Super Wi-Fi gratuito Stati Uniti

Gli Stati Uniti e il super Wi-Fi pubblico e gratuito

Super Wi-Fi gratuito Stati Uniti

Già da diverse ore a questa parte impazza in rete, e non solo, la notizia, originariamente diffusasi per mezzo di un articolo pubblicato online dal Washington Post, secondo cui la Federal Communications Commission statunitense è attualmente impegnata nel promuovere l’installazione di reti Wi-Fi gratuite in tutte le città in terra a stelle e strisce in modo tale da dare origine ad un super network Wi-Fi, tanto potente quanto esteso, che i consumatori potranno servirsene per fare telefonate, ovviamente in VoIP, e navigare in internet senza pagare alcuna bolletta mensile.

Quella che a tratti potrebbe sembrare una bufala bella e buona è, in effetti, il frutto di un pezzo contente non poche semplificazioni da cui scaturisce una sorta di favola utopica basata però su informazioni e considerazioni reali.

Infatti, le reti super Wi-Fi saranno si installate ma, diversamente da quanto appreso dal Washington Post, avranno un costo per tutti, nessuno escluso.

Il super Wi-Fi a cui viene fatto riferimento è infatti quello che dovrà nascere dalla regolamentazione dell’utilizzo dei white space, ovvero le porzioni di spettro elettromagnetico assegnato alle trasmissioni televisive e che al momento risultano inutilizzate.

Amazon, in sviluppo due sistemi di pagamenti mobili

Coins, in arrivo la moneta virtuale di Amazon

Amazon Coins moneta virtuale

Nel corso della giornata di ieri Amazon ha annunciato ufficialmente la disponibilità di Coins, un prodotto prettamente indirizzato ai possessori di un device Kindle Fire che va a configurarsi come una moneta virtuale che verrà distribuita agli utenti e che consentirà di effettuare l’acquisto di app, giochi e contenuti in-app dall’Amazon Appstore.

La moneta virtuale di Amazon entrerà in vigore a partire dal mese di maggio dell’anno corrente anche se stando a quelle che sono le prime informazioni al momento disponibili sembra che inizialmente sarà possibile continuare a pagare i propri acquisti sfruttando la carta di credito così come avviene tutt’ora.

Inizialmente, inoltre, Amazon distribuirà moltissimi Coins gratuiti agli utenti e successivamente ci sarà anche la possibilità da parte degli acquirenti del colosso dell’e-commerce di comprare e di guadagnare la moneta virtuale anche se per il momento non ne sono ancora state rese note lo modalità.

I Coins, molto probabilmente, potranno essere guadagnati in vari modi come, ad esempio, con l’acquisto di specifici prodotti o, ancora, all’interno delle stesse app, superando specifici livelli e raggiungendo determinati obiettivi.

HP Pavilion 14 Chromebook

HP lancia Pavilion 14, il primo Chromebook di Hewlett-Packard

 HP Pavilion 14 Chromebook

Anche Hewlett-Packard ha scelto di seguire la strada già intrapresa da Samsung, Acer e Lenovo e nel corso delle ultime ore ha presentato e lanciato ufficialmente negli Stati Uniti il suo Chromebook HP Pavilion 14.

Si tratta di un computer portatile appartenente alla serie Pavilion che va a configuarsi come un prodotto pensato, in primis, per tutti coloro che di solito operano in mobilità e sfruttando servizi online di varia tipologia.

Il Chromebook HP è dotato di un display da 14 pollici con risoluzione pari a 1366×768 pixel (presenta quindi dimensioni più ampie rispetto alle altre soluzioni concorrenti), ha un peso di circa 1,7 chilogrammi ed è grande 34,7 x 2,1 x 23,8 centimetri.

Ponemon Institute classifica aziende privacy utenti

Privacy, gli utenti si fidano più di Microsoft che di Apple

Ponemon Institute classifica aziende privacy utenti

Stando a quanto emerso dalla versione 2012 dello studio pubblicato dal Ponemon Institute tra le aziende più affidabili per la privacy le corporation IT fanno da padrone ma, a quanto pare, gli utenti tendono a fidarsi molto più di Microsoft che di Apple, che, in ogni caso, non sono presenti tra le prime dieci posizioni della classifica.

Lo studio, basato su un’indagine condotta su centomila consumatori statunitensi adulti e 6.704 risposte, da infatti il primato ad American Express, Hewlett-Packard e Amazon preseti, rispettivamente, al primo, al secondo ed al terzo posto della classifica e che vanno a configurarsi come le aziende alle quali gli utenti guardano con maggior fiducia per quanto concerne la gestione dei dati personali.

Apple, preceduta da realtà quali eBay ed IBM, occupa invece la ventunesima posizione.

I partecipanti allo studio, a cui è stato richiesto di indicare le prime cinque società ritenute più sicure, specie per quanto riguarda l’invio del codice di sicurezza sociale e i dettagli della propria carta di credito, hanno quindi definitivo le posizioni della classica nella quale, appunto, Apple, inclusa nella top ten nelle edizioni della ricerca tra il 2009 e il 2011, non ha ricevuto segnalazioni sufficienti per poter rientrare nell’elenco.

Facebook supera Google Maps: ottiene il titolo di app mobile più diffusa negli Stati Uniti

Qual è l’applicazione di cui non potreste mai fare a meno? Google Maps. Il famoso portale di Mountain View in versione mobile è l’app più amata dagli americani, infatti, era saldamente posizionata al primo posto della classifica che elencava le più scaricate. Recentemente la situazione ha subito un significativo cambiamento e Google Maps ha dovuto abbandonare e cedere la sua corona a Facebook.

Il social network in blu, dunque, raggiunge un altro importante traguardo divenendo l’applicazione mobile più diffusa degli Stati Uniti! Questo è quanto si evince dai dati evidenziati da Comscore che, oltre a riportare le tabelle comparative, esprime anche qualche opinione in merito al cambiamento.

Facebook Messenger chiamate VoIP Stati Uniti

Facebook Messenger, ora è possibile effettuare chiamate VoIP negli USA

Facebook Messenger chiamate VoIP Stati Uniti

All’inizio di gennaio Mark Zuckerberg ed il suo team avevano provveduto ad aggiornare l’app Facebook Messenger per device iOS ed Android introducendo la possibilità di inviare messaggi vocali ai propri contatti e, cosa ancor più interessante, di effettuare chiamate VoIP al pari di Skype e di altri client adibiti a tal scopo.

Pur essendo stata annunciata per tutti i paesi del globo la feature per l’esecuzione delle chiamate VoIP non era ancora stata resa effettivamente disponibile, eccezion fatta per gli abitanti del Canada per un test iniziale, con la promessa, da parte del team di Facebook, che ben presto sarebbe stato possibile effettuare telefonate con i propri amici.

Da poche ore a questa parte, però, la nuove feature è stata attivata per gli utenti statunitensi.

Allo stato attuale delle cose la novità limitata a tutti gli utenti degli Stati Uniti che utilizzano Facebook in mobilità su iPhone.

Il social network in blu, appare opportuno specificarlo, non offre nulla di più rispetto a quanto fatto da altro servizi VoIP omologhi in fatto di chiamate gratuite da mobile.

L’unica vera novità sta “nell’aggancio” con quello che è a tutti gli effetti il social network più celebre e più utilizzato al mondo permettendo, di conseguenza, di avviare chiamte sfruttando un canale già impiegato per recuperare i propri contatti e per far circolare informazioni a carattere testuale.

BiblioTech biblioteca ebook San Antonio

BiblioTech, aperta la prima biblioteca di soli ebook

BiblioTech biblioteca ebook San Antonio

Già da qualche anno a questa parte gli ebook o, per dirla alla nostrana, i libri digitali, stanno riscuotendo una buona dose di successo tra l’utenza, dapprima in terra a stelle e strisce e poi anche nel resto del mondo, tanto da portare alla creazione della prima biblioteca nella quale non sarà disponibile alcun testo su carta stampata.

È infatti notizia degli ultimi giorni quella che a San Antonio, capoluogo della Contea di Bexar situata nello stato USA del Texas, sta per nascere BiblioTech, ovvero quella che va a configurarsi come la prima biblioteca di soli ebook che non vuole sostituire i tradizionali canali per la vendita e per il nolleggio di libri ma che pone come obiettivo finale quello di affiancarsi ad essi in modo tale da poter fornire nuove opportunità all’utenza.

Analogamente a quanto accade tutt’ora nelle comuni biblioteche, BiblioTech, che aprirà ad autunno dell’anno corrente, presterà agli utenti ebook reader e relativi libri digitali per cicli di due settimane ma eventuali libri di carta e cataloghi saranno completamente tagliati fuori.

Nella biblioteca saranno disponibili poi una serie di strumenti utili alla consultazione dei cataloghi e dei libri come ad esempio alcune piattaforme desktop a disposizione degli utenti.

Google investimento produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili

Google investe 200 milioni di dollari per realizzare un parco eolico

Google investimento produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili

Google ha effettuato un nuovo ed importante investimento ma questa volta non si tratta di un’acquisizione o di una esborso di denaro mirante al rendere immediatamente disponibili nuovi servizi bensì di una spesa fatta nell’ambito della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Si tratta di una strada che il colosso di Mountain View percorre già da qualche anno a questa parte con diversi progetti in terra a stelle e strisce a cui si aggiunge quello più recente situato a Oldham Country, in Texas, per il quale big G ha scelto di investire ben 200 milioni di dollari.

La comunicazione è stata data mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale della società mediante il quale sono inoltre stati forniti alcune interessanti informazioni su quelle che sono le finalità dell’investimento.

Google Microsoft brevetti FTC

Google, Microsoft e la guerra degli standard

Google Microsoft brevetti FTC

Un ulteriore capitolo della sempre più accesa guerra brevettuale è stato aggiunto proprio nel corso delle ultime ore ed a fare da protagonisti sono, questa volta, Microsoft e Google.

Dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti è infatti giunta una raccomandazione alla International Trade Commission (ITC) incaricandola di far chiarezza in merito a difficili questioni in fatto di proprietà intellettuale.

Nel dettaglio, la ITC è stata incaricata di evitare di offrire strumenti alle aziende che hanno intenzione di far valere i propri brevetti esenziali per standard come mezzi mediante cui bloccare i prodotti altrui.

I brevetti regolati da regime speciale non possono quindi diventare degli strumenti di offesa e la ITC deve dunque fare in modo che gli standard non risultino indeboliti da una diversa interpretazione dell’intero sistema brevettuale.

Wi-Fi libero esercizi pubblici Italia

Google, Wi-Fi gratis per tutti gli abitanti di Chelsea a NYC

Wi-FI free Google Chelsea

Quella di Google, oramai è chiaro, è una vera e propria battaglia contro il digital divide così come dimostra il suo costante impegno per il progetto mirante a voler rendere disponibile internet e, sopratutto, la banda larghissima in numerose città e zone degli Stati Uniti.

Mesi fa, ad esempio, big G aveva fatto in modo da poter rendere disponibili connessioni da 1 Gbps agli abitanti di Kansas City ma ad essere particolarmente importante è anche quanto reso noto nel corso delle ultime ore.

Google ha infatti annunciato di aver dato il via ad una nuova iniziativa dedicata in maniera esclusiva al quartiere Chelsea di New York, nella zona di Manhattan, dove, appunto, il team del gran colosso delle ricerche in rete installerà l’infrastruttura necessaria mediante cui fornire accesso gratuito ad internet tramite network Wi-Fi.

Google Q4 2012

Google, accordo raggiunto con l’antitrust USA

Google accordo FTC USA

Questioni con Microsoft a parte il 2013 di Google sembra essere iniziato davvero bene ed il recente accordo siglato con la FTC non può che far festeggiare il colosso di Mountain View che esce vincitore sul tema principale delle indagini dell’antitrust e che, di conseguenza, riesce a salvare e rinnovare il proprio imprinting sul comparto della ricerca.

L’accordo raggiunto tra Google e l’FTC e consequenziale ad un’indagine in corso da oramai due anni a questa parte, infatti, fa riferimento ai brevetti per alcune particolari tencologie per il settore mobile e scagiona big G dalle accuse di abuso di posizione dominante nel settore dei motori di ricerca.

L’accordo, andando ancor più nel dettaglio, assume particolare rilevanza poiché da un lato costringe Google a modificare in parte le proprie pratiche business, dall’altro, invece, non individua colpe tali da portare all’applicazione di una sanzione ragioni per cui big G ne esce praticamente illesa concordando però con le autorità una deviazione di non poco conto nel modo di operare relativamente a brevetti, advertising e ricerca verticale e ricerca online.

Samsung guerra brevetti Ericsson

Samsung vuole bloccare le vendite di alcuni prodotti Ericsson negli Stati Uniti

Samsung guerra brevetti Ericsson

A Natale, è risaputo, tutti dovrebbero essere più buoni ma a quanto pare neanche l’arrivo delle tanto attese festività invernali è riuscito a rabbonire le grandi aziende appartenenti al mondo dell’IT ed impegnate nelle oramai incessanti battaglie a suon di brevetti.

Nel corso delle ultime ore, infatti, gli avvocati di Samsung hanno chiesto ai vertici della U.S. International Trade Commission o, per dirla in breve, ITC di ordinare il blocco delle vendite dei prodotti di Ericsson sul mercato a stelle e strisce.

Da notare che Ericsson, dopo circa due anni di negoziazione, aveva deciso di denunciare Samsung per violazione di ben 7 brevetti considerati essenziali nello sviluppo di un mercato di massa legato all’industria delle comunicazioni e, nello specifico, quelli facenti riferimento ad alcune tecnologie standard relative alle connessioni wireless, ai network LTE, alle frequenze radio e al trasferimento dei dati.

Microsoft voleva acquisire Nokia

Nokia, siglato accordo sui brevetti con RIM

Nokia vittoria brevetti RIM

La vicenda giudiziaria tra Nokia e RIM incentrata sulla volontà della prima di proteggere le innovazioni e la proprietà intellettuale ed in corso già da diversi mesi a questa parte può dirsi finalmente conclusa: la finlandese, infatti, ha chiuso con una piena vittoria la propria battaglia legale contro Research In Motion e, in tal modo, gli sono stati pienamente riconosciuti sia l’integrità sia il valore del proprio portfolio di brevetti.

La notizia, annunciata mediante un apposito comunicato, è stata diffusa proprio nel corso delle ultime ore per mano di Nokia stessa.

Nel comunicato non viene fatto riferimento ad alcun dettaglio importante ma è comunque possibile intuire chiaramente la vittoria di Nokia.

Nel comunicato si legge infatti che Nokia ha siglato un nuovo accordo di licenza sui brevetti con Research In Motion che porta a chiudere ogni vertenza pendente sui brevetti tra le due compagnie e cancella ogni azione legale per quanto concerne il territorio statunitense ma anche il Regno Unito ed il Canada.

Apple vuole migliorare Siri ed abbandonare Nuance

Apple, il brevetto sulla tecnologia multi-touch è stato invalidato

Apple brevetto multi-touch annullato

Il brevetto siglato con numero 7.749.949, quello registrato circa tre anni fa da Apple e relativo ad “un dispositivo touchscreen, ai modi e all’interfaccia utente grafica per determinare i comandi applicando sistemi euristici“, è stato annullato.

Il brevetto che, in linea generale, definisce il multitoutch e le azioni ad esso correlate, tra cui anche il celebre pinch to zoom, è stato dichiarato dall’ufficio statunitense dei brevetti e dei marchi registrati non valido respingendo quindi le tesi presentate da Cupertino nella lunga e travagliata battaglia contro Samsung.

Il brevetto incriminato, identificato anche come quello di Steve Jobs poiché in cima alla lista dei suoi inventori figura, appunto, il nome dell’ex CEO Apple, è allo stato attuale delle cose oggetto di revisione da parte dell’ufficio statunitense dietro richiesta di riesame avanzata da una o più aziende i cui nomi per il momento restano sconosciuti.