Andrea Guida (@naqern)
18 Gennaio 2010
Google ha cambiato idea,
non andrà via dalla Cina. Ma si opporrà a qualsiasi forma di filtro.
Microsoft, dal canto suo, si dice perplessa sull’atteggiamento di “big G” e annuncia che resterà nel paese della Grande Muraglia nonostante le censure. Poi arriva il colpo di scena:
gli attacchi hacker che hanno fatto infervorare Google sono stati veicolati da una falla di Internet Explorer. Il gruppo di Redmond conferma, ma il rattoppo è ancora lontano dall’essere rilasciato.
Non c’è che dire. L’affair
Google VS Cina sta assumendo sempre più i toni di una telenovela. Capirci qualcosa non è facile, ma noi vogliamo provarci. Se anche voi volete tentare la grande impresa, prendeteci per mano e seguiteci in questa landa tormentata fatta di intrighi internazionali, tecnologia e sudore (
quello di Ballmer, si capisce).
Cos’è successo
Partiamo dall’inizio. Cos’è che per oltre una settimana ha fatto gridare Google allo scandalo e ha spinto il colosso di Mountain View a
minacciare il suo ritiro dal mercato cinese? Una serie di
attacchi hacker che hanno preso di mira gli account
Gmail di molti dissidenti e i segreti di oltre 30 aziende statunitensi, tra cui la stessa
Google. Malgrado non ci siano ancora conferme in merito, sembra che le intrusioni siano state architettate dal governo cinese.
Com’è successo
Secondo indiscrezioni poi
confermate da Microsoft, alla base degli attacchi (
backdoor) contro “big G“ c’è una falla di
Internet Explorer 6/7/8. Quest’ultima è presente anche su
Windows 7 e
consente ai malintenzionati di spiare i computer delle vittime. Secondo il colosso di Redmond, il rischio è perlopiù limitato ad aziende e “bersagli sensibili”.
Che ne pensa Microsoft
«
Noi siamo attaccati ogni giorno in tutte le parti del mondo, così come ogni altra azienda. Non c’è nulla di straordinario in tutto ciò». È con queste parole che
Steve Ballmer, il CEO di Microsoft,
ha commentato il polverone alzato da Google, dicendo un secco no a qualsiasi forma di ritiro della sua azienda dal mercato cinese:
«Non vedo in che modo una cosa del genere possa aiutare noi o la Cina. Rimarremo lì».
Il motivo occulto del ritiro
Photo Credits: Photos8.com
L’improvviso cambio di rotta di
Google sulla questione del ritiro dal mercato cinese, ha inevitabilmente avvalorato
le tesi dei malpensanti. Secondo queste ultime, “big G” sarebbe demoralizzata per gli scarsi risultati ottenuti da quelle parti e avrebbe finto di contrastare veementemente il governo locale solo per farsi un po’ di pubblicità. D’altronde –
specificano i maligni – i dati parlano chiaro: Google, con la sua risicata quota di mercato del 30%, non è ancora riuscita a competere efficacemente con
Baidu, il motore di ricerca numero uno in Cina che ha in mano più del 60% del mercato locale.
A questo punto, ci piacerebbe tanto poter dire “questo è quanto” ma già sappiamo che non è così. Preparatevi, dunque, a nuove incomprensibili puntate di “anche i ricchi piangono, in Cina”.
#1fucc
si potrà anche far peccato a pensare male, eppure….secondo me google ha pensato bene prima di attaccare il governo cinese: http://bit.ly/7BOP6h
#2dennyx1
Google attacca Microsoft dicendo che il suo browser fa schifo e con una falla fa passare maleintenzionati, OK ma, i server di Google non hanno nessuna protezione a questi maleintenzionati?? Evidentemente i server Google fanno schifo come il browser Microsoft.
#3Luca P.
Google è un'azienda, e come tale pensa solo ed esclusivamente ai suoi interessi, FINE.
Mi dispiace solo per i poveri "geek" che si fanno infinocchiare credendo G un idolo perchè offre tutto gratis, vedono solo la punta di quello che è la realtà.
#4D4Ri0
le solite cazzate di google per screditare ms e farsi una buona immagine
#5abba
quoto D4Rio! Che colpa ne ha MS se IE viene usato per inserirsi in Google:
1.Se Google possiede Chrome, perchè sono riusciti ad attacarlo con IE? Forse i pc di Google ha Explorer come browser di default?
2.MS non crea le falla di IE, le ripara, ma essendo il browser più diffuso, è soggetto a più attacchi. Se Chrome avesse il 65% del mercato browser sarebbe stato uguale.
3.MS farà i suoi affari per soldi, ma anche Google non è da meno (infatti ha subito dato la smentita del suo ritiro per non perdere il ricco mercato cinese).
4.Che cavolo c'entra "Tutta colpa di Microsoft"?
#6Nikho
quotando abba direi un altro articolo in stile anti-microsoft
pur di screditare a forza ms anche se si parla di tutto il contrario
ho già dettotutto la scorsa volta ahahah bye