A Mark Zuckerberg deve essere venuta una passione improvvisa per la fotografia. A poche settimane dalla clamorosa acquisizione di Instagram per 1 miliardo di dollari, il social network più famoso del mondo ha portato a termine un’altra operazione “predatoria” acquisendo l’intero team di sviluppo di Lightbox, una delle migliori alternative ad Instagram disponibili per Android.
Le cifre dell’operazione non sono state rese ancora note, ma come facilmente intuibile siamo lontani dall’esborso fatto per Instagram. Il team di sviluppo di Lightbox, d’altronde, è composto da appena sette persone e Facebook ha acquisito solo quest’ultimo, non l’intera azienda.
Lightbox chiuderà il prossimo 15 giugno e i suoi sviluppatori rilasceranno parte del sorgente della app con licenza open source. Le iscrizioni a Lightbox.com sono state già chiuse, per il momento è consentito solo l’accesso agli utenti già registrati al servizio per consentire loro di scaricare le proprie foto.
Da oggi in poi, il team di Lightbox – come recita il post di commiato presente sul blog del servizio – avrà l’opportunità di realizzare nuovi entusiasmanti progetti per gli oltre 500 milioni di utenti di Facebook su piattaforma mobile.
Lightbox era stato fondato nel 2010 e nel suo (breve) cammino, prima nell’Android Market e poi nel Google Play Store, è riuscito ad attrarre finanziamenti per 1.2 milioni di dollari. Non abbiamo statistiche ufficiali sul numero degli utenti del servizio, ma vista la tipologia del prodotto, abbastanza di nicchia dopo l’approdo di Instagram su Android, sarà il tipico pubblico ristretto ma molto affezionato.
Anche loro, come tutti noi, devono arrendersi alla legge del più forte. Anzi, del più danaroso. Certo, si può sempre dire di no, ma chi può biasimare dei ragazzi che vedono bussare alla propria porta pacchi di dollari e la promessa di un futuro di successi?
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