. Tanto è vero che i ragazzi del sito Internet Dot Net Perls hanno già provveduto ad effettuare un confronto teso a stabilire quale dei nuovi navigatori “ciuccia” meno memoria.

I test sono stati effettuati su un computer con 4.0 GB di RAM su cui è stato installato il sistema operativo Windows Vista Home Premium. Questi i browser messi sotto esame: Google Chrome 3.0 Dev, Firefox 3.5 RC, Safari 4.0 ed Opera 10b. Ed ora, spazio ai dati.

Mobile Safari contro tutti, un paragone senza senso

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La guerra degli smartphone è ufficialmente iniziata dopo il WWDC 2009, la rete spopola di post che confrontano Nokia N97 con iPhone 3GS, Palm Pre con GPhone etc. Ma le guerre si sa, sono fatte di singole battaglie, e una fra le più popolari è quella fra browser mobile.

Un elemento fondamentale per un qualunque smartphone che pretenda di offrire una navigazione in mobilità decente è un avere o supportare un browser che lo permetta. L’iPhone 3GS, come il suo predecessore, viene in bundle con Mobile Safari, la versione mobile del noto browser di casa Apple.

Pur essendo più o meno unanime il parere positivo su questo browser, non mancano le critiche ad alcune gravi manchevolezze, come ad esempio l’assenza di supporto a Flash, il che rende parte dei siti web completamente impraticabili.

Con le critiche vengono i paragoni con altri browser mobile, e qui veniamo al punto. Paragonare Mobile Safari con qualunque altro browser mobile non ha alcun senso. Il punto centrale di questa mia affermazione è che Safari non può essere dissociato dal device su cui gira, ovvero l’iPhone 3GS. Alcune delle sue funzioni sono pensate esclusivamente per lavorare con le caratteristiche hardware di un iPhone.

Chrome 2.0, Safari 4.0 e gli altri, gara di velocità tra i browser che verranno

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In un periodo in cui la Formula 1, a noi italiani, non sta regalando tantissime emozioni, l’unica gara di velocità che può realmente entusiasmarci è quella relativa ai browser. O meglio, ai browser che verranno.

I ragazzi di Lifehacker, autori dei test che stiamo per illustrarvi, hanno infatti messo mano alla linea giovane dei navigatori Web, quella che in taluni casi non ha ancora raggiunto il grado di maturazione rappresentato dall’uscita di una versione stabile. Ci riferiamo in particolar modo a Firefox 3.5 ed Opera 10, visto che Internet Explorer 8, Safari 4 e Chrome 2 sono già disponibili nella loro versione finale.

Le “armi” usate per la misurazione delle prestazioni di ciascun programma sono state le seguenti:
  • Un computer con 2GB di RAM ed un processore Intel Core 2 Duo da 2.0 GHz
  • Windows XP fresco installato
  • La suite Dromaeo di Mozilla per i test sui motori Javascript (l’ideale per misurare le prestazioni delle applicazioni Web)
  • Il task manager di Windows
  • Una connessione ad Internet via cavo ethernet (il Wi-Fi avrebbe potuto falsare i risultati a causa di qualche calo di segnale)
Allora, siete pronti? Il semaforo si fa verde!

Chrome ha il sistema d’aggiornamento più efficace

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In un documento pubblicato da qualche giorno sul web dal titolo "Why Silent Updates Boost Security" emerge chiaramente che Google Chrome ha il sistema di aggiornamento più efficace.

Infatti quest’ultimo si aggiorna in automatico, senza nessuna interazione da parte dell’utente, dalla relazione si nota che il 97% degli utenti di Chrome ha l’ultima versione del browser già dopo 21 giorni dalla sua uscita, Firefox conquista un 85% e Safari un “misero” 53%.

Un MacBook violato in due secondi

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L’esperto di sicurezza Charlie Miller, già famoso per esser riuscito a violare Leopard sfruttando una falla di Safari, quest’anno ha continuato la sua opera.

Infatti in occasione del Pwn2Own 2009 è riuscito a prendere il controllo di un Mac Book, provvisto delle ultime patch rilasciata, in soli due secondi, sfruttando sempre una falla di Safari.

Il browser del Palm Pre 4 volte più veloce di Safari

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La navigazione sul web si fa sempre più mobile e mentre i dispositivi pian piano vengono prodotti con schermi più grandi al fine di consentire una navigazione ottimale, il mercato dei browser per mobile rimane statico.

Infatti da un po’ di anni la scelta migliore per navigare sul web con il nostro cellulare rimane Opera Mini, più che altro per la totale assenza di concorrenti, fatta eccezione per Safari che però resta un esclusiva iPhone.