Sicuramente tutti voi conoscerete la RIAA, Record Industry Association of America, probabilmente la più famosa società il cui scopo è la tutela dei diritti digitali delle maggiori etichette discografiche, un compito molto arduo che ha inevitabilmente messo l’organizzazione in cattiva luce, portando a volte anche a casi di attacchi informatici al loro sito ufficiale. Nonostante veri e propri casi di “estremismo”, comunque, recentemente la RIAA ha deciso di “redimersi”, dichiarando ufficialmente che secondo loro il DRM è morto, e che bisogna tentare altre strade per proteggere i contenuti digitali. Siamo sicuri, però, che queste nuove strade siano del tutto politically correct?
Recentemente la RIAA ha aggiornato il suo curriculum “Music-Rules!“, per incoraggiare i giovani a creare progetti di gruppo contro la Pirateria online, invitando allo stesso tempo i propri compagni a sfruttare le alternative sicure e legali per acquistare musica digitale, iTunes in primis.
Immaginate di essere nel mondo della musica, con il vostro team di dipendenti dell’industria musicale, pianificando una campagna d’informazione per far conoscere agli altri i validi motivi per cui è importante ottenere la musica nel modo giusto. Vorrai sicuramente convincere i tuoi compagni di classe a rendere il tuo progetto un progetto comune, coinvolgendo tutti.
Sfida: come prossimo passo, contatta il direttore del giornale della tua comunità, o l’emittente televisiva locale per far promuovere la tua iniziativa, eventualmente inviando un articolo o un video sulla tua campagna.
Cosa ne pensate, progetti di educazione o tentativi di strumentalizzazione?
Via | Downloadsquad
#1Marco
non sanno piu cosa fare… e sperano che altri trovino la soluzione…
#2Matt
But also not.
#3@nonimo
Basterebbe regalare i programmi, la musica, i film, ecc.
Questa sarebbe la soluzione per mettere FINE alla pirateria.
I soldi potrebbero gudagnarli con la pubblicità, anzichè chiederci 2000 € per un programma.
Andassero a zappare la terra…
#4Daniele, Napoli
credo che l’educazione sia l’unico rimedio non solo alla pirateria musicale. Ma ci vorranno decenni, nel frattempo per ciò si inventeranno qualche altra cosa inutile.
#5fast23
noi, invece, speriamo nell’educazione dei bambini per combattere la RIAA
#6@troopy78
Copiare non è furto e non è pirateria. E’ ciò che abbiamo fatto per millenni, fino all’invenzione del copyright.
Lo abbiamo anche cliccando sul tasto destro del nostro mouse…
La Storia del Copyright (e parla "moolto" anche della RIAA)
Tratto dal capitolo "Piracy, a little intellectual proprety history" del libro "Information Feudalism: Who Owns the Knowledge Economy?".
Peter Drahos, John Braithwaite
http://bit.ly/aqnfVu
#7SERVER
TENTARE DI FERMARE LA PIRATERIA E' COME SE UN POPOLO AFRICANO ARMATI DI SPADE DI LEGNO VOGLIA FERMARE UNA GUERRA NUCLEARE: GUERRA PERSA ANCORA PRIMA DI INIZIARLA NON SE LO METTONO IN TESTA!