A+ Folder Locker, proteggere i propri file in tanti modi diversi

Mantenere i file privati non sempre è semplice, specie quando ci si ritrova a dover condividere la propria postazione multimediale con altri utenti per cui avere a portata di mano una valida ed apposita risorsa mediante cui tenere lontani i propri dati da occhi indiscreti può essere sicuramente molto utile.

Talvolta, però, riuscire a trovare uno strumento in grado di preservare l’accesso ai file nella maniera desiderata può essere molto difficile.

I più indecisi e, sopratutto, coloro che amano cambiare spesso la modalità mediante cui proteggere i propri file potranno sicuramente trovare molto interessante uno strumento quale A+ Folder Locker.

File Secure Free, 4 differenti tool in un unico software per proteggere file e dati sensibili

In varie occasioni, qui su Geekissimo, abbiamo avuto modo di fare la conoscenza di diverse ed apposite applicazioni grazie alle quali preservare l’accesso ad eventuali informazioni riservate crittografando i dati, eliminandoli in modo irrecuperabile o, ancora, impedendone l’accesso mediante un’apposita password.

La maggior parte degli applicativi adibiti a tal scopo che sono stati presentati permettono però di eseguire soltanto una funzione per volta ragion per cui potrebbero rivelarsi scomodi da utilizzare per alcuni utenti, specie per coloro che non amano installare più e più software sulla postazione multimediale in uso.

File Secure Free, però, va a differenziarsi da tutto quanto di analogo proprio per la possibilità offerta di eseguire più operazioni.

LiveKive, AVG si dedica al cloud storage ed offrirà 5 GB si spazio gratuito

Tutti, almeno una volta nella vita, avrete sentito parlare di AVG, la ben nota ed affermata software house produttrice di antivirus e, in linea ben più generale, di risorse adibite alla sicurezza delle postazioni multimediali.

AVG, infatti, è conosciuta tra la vasta utenza come una delle principali risorse alle quali appellarsi (si parla di circa di decine di milioni di utilizzatori) al fine di preservare la sicurezza e la stabilità del proprio fido PC, tuttavia, accanto alla produzione ed alla diffusione di risorse di tale tipologia, la software house, non molte ore addietro, ha dichiarato ufficialmente che, a partire dalla prossima settimana, si lancerà in una nuova avventura: quella del cloud storage.

SaferChrome, monitorare l’effettivo livello di sicurezza delle proprie sessioni di navigazione in Google Chrome

Oggi giorno, così come non mai, navigare online in maniera sicura evitando di andare incontro a varie ed eventuali problematiche che potrebbero compromettere il funzionamento del proprio computer è senz’altro un fattore straordinariamente importante ma, purtroppo, non è tutto!

Infatti, così come molti di voi lettori già sapranno, tra i tanti pericoli nei quali è possibile incappare in rete regnano sovrani anche l’invio e la ricezione di dati in maniera tutt’altro che sicura, correndo quindi il rischio che importanti informazioni possano essere soggette ad attacchi di phising.

A patto che non si disponga di un buon antivirus in grado di preservare l’utente da situazioni di questo tipo e qualora il browser web in uso sia Google Chrome, un’ottima idea per assicurarsi una navigazione online tranquilla potrebbe essere quella di ricorrere all’utilizzo di SaferChrome.

Ma di cosa si tratta?

Identity Finder, ricercare e proteggere i dati sensibili presenti sul proprio PC

Considerando i molteplici campi in cui l’utilizzo del PC può risultare estremamente utile esso va a risutlare, con il passare del tempo, anche uno strumento mediante cui archiviare password e dati sensibili di varia natura grazie a cui accedere ad informazioni piuttosto riservate, come ad esempio quelli che sono i dettagli relativi alla propria carta prepagata, quelli riguardanti il proprio conto bancario e via di seguito.

Fin quando il PC in questione viene utilizzato solo ed esclusivamente da un unico utente allora si ha la possibilità di dormire sogni più tranquilli, tuttavia se invece ad utilizzare una data postazione multimediale sono più utenti o comunque sia si ha intenzione di porre un maggior livello di sicurezza, allora forse è il caso di prendere in considerazione l’idea di utilizzare uno strumento quale Identity Finder.

KeeFox, integriamo un ottimo password manager in Firefox

Tra le tante password che ciascun utente ha a propria disposizione e i molteplici dati da ricordare, gestire tutto quanto concerne i propri account, oggi giorno, diviene un operazione sempre più difficoltosa, in particolare quando, per un motivo o per un altro, si utilizzano un ampio numero di servizi via web.

Per far fronte a situazioni di questo tipo, generalmente, è preferibile ricorrere all’impiego di appositi gestori di password (a patto che non vogliate appuntare tutto su un agenda segreta), come nel caso del ben noto KeePass.

Tuttavia, se è vostra abitudine navigare online sfruttando il mitico browser web by Mozilla, allora di certo potreste trovare particolarmente utile ricorrere all’utilizzo di un valido strumento, appositamente studiato per Firefox, mediante cui gestire i propri dati personali e renderne ancor più sicura l’archiviazione.

Quanto sono sicuri i dati che salviamo su CD e DVD? Iniziate a tremare…

Quanto sono sicuri i dati che ogni giorno salviamo su CD e DVD? È proprio a questa domanda a cui Adrian Kingsley di ZDNet ed Adrian Wong di TechARP hanno cercato di dare una risposta, ottenendo risultati che – francamente – qualche brivido di terrore ce l’hanno procurato.

Il primo test, se così lo vogliamo chiamare, ha visto Wong alle prese con la sua collezione di CD (perfettamente conservata in un posto poco illuminato e asciutto) risalente a 7-9 anni fa. Risultato: circa il 10% dei dischi è risultato illeggibile, qualcuno del tutto, altri solo in parte.

I CD più malconci sono risultati essere quelli più recenti risalenti al 2002 e, udite udite, la marca dei supporti ha fatto al differenza quanto una goccia di sudore sulla fronte di Steve Ballmer: i tanto “blasonati” dischi targati “Kodak” hanno fatto registrare un tasso di danneggiamento pari a quello dei dischi “pinco pallino” dal prezzo decisamente più ammiccante.

Ma allora dobbiamo davvero preoccuparci? Almeno il 10% dei nostri dati salvati su CD/DVD è destinata a scomparire?