L'iPhone 5S è lo smartphone più venduto negli USA

L’iPhone 5S è lo smartphone più venduto negli USA

L'iPhone 5S è lo smartphone più venduto negli USA

Il successo dell’iPhone 5S, il nuovo modello di iPhone recentemente presentato da Apple, continua senza sosta. Infatti, dopo aver raggiunto il 10% di tutti gli iPhone in circolazione battendo in tal modo il record fissato dal precedente melafonino nello stesso periodo di riferimento ora il nuovo iPhone 5S viene confermato come lo smartphone più venduto negli USA.

A render nota la buona nuova è l’analista T. Michael Walkey di Canaccord Genuinity mediante una nota agli investitori con cui, appunto, ha fatto sapere che anche nel mese di novembre il nuovo smartphone Apple ha messo al muro tutta la concorrenza battendo i produttori Android, sorpassando l’acerrima nemica Samsung ed aggiudicandosi il titolo di terminale con le più alte vendite per i quattro carrier principali in terra a stelle e strisce (AT&T, Verizon, Sprint e T-Mobile).

Apple: debutta l'iMac low cost, la RAM non è rimovibile

I Mac sono i computer più desiderati per questo Natale

I Mac sono i computer più desiderati per questo Natale

Che gli iDevice siano, per quanto concerne il versante tech, i prodotti maggiormente desiderati dai consumatori durante il periodo natalizio è una tendenza oramai ben consolidata da diversi anni a questa parte ma che i Mac risultino ora i computer più richiesti dall’utenza è invece un dato nuovo e per certi versi sorprendente.

Sino a questo momento, infatti, tra i computer, sia desktop sia laptop, preferiti dall’utenza come regali per il periodo natalizio hanno primeggiato produttori quali Dell, HP, Acer ed Asus, solo per citarne alcuni. Quest’anno, invece, è Apple ad avere la meglio.

Stando infatti a quanto emerso da una recente ricerca condotta da Park Associates negli Stati Uniti i Mac sono i computer più desiderati per il periodo delle vacanze natalizie oramai alle porte.

Apple quest’anno è per la prima volta in cima alla lista dei marchi desktop più desiderati. Nel 2011 e nel 2012 Dell è stato il miglior brand, ma Apple l’ha spodestato diventando il marchio più popolare.

Il risultato, così come già accennato, è tutt’altro che di poco conto per la mela morsicata considerando come i Mac continuino ad essere delle soluzioni minoritarie rispetto all’universo Windows. Eppure per quest’anno Dell va a collocarsi al secondo posto in classifica, HP al terzo, Acer al quarto ed Asus al quinto.

Google, multa di 17 milioni di dollari per il caso Safari

Google, multa di 17 milioni di dollari per il caso Safari

Google, multa di 17 milioni di dollari per il caso Safari

A luglio dello scorso anno Google era stata multata ed invitata al pagamento di 22,5 milioni di dollari per aver aggirato il blocco dei cookie di Safari al fine di poter tracciare con maggior facilità gli utenti impegnati nell’utilizzo del browser web di Cupertino.

Alla precedente somma di denaro vanno ora a sommarsi altri 17 milioni di dollari in seguito al pagamento dei quali il caso potrà dirsi definitivamente chiuso (o almeno si spera).

Google ha infatti firmato un nuovo patteggiamento facendo in tal modo decadere le accuse mosse da 37 stati americani relativamente al tracciamento non autorizzato degli utenti mediante la creazione di cookie nella versione mobile di Safari.

Microsoft pubblicizza il Surface 2 ma sbaglia i calcoli in Excel

Microsoft pubblicizza il Surface 2 ma sbaglia i calcoli in Excel

Microsoft pubblicizza il Surface 2 ma sbaglia i calcoli in Excel

Da giorni le città statunitensi sono state tappezzate da appositi ed enormi cartelloni pubblicitari realizzati con il preciso scopo di mettere in bella mostra le grazie del nuovo Surface 2 e quelle di Office 2013.

Che Microsoft sia fermamente convinta del fatto che la sua sia una suite di produttività di qualità e ben superiore alla soluzione di Apple non ci sono dubbi ma di certo se la redmondiana vuole che anche gli utenti la pensino in egual maniera dovrà provvedere a sostituire al più presto i cartelloni promozionali affissi in terra a stelle e strisce.

LinkedIn nega le accuse e preannuncia battaglia contro la class action

LinkedIn nega le accuse e preannuncia battaglia contro la class action

LinkedIn nega le accuse e preannuncia battaglia contro la class action

Il team di LinkedIn non ha alcuna intenzione di continuare ad essere additato per furto di email, account e liste di contatti dei suoi utenti motivo per il quale ha deciso, proprio nel corso delle ultime ore, di fare il punto della situazione.

Il social network dedicato al mondo del lavoro è stato infatti accusato, mediante class action, di aver approfittato dei dati raccolti dai propri utenti ottenuti passando in rassegna tutti gli indirizzi di posta elettronica dei contatti in modo tale da poter poi procedere all’invio di sollecitazioni all’iscrizione al servizio.

Il team di LinkedIn ha però affermato che quelle in questione altro non sono che accuse prive di merito e che la giurisprudenza avrà presto il dovere si smontarle in sede di giudizio.

LinkedIn: sotto accusa per furto di email, account e liste di contatti

LinkedIn: sotto accusa per furto di email, account e liste di contatti

LinkedIn: sotto accusa per furto di email, account e liste di contatti

Dopo il caso, risalente allo scorso anno, della fuga di milioni di password rubate su LinkedIn nel corso delle ultime ore la questione sicurezza degli utenti e dati d’accesso è tornata a farsi sentire a gran voce seppur sotto altra veste.

Il noto social network dedicato al mondo del lavoro è stato infatti citato in giudizio negli Stati Uniti da vari utenti che hanno accusato la società di essersi appropriata senza autorizzazione delle loro identità virtuali a scopi di marketing, di aver poi hackerato gli indirizzi di posta elettronica e, infine, di aver scaricato la rubrica dei contatti.

La denuncia è stata depostaita presso una corte californiana. Gli utenti coinvolti nella causa chiedono che il social network venga obbligato, in futuro, a non compiere più violazioni del genere. Gli utenti chiedono inoltre un rimborso corrispondente ai ricavi che l’azienda ha ottenuto utilizzato i dati finiti nell’occhio del ciclone.

Apple, problemi nella registrazione del marchio iWatch in USA e UK

Apple, problemi nella registrazione del marchio iWatch in USA e UK

Apple, problemi nella registrazione del marchio iWatch in USA e UK

Nel corso degli ultimi giorni sono state segnalate a più riprese operazioni di registrazione del marchio iWatch. In Russia, Giappone, Messico, Taiwan e Turchia, infatti, Apple ha depositato il marchio del tanto chiacchierato smart watch facendo quindi ben sperare in merito all’effettivo arrivo sul mercato del device indossabile.

Stando a quanto emerso durante le ultime ore Apple starebbe tentando di registrare il marchio anche negli Stati Uniti e nel Regno Unito dove, però, l’esecuzione di tale operazione potrebbe non essere così semplice.

Il brand iWatch, infatti, è già stato registrato negli USA e in UK da altre società ragion per cui Apple potrebbe faticare parecchio prima di riuscire ad ottenere la licenza.

Nel dettaglio, in terra a stelle e strisce il nome iWatch è già stato registrato dalla società OMG Electronics, una startup in fase di crowdfunding su Indiegogo per la realizzazione di un orologio multimediale.

Samsung lancerà occhiali simili ai Google Glass a settembre

Samsung lancerà un antifurto per smartphone funzionante da remoto

Samsung lancerà un antifurto per smartphone funzionante da remoto

Com’è stato possibile apprendere in concomitanza, o quasi, del lancio di iOS 7, la nuova versione del sistema operativo mobile per iDevice, i principali prodottuttori di smartphone hanno partecipato ad un incontro organizzato dai procuratori distrettuali di New York e San Francisco mirante a cercare di trovare una soluzione valida e comune al furto dei device mobile, vera e propria piaga sopratutto in terra a stelle e strisce.

La riunione ha avuto luogo la scorsa settimana e l’argomento principale è stato, nel dettaglio, quello inerente l’implementazione di strumenti e funzionalità in grado di impedire, o almeno di ridurre, il numero di furti dei dispotivi mobile.

Oltre ad Apple, tra i produttori coinvolti nella riunione vi era anche Samsung.

Stando a quanto emerso pare che la sudcoreana abbia già sviluppato un antifurto software che dovrebbe essere rilasciato a fine luglio.

iOS a prova di furto polizia soddisfatta

Apple: iOS 7 è a prova di furto, la polizia è soddisfatta

iOS a prova di furto polizia soddisfatta

Sul palco della WWDC 2013 è stato dedicato ampio spazio al tanto atteso quanto chiacchierato iOS 7, la nuova versione del sistema operativo per iDevice.

Nuovo design a parte iOS 7 porta con sé anche tante neo funzionalità ponendo inoltre l’accento in maniera particolare sulla questione sicurezza.

Con iOS 7, infatti, non solo è possibile bloccare da remoto gli iPhone rubati ma, sorpresa delle sorprese, anche impedirne l’utilizzo in caso di reset, forzato o meno.

Il dispositivo, infatti, può essere resettato ma all’avvio chiederà le credenziali di accesso di chi ha avviato la procedura lasciando quindi il malfattore con un device che in effetti risulta non funzionante.

Apple programma trade-in iPhone

Apple, al via un programma di trade-in per iPhone?

Apple programma trade-in iPhone

Entro la fine del mese di giugno potrebbe essere dato il via ad una nuova proposta commerciale mirante ad invogliare l’acquisto dei nuovi modelli di iPhone.

Stando infatti a quanto emerso nel corso delle ultime ore entro tempi abbastanza brevi Apple potrebbe inaugurare un programma di trade-in offrendo quindi una formula di valutazione dell’usato che permetterebbe di acquistare un nuovo iPhone restituendo quello vecchio e scontando dal listino il credito riconosciuto al cliente.

Negli Apple Store dovrebbe infatti essere possibile sostituire il proprio iPhone con un modello più recente previo versamento di una quota di denaro che al momento risulta ancora sconosciuta.

A diffondere per primo la notizia è stato Bloomberg sostenendo inoltre il fatto che Apple si sia già accordata con una nota società esterna incaricata nel gestire i contratti di permuta.

Google Glass uso vietato nei casinò USA

Google Glass, vietato l’utilizzo nei casinò

Google Glass uso vietato nei casinò USA

Dopo il divieto di utilizzo durante la guida, dopo quello di impiego nei locali pubblici e dopo altre varie limitazioni i Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata del gran colosso delle ricerche in rete, sono stati banditi anche dai casinò in alcuni stati USA.

La notizia è dell’ultim’ora, o quasi, ed a stabilirlo è stata la New Jersey Division of Gaming Enforcement e decisioni simili sono state prese anche a Las Vegas, in Pennsylvania, a Ohio e nel Connecticut.

La motivazione alla base della decisione presa appare abbastanza palese: gli occhiali per la realtà aumentata di Google potrebbero essere impiegati per barare durante la fase di gioco.

Apple VS Samsung nessun effetto ban business

Apple VS Samsung: il ban non avrà effetti sul business di Cupertino

Apple VS Samsung nessun effetto ban business

La decisione presa dall’International Trade Commission di bloccare l’importazione in terra a stelle e strisce dei vecchi modelli di iPhone e iPad per violazione di un brevetto Samsung a quanto pare non sortirà alcun effetto sulle entrate di Apple.

A sostenerlo sono due diverse società di analisi secondo cui l’impatto che il provvedimento preso dall’ITC avrà sul business di Cupertino sarà praticamente pari a zero.

Nel dettaglio, Maynard Um di Wells Fargo Securities riconosce il fatto che per Apple quella in questione è sicuramente una cattiva pubblicità ma sostiene anche che il peso della limitazione risulta abbastanza contenuto.

Ad essere interessanti al ban sono infatti iPhone e iPad di vecchia generazione e di conseguenza non più particolarmente acclamati dalle masse e che dovrebbero essere rimossi dal catalogo Apple non appena saranno immessi sul mercato l’iPhone 5S e l’iPad 5.

Apple VS Samsung bloccata importazione USA primi modelli iPhone e iPad

Apple VS Samsung: a rischio le importazioni USA di iPhone e iPad

Apple VS Samsung bloccata importazione USA primi modelli iPhone e iPad

Stando a quanto deciso dalla International Trade Commission in merito ad un contenzioso tra Apple e Samsung tra non molto i vecchi prodotti appartenenti alla linea iPhone e iPad non potranno essere più importanti negli Stati Unti.

Così come già verificatosi in diverse altre occasioni la vicenda verte su un brevetto Samsung e sulla presunta violazione dello stesso da parte di Apple.

Alcuni vecchi modelli di iPhone, tra cui il 4 e il 3GS, e di Pad, tra cui il primissimo modello e il 2 3G, violerebbero il brevetto di Samsung inerente le funzionalità delle reti mobili CDMA.

Tale brevetto è stato però indicato da più fonti come una registrazione standard ed essenziale per il funzionamento delle reti UMTS (FRAND) ragion per cui la sudcoreana sarebbe tenuta a fornire la relativa licenza a tutti i player attualmente presenti sul mercato.

YouTube canali a pagamento

YouTube lancia ufficialmente i canali a pagamento

YouTube canali a pagamento

Dopo mesi e mesi di indiscrezioni e dopo le voci di corridoio degli ultimi giorni YouTube ha finalmente annunciato in via ufficiale il lancio dei chiacchieratissimi canali a pagamento.

D’ora in avanti, quindi, unitamente alla visualizzazione di banner e messaggi pubblicitari anche il denaro proveniente dagli utenti che sceglieranno di pagare per accedere ai singoli canali andrà a generare introiti sul celebre portale di video-sharing.

Così com’era già stato ipotizzato la formula prevede il pagamento di una quota minima pari a 0,99 dollari al mese ed un periodo di prova gratuita del servizio della durata di due settimane.