IPLocals, chi è il tuo vicino di hosting?

IPLocals

Come sappiamo, ogni nome a dominio ha in realtà un indirizzo Ip dietro, un numero che lo identifica. Capirlo non è difficile, basta utilizzare uno dei tanti strumenti online che consentono di farlo.

Tra questi strumenti spunta, tra i migliori, il servizio IPLocals, semplicissimo e minimale sito che offre un qualcosa di estramente piacevole: da un nome, ci ricaverà l’indirizzo di tutti i siti hostati sullo stesso server di quello digitato.

Più semplicemente, quindi, IPLocals è uno strumento di Reverse IP che permette a tutti gli utenti che lo utilizzeranno di scoprire quali sono i siti hostati sullo stesso server sul quale è hostato il nostro.

Load Impact, quanto sono larghe le spalle del tuo sito?

LoadImpact

La scelta dell’hosting web al quale affidarsi dev’essere una scelta ben ponderata. Tante, infatti, sono le variabili da considerare e, spesso, poche sono invece le risorse economiche a disposizione, soprattutto se il sito parte da zero.

Tuttavia nulla è impossibile, ed è bene provare. Una volta scelto un hosting e aperto il nostro sito, resta però da provare quanto le fondamenta sulle quali è poggiato il nostro spazio sono solide. Quanto resiste? Testiamolo con Load Impact per rispondere a questa domanda.

Load Impact è una risorsa online adatta ai webmaster, siano essi professionisti o semplici appassionati improvvisati, che consente di effettuare dei veri e propri stress test a tutti i siti della rete.

Rightload, FTP semplice e veloce

Lavorare con server e siti che forniscono servizi di hosting è ormai gesto quotidiano del bravo geek. Operazioni di upload (caricamento) e download (scaricamento) sono fondamentali e per gestirle si possono utilizzare varie applicazioni.

Il protocollo FTP è quello più comunemente adottato dai siti di hosting, poiché permette di gestire tutte le operazioni più comuni (upload, download, reports, eliminazione/rinomina di files e cartelle, etc.) con l’utilizzo di applicazioni molto semplici. Una su tutte: FileZilla Client, il progetto open source tra i più noti del genere. L’utility che segnalo oggi aiuta a semplificare ulteriormente le procedure di trasferimento FTP, semplicemente operando dal menu contestuale.

DropUpload, upload facile e veloce sui server FTP tramite drag and drop

dropupload

Chiunque abbia il piacere di gestire un suo sito web, o utilizzi un qualsiasi server FTP per effettuare copie di backup on-line dei propri dati più preziosi, sa benissimo quanto possa essere talvolta frustrante effettuare le varie operazioni di upload (ovvero quando si caricano i file sul server).

Molte volte, infatti, la bontà funzionale di alcuni software adatti allo scopo non corrisponde ad un altrettanto buon livello di semplicità di utilizzo. Tra menu, sotto-menu e pulsanti da scovare in vastissime barre degli strumenti, a volte, c’è proprio da perdere la testa.

Fortuna che dal “solito” mondo dei software gratuiti ed open source arrivi, ancora una volta, in nostro soccorso un’utility di rara leggerezza, completezza e – soprattutto – facilità di utilizzo: DropUpload.

FeedBurner cambia indirizzo

FeedBurner cambia indirizzo

FeedBurner lo scorso Aprile ha trasferito tutti i suoi utenti su Google Accounts. Ma se a suo tempo Google decise di non integrare completamente FeedBurner nella sfera dei servizi Google da ieri non è più cosi.

Infatti a questo indirizzo è possibile raggiungere FeedBurner il che indica una vera e propria integrazione con i servizi offerti da BigG già da come si può notare dalla home page.

Andiamo alla scoperta di Typo3 dopo il Workshop di WebFormat e Zend!

Relatori WebFormat

Si è svolto ieri a Roma presso il Best Western – Hotel Universo, Il workshop organizzato da Zend e WebFormat. Geekissimo come sempre era presente anche a questo incontro. All’incontro erano presenti molti programmatori, ma non mancavano anche i rappresentati di aziende statali quali Atac e Telecom. A condurre il workshop erano due rappresentanti di WebFormat: Diego Semenzato, CEO Webformat srl e Mauro Lorenzutti, CTO Webformat srl. In rappresentanza di ZEND era presente Mauro Pugliese, Country Manager Zend Technologies srl.

L’incontro è stato incentrato su come integrare i prodotti Zend con il CMS Typo3. In un primo intervento ci è stata presentata l’azienda Zend Technologies srl, ci hanno fatto conoscere un po’ di Storia di questa nuova azienda. Nata nel 1999 Zend tecnologies, il ruolo di questa giovane azienda è di “Dare Forma e Contenuto al PHP” un’impresa ardua ma che ZEND sta portando avanti egregiamente. I prodotti forniti da quest’azienda sono principalmente 4: Zend Optimizer, Zend Guard, Zend Core, Zend platform e Zend Studio.

I successivi due interventi sono stati portati avanti dai ragazzi di Webformat. In questi due interventi abbiamo avuto prima una presentazione di Typo3, mentre nel successivo intervento ci hanno mostrato alcuni risultati di TEST fatti con Typo3 su piattaforma Zend Platform. Adesso andiamo a conoscere meglio la realtà Typo3 in Italia, e gli utilizzi che possiamo fare di questo CMS.

I domini più pericolosi del Web, secondo McAfee. Da evitare? Soprattutto Hong-Kong, Cina e Filippine

Domini

Quali sono i domini che tendono ad essere più pericolosi sul Web, per via dei tanti server “distributori” di malware? A stilare la speciale classifica è la McAfee, società produttrice di software antivirus, secondo cui al primo posto ci sarebbero i domini con base a Hong-Kong (.hk) con il 19,2 per cento di rischio. A seguire, i domini di Cina (.cn), Filippine (.ph), Romania (.ro) e Russia (.ru). Al contrario, i domini che dovrebbero essere più sicuri (perché meno portatori di malware) sono Finlandia (.fi), Giappone (.jp), Norvegia (.no), Slovenia (.si) e Colombia (.co).

Inoltre, se si fa un calcolo generale e si analizzano tutti i domini, risulta che la possibilità di scaricare spyware, adware, virus e altri tipi di software non desiderato è salita (addirittura!) del 41,5 per cento rispetto al 2007. Anche se la percentuale maggiore di rischio appare sui siti che utilizzano il dominio .hk, non è detto che questi fanno tutti capo alla città di Hong-Kong: molti magari utilizzano società di registrazione siti con base a Hong-Kong magari perché sono convenienti dal punto di vista economico o chiedono pochi documenti per l’avvio delle pratiche.

Mocha un server FTP per Windows Mobile

Mocha un server FTP per Windows Mobile

Oggi vi voglio presentare un ottimo server ftp, ovvero Mocha, un ottima applicazione che permetterà di copiare facilmente i file dal o nel nostro PDA con Windows Mobile o Pocket PC 200x.

Questo software supporta il File Transfer Protocol, meglio noto come FTP, le features sono molti simili a quelle di altri programmi simili. Per utilizzarlo se ad esempio l’IP del PDA è 192.168.2.232 scriviamo nel nostro browser FTP://192.168.2.232 oppure utilizziamo un client FTP.

Utilizza il tuo Computer per condividere file multimediali, documenti, Tv e WebCam con CyberLink Live

Proprio l’altro giorno abbiamo parlato dei 5 migliori servizi web per condividere file online, oggi però voglio presentarvi qualcosa che va ben oltre la semplice condivisione di un file tra più utenti, un servizio che permette di accedere ai contenuti multimediali, ai documenti, alla televisione e alla Webcam del proprio computer direttamente dal Web.

Il software in questione si chiama Cyberlink Live, e altro non è che un client in grado di trasformare il vostro Pc in un “Server” i cui contenuti diventano liberamente accessibili, previa autenticazione, da qualunque postazione connessa ad Internet.
Se il vostro Pc è fornito di una scheda video che supporti il “Tv Tuner” sarà possibile anche guardare la televisione oppure visualizzare le immagini direttamente dalla Webcam.

Come installare Wikipedia sul PC (in italiano)

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Internet è sicuramente uno dei migliori mezzi per diffondere la cultura a livello mondiale, ed uno dei siti web (anche se può risultare riduttivo definirlo così) meglio riusciti proprio in questo campo è sicuramente Wikipedia, l’enciclopedia libera (ovvero gratuita e modificabile da chiunque).

Proprio per la sua enorme utilità ed importanza, sarebbe davvero bellissimo poter installare Wikipedia in italiano sul PC (in italiano ed in modo da non dover essere sempre connessi ad internet per consultarla) e, udite udite, da oggi è possibile farlo in modo assolutamente gratuito utilizzando solamente un paio di ottimi software! Come fare? Ecco tutto il procedimento da seguire passo passo:

1. Andare in questa pagina e scaricare il file itwiki-latest-pages-articles.xml.bz2 (occhio, dovete avere una connessione veloce ed almeno 20 GB di spazio libero sul disco fisso per portare a termine la procedura in modo corretto ed in tempi “umani”).

2. Installare un server Apache sul proprio PC grazie al software gratuito XAMPP (alla richiesta riguardante l’avvio di un nuovo servizio automatico in Windows potete anche rispondere di no, è ininfluente per l’installazione di Wikipedia sul PC).

Guida su come ottimizzare WordPress per i blog ad alto traffico

WordPress è una piattaforma ottima per quel che riguarda la gestione e la pubblicazione dei post. Si adatta a tutto in vitù anche del fatto che esiste una comunità di sviluppatori enorme, chi sviluppa plugins e chi i temi. Purtroppo, nonostante la sua enorme diffusione, rimane un grosso problema di fondo, è un divoratore di risorse, e di fatto quando un blog creato in questa piattaforma supera i 100 utenti contemporanei cominciano i primi dolori e i primi problemi sono relativi a MySql.

La prima cosa da fare per evitare una crisi di MySql è quella di implementare un po’ di page caching così diminuisce il numero di volte il motore di WP vada ad accedere ai dati reali. Così il vostro server non deve elaborare pagine php e mysql non deve interrogare il DB. Non si tratta di avere dati sempre vecchi ma si può raggiungere un ragionevole compromesso tra offline ed online. Per fortuna Riccardo Galli ha pensato e sviluppato un plugin che ci evita la fatica di andare a perdere ore ed ore nella configurazione di apache, stiamo parlando del plugin WP-Cache, si istalla come un normalissimo plugin ed ha alcuni parametri di configurazione nella sezione Options.

Una volta installata questa plugin bisogna attivarla ed andando nella pagina di configurazione andiamo a cambiare 1 parametro soltanto: Expire time (in seconds) lo impostiamo a 240 secondi (4 minuti) così che le nostre pagine non siamo nè troppo vecchie nè create all’istante. Possiamo monitorare l’andamento della cache con i 2 parametri che compaiono in fondo alla pagina di configurazione. Solitamente per un sito con 200-300 utenti contemporanei (parliamo di un sito molto esteso) le pagine in cache si attestano attorno alle 400-500, dipende molto da quante persone richiedono la stessa pagina.

Già solo con quest’operazione si abbattono i consumi di CPU del 20-30% ma a volte non bastano, dobbiamo scendere di un paio di livelli per ottimizzare al meglio le prestazioni del nostro database. Un database è buono quando è progettato bene! Non posso dire che il DB di WordPress sia ottimo, ma con alcuni accorgimenti si può migliorare senza andare a toccare il codice sorgente di WP e per fortuna esistono molti plugin che ci aiutano a mantenere “pulito” il nostro DB.

Ottimizzare il DB per tutte quelle tabelle che vanno in “OverHead” (in eccedenza) è importante perchè in questo modo il nostro database non cresce a dismisura, soprattutto per quei blog che hanno molti post e molti commenti, attenzione che però l’operazione di ottimizzazione alle volta fa crashare il DB, conviene sempre fare prima un Backup. Esiste un plugin che fa solo l’ottimizzazione del DB si chiama OptimizeDB analizza e con un singolo tasto “optimize now” fa tutta l’operazione per voi. Per i più smanettoni ed esperti di Mysql c’è il plugin Wp-phpmyadmin che vi mette a disposizione tutta la potenza di PhpMyAdmin.

Nel caso di Geekissimo purtroppo tutte queste operazioni non sono bastate, di fatto la RAM occupata è rimasta alta , 3,5 Gb occupati su 4 Gb e le CPu erano largamente occupate dal processo di MySql, che ad ogni singolo accesso prendeva un 0,9% della CPU toccando così punte del 270%-300%, ottenendo un rallentamento generale. A questo punto l’unica cosa da fare è quella di metter mano al Database, prima a livello di creazione di indici (WP ne è esente) e poi a livello di database lato server. Armiamoci di razionalità e pazienza.