Che Google avesse finalmente imboccato la strada giusta nel mondo dei social network lo sospettavamo un po’ tutti, ma ora sono arrivati dei numeri che lo dimostrano in maniera inequivocabile. Secondo le stime non ufficiali pubblicate da Paul Allen, Google+ ha già superato i 4.5 milioni di utenti, ma non è questa la notizia più clamorosa.
Il vero “botto”, per il momento Google l’ha fatto con il pulsante +1 che in poche settimane di vita è riuscito a superare il ben più maturo e collaudato pulsante Tweet di Twitter. Su 10.000 fra i siti Internet più importanti del mondo, solo 340 usano il pulsante social di Twitter, contro i 450 che hanno adottato il +1 di Google e i 2.000 che rimangono fedeli al “Mi Piace” di Facebook.
Per il momento, il pulsante +1 di Google non influisce sul posizionamento dei siti nei risultati delle ricerche, ma nel corso di un’intervista con Social Technology Review il rappresentante di Google Jim Prosser ha lasciato intendere abbastanza chiaramente che la situazione potrebbe cambiare in futuro. In quel caso, potrebbe partire l’assalto anche al “Mi Piace” di FB.
Insomma, questa volta “big G” ha fatto centro e non ce ne siamo accorti solo noi. Facebook ha risposto prontamente al lancio di Google+ integrando le videochiamate di Skype nelle sue pagine e le voci di corridoio degli ultimi giorni suggeriscono che presto Zuckerberg potrebbe inaugurare anche un nuovo servizio musicale denominato Vibes.
Tanto per citare una frase tanto in voga sui giornali italiani negli ultimi mesi, che stia per cambiare il vento anche nel mondo dei social network? Dopo le nostre e-mail, le nostre ricerche e i nostri documenti, siamo davvero pronti a mettere nelle mani di Google anche i nostri post preferiti e le nostre reti di amici, familiari e conoscenti ben ordinati in cerchie?
La domanda è alquanto retorica, la risposta la sappiamo già. Ma forse ogni tanto fa bene “spegnere” il rumore del clamore mediatico e far finta di ascoltare quel piccolo grillo parlante che ognuno porta dentro di sé, così, giusto per poi continuare sulla propria strada più compiaciuti e sicuri di prima.
[Via | Neowin]
#1Arch Stanton
Dio che faziosità…
#2Atropa_MI
"siamo davvero pronti a mettere nelle mani di Google anche i nostri post preferiti e le nostre reti di amici, familiari e conoscenti ben ordinati in cerchie?"
Ma se meta' dell'utenza di rete ha gia' spu!!anato tutti i suoi contatti attraverso Facciabuk !!!!
Bah!
#3Andrea Guida
sì, ma è un'altra azienda. 😉
#4Gianluca Timpone
Questo post a 29 Mi Piace, 16 tweet e 64 +1… C'è da dire che però il fatto che non bisogna essere iscritti a Google+ per votare, a differenza degli altri servizi, droga un po' i risultati
#5Gianluca Timpone
questo post *ha 29…..
#6Sergio Donato
È proprio questa la differenza del +1. Non c'è bisogno di creare account. Poi si può sindacare sul fatto che il +1 può esistere perché mentre gli altri fanno social, Google fa internet: quindi ha sulla carta una vastità imparagonabile anche alle centinaia di milioni di contatti di Facebook.
Quello del +1 è un po' come i (vivaddio) pulsanti "connect". Personalmente ero stanco di registrarmi a ogni singolo blog per commentare. I "connect" social sono più comodi, e il file .doc con le password non cresce a dismisura.
Certo, siamo tutti tracciati, intendo come massa di individui. È il guadagno di Google. Lo è sempre stato. Anticipare i gusti della gente per i suoi soldatini AdSense.
#7Davide
Questo articolo non vale nulla in quanto non da informazioni sul tipo di siti web analizzati.
il +1 viene usato su siti che parlano di tecnologia ed informatica, non viene usato nei siti che riguardano altri argomenti. Andate a chiedere in giro (a chi non lavora nel campo dell'informatica) se sanno cosa è il +1
La maggior parte non saprà rispondervi oppure avrà informazioni refrattarie.
Come ogni volta quando c'è una piccola novità i siti di informatica ingigantiscono la cosa estendendola a tutto il web. Se funziona una cosa per un sito di informatica allora funziona per tutti.