Un “mega-filtro” mondiale contro i pedofili

Imbuto

Di pedofilia su internet si parla a periodi alterni. Durante l’inverno ci sono stati molti scandali legati a MySpace o Second Life, ora invece tutto tace. Ma in realtà il pericolo è sempre imminente e non si ferma la lotta delle autorità competenti per cercare di arginare il problema. La scorsa settimana le polizie di undici paesi dell’Unione Europea si sono incontrate per progettare un filtro che impedisca ai pedofili e agli utenti della rete di accedere a pagine contenenti immagini, video o testi relativi alla pornografia infantile.

Creare un filtro in rete non sarà certamente facile. Per questo sarà necessario un accordo tra le polizie dei diversi paesi e gli internet provider degli stessi. Il filtro, spiegano gli organizzatori, sarà uno spazio ostile per coloro che vogliono commettere abusi contro i minori e un mezzo sicuro per tenere lontano anche gli utenti normali.

Ci voleva Google per dare la caccia ai delinquenti?

GoogleMaps

Probabilmente, negli ultimi mesi, avrete sentito notizie del genere: “Evasori fiscali beccati grazie a Google Maps”, “Con Google Earth si contrasta l’abusivismo edilizio”, e così via. Da qualche tempo, infatti, le autorità di tutto il mondo hanno iniziato ad utilizzare i servizi di mappe forniti da Google&co. per gli usi più disparati.

L’ultima notizia in ordine di tempo viene dal Wisconsin, negli Stati Uniti, dove grazie alle mappe di Google la polizia ha scoperto che un uomo stava coltivando ettari di marijuana all’interno del proprio terreno. Almeno per ora è impossibile dire quante autorità utilizzino ogni giorno Google Earth, ma una cosa è certa: questo tipo di servizi non costa praticamente nulla ed è più conveniente (in termini di denaro e anche di comodità) che prendere elicotteri o noleggiare costosissimi aerei. In tempi di ristrettezze economiche succede anche questo.

Google vuole unificare le diverse regole mondiali sulla privacy

Privatezza

Unificare le regole che, nei diversi paesi del mondo, disciplinano la privacy. Un sogno di molti che però si è, fino ad ora, rivelato solamente un’utopia. E se a riuscirci, invece, fosse il gigante Google? Ne parla approfonditamente un articolo del quotidiano spagnolo El Mundo che spiega come tre paesi su quattro non abbiano alcuna legislazione sulla tutela dei dati personali online, mentre le norme del restante 25 per cento dei paesi sono riduttive o insufficienti a far fronte alla continua crescita della rete.

Per questo motivo Google, società vista da molti come un “Grande Fratello” per la quantità di informazioni private che deve trattare ogni giorno, ha iniziato una campagna per cercare di convincere i governi di tutto il mondo a creare uno standard globale sulla privacy. La notizia è passata un po’ sotto silenzio, ma i primi contatti sono già avvenuti.

I documenti scritti con Google Docs? “Big G” può farci tutto ciò che vuole

GoogleDocs

Adorate Google Docs&Spreadsheets, o, come è stato tradotto in italiano, “Google Documenti e Fogli di lavoro”? Lo utilizzate sempre per scrivere i vostri documenti perché ne apprezzate il fatto che sia gratuito, accessibile da ogni dove o la possibilità di collaborare con altri?

Bene, forse non sapete, però, che da contratto Google può disporre come vuole dei vostri elaborati. Avete capito bene. Utilizzando e inserendo contenuti all’interno dei servizi di Google, si legge nei termini di utilizzo, garantite al fornitore del servizio la licenza di riprodurre, adattare, modificare, pubblicare in tutto il mondo i vostri contenuti a fini promozionali.

Ciò vuol dire, in poche parole, che se Google volesse potrebbe ad esempio, nel pubblicare degli screenshot, utilizzare proprio il foglio di calcolo o la pagina di testo da voi appena scritta.

Process Library: come fare una scansione manuale del task manager e scoprire eventuali file dannosi

Quasi ognuno di noi, nella sua vita di utilizzatore di computer con sistema Windows, si è ritrovato almeno una volta di fronte al task manager (o “gestione attività” in Vista) chiedendosi “ma questo processo che cosa è??”.

Dal momento della scoperta dell’ignoto applicativo, iniziamo a far mente locale su cosa abbiamo installato, disinstallato ed aperto recentemente, ma, nel 90% delle volte ci rispondiamo “si, ho installato quello… ma che c’azzecca!”.
Proprio in casi (più o meno) disperati come questo che, ci viene in aiuto Process Library.

Programmi Hacker

Programmi Hacker

Ecco una bella lista di programmi hacker, devo ammettere che ultimamente ho trascurato l’argomento Hacking e Sicurezza, e visto che nel sondaggio che sta sulla sidebar, è l’argomento più richiesto, voglio rimediare dandovi la lista originale dei migliori programmi hacker, stilata ovviamente da un Hacker originale e di tutto rispetto, King-Lion.
I programmi hacker ovviamente sono per tutti, troviamo infatti tools per attacco, difesa e scanning.
Ecco a voi la lista: