Tim Cook si prende gioco di Android e Windows 8 durante la WWDC 2014

Per i più distratti, ricordiamo che ieri sera a San Francisco si è tenuta la WWDC 2014, l’attesissima conferenza per gli sviluppatori durante la quale Apple ha presentato i suoi due nuovi sistemi operativi: iOS 8 e OS X 10.10.

Come ovvio che sia, fra i protagonisti della conferenza c’è stato il CEO del colosso di Cupertino, Tim Cook, che tra una presentazione e l’altra non si è fatto scappare l’occasione di lanciare qualche frecciatina ai sistemi operativi che, in ambito mobile e in ambito desktop, danno più filo da torcere all’azienda della mela. Ci riferiamo naturalmente ad Android e Windows.

Hacker: Mac meno sicuro di Windows, i fan Apple ignorano i rischi. Intanto spunta un nuovo malware

Windows è più sicuro di Mac OS X, ormai lo hanno detto in molti. Ultimo, in ordine di tempo, è stato il giovane hacker ed esperto di sicurezza informatica Marc Maiffret, che nel corso di un’intervista con CNET non ha esitato a lodare Microsoft per il buon lavoro fatto sul fronte sicurezza e lanciare diverse stoccatine al sistemone di Apple.

«Ogni volta che c’è una gara di hacking – ha esordito Maiffret interpellato sull’OS cupertiniano – nel giro di poche ore qualcuno riesce sempre a trovare una nuova vulnerabilità nei sistemi Apple. Per essere seri – ha rincarato la dose – (Steve Jobs e compagni) non dovrebbero dire che il loro prodotto è più sicuro di quello Microsoft, perché non è vero».

Quanto ai fan dei prodotti della mela, l’hacker ha asserito che «la comunità Apple ignora molti dei rischi che corre. Vede che gli attacchi sferrati nei confronti di Mac OS X sono pochi rispetto a quelli sferrati contro Window e per questo si crede invulnerabile. Ma questo – ha spiegato il giovane esperto di sicurezza – accade solo perché la quota di mercato del sistema Apple è inferiore a quella di Microsoft».

Mercato: Windows 7 cresce, OS X va giù. IE in declino, Chrome in ascesa


Quale miglior modo per iniziare un nuovo mese se non quello di dare una sbirciatina alle statistiche sulla diffusione di sistemi operativi e dei browser del mese precedente? Nessuna. Quindi non perdiamoci in inutili chiacchiere ed andiamo subito a vedere cosa il mercato di febbraio 2010, secondo i dati di Netmarketshare, ha riservato ai principali OS e navigatori del momento rispetto al mese precedente. Ne scopriremo delle belle.

Iniziamo dal mondo dei sistemi operativi, dove la corsa di Windows 7 non sembra trovare ostacoli. In un solo mese, la fetta di mercato dell’ultima creatura di Microsoft è infatti passata dal 7.57% all’8.92%, sancendo una storica diminuzione dell’affetto degli utenti verso l’immortale Windows XP, che passa dal 66.15% al 65.49%, e accompagnando per mano il lento declino di Vista, usato dal 17.47% dell’utenza a gennaio e dal 16.51% a febbraio.

In leggera flessione Mac OS X (10.5 e 10.6), che nonostante l’hype mediatico dettato dal lancio di iPad, vede la sua fetta di mercato passare dal 4.17% di gennaio 2010 al 4.09% di febbraio 2010. Nulla per cui strapparsi i capelli, insomma.

Mac OS X è meno sicuro di Windows, molti ricercatori concordano

Propagandare l’invulnerabilità di un sistema operativo rende quest’ultimo molto più esposto agli attacchi da parte dei malintenzionati. Questa, in estrema sintesi, la critica che un numero sempre maggiore di ricercatori nel campo della sicurezza informatica avanza nei confronti di Apple, rea di dipingere troppo bene il suo OS X.

Tra gli attacchi più duri figura quello di Tyler Reguly, ricercatore di nCircle, secondo cui i PC battono i Mac sul fronte della sicurezza a mani basse, grazie all’approccio che Microsoft ha nei confronti delle minacce informatiche, le quali affliggono i sistemi Windows sin dalla loro nascita (o giù di lì).

D’altro canto, fa sapere una ricerca effettuata da Eset, questa continua guerra contro virus e minacce informatiche di vario genere ha reso gli utenti Windows molto più lesti nel “fiutare” siti Internet e file poco raccomandabili rispetto agli utilizzatori di OS X. E la demolizione del mito Mac non finisce qui.

Steve Ballmer autografa un Mac [video]

Ecco un bel video che ci permette di passare una domenica spensierata e sdrammatizzare le spesso esagerate “guerre di religione” fra supporter di Windows e fan di Mac OS X.

Steve Ballmer è in visita alla Trevecca Nazarene University di Nashville (USA) quando uno studente gli si avvicina e gli chiede di autografargli il laptop. Il CEO di Microsoft sorride, accetta di buon grado, e tende la mano per afferrare il computer. Fin qui nulla di strano, se non fosse che il laptop in questione è un MacBook Pro con tanto di logo Apple in bella mostra.

Accortosi dello scherzetto, Ballmer passa dal sorriso alla risata isterica, ma non si tira indietro dal fare l’autografo. Anzi, prende un pennarello nero indelebile e scrive una dedica ironica appena sopra il logo della mela, che poi provvede a coprire con la sua corpulenta firma.

10 cose che Apple dovrebbe imparare da Microsoft

Se vuole continuare sulla strada che porta al successo, Apple deve seguire attentamente tutte le mosse di Microsoft e in taluni casi prendere spunto proprio da queste ultime. Ecco la tesi sostenuta da un provocatorio articolo pubblicato da ITWeb, il quale mette l’accento su 10 cose che Apple dovrebbe imparare da Microsoft, nel bene e nel male.

Noi, come già fatto con articoli di carattere simile (primi fra tutti quelli di Preston Gralla pubblicati da Computer World), vi riportiamo tutto senza filtri e passiamo direttamente la palla a voi, gentilissimi lettori. Leggete tutto attentamente e diteci cosa ne pensate nei commenti.

Sicurezza

Al contrario di Microsoft, Apple non sembra mettere in cima alle proprie priorità il fattore sicurezza. Forse non ha ancora capito che più aumenta la quota di mercato del suo sistema operativo e più diminuisce il grado di sicurezza di quest’ultimo. I malware sono sempre dietro l’angolo e l’azienda di Cupertino deve rendersene conto in tempo.