Foto dell'app Gmail in uso su iPhone

Gmail, tecnologie di machine learning per combattere lo spam

Nel corso delle ultime ore Google ha annunciato un’interessante novità per quanto riguarda Gmail. Mediante la pubblicazione di un apposito post sul suo blog ufficiale della celebre casella di posta elettronica Google ha infatti reso noto di voler sfruttare delle tecnologie di machine learning (le stesse impiegate per le ricerche online e per l’assistente Now) al fine di rendere più efficace la lotta allo spam.

Foto dell'app Gmail in uso su iPhone

Detta in altri termini in tal modo i sistemi di intelligenza artificiale vengono applicati da Google per tenere traccia dei messaggi pericolosi e quelli non desiderati ben lontani dalle caselle di posta elettronica degli utenti.

Gmail ha compiuto 10 anni

Gmail e il bug che elimina e segnala come spam i messaggi

Gmail e il bug che elimina e segnala come spam i messaggi

Nei giorni scorsi numerosi utenti hanno segnalato il verificarsi di alcuni problemi di fruizione dei servizi Google. Le problematiche hanno avuto inizio in seguito all’implementazione di codice contente un bug che ha portato per circa mezz’ora ad uno stop delle piattaforme per parecchi utenti.

Qualche ora fa, a tal proposito, Google ha riportato la questione a galla facendo riferimento in maniera specifica a Gmail. Un messaggio di notifica apparso sui display degli utenti segnala infatti che nel periodo compreso tra il 15 e il 22 gennaio potrebbe essersi verificata l’eliminazione involontaria di alcuni messaggi mentre altri potrebbero essere stati contrassegnati per errore come spam.

YouTube, Google combatte lo spam nei commenti

Youtube, Google combatte lo spam nei commenti

Da alcuni giorni a questa parte su YouTube è stato introdotto un nuovo sistema di commenti tutto basato sul social network Google+.

La novità mira a rendere la piattaforma di videosharing numero uno al mondo ancor più social mettendo inoltre in evidenza quelli che vengono individuati come i commenti più interessanti.

Il nuovo sistema di commenti introdotto non è però stato accolto a braccia aperte da tutti e lo stesso Jawed Karim, il co-fondatore di YouTube, ha aspramente criticato la neo feature.

Oltre fare i conti con una buona dose di malcontento dell’utenza Google si sta però ritrovano a dover affrontare anche la sempre fastidiosa questione spam.

Spam

Spam: Italia quarto produttore al mondo di email spazzatura

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L’azienda di sicurezza informatica Sophos ha pubblicato un nuovo rapporto sui principali paesi produttori di spam. Dalla non troppo lusinghiera graduatoria, emerge la superpotenza degli USA che producono il 14,6% di tutte le email-spazzatura del mondo, ma ahinoi anche l’Italia non è piazzata male. È al quarto posto.

Dal nostro Paese è partito il 4,7% dello spam che ha infestato le caselle email degli utenti nel periodo luglio-settembre 2013. In mezzo ci sono la Bielorussia, al secondo posto con il 5,1% di spam distribuito su scala globale, e l’India che si è piazzata in terza posizione con la stessa percentuale di “spammoni” dell’Italia. Ecco la classifica completa:

Instagram di nuovo sotto attacco: non aprite quel link!

instagram

Instagram è un luogo sempre più affollato e di conseguenza diventa una zona che attira l’interesse degli hacker. Nel mese di giugno abbiamo parlato di un attacco al sapore di frutta: molti utenti hanno pubblicato, a loro insaputa, delle foto di frullati e vari frutti esotici.

Dopo che il team dell’app aveva risolto la situazione, il problema si ripresenta: la frutta è sempre protagonista, ma questa volta non sembra essere solo una pubblicità forzata, ma c’è dell’altro.

Instagram sotto attacco spam: si consiglia di cambiare password

instagram2

Instagram ha recentemente lanciato il suo nuovo servizio di video-sharing, per sfidare il noto Vine, ed ora si trova ad affrontare una difficile situazione. L’app è stata presa di mira e sta subendo un forte attacco spam.

La società ha informato i proprietari degli account che potrebbero essere stati compromessi dall’autore della pubblicità invasiva che, a quanto pare, si sta diffondendo a macchia d’olio nei profili degli utilizzatori. Dietro l’attacco sembra esserci una grossa società di frutta che ha deciso di sponsorizzare forzatamente i suoi “miracolosi” frutti tramite Instagram.

kaspersky italia principale sorgente spam

Spam: l’Italia è tra le principali sorgenti, parola di Kaspersky

kaspersky italia principale sorgente spam

In questi giorni Kaspersky, la nota società russa specializzata in sicurezza informatica, ha pubblicato i dati inerenti la diffusione delle email spazzatura che sono state rilevate dai suoi software.

Stando a quanto emerso anche se il numero complessivo di messaggi identificati come spam è risultato sensibilmente inferiore rispetto a quello rilevato gli scorsi mesi il phishing ed il numero di allegati infetti sono invece stati soggetti ad un forte incremento.

Durante lo scorso mese di marzo, infatti, internet è stata invasa da un’enorme quantità di email fraudolente comprensive di messaggi pubblicitari facenti riferimento alla Pasqua, a San Patrizio ed anche a Hugo Chavez.

Analizzando invece la distribuzione geografica delle fonti di spam è stato possibile scoprire, sempre tenendo conto del report di Kaspersky, che l’Italia occupa una posizione di rilievo rispetto alle altre nazioni, in particolare rispetto a quelle del Vecchio continente.

Google Analytics pagine web più grandi tempi caricamento ridotti

Il più grande DDoS di sempre, internet rallenta in tutto il mondo

Spamhaus vs Cyberbunker: Il più grande cyber attacco DDoS di sempre

Nel corso delle ultime ore la connessione ad internet di tutto il mondo ha subito un forte rallentamento riconducibile, stando a quanto dichiarato dagli esperti di sicurezza, al più grande cyber attacco DDoS (Distributed Denial of Service) di tutti i tempi nella storia del web.

Il motivo alla base della “guerriglia” è, diversamente da quel che si potrebbe pensare, abbastanza futile: le divergenze tra un gruppo anti-spamming e una società di hosting che hanno scatenato tutta una serie di ritorsioni su servizi bancari ed e-mail.

I protagonisti e, al contempo, gli antagonisti indiscussi della vicenda sono l’organizzazione no-profit Spamhaus, che può far affidamento su un database che elenca i server noti per essere sfruttati per scopi meramente dannosi, e Cyberbunker, un host web olandese che è stato accusato di aver ospitato, in passato, cyber attacchi DDoS.

Stando a quanto sostenuto da Spamhaus alle spalle dell’attacco che da circa una settimana sta colpendo i suoi server ci sarebbero alcune bande di criminali dell’Europa orientale.

Tali bande criminali avrebbero prodotto un’immensa quantità di flusso di traffico pari a circa 300 GB al secondo, ovvero ben sei volte di più della media di un attacco di questo tipo.

Gmelius, eliminare la pubblicità da Gmail

Gmail è divenuta la casella postale più sfruttata dagli utenti che hanno sempre più abbandonato gli altri servizi. Le caratteristiche vincenti del servizio Google sono molteplici: oltre ad offrire 10GB di spazio, ha un motore di ricerca molto potente che, fra le tante cose, consente di trovare le email che contengono allegati oppure specifici tipi di file.

Dropbox attacco hacker

Dropbox, confermato l’attacco hacker: in arrivo nuove misure di sicurezza

Dropbox attacco hacker

Circa due settimane fa aveva iniziato a diffondersi in rete la voce facente riferimento ad un possibile attacco hacker ai danni di Dropbox.

Sino a questo momento, però, non era stato fornito alcun dettaglio a riguardo: l’azienda, infatti, si era limitata soltanto a spiegare che le attività di analisi e di investigazione erano in corso e che non era stata ancora rilevata alcuna operazione non autorizzata effettuata sull’intera piattaforma.

Da poche ore a questa parte, invece, il team di Dropbox ha confermato, mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale, quelli che erano i sospetti iniziali: un gruppo di hacker sconosciuti ha rubato nomi utente e password degli utenti di siti web di terze parti e, successivamente, hanno provato ad accedere agli account Dropbox servendosi delle credenziali in questione.

Utenti Dropbox colpiti dallo spam: violata la sicurezza del servizio?

A partire da lunedì scorso numerosi utenti Dropbox, così come emerso sul forum ufficiale dello stesso, hanno iniziato a lamentare l’arrivo di una gran quantità di messaggi di spam, di comunicazioni indesiderate dirette verso gli account di posta elettronica specificati in fase di registrazione al celebre servizio di cloud storage.

Il sospetto degli iscritti al servizio che qualcosa non sia andato per il giusto verso sui server Dropbox è stato poi confermato dal fatto che numerosi utenti hanno spiegato di aver impiegato l’indirizzo di posta elettronica bersagliato dai messaggi di spam solo e soltanto per poter effettuare la registrazione al servizio.

Trattasi, nello specifico, di utenti europei ed i primi casi pare siano stati segnalati in Germania, in Olanda e in UK.

I messaggi di spam, inoltre, sono tutti nella lingua dell’utente proprietario della casella di posta elettronica.

FBI, internet rischia il blackout a causa di un virus

Virus internet FBI

Nel corso della prossima estate oramai alle porte potrebbero verificarsi non pochi problemi per quell’enorme quantitativo di utenti che è solito navigare online poiché l’intera rete potrebbe essere oscurata da un virus in grado di bloccare l’accesso ad internet o, almeno, questo è quanto pronosticato dall’FBI.

Si tratta infatti dell’ultimo allarme lanciato dal Federal Bureau of Investigation che, dopo aver eseguito un’accurata indagine relativamente ad una truffa informatica, avrebbe poi individuato un particolare virus diffuso mediante lo spam che, a quanto pare, potrebbe già aver intaccato diverse migliaia di computer.

Tale virus, sempre stando a quanto reso noto dall’FBI, sarebbe stato programmato per entrare in azione a partire dal 9 luglio dell’anno corrente con lo scopo, appunto, di impedire ai computer infetti di connettersi ad internet.

DMARC: la nuova alleanza per combattere spam e phishing

DMARC per combattere spam e phishing

Si chiama DMARC, acronimo di Domain-based Message Authentication, Reporting & Conformance, ed è la nuova iniziativa mediante cui alcuni tra ai più grandi gruppi della rete hanno unito le proprie forze per lottare in maniera efficace ed efficiente contro lo spam e il phishing.

Nel dettaglio, i gruppi coinvolti nell’iniziativa sono AOL, Gmail, Hotmail, Yahoo! Mail, Bank of America, Fidelity Investments, PayPal, American Greetings, Facebook, LinkedIn, Agari, Cloudmark, eCert, Return Path e Trusted Domain Project, e la loro collaborazione ha portato all’elaborazione di un apposito sistema mediante cui l’autenticazione delle e-mail risulterà ben più semplice ed efficiente permettendo quindi all’utente di filtrare la posta elettronica in base al mittente e, di conseguenza, consentendo in tal modo di ridurre di gran lunga i fastidiosi e pericolosi casi di spam e di phishing.

Sfruttando DMARC, quindi, tutta, o quantomeno buona parte, della posta elettronica fraudolenta facente riferimento ai domini dei gruppi coinvolti verrà fermata in maniera anticipata previa applicazione di tutta una serie di apposite verifiche incrociate.