La questione relativa al divieto di TikTok negli Stati Uniti si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo la terza estensione del divieto di TikTok, Trump afferma di avere un potenziale acquirente. Il popolare social network TikTok è ancora attivo negli Stati Uniti nonostante il divieto sospeso dal presidente Donald Trump, ma è possibile che un accordo per la vendita dell’azienda sia sempre più vicino alla conclusione.

Nuovi riscontri sul divieto di TikTok negli Stati Uniti
La scorsa settimana Trump ha dichiarato di aver individuato un acquirente per l’acquisto di TikTok da ByteDance e, secondo Bloomberg , la scelta di Trump è un consorzio di investitori che include Oracle, Blackstone e Andreessen Horowitz. Il consorzio era stato precedentemente scelto come principale acquirente di TikTok ad aprile, ma le trattative si sono arenate a causa delle tensioni commerciali.
Qualsiasi accordo per TikTok deve essere approvato dal presidente cinese Xi Jinping, che in precedenza si era rifiutato di consentire l’avanzamento dei negoziati. “A proposito, abbiamo un acquirente per TikTok”, ha dichiarato Trump. “Penso che avrò bisogno dell’approvazione della Cina, e credo che il presidente Xi probabilmente la darà”. Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha dichiarato lunedì che la Cina ha “ribadito la sua posizione di principio” e non c’è stato nulla da aggiungere, il che suggerisce che la Cina intenda continuare a opporsi a un accordo per TikTok.
TikTok è vietato negli Stati Uniti dal 19 gennaio e la legge impone che il social network venga venduto a un’azienda non cinese. Secondo i termini della legge, gli app store dovrebbero interrompere la distribuzione dell’app TikTok, pena conseguenze, ma Trump ha sospeso l’applicazione dell’obbligo tre volte.
L’accordo originale con il consorzio di investitori avrebbe previsto il trasferimento del 50% delle attività statunitensi di TikTok a una nuova unità di proprietà di investitori esterni. Gli investitori statunitensi esistenti avrebbero continuato a detenere il 30% delle attività statunitensi di TikTok, mentre ByteDance avrebbe mantenuto una quota di proprietà di poco inferiore al 20%.
Insomma, la questione relativa divieto di TikTok negli Stati Uniti aggiunge effettivamente un nuovo capitolo. La situazione è complessa e dinamica. Sebbene la Corte Suprema abbia sostenuto la costituzionalità della legge, l’ex Presidente Donald Trump, che si è insediato il 20 gennaio 2025, ha mostrato un’apertura verso una “soluzione politica” e ha addirittura valutato la possibilità di sospendere il divieto o concedere una proroga. TikTok stessa ha annunciato di essere al lavoro per ripristinare l’accesso dopo una breve sospensione e sta cercando una soluzione a lungo termine con la nuova amministrazione.
Questo scenario mette in evidenza la tensione tra le preoccupazioni per la sicurezza dei dati e la libertà di espressione, oltre a toccare gli interessi economici di migliaia di creatori di contenuti e aziende che utilizzano la piattaforma per lavoro.




