La comunicazione oggi diventa veloce e passa dal pc e da internet, anche nel settore immobiliare. Una foto davvero particolare, di quelle in grado di catturare subito l’attenzione del potenziale lettore/cliente, qualche informazione utile sin dal messaggio di buongiorno online e una curiosità che stuzzica l’interesse. Bravura e creatività: caratteristiche che non mancano a chi si occupa del mercato immobiliare e nell’era moderna utilizza i social network per vendere casa. Se in molti ci provano a fare la differenza è Tree Real Estate che integrando le Fanpage di Gabetti, Professionecasa e Grimaldi immobiliare ha utilizzato speciali applicazioni in grado di mostrare il meglio sul mercato anche a chi non aveva ancora pensato che fosse arrivato il momento di acquistare una abitazione.
Coloro che frequentano le pagine di questi leader indiscussi del settore, campioni di affidabilità da anni, sanno che adesso attraverso i principali social e le ultime app aggiunte potranno cercare casa e le agenzie del gruppo direttamente da Facebook. Se è sempre possibile dare una occhiata alle proposte presenti sul sito immobile.net, è altrettanto sicuro che sul re dei social, senza nulla togliere a Twitter, le proposte possono essere viste e condivise più velocemente, anche perché si sa che noi italiani è sul servizio di rete sociale che fa capo a Mark Zuckerberg che trascorriamo buona parte della giornata. C’è chi non può accedere dal lavoro e ancora di più, appena torna tra le pareti domestiche, sente il desiderio di accendere il pc e scoprire che cosa è avvenuto di nuovo. Si, più o meno come si faceva un tempo con le ultime notizie del tg.
Se volete dare una occhiata agli immobili in vendita o semplicemente far parte di una sorta di community di esperti del genere, con notizie sempre aggiornate e s le pagine a cui mettere mi piace sono: Professione Ccasa, Gabetti Franchising, Grimaldi Franchising. Tra le varie idee e proposte, sicuramente non riuscirete a resistere alla tentazione di trovare il nido dei vostri sogni.
Post Sponsorizzato
#1TheQ.
che gran vaccata credere che i social network permettano più di quanto non facevano i siti web, specie per twitter dove tutti scrivono e nessuno legge.