Cellulari benvenuti nei cieli europei?

Boeing

“Signore e signori è il comandante che parla. Volevo informarvi che stiamo sorvolando i cieli dell’Europa. Da questo momento è possibile accendere i telefoni cellulari“. È quello che accadrà, a bordo degli aerei, in un futuro non troppo lontano. Secondo quanto riportano alcuni quotidiani internazionali, i Paesi europei si starebbero alleando per trovare una soluzione tecnologica comune che permetta ai passeggeri di utilizzare il cellulare in aereo senza alcun rischio.

La tecnologia, in particolare, permetterà agli utenti di telefonare al di sopra dei tre chilometri di altezza. Non appena i governi nazionali daranno il disco verde all’operazione, le singole compagnie aeree dovranno decidere se installare o no questa tecnologia sui propri aeromobili. Chiaramente, il costo di una chiamata in mezzo alle nuvole costerà di più di una chiamata normale nazionale e le tariffe saranno stabilite dalle linee aeree.

Newscast personalizzati dalla Northwestern University

Immagina di avere un telegiornale fatto su misura che ti aggiorna solo sugli argomenti di tuo interesse. Ci hanno provato/ci stanno provando in tanti, ma per adesso con scarsi risultati. All’americana Northwestern University i ricercatori dell’Intelligent Information Lab lanceranno, il prossimo 31 ottobre, un nuovo servizio chiamato “News at Seven” che creerà dei telegiornali virtuali con gli argomenti scelti dall’utente.

“Invece di inseguire le notizie, come si fa di solito, cerchiamo di farvi inseguire dalle notizie”, ha dichiarato un laureando. Una volta iscritti (gratuitamente) al servizio, si potranno ricevere video del tutto simili a quello che ho postato qui sopra l’articolo, in cui vedere le notizie di proprio interesse in un telegiornale virtuale condotto da avatar. Ma questa non è l’unica notizia di giornalismo collettivo e partecipativo che arriva in questi giorni.

Video-chat, il futuro della chat

Video

E se il futuro della chat passasse attraverso la video-chat? È quello che si sono chiesti gli stessi ragazzi che hannno portato YouTube alla gloria e che ora vorrebbero rivoluzionare il mondo della chat un po’ come hanno fatto per il mondo dei video. Il loro servizio, TokBox, permette di chattare con un’altra persona semplicemente attraverso il browser: bastano una connessione veloce e una webcam.

Certo, TokBox non è l’unico servizio del genere in rete (la video-chat la fanno già Aim, Yahoo!Messenger, Skype, Msn, iChat, etc…) ma questo ha una peculiarità: è accessibile a tutti senza scaricare alcun software. “La comunicazione video non è mai decollata. La gente ne parla sempre come il futuro della comunicazione. Ecco perché noi vogliamo renderla facile per tutti”.

Fra una settimana arriva Leopard. Ecco tutte le novità del nuovo sistema operativo Mac

Leopard

Patiti del Mac di tutto il mondo, unitevi. Tra poco più di una settimana arriverà finalmente sui nostri computer Leopard, il nuovo sistema operativo made in Cupertino che porterà Mac Os X alla versione 10.5. Oltre 300 le novità che il nuovo felino porta con sé ad un prezzo assolutamente competitivo: 129 Euro. Il software sarà in vendita (online e nei negozi) a partire dalle 18 del 26 ottobre, ma per chi non può aspettare è possibile pre-ordinarlo sull’Apple Store e riceverlo a casa proprio il 26 ottobre.

Tra le novità principali c’è Stacks, un sistema di gestione desktop completamente rinnovato e un sistema di accedere facilmente ai files e organizzarli nel Dock (che sarà tridimensionale). Il nuovo tool organizza automaticamente i tipi di files presenti sul computer all’interno di “cassetti” in modo da liberare la scrivania dal caos. Nuovo anche il Finder, che include Cover Flow, una barra laterale che aiuta a cercare i files sul computer, e Quick Look, che permette di avere un’anteprima di qualsiasi tipo di file anche senza avere il programma specifico installato.

Microsoft ti leggerà il cervello

Brain

“Gli esseri umani spesso non riescono a descrivere in modo approfondito quello che provano e le loro azioni-reazioni. Per questo leggere direttamente dal loro cervello sarebbe un’opzione migliore”. Ad affermarlo non è uno psichiatra né un medico. Ma Microsoft.

“È molto difficile capire – spiegano dall’azienda di Bill Gates – la maniera in cui le persone agiscono con i computer e i sistemi operativi perché sottoporli a continui test e a continue domande sull’utilizzo li distrae”. Ecco perché sarebbe preferibile leggere i dati direttamente dal cervello dell’utente analizzando un elettroencefalogramma.

Arrivano nuovi alfabeti per il Web

Lingu

L’alfabeto romano perderà a breve almeno un po’ della propria popolarità sul Web. Da lunedì scorso, infatti, l’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) ha iniziato a testare undici nuovi alfabeti per gli indirizzi Web.

Tra le nuove lingue figurano il persiano, l’arabo, il russo, l’hindi, il greco, il coreano, l’hebrew, il giapponese, il tamil, il cinese tradizionale e quello semplificato. Si tratta, ha spiegato il presidente dell’Icann Paul Twomey di “uno dei più grandi e innovativi cambiamenti nella storia di internet”.

Giornalismo che cambia: il Nyt apre ai commenti

Nyt

Dopo aver aperto il proprio sito e il proprio archivio gratuitamente, il New York Times si rinnova ancora facendo ciò che ancora in pochi hanno osato fare: aprire gli articoli ai commenti dei lettori. Anche qui (come nel caso di Corriere.it, che ha da poco rinnovato il sito) non si possono commentare tutti gli articoli, ma solo alcuni selezionati dalla redazione.

Sbattere i commenti dei lettori in prima pagina è sicuramente un segno evidente della voglia di rinnovarsi, di attirare gente, di far partecipare le persone, di farle pensare. È come se i grandi giornali si stessero piegando un po’ alla logica dei blog e della partecipazione del pubblico. Certo, è ovvio che un giornale così grande non può aprire i commenti per tutti gli argomenti, ma scommettiamo che anche questo ulteriore passo verrà compiuto presto?

Internet in arrivo sul tuo prossimo aereo

Aereo

Vi è mai capitato, durante un volo lungo, magari tra l’Europa e l’Asia o gli Stati Uniti, oppure anche durante un volo all’interno dell’Europa, di pensare che, avendo internet, potevate sfruttare meglio il tempo? Ormai capita a sempre più persone, e sembra che le compagnie aeree di mezzo mondo l’abbiano capito. E così internet durante il volo è un servizio ormai non così troppo lontano e alla portata di tutti.

Tra le prime compagnie che stanno effettuando test a trentamila piedi di altezza oltre alla Lufthansa ci sono l’American Airlines (con un volo di prova che partirà a dicembre) e che prevede di dotare tutta la sua flotta intercontinentale del servizio per metà del prossimo anno. In corsa anche Virgin America e l’Alaska Airlines, con un progetto competitivo: dotare di internet tutti i propri aeromobili.

Sentenc.es, e ti “liberi” dall’e-mail

Sentences

Oggi è venerdì. Ricordate il post di qualche giorno fa in cui vi raccontavamo di un’iniziativa di alcuni manager di importanti società di non leggere la posta elettronica di venerdì per “disintossicarsi”? Ci avete scritto in molti dicendo che una soluzione del genere sarebbe impensabile e farebbe rischiare soprattutto chi con l’e-mail ci lavora di perdere contatti e affari importanti.

Allora proponiamo un’altra soluzione per tentare di disintossicarsi. Sto parlando di Sentenc.es. Si tratta di un progetto, anche questo abbastanza provocatorio, che spiega come risparmiare tempo nel rispondere a ogni singola lettera; particolarmente indicato a chi ha la posta in arrivo sempre piena. Il trucco per non soccombere? Copiare lo stile asciutto degli Sms.

Raddoppia l’utilizzo di Linux sui Pc desktop

Desktoplinux

L’utilizzo di Linux nei computer desktop sarebbe raddoppiato in un solo anno, passando dallo 0,37 per cento del 2006 a una penetrazione dello 0,81 quest’anno. Certo, non si tratta di dati strabilianti, ma è comunque un segno dell’affezione di molti utenti al mondo open-source e del Pinguino. Lo si ricava leggendo un lungo articolo uscito su Softpedia che parla principalmente dei problemi di Windows Vista.

Secondo l’articolo i guai per Windows Vista non si starebbero arrestando, con molti utenti che, a fronte di una bella spesa e di un software poi non così innovativo, preferirebbero utilizzare Mac Os o, appunto, Linux. Microsoft, si legge, ha speso circa 500 milioni di Dollari in pubblicità, e difficilmente questi verranno ammortizzati a causa del calo di vendite (nei confronti, ad esempio, di Windows Xp).

Venerdì, giorno libero da e-mail

Emailaddicted

Una premessa è doverosa. Se utilizzate prettamente internet a casa e non per ragioni di lavoro, allora forse non capirete a pieno l’importanza di questo post. Ma se invece ricevete numerose e-mail di lavoro e vi sentite assediati (come me :D)… allora leggete con attenzione. Sono numerosi i professionisti che, sommersi dalla posta elettronica, hanno deciso di istituire il venerdì un giorno “e-mail free”, libero da e-mail.

Come faranno? Semplicissimo: alcuni non apriranno la propria casella; altri hanno addirittura promesso di cancellare, il venerdì, tutta la posta in arrivo. L’e-mail non è proibita, spiegano i fautori dell’iniziativa “Zero e-mail fridays”, ma l’ultimo giorno lavorativo (per molti) della settimana vedrà le comunicazioni faccia a faccia o via telefono più gradite.

E ora la Cina blocca anche i Feed Rss

Word

Sappiamo tutti benissimo che la libertà di espressione e di informazione in terra cinese è spesso un miraggio, così come sono note a tutti le vicende di bloggers arrestati e di siti Web occidentali oscurati. Adesso arriva la notizia che, oltre a numerosi siti, sono stati bloccati anche i Feed Rss.

Generalmente, fino a qualche tempo fa i feed potevano essere scaricati liberamente da ogni cittadino (il che dava a tutti la possibilità di informarsi anche senza visitare direttamente un sito “vietato”). Qualche giorno fa è stato bloccato Feedburner, poi via via moltissimi altri feed.

Hai un blog? Aiuta uno studente

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Quando si parla di aiutare gli altri ognuno di noi ha un modo tutto suo. Chi fa beneficienza donando denaro, chi donando del tempo, chi facendo sacrifici. Dal blog di Google arriva una proposta molto particolare che permetterà a tutti di aiutare semplicemente con il proprio blog.

In particolare, il tipo di aiuto è quello dedicato agli studenti e ai docenti. Esiste un sito, infatti, chiamato “Donors Choose”, che permette ai docenti di inserire online il materiale di cui avrebbe bisogno la classe per lavorare meglio (e che la scuola non può permettersi). Come si può aiutare anche solo attraverso la posta elettronica o un blog? Aprendo delle “challenges” (competizioni), una specie di raccolta fondi “condivisa” tra amici, parenti, conoscenti per raggiungere un obiettivo.

Berkeley, le lezioni vanno su YouTube

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Volete frequentare una prestigiosa università americana cercando anche un po’ di risparmiare? Potete seguire le lezioni su YouTube. La University of California Berkeley ha iniziato a mettere online le registrazioni video delle lezioni sul principale sito di video-sharing. Il progetto inizialmente prevede di inserire su internet registrazioni per circa 300 ore.

Gli argomenti delle lezioni spaziano dalla Chimica alla Fisica alla non violenza. Su questa pagina potete trovare tutti i video disponibili. Tra i video disponibili, anche la prima di una serie di lezioni di Sergey Brin (uno dei creatori di Google) che hanno come argomento i motori di ricerca.