gAttach!: sostituire i classici client di posta elettronica con Gmail, nel menu contestuale di Windows

Non bisogna certo essere degli esperti del settore o degli analisti di mercato per capire che, Gmail, il celeberrimo servizio di web-mail creato da Google, si sta diffondendo sempre più ed ormai rappresenta un temibile avversario per i classici client per il desktop (ad es: Outlook e Mozilla Thunderbird).

Poter gestire la propria posta elettronica direttamente dal browser ha innumerevoli vantaggi: dalla comodità di avere sempre e dovunque la propria casella e-mail a portata di mouse, al mancato scaricamento automatico di lettere contenenti virus/malware, passando per l’integrazione con altri ottimi servizi on-line (come Google Docs e Gtalk) e tantissime altre impareggiabili caratteristiche. Alla luce di tutto ciò, che ne dite di avere Gmail sempre a portata di click, con una voce nel menu contestuale di Windows?

Recuperiamo i file cancellati dal nostro MAC con FileSalvage

Sicuramente una domanda che unisce tutti gli utenti d’internet, sia Windows sia MAC, è in che modo riuscire a recuperare un file eliminato per errore. Esistono tanti programmi che vi consentono di recuperare questi file, molti sono solo per Windows mentre quello che Geekissimo vi presenta oggi è principalmente per il “sistema con la mela”.

File Salvage, è un programma in grado di scannerizzare tutti i dispositivi di archiviazione, in modo da poter recuperare le tracce dei file cancellati in passato e quindi di ripristinarli. Il programma di oggi è veramente ottimo, completo e leggero, da avere assolutamente sul proprio MAC, anche perché può tornarci utile in qualsiasi momento.

Microsoft respinge un contratto da 100,000 licenze a 12 dollari l’una.

Nessuno si sarebbe mai aspettato una reazione simile da parte di Microsoft, ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire meglio quello che è successo. Di recente la ELCOT, azienda che si trova nella penisola indiana, più precisamente in Tamil Nadu, aveva proposto a Microsoft di firmare un contratto che prevedeva 100,000 licenze di Windows a soli 12 dollari a licenza, ma perché questo?

Il sistema operativo andava installato su dei portatili, che poi l’azienda avrebbe distribuito a tutti gli studenti, per un prezzo che parte da un minimo di 500 fino ad arrivare a 600 dollari. Microsoft ha rifiutato quest’offerta e ne ha proposta un’altra, mettendo a disposizione un “Pacchetto Accademico” che comprende sistema operativo, Office e un antivirus a 57 dollari. Se ELCOT accetta questa proposta, cosa di cui dubitiamo fortemente, il costo di questi laptop aumenterebbe del 10% e calcolando che sono rivolti a degli studenti non mi sembra la mossa migliore per commercializzarli.

Come avere Remember The Milk sul desktop di Windows senza installare programmi aggiuntivi

Remember The Milk è considerato da molti il miglior servizio on-line per la creazione e la gestione di to-do list, vale a dire che permette a chiunque, in maniera del tutto gratuita, di creare e gestire delle liste dinamiche in cui inserire tutti gli impegni che si hanno nell’arco di un’intera settimana, con la possibilità di impostarne scadenza (es: devo fare questa cosa entro le 10 di oggi), ripetizione (ad es: devo portare a termine tale lavoro ogni giovedì) e tanto altro.

Quasi inutile dire che, avere uno strumento ottimo come questo perennemente sul desktop è un qualcosa di veramente utile, e se poi ci mettiamo che è possibile ottenere ciò senza l’installazione di programmi aggiuntivi, l’operazione è da compiere in men che non si dica. Vediamo quindi insieme come fare:

Come esportare ed applicare lo stato dei servizi di Windows su altri PC

Da bravi geek avrete sicuramente ottimizzato al meglio il sistema operativo con il quale interagite ogni santo giorno e, nel caso in cui utilizzaste Windows, avrete sicuramente agito sui servizi. Disabilitare i servizi inutili secondo le proprie esigenze (andando in start > esegui e digitando services.msc) si riesce infatti ad alleggerire RAM e CPU in maniera davvero notevole, con ottimi risultati circa l’aumento di prestazioni della propria macchina.

Va però detto che, una delle cose più fastidiose del gestore dei servizi integrato nei vari sistemi operativi di casa Microsoft, è la mancanza di opzioni per esportare ed applicare le impostazioni che abbiamo scelto su altri PC, con l’inevitabile risultato che, su qualunque computer dobbiamo mettere le mani, dobbiamo perdere molto tempo nel reimpostare tutti i servizi.

Sondaggio: siete obbligati ad utilizzare un sistema operativo contro la vostra volontà?

siete obbligati ad utilizzare un sistema operativo contro la vostra volontà?

Sia che si ami Bill, sia che lo si odi, sfuggire al market share del 90% detenuto da Windows è molto ma molto difficile. Soprattutto quando si tratta del computer aziendale o della scuola, anche se negli ultimi tempi molte aziende hanno iniziato ad adottare sistemi operativi basati su Linux, il dominio di Windows è ancora enorme.

Questo spesso è dettato dall’ignoranza in materia, soprattutto in un Paese come l’Italia, provate a chiedere ad un impiegato comunale che sistema operativo utilizza, è già molto se vi saprà rispondere Windows.

DownloadDay Firefox: ecco i dati dei sistemi operativi

ecco i dati dei sistemi operativi

Come abbiamo detto più volte negli ultimi giorni il DownloadDay organizzato da Mozilla per Firefox 3 è stato un successone, con oltre 8 milioni di download, che hanno permesso di stabilire un nuovo Guinness World Record.

Ma è sempre interessante analizzare la faccenda sotto tutti i punti di vista. E oggi cerchiamo di vedere questo record dal punto di vista dei tre maggiori sistemi operativi. Ovviamente è abbastanza scontato chi sia stato il vincitore, ma non possiamo ignorare i risultati ottenuti da Linux e OS X .

Ecco a voi il team Microsoft originale con sondaggio sul dopo Gates

Ecco a voi il team Microsoft originale con sondaggio sul dopo Gates

Come sicuramente saprete Bill Gates sta per lasciare Microsoft, sono passati moltissimi anni dal suo insediamento. In questo arco di tempo si sono alternati periodi felici a periodi cupi e anche se per molti utenti Microsoft è il “diavolo”, bisogna riconoscere che nel bene o nel male l’azienda di Redmond ha fatto la storia dell’informatica e che Bill Gates è stato a capo di questi cambiamenti benché non ne sia stato l’unico artefice.

Ecco perché oggi voglio mostrarvi due foto della storica famiglia di Microsoft , la prima scattata nel 1978, la seconda nel 2008 (da segnalare l’assenza di Bob Wallace morto nel 2002). Bill Gates, come direbbero a Roma, “non se po vede” mentre Paul Allen sembra appena uscito da un “film sui nani”. Non dimenticate di partecipare al sondaggio, ma ecco chi sono i “tizi” nella foto.

Microsoft vuole acquistare anche MobiComp

Da quanto Microsoft non acquistava un’ azienda? Poco, meno di 10 giorni, infatti, lo scorso 19 giugno, quando Geekissimo vi comunicava la notizia che Microsoft stava per acquistare NavicNetwork. Oggi, ci ritroviamo a comunicarvi una notizia simile, se l’ultima volta Microsoft puntava alla televisione, ora punta ai servizi di telefonia mobile.

Giovedì l’azienda di Zio Ballmer ha comunicato che è intenzionata ad acquistare l’azienda MobiComp, questa società ora mette a disposizione dei servizi via internet in grado di mettere in comunicazione dei siti internet con i telefonini. La suite di servizi offerta da quest’azienda si chiama MobileKeeper. Uno dei servizi di questa suite permette di salvare su internet un backup del telefono, in modo da averlo sempre a portata di mano in caso di problemi con il dispositivo mobile.

Come avviare la deframmentazione del disco fisso dal menu contestuale di Windows

Da bravi geek saprete sicuramente che, per chi utilizza sistemi Windows, è buona abitudine effettuare una periodica deframmentazione del disco fisso per prevenire un vertiginoso calo delle prestazioni della macchina.

L’utility integrata nei sistemi operativi di casa Microsoft, utile proprio a compiere questa delicata operazione – anche se non ad ottimi livelli di software appositamente creati (soprattutto in ambito commerciale) – è piuttosto valida, nonché sufficiente a chi quotidianamente muove una normale mole di dati sul proprio PC.

Proprio per questo, oggi vogliamo suggerirvi un simpatico metodo per accedere in maniera super-veloce alla deframmentazione del disco fisso: il menu contestuale di Windows. Basta solo inserire un paio di chiavi nel registro di sistema, e poi, con un click destro sull’icona dell’hard disk da deframmentare, sarà possibile avviare la procedura. Ecco come procedere:

Proteggiamo i nostri file: guida definitiva per i paranoici della sicurezza

Guida definitiva per i paranoici della sicurezza

Al giorno d’oggi i computer vengono utilizzati da più persone, tanti saluti al personal computer, personalmente in famiglia non ho mai avuto nessun file da nascondere ma ovviamente al lavoro o a scuola la situazione può essere ben diversa. Fortunatamente esistono moltissime applicazioni che possono aiutare a mantenere la privacy nostra e dei nostri file. Ecco perché oggi passo passo scopriremo come assicurare la massima protezione ai nostri documenti top secret.

Cancelliamo le tracce

Il software ideale per questo compito è CCleaner del quale abbiamo parlato infinite volte su questo blog. Oltre a liberare spazio sul disco, questo ottimo programma cancella la cronologia, i cookies e la cache del browser, pulisce le memorie di applicazioni quali Office e Nero, solo per citare due esempi e consente di cancellare anche la cache di Explorer, svuotare il cestino, liberare la clipboard e tanto tanto altro.

Windows Media Center, tutte le scorciatoie da tastiera per risparmiare tantissimo tempo

Da bravi geek saprete sicuramente che, (quasi) tutti i software attualmente in circolazione permettono di accedere alle loro funzioni in maniera facile e veloce utilizzando delle scorciatoie da tastiera.

Non fa certo eccezione il Windows Media Center contenuto in Windows Vista che, anche se pensato principalmente per un utilizzo mediante telecomando, permette di utilizzare delle scorciatoie da tastiera per risparmiare tantissimo tempo. Eccoci quindi pronti a proporvi un utile elenco che le contiene tutte:

Melloware PlacesBar Editor, cambiare le cartelle per il salvataggio o l’apertura dei file veloce in Windows XP ed Office

Chi lavora quotidianamente con il computer, e lo fa salvando ed aprendo quantità spropositate di file dislocate in varie cartelle, lo sa benissimo: non c’è niente di più comodo dei pulsanti per l’accesso veloce alle cartelle, che Microsoft ha messo nelle finestre di salvataggio ed apertura dei file, sia in Windows XP (in Vista è stato cambiato) che in Office.

Purtroppo però c’è un problema, un grosso problema: i percorsi dei pulsanti per l’accesso rapido alle varie cartelle non sono modificabili, o per meglio dire non sono modificabili tramite qualche funzionalità prevista in Windows XP. Infatti oggi vi presentiamo Melloware PlacesBar Editor che, quasi come per magia, ci permette di porre rimedio a questa pecca in maniera gratuita, facile e veloce.

Uomo licenziato perché un malware autoinstallatosi sul suo computer dell’ufficio aveva scaricato centinaia di immagini pedopornografiche

Mal di testa

Questa brutta avventura potrebbe essere presa ad esempio per una pubblicità di sistemi ritenuti più sicuri di Windows, come Mac Os X o Linux. Ma purtroppo è accaduta davvero. Il Massachusetts Department of Industrial Accidents ha licenziato un suo dipendente, il signor Michael Fiola, intraprendendo tra l’altro una procedura legale nei suoi confronti, in quanto all’interno dei suoi file temporanei internet del computer dell’ufficio erano presenti immagini chiaramente pedopornografiche.

“Il mio capo mi ha chiamato nel suo ufficio alle nove del mattino – ha spiegato Fiola ad alcuni quotidiani locali – e c’erano tutti, dal mio supervisore al direttore del personale. Senza permettermi di spiegare alcunché mi hanno dato la lettera di licenziamento, rimanendo in silenzio perché così aveva consigliato il loro legale”. Purtroppo, però, i legali (della difesa e dell’accusa, insieme) analizzando meglio il computer dell’uomo non hanno potuto far altro che arrendersi, in quanto non c’era alcuna prova del fatto che il dipendente avesse scaricato materiale illegale. Perché? Perché il materiale pedopornografico l’aveva scaricato un malware.