Rai: “Paghi il canone della Tv anche chi ha solo il computer”. Ed è polemica
Quando si tratta di pagare l’abbonamento alla televisione – siamo onesti – non bastano le pubblicità della “Rai, di tutto di più” per convincerci. In molti vedono nell’abbonamento alla Rai un inganno, per programmi sempre meno di qualità (rispetto ad alcune private o alle satellitari) e pubblicità sempre più padrone dei palinsesti. Ma ovviamente si tratta di una legge, che va rispettata. L’articolo pubblicato ieri da Repubblica rischia, però, di alzare ancora di più un polverone proprio sulla televisione di stato e il suo ufficio abbonamenti.
Sembra, infatti, che anche chi ha solo il computer (e magari non ha il televisore) debba pagare l’abbonamento, perché potrebbe vedere la televisione o ascoltare la radio tramite schede di ricezione o internet. E ovviamente già si preparano ricorsi a raffica, che già stanno arrivando agli uffici amministrativi competenti, grazie anche all’intervento delle associazioni dei consumatori. Ma cosa dice la legge in merito?
La questione, si legge nell’articolo di Federica Cravero, è regolamentata da un Regio decreto del ’38, secondo cui deve pagare il canone “chiunque detenga un apparecchio adatto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni“. Questo significa che anche un computer con una scheda di ricezione Tv o un videofonino possono essere adattati a ricevere la televisione. E infatti, quando la Rai invia le lettere che chiedono il pagamento del canone, ricorda sempre che sono considerati apparecchi in grado di ricevere la televisione anche “personal computer, decoder digitali e altri apparati multimediali”. Definizione, dunque, altrettanto vaga.
E come la mettiamo con chi, invece, guarda i programmi della Rai proprio sul sito della Rai? E per chi guarda spezzoni su YouTube o scarica pezzi di trasmissioni da software peer-to-peer? E chi ascolta – per fare un esempio – il programma di Fiorello su Radio2 grazie allo streaming Web? Insomma, la tecnologia avanza e le regole – vecchie di settant’anni – vengono interpretate in modo sempre più strampalato. Tra l’altro, spiega l’ufficio stampa Rai, non bisogna prendersela con la televisione pubblica: “È la legge a stabilire chi deve pagare il canone. Il canone televisivo è una tassa che viene pagata allo Stato in base alla legge e che lo Stato poi riversa alla Rai grazie al contratto di servizio”. Staremo a vedere. Nell’incertezza, voi come vi comportate?
Via | La Repubblica.it
Categorie:
Curiosità, Diritti, Problematiche, televisione, Web Tv Tags: computer, economia, leggi, radio, Rai, televisione, |
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#1Marcello Semboli
Certo ogni tanto i giornalisti si svegliano.
BUONGIORNO!
E’ da sempre così. Il computer è nella lista di apparecchi per la ricezione del segnale TV da decenni.
#2Pascal
anche chi ha un cellulare, con buone probabilità ha la funzione per ricevere la radio, ergo, paghi.
#3Bobo
Il regio decreto legge, 21 febbraio 1938, n.246, prevede l’obbligo per i possessori di apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaduzioni del pagamento del canone Rai,
Il possesso di un PC con conseguente possibilità di accedere ai servizi di Web TV comporta quindi il pagamento del Canone?
La risposta è negativa ( NON BISOGNA PAGARLO ) in quanto, pure ammettendo che anche il PC sia un dispositivo adattabile a ricevere radioaudizioni ( musica e film ), occorre, poi, riconoscere che esso è prevalentemente dedicato ad altre funzioni: lavorare, chattare e perchè no fare il caffè o scrivere lettere d’amore.
In altri termini, anche se un PC è equiparabile ad un televisore il suo possesso non impone il pagamento dell’abbonamento RAI.
A conferma di cio’ anche l’orientamento della Corte Costituzionale, che considera il canone una imposta riferita al semplice possesso, appunto , di un televisore,
Se domani qualcuno vi chiedesse di pagare il canone RAI perchè avete un pc, quindi , sorridete e suggeritegli di leggere l’illuminante l’Era dell’Accesso di Jeremy Rifkin nel quale è mirabilmente chiarito quanto poco oggi conti il diritto di accesso ad un’ esperienza culturale o ad un servizio.
#4Micheluzzo
Vabbè ma secondo me è stata brava questa di Repubblica a scriverlo, visto che prima non era stato ancora mai scritto… o sbaglio?
#5Gian Piero Biancoli
“Nell’incertezza, voi come vi comportate?”
Per contestare una legge bisogna rispettarla. Personalmente trovo insopportabili coloro che sparlano della cattiva qualità dei programmi e si vantano di non pagare il canone. Paghi e critichi, evadi e stai zitto.
Che poi sia vergognoso che la TV di Stato sia sovvenzionata dagli utenti, abbia le stesse pubblicità delle TV commerciali e faccia programmi di qualità scadente, beh, questo è indiscutibile.
Per restare in tema di tasse assurde, non dimentichiamoci l’equo compenso, che non si paga solo sui supporti CD e DVD, ma anche su masterizzatori, lettori mp3, hard disk, ecc… ha senso pagare la stessa tassa (iniqua) quattro o cinque volte?
Un salutone a tutti
#6Sciamano
eheheh, io tempo fà ho letto che anche se hai solo il videocitofono devi pagare il canone ! (^_^) poveri noi, io qui http://blog.libero.it/nonpuoientrare/3608778.html avevo trovato come disdire il canone rai, tratto gia da un altro sito, che non ricordo.
#7mirkojax
ma se aboliscono il canone la rai diventa libera o criptata?
e se viene criptata voi che fate?
Io non so, magari pagherei lo stesso il canone, mi piace superquark, blunotte, report, o raiclick online.
#8Brillo
io ho comprato il pc solo x non essere costretto a guardare certe boiate ma i film che decido io…figuriamoci se devo pagare cmq x mantenere un servizio indecente
#9maephisto
parafrasando un vecchio film di verdone… “una volta uno c’ha prova a farmi pagare il canone… sta ancora a piagne per i calci che ha pijato”
#10Alex
Salve a tutti, e come la mettiamo con il diritto d’informazione?
#11Fulgidus
Ecco come la mettiamo Alex?
MA soprattutto: cosa c’entra?
Quando andrò via di casa comprerò solo in contanti e non metterò l’antenna (ne userò una amplificata con filtro antidisturbo, quelle prendono anche attraverso i muri degli edifici storici [70-90 cm di mattoni pieni]) e fanculo la rai e il canone, non registrerò nel pc le frequenze di quei canali di merda perchè, appunto, penso che il loro posto sia in fondo allo scarico, non nella mia (futura) casa…
Inoltre indipendentemente dal contenuto è ridicolo che noi si dia retta ad un
REGIO DECRETO! Non dico: UN REGIO DECRETO! ‘ndo cazzo sta il Re?
Ma stiamo a scherzà?
Solo in Italia!
#12Alex
“‘Ndo cazzo sta il re?” LOL!!!
#13yarik86
Una legge del 1938-quando esisteva solo la rai e si facevano pagare per mantenere le antenne e non guadagnavano con pubblicità , invece oggi incassano i milioni con pubblicità. Le antene?ormai non hanno un senso e secondo me in prossimi 20 anni li smantellano! e infine preferisco pagare 100 euri a sky per mantenere un sattelite e vedere di tutto e di piu! o non è cosi?e usando sattelite di sky perche devo pagare per le antenne della rai?poi il prezzo della sky e della rai sono uguali ma la qualità?
#14jack
sono d’accordo con yarik. pago se voglio vedere, non se posseggo la tv o addirittura il pc. ho l’abbonamento sia rai si amediaset premium. uno lo pago 150 euro per tutto , l’tro 106 euro…non c’è paragone… non capisco chi contesta coloro che non pagano una tassa sulla televisione. ci siamo tanto incavolati per la tassa sulle ricariche del cellulare e penso che per la tv sia lo stesso, pago un elettrodomenstico già una volta, non c’è bisogno di pragare pure “l’affitto”
#15Edik
Ho contestato il canone alla Rai da alcuni anni 8/9 , in senso provocatorio, ma non avendo ricevuto alcun riscontro ho fatto una ricerca secondo la quale risulta che la vecchia definizione di canone e` stata modificata in TASSA DI POSSESSO. Bene, secondo la legge si definisce una tassa di possesso quell`emolumento dovuto allo stato per il possesso di qualsiasi bene che sia: 1 censibile, come gli immobili
2 valutabile, come gli immobili
3 registrabile, come gli immobili
lo stesso vale per per i veicoli
Sempre in senso provocatorio stanto alla definizione di Tassa di possesso dovremmo pagare una tassa per ogni apparecchio atto o adattabile a ricevere programmi audiovisivi, come per ogni autoveicolo oppure c`e` qualcosa poco trasparente?
Ed infine, quanti sanno che di cio` che paghiamo solo una piccola parte va allo stato come tassa sulle telecomunicazioni, la stessa che pagano i CB ?. Meditiamo gente, meditiamo.
#16Marinella
E' vergognoso.
No Comment.
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