Delle presunte intenzioni di Apple di rendere disponibile un proprio servizio di streaming musicale simil Pandora o Spotify mediante cui offrire un’ulteriore ed interessante alternativa alla classica formula di download in acquisto eseguibile mediante iTunes se ne era parlato già diverse settimane addietro.
Nel corso degli ultimi giorni, però, ulteriori ed interessanti indiscrezioni a riguardo sono tornate a farsi avanti.
Stando a quanto riportato da Bloomberg Apple starebbe per concludere un accordo con alcune importanti etichette discografiche nel tentativo, appunto, di avviare un servizio radio basato sul cloud che Cupertino dovrebbe provvedere a rendere disponibile all’utenza entro il prossimo anno.
Secondo le nuove indiscrezioni i negoziati tra le varie parti sono giunti in fase di definizione dei dettagli e le firme per gli accordi di distribuzione potrebbero già arrivare a novembre il che permetterebbe ad Apple di lanciare il nuovo servizio entro i primi mesi del 2013.
Il nuovo presunto servizio proposto da Apple, stando a quanto dichiarato da fonti anonime ben informate, andrebbe quindi a configurarsi come estremamente simile a Pandora permettendo agli utenti di effettuare l’acquisto dei brani musicali d’interesse mentre sono in ascolto e, ancora, di di rivisitare quanto ascoltato in playlist autogenerate.
La possibilità, offerta da Apple, di ascoltare musica in streaming in modo gratuito sarebbe concessa grazie all’opportunità di Cupertino di guadagnare dalle attività di advertising sui brani musicali.
Gli annunci pubblicitari verrebbero quindi mostrati sullo schermo direttamente durante l’ascolto al pari, o quasi, di YouTube.
Considerando che secondo le stime degli analisti il mercato della musica digitale crescerà enormemente nel corso dei prossimi anni per Apple quella in questione dovrebbe andarsi a configurare come una grande opportunità mediante cui tentare la conquista di tale settore.
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Via | Neowin
#1Krokko
Pandora era un gran bel servizio, prima che venisse bloccato di qua dell’Atlantico per la solita ottusità delle case discografiche. Vedremo come sarà questa “radio Apple”, sperando che non mi vada a bloccare le radio che già ascolto tramite iTunes.