Il sensore di umidità degli iPhone non è mai stato particolarmente apprezzato dagli utenti e negli anni scorsi è finito a più riprese al centro di non poche polemiche. In molti, infatti, ricorderanno quando in alcuni casi i sensori di contatto con l’acqua mostravano informazioni inesatte sugli oramai superati iPhone 3G, 3GS e 4 impedendo il processo di riparazione gratuita da parte di Apple.
Con il senno del poi e sopratutto con il rilascio dei nuovi modelli di iPhone l’azienda di Cupertino ha però deciso non solo di non utilizzare più tali rilevatori ma ha anche scelto di includere i dispositivi danneggiati dall’acqua (detta alla Cook water-damaged) direttamente all’interno del proprio programma di recupero e riciclo.
Ad agosto Apple ha inaugurato negli USA l’iPhone Reuse and Recycle Program mirante, appunto, ad agevolare la sostituzione dei vecchi iPhone e spingere all’acquisto dei nuovi modelli. Inizialmente, però, all’interno di tale promozione non rientravano i dispositivi con sensore di umidità attivato. Ora, invece, tale limitazione è stata rimossa e quindi anche gli iPhone che sono stati sottoposti, in maniera effettiva o solo per supposizione, al contatto con l’acqua possono essere consegnati ad un Apple Genius per poter ricevere in cambio un nuovo melafonino a prezzo scontato.
Naturalmente per poter essere accettato all’interno del programma l’iPhone non deve presentare evidenti segni di danneggiamento e deve essere funzionante. La stima dello sconto viene infatti applicata in base al grado di conservazione dello schermo, della scocca, dei connettori ed anche della batteria.
Mediamente le agevolazioni che è possibile ottenere aderendo al programma di riciclo Apple vanno dagli 80 dollari di iPhone 4 ai circa 300 dollari di iPhone 5.
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