Foto che mostra il logo di Windows 10

Windows 10, l’aggiornamento forzato è un bug

Sin dal momento del suo lancio Windows 10 è sempre stato proposto da Microsoft sotto forma di upgrade gratuito per il primo anno per tutti coloro che sono in possesso di un computer con su installato Windows 7 SP1 e Windows 8.1. Trattasi di una mossa sicuramente inventivamente per la rapida diffusione del nuovo OS.

Foto che mostra il logo di Windows 10

La possibilità di effettuare l’aggiornamento è sempre stata “libera” nonostante Microsoft abbia fatto davvero di tutto per cercare di sensibilizzare gli utenti sui vantaggi della nuova piattaforma. Nel corso delle ultime ore sono però emerse diverse testimonianze di utenti che si sono visti imporre dall’azienda di Redmond stessa l’aggiornamento al nuovo OS.

scaricare e installare aggiornamenti windows

Portable Update, trovare e scaricare gli aggiornamenti Windows mancanti

scaricare e installare aggiornamenti windows

La maggior parte degli utenti Windows utilizza la funzione integrata all’OS per effettuare tutti gli aggiornamenti di sistema necessari.

Chi è alla ricerca di un metodo alternativo e comunque efficace mediante cui aggiornare Windows potrebbe però trovare particolarmente utile una risorsa quale Portable Update.

Si tratta di un software freeware di terze parti utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che consente di scaricare, selezionare ed installare gli aggiornamenti del sistema operativo.

Certo di software di questo tipo ne esistono parecchi ma Portable Update si distingue da tutti gli altri poiché è in grado di cercare nei repository degli aggiornamenti di Windows quelli mancanti in modo tale da permettere di effettuare il download dei singoli aggiornamenti da installare sul computer.

Il software presenta un’interfaccia utente abbastanza semplice, comprensibile e suddivisa in schede, quali:

Windows 7 update automatico Service Pack 1

Windows 7, da oggi obbligo di installazione per il SP1

Windows 7 update automatico Service Pack 1

Da oggi, martedì 19 marzo, Microsoft darà il via alla distribuzione automatica su Windows Update del Service Pack 1 di Windows 7.

L’aggiornamento, così come già sapranno alcuni utenti, era già disponibile su Windows Update ma per dare il via al download ed alla successiva installazione era necessario l’intervento manuale da parte dell’utente.

Ora, invece, nel caso in cui risulti attiva l’opzione Installa gli aggiornamenti automaticamente il Servei Pack 1 sarà installato senza che l’utente debba dare il suo consenso.

L’obiettivo è, naturalmente, quello di garantire un miglior grado di sicurezza per il sistema operativo.

L’aggiornamento automatico è valido soltanto per gli utenti consumer che non si servono di tool di gestione Microsoft, come nel caso di Systems Center Configuration Manager (SCCM) e di Windows Server Update Services (WSUS).

Windows 8: evitare il riavvio del PC da parte di Windows Update

Anche se la gestione degli aggiornamenti è nettamente migliorata rispetto a Windows 7, anche su Windows 8 può capitare di vedere il fatidico countdown che anticipa il riavvio forzato del sistema da parte di Windows Update. Ciò rappresenta un bene, in quanto anche gli utenti meno accorti vengono costretti ad aggiornare il sistema, ma per molti geek si tratta di una seccatura bella e buona.

Eccoci allora pronti, con il trucchetto in canna, per svelarvi come evitare il riavvio del PC da parte di Windows Update. Potete applicarlo sia su Windows 8 che su Windows 7 ma, attenzione, poi dovrete ricordarvi di riavviare il computer manualmente se non volete restare con un OS poco sicuro.

Windows 8 Update Notifier, visualizzare notifiche desktop per gli aggiornamenti per Windows 8

Windows 8, l’ultimissimo sistema operativo di casa Microsoft, oltre ad essere caratterizzato da una rinnovata interfaccia utente ha portato con sé anche una gran quantità di diverse novità che gli utenti, volta dopo volta, stanno imparando a conoscere.

Cambiamenti evidenti a parte come, ad esempio, l’introduzione della Start Screen, Windows 8 integra anche tutta una serie di piccole modifiche che in alcune circostanze e a lungo andare potrebbero infastidire gli utenti.

È questo il caso della scomparsa delle notifiche desktop, quelle visualizzabili al di sopra della taskbar, relativamente alla possibilità di effettuare nuovi aggiornamenti per il sistema operativo sfruttando Windows Update.

Per gli utenti che hanno configurato ed impostato gli aggiornamenti automatici per Windows 8 la cosa non costituisce un problema ma per chi, invece, non lo ha fatto l’impossibilità di visualizzare tali notifiche potrebbe rivelarsi un comportamento molto scomodo.

Internet Explorer: l’upgrade avverrà automaticamente da Gennaio 2012

Internet Explorer aggiornamento automatico

La decisione è stata presa e, a quanto pare, in maniera inderogabile: a partire dall’oramai prossimo primo gennaio 2012 tutte le installazioni di Internet Explorer saranno aggiornate in maniera totalmente automatica alle relase 8 e 9.

Questo, in altri termini, sta quindi a significare che dal prossimo anno verrà fatta piazza pulita di tutte quelle che sono le vecchie versioni del browser web ancora in circolazione, a partire dal ben noto Internet Explorer 6.

Nello specifico, tutti gli utenti in possesso di Windows XP che, ad oggi, si servono acora di Internet Explorer 6 e 7 riceveranno l’aggiornamento automatico alla versione 8, gli utilizzatori di Windows Vista e 7, invece, otterranno l’upgrade automatico alla versione 9, l’ultima stabile attualmente disponibile in previsione della 10.

Il motivo di tale scelta, essenzialmente, consiste nel cercare di offrire all’utenza del browser web redmondiano un giusto mix tra prestazioni e sicurezza che non può essere garantito dalle precedenti ed oramai obsolete versioni di IE tentando, al contempo, di riportare in alto il ben noto e chiacchierato prodotto.

Microsoft rilascia una patch per migliorare la leggibilità dei font in Internet Explorer 9

Microsoft ha rilasciato una patch per migliorare la leggibilità dei font in Internet Explorer 9. L’aggiornamento arriva a diversi mesi dall’uscita della versione finale di IE9, dopo che molti utenti si sono lamentati del la scarsa leggibilità dei font nel nuovo browser. A causare il fastidioso effetto sfocato delle scritte, secondo Microsoft, è il sistema di rendering dei font che in Internet Explorer 9 viene effettuato tramite DirectWrite anziché tramite GDI, come invece avveniva (e avviene) in Internet Explorer 8.

La patch, denominata KB2545698, va ad agire sui “core fonts di Internet Explorer 9”, correggendo la leggibilità dei caratteri di scrittura Arial, Verdana e Tahoma negli stili regolari e nelle dimensioni da 8,9 e 10 punti. Di seguito, i link per scaricare l’update per le varie versioni di Windows (Seven, Vista o Server 2008 a 32 e 64 bit). Per il download, viene richiesta la convalida della copia del sistema in uso.

Cosa fare se Windows 7 SP1 non si installa (errore 0x800F0A12)


Il vostro entusiasmo per l’uscita di Windows 7 SP1 è stato smorzato dalla comparsa dell’errore 0x800F0A12 in fase d’installazione del Service Pack? Smettetela di dare capocciate al muro, si può rimediare. Ed anche piuttosto facilmente.

Se Windows 7 SP1 non si installa, la colpa può essere di una corruzione del pacchetto d’installazione di quest’ultimo – e in questo caso basta riscaricare il Service Pack – o della partizione riservata al sistema, che per un motivo o l’altro non risulta impostata come attiva facendo credere al Service Pack che la partizione in uso non è in grado di far partire Windows.

Guida: come integrare il SP1 nel disco d’installazione di Windows 7


Come ormai tutti voi ben saprete, ieri Microsoft ha reso disponibile il download di Windows 7 SP1. Come spesso facciamo a margine dell’uscita di un nuovo Service Pack, eccoci dunque qui a vedere come creare un nuovo disco d’installazione del sistema operativo redmondiano e come integrare in esso questo nuovo “paccone” di aggiornamenti.

Per integrare il SP1 nel disco d’installazione di Windows 7 basta usare il software gratuito RT Seven Lite (una nostra vecchia conoscenza) e avere a portata di mano un’immagine ISO di Windows 7 con relativo Service Pack. Se siete d’accordo, iniziamo con l’operazione.

Cosa serve

  • Un PC con Windows 7
  • RT Se7en Lite Beta 2.6.0 (download x86 | download x64)
  • Un’immagine ISO del disco d’installazione di Windows 7
  • Windows 7 SP1 a 32 o 64 bit a seconda della ISO di Windows 7 utilizzata (download)
  • Un bel po’ di spazio libero su hard disk (facciamo 10-15GB)

Windows 7 SP1 disponibile: installazione e prova su strada, tutto quello che c’è da sapere


AGGIORNAMENTO: Ecco il link ufficiale per il download di Windows 7 SP1 in italiano (richiede la convalida): sito Microsoft.

Ci siamo. Oggi è il 22 febbraio, il giorno dell’uscita di Windows 7 Service Pack 1. L’aggiornamento più corposo mai rilasciato per Windows 7 sta arrivando sui nostri computer tramite il servizio di aggiornamenti automatici e noi oggi siamo qui per scoprire tutti i suoi segreti.

Cos’è Windows 7 SP1? Quanto tempo ci impiega ad installarsi? Causa rallentamenti? Ci sono problemi di compatibilità con alcuni programmi? A queste, e altre, domande risponderemo in questa prova su strada del Service Pack 1 per Windows 7.

Prima dell’installazione

Photo Credits: comedy nose

Ecco una serie di dubbi da chiarire e cose da fare prima di installare Windows 7 SP1.

Cos’è il Service Pack 1 per Windows 7? È un “paccone” che raccoglie tutti gli aggiornamenti di sicurezza rilasciati finora per Windows 7, più qualche altra piccola novità tesa ad aumentare stabilità e performance del sistema. Al contrario del rivoluzionario SP2 per Windows XP e l’acclamato SP1 per Windows Vista, il primo Service Pack per Windows 7 è in tono minore e non presenta tantissime novità per l’utente medio.

OK, ma ci sarà qualcosa di nuovo. Cosa? Windows 7 SP1 permette di gestire meglio i dispositivi audio collegati tramite HDMI (non si disconnettono più al riavvio del sistema, come poteva capitare), garantisce una migliore interazione con i servizi di terze parti, elimina i problemi di stampa dai file XPS, migliora il supporto per RRAS ed IPsec, migliora la funzionalità “ripristina cartelle aperte all’accesso” e introduce diverse migliorie legate alla virtualizzazione (una nuova piattaforma di accelerazione grafica denominata RemoteFX e la memoria dinamica per l’Hyper-V). Trovate la lista completa dei cambiamenti qui.

Windows 7: come ripristinare Windows Update in caso di errori

Windows Update fa le bizze e non vi lascia aggiornare regolarmente il vostro Windows 7? Potrebbe essere arrivato il momento di ripristinarlo. Come? Cancellando la cronologia di tutti gli aggiornamenti installati e registrando da zero tutte le librerie relative alla funzione di aggiornamento di Windows. E Per gli aggiornamenti già installati, state tranquilli. Nessuno di questi verrà rimosso o alterato.

Allora, pronti a scoprire come ripristinare Windows Update in caso di errore? Che ci crediate o no, l’intera procedura richiede non più di qualche minuto. Eccola illustrata per intero, nelle sue varianti manuale e automatica.

Metodo 1 – Manuale

Tutto quello che bisogna fare per ripristinare Windows Update in caso di errore è lanciare qualche comando dal prompt, che va aperto con privilegi da amministratore (click destro > Esegui come amministratore). Segue la lista dei comandi da dare uno per uno:

Windows 7 KB971033, panico ingiustificato per l’aggiornamento anti-pirateria

Nelle ultime settimane – ve ne sarete sicuramente accorti – si sta facendo un gran parlare dell’aggiornamento KB971033 per Windows 7 (compreso nel pacchetto Windows Update di marzo), quello che dovrebbe portare il sistema di Microsoft a riconoscere e disattivare tutte le copie di Seven craccate. Ma è davvero giustificata questa paranoia da anti-pirateria?

La risposta, stando a quanto riportato da Ed Bott su ZDNet, è no. Questo aggiornamento delle WAT (Windows Activation Technologies) è sì in grado di riconoscere molti metodi di attivazione illegale di Windows 7, ma a quanto pare risparmierà i “loader” più recenti e, al contrario di quanto riportato da più parti, non invierà a Microsoft informazioni sensibili in grado di svelare l’identità dell’utente.