Al fine di cercare di ottimizzare il più possibile il traffico web Mozilla ha proposto una nuova tecnologia denominata Mozjpeg. Trattasi di un encoder che mira alla compressione dei file jpeg verso una nuova dimensione in modo tale da ridurre in maniera sostanziale quella che è una delle principali cause del volume di traffico in rete.
Vista l’efficienza e l’ampia compatibilità con qualsiasi tipo di tecnologia Mozilla non ha dunque alcuna intenzione di mettere al bando il formato jpeg bensì di migliorare un algoritmo messo a punto da circa un ventennio applicandovi nuove e più efficienti (si spera!) metodologie.
La versione 1.0 di Mozjpeg porta con sé la funzionalità denominata jpgcrush. Tale funzione è in grado di identificare la migliore configurazione di compressione in termini di bit così da ottimizzare la dimensione finale del file riducendolo del 2/10% ed in alcuni casi andando anche ben oltre l’aspettativa.
Il passo successivo sarà invece l’adozione della quantizzazione di Trellis, un ulteriore utile elemento di ottimizzazione tutto basato sull’analisi dell’immagine per blocchi e sull’adozione di tassi di distorsione adeguati.
Da notare che sino a questo momento già altri hanno tentato la via della maggiore compressione. Alcuni ricorderanno senz’altro proposte quali, ad esempio, HD Photo e WebP ma la presenza capillare del formato jpeg non ha lasciato, almeno non sino ad oggi, ulteriori spazi di manovra.
Per quanto riguarda il caso specifico di Mozilla… al momento non è possibile sapere come andrà a finire per Mozjpeg ma nel giro di qualche mese sarà sicuramente possibile scoprire se l’esperimento della Foundation avrà portato oppure no i frutti sperati.
[Photo Credits | DoNotLick/Flickr]
Via | The Next Web