Tutti noi sappiamo quanto siano importanti le lingue straniere al giorno d’oggi, per studio, per lavoro e anche per una questione di socialità.
Le tecnologie si sviluppano, di pari passo con la nascita di nuove esigenze da parte di un certo pubblico di riferimento. Oramai il mondo può essere considerato “liquido”, nel senso che le persone si spostano in continuazione, viaggiano per lavoro o per puro divertimento, e desiderano ovviamente entrare in contatto e interagire con gli altri, senza alcuna limitazione. I traduttori avanzati servono esattamente a questo: fornire un’opzione “pronto consumo”, per poter dialogare con chi parla un idioma diverso dal nostro.
Ebbene, oggi esistono alcune app che accorpano le stesse funzioni dei traduttori avanzati, dandoci la possibilità di sfruttarle sul nostro smartphone. Vediamo dunque di approfondire questo tema così interessante.
Come funziona uno smartphone per traduzioni avanzate?
Il funzionamento di uno smartphone per tradurre dipende essenzialmente dall’app che l’utente installerà sul dispositivo. Al momento non sono infatti disponibili telefonini nati appositamente per questo scopo, sebbene vi siano dei progetti attualmente in sviluppo e a caccia di finanziamenti in crowdfunding. Ogni app, ovviamente, ha le proprie caratteristiche e si distingue dalle altre, sia come modalità di traduzione, sia come qualità del testo tradotto.
Per fare un esempio concreto, la Huawei ha sviluppato una funzione nativa su alcuni smartphone proprietari (come il Mate Xs Dual SIM) che consente di tradurre qualsiasi testo. Funziona in questo modo: si apre la fotocamera, si tocca il tasto apposito, si selezionano le due lingue (source e target), si scansiona il testo e si attende il risultato. Alcune app aggiungono questa funzione su qualsiasi telefono, e funzionano sempre tramite scansione.
Poi ci sono gli applicativi noti come traduttori vocali istantanei, basati sull’intelligenza artificiale, e in grado di tradurre in tempo reale la frase che l’utente dice al microfono del dispositivo. Sono disponibili per qualsiasi tipo di smartphone, e funzionano su qualsiasi sistema operativo, inclusi Android e iOS. Alcune app offrono un servizio di trascrizione in tempo reale: “digitano” ciò che viene detto, traducendo lo speech (parlato) nella lingua selezionata dall’utente.
Non solo software: perché imparare una lingua straniera?
I software e i device di traduzione automatica e simultanea sono utili, ma non si tratta di una vera e propria soluzione. Il modo migliore per comunicare con una persona che parla un idioma diverso dal nostro, ovviamente, è lo studio. Oggi, per fortuna, è possibile imparare una lingua online come l’inglese, lo spagnolo, il francese, il tedesco e addirittura il giapponese. Basta iscriversi ai portali che offrono questo servizio e seguire i corsi in remoto, selezionando un livello di partenza, così da trovare un’opzione adatta alle proprie esigenze personali.
Occorre ripetere che i software e i dispositivi di traduzione simultanea non possono diventare (e non diventeranno mai) uno strumento in grado di sostituire l’apprendimento di una lingua straniera. Per esempio, se si ha la necessità di comunicare per lavoro o per affari, un semplice programma gestito dall’intelligenza artificiale non potrà mai offrire una traduzione professionale.
#1zoritoler imol
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