Oggi è domenica, ed essendo questo un giorno diverso dagli altri spesso ci capita di fare cose diverse da quelle che facciamo gli altri giorni. Una piccola parentesi del genere può essere fatta, perché no, anche su Geekissimo.
Geekissimo non è solo e per forza presentazione di guide, servizi e notizie concernenti l’ambito informatico, ma vuole essere qualcosa di più, vuole mirare e centrare quelli che sono obiettivi più impegnativi e più riflessivi. Vuole pensare e far pensare e non solo recensire. E tutto ciò, chiaramente, sempre su discorsi il più possibile vicini alla trattazione di argomenti correlati ai computer, e ad internet in genere.
Sentiamo molto spesso parlare di privacy, il diritto alla riservatezza delle informazioni personali, e spesso, giustamente, la pretendiamo. Ma sorge spontanea una domanda: non è che una volta connessi ad Internet tutta la nostra attenzione verso la privacy vada scemando?
Il dubbio, si sa, è lecito.. Motori di ricerca ai quali forniamo informazioni su molte delle cose che ci passano per la testa e che ricerchiamo per esigenze nostre, siti ai quali riveliamo spesso le nostre generalità, le nostre facce, le nostre abitudini, forum con i quali piano piano cominciamo a prendere confidenza andando così a minare la nostra riservatezza spesso utilizzandoli addirittura per confidarci, per chiedere aiuto morale o a volte semplicemente per raccontarci. Non è che ci scappa un po’ troppo?
Se tutto filasse liscio ed ognuno si facesse i fatti propri senza andare a sindacare in quelle che sono le questioni altrui il tutto sarebbe anche accettabile. Ma chi ci dice che le nostre informazioni non possano essere utilizzate per fini poco leciti o quantomeno ledenti la nostra privacy? Purtroppo nessuno!
Ed è questo allora il punto! Numerosi sono i malintenzionati della rete, pronti a sfruttare qualsiasi informazione per mappare completamente la nostra persona, e numerosi possono essere i portali ed i siti web ai quali interessano un po’ troppo i nostri dati, per strategie pubblicitarie o di mercato o per qualcosa di addirittura più losco che potrebbe persino andare a sfociare nel fenomeno della vendita di informazioni sulla nostra identità a parti terze.
Ma se la rete porta a questo, come tutelarci? Innanzitutto dobbiamo essere coscienti e responsabili di quello che facciamo. La prima cosa da fare è leggere i contratti d’uso e i termini di utilizzo, nonchè le note sulla privacy qualora ce ne siano, dei siti a cui ci iscriviamo. Questa è una cosa importante.
Seconda cosa, dobbiamo essere cauti sulla rivelazione di informazioni a noi più “strette”. Per quanto un sito possa essere ritenuto affidabile, “stare un po’ sulla nostra” non fa mai male. E’ preferibile utilizzare nickname e avatar, anzichè utilizzare il nostro nome e cognome e la nostra foto nei servizi online.
Terzo punto, dobbiamo prestare attenzione ai siti a cui ci iscriviamo. E’ sempre bene ricercare il nome del sito sulla rete (anche se pure questa procedura ci toglie un po’ di privacy) per leggere eventuali commenti negativi. Mai fidarsi del primo sito o della prima mail che ci capita! E questo discorso, in versione generale, potrebbe essere ampliato anche per quanto riguarda dati sensibili come cordinate bancarie et simila che non devono mai essere rivelati all’indirizzo fornitoci dalla primo messaggio di posta elettronica che arriva nella nostra casella. Ma questa è un’altra storia.
Quarto ed ultimo punto, potremo considerare l’idea di utilizzare servizi di anonimizzazione come Tor per quanto riguarda la parte prettamente legata alla navigazione informatica in rete (parlo di cookie, indirizzi ip etc.), così da poter stare più sicuri anche a costo di navigare ad una velocità minore e con un margine di rischio che però seppur più basso è comunque presente come minaccia alla nostra riservatezza.
Ci siamo un po’ dilungati, ma in effetti la parte importante di questo articolo non è tanto il post in sè, ma le risposte e i commenti che posterete. La domanda resta sempre la stessa, è stata scritta anche sopra: non è che una volta connessi ad Internet tutta la nostra attenzione verso la privacy vada scemando? Si aggiunga anche: e se la nostra fosse solo una psicosi, un’esagerazione mentre in realtà è tutto sicuro? A voi la parola!
Flickr Photocredits By Jay Tamboli
#1LEO S.
Ottimo articolo!
#2Ferdinando Toscano
Ti ringrazio per il complimento Leo!
@tutti
Come rispondete alla domanda 🙂 ?
#3Fabio
Non credo la privacy sia un problema che interessa molto la maggior parte delle persone, per i seguenti motivi:
– se uno si preoccupasse della privacy non userebbe software closed source;
– la maggior parte delle persone non sanno neppure cos’è un indirizzo IP;
– molti cliccano su OK qualunque finestra gli si apra davanti.
Questo per me, almeno…
#4Ferdinando Toscano
@Fabio
Certo, concordo con i motivi da te elencati. E infatti la penso come te. Però il discorso, quello che volevo impostare io, è un po’ diverso..
“Non è che una volta connessi ad Internet tutta la nostra attenzione verso la privacy vada scemando?”, questa è la domanda!
Si sente gente che tanto si preoccupa della sua privacy, mentre poi va su internet e dice tante cose a mezzo mondo. Non si sfocia così anche in una sorta di incoerenza?
Mi piacerebbe per questo sentire la vostra opinione 😉 .
#5c2asr
Ciao a tutti finalmente qualcuno parla di cose serie, qui abbiamo le dottrine che si preoccupano del p2p quando chiudono un sito ,e faccio riferimento a pirate bay, e nei giorni in cui è stato bloccato venivano memorizzati gli ip di quelli che ci "passavano" mi chiedo a che scopo??
Ora hanno proposto il pacchetto telecom i punti fondamentali sono la sicurezza la privacy, e la diffusione delle tecnologie. Ma come si può diffondere la tecnologia se non c'è nessuno che lo permette???
Finche chi sta in alto farà i propri interessi rimarremo il paese con il 58% delle persone che definisce l'evoluzione tecnologica una cosa inutile.
Cmq complimenti per il sito.
http://www.c2asr.altervista.org/index.php?a=9-25_…
Questo se volete è un mio articolo sulla privacy mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate
#6Antony
ottima domanda..