Consumer Reports non raccomanda iPhone 4

Una delle voci più importanti negli Stati Uniti d’America ha detto la sua ultima parola su iPhone 4. Per la prima volta un prodotto Apple non è entrato nella lista dei raccomandati agli utenti.

Il motivo di questa grave macchia sulla storia di Apple è dovuto al trito e ritrito problema con l’antenna. Nonostante le comunicazioni di Apple e AT&T che dichiarano essere un problema software ininfluente sulla qualità del segnale, Consumer Reports ha portato avanti i propri test.

Secondo quanto riscontrato Consumer Reports, la presa di iPhone 4 e il contatto con la pelle provocherebbe una reale riduzione della potenza di segnale, al punto dal poter provocare la caduta di una chiamata, con conseguente maggiore spesa del consumatore.

Il calvario per aggiornarmi ad Andorid 2.2

Ormai tutti ne abbiamo sentito parlare, Google ha rilasciato l’aggiornamento del suo sistema operativo mobile, Android 2.2, nome in codice Froyo.

Dopo il suo evento per gli sviluppatori hanno iniziato a girare le ROM del nuovo sistema operativo, varie versioni continuamente aggiornate ed infine siamo giunti al tanto atteso OTA, ovvero aggiornamento ufficiale.

Per ora l’aggiornamento ufficiale riguarda solanto Nexus One, il device direttamente supportato da Google. Gli utenti di Nexus One hanno visto durante la settimana scorsa comparire un pop-up che informava dell’aggiornamento presente e invitava ad effettuarne l’installazione.

Crea la tua App per Android con Google App Inventor

Da quando il mondo delle applicazioni mobile ed il suo relativo business ha avuto il boom di cui ormai siamo tutti a conoscenza, sentiamo continuamente parlare di quanto sia semplice, per un programmatore, creare un’applicaizione mobile con piattaforme come iPhone OS e Android.

Questa non è mai significato però che chiunque avrebbe potuto creare la propria applicazione mobile. E’ necessario conoscere la programmazione ad oggetti, avere un po’ d’esperienza con Java e tante altre cose che gli sviluppatori in ascolto potranno descrivere meglio di me.

Adesso le cose stanno per cambiare, almeno per quel che riguarda Android. Google infatti ha rilasciato la sua nuova Google App, Google App Inventor. Un sistema WYSWYG per la creazione di applicazioni per Android.

Continua il braccio di ferro fra Google e Cina

I rapporti fra Cina e Google sono sempre più difficili e a rincarare la dose contribuisce quest’ultima notizia.

Le cose in sintesi sono andate così: Google ha inizialmente acconsentito alla censura cinese, fino a qualche tempo fa il motore di ricerca più importante del mondo arrivava agli utenti cinesi con qualche differenza, ovvero i risultati segnati dalla censura cinese come vietati non comparivano.

Fin qui le cose andavano fra le proteste dell’opinione pubblica occidentale. In seguito ad un attacco hacker ai danni di alcuni account GMail di attivisti dei diritti umani cinesi Google ha reagito con forza. L’attacco infatti è stato imputato al governo cinese e come conseguenza Google ha trasferito la propria sede ad Honk Kong.

Google Me potrebbe essere il nome del Facebook di Google

Tutti abbiamo creduto che Google Buzz fosse il tentativo fallito di Google di fare concorrenza a Facebook ed in un certo senso sarebbe potuto essere.

GMail come inbox, GTalk come servizio di chat, Picasa per la condivisione delle foto e Google Video o YouTube per la condivisione dei video, Google Reader per condividere link e risorse generiche dalla rete; Buzz lo stream che mancava.

Il pubblico non lo ha vissuto così ed infatti Google Buzz, nonostante le polemiche per la sua introduzione quasi forzata, è stato presto abbandonato con solo qualche sparuto gruppo di fan accaniti ad utilizzarlo.

Ora si sente parlare, o meglio lo si legge dalle parole di un pezzo grosso di Facebook, di un probabile “Google Me“, un social network integrato by Google che dovrebbe fare concorrenza a Facebook.

Foxconn è il problema dei suicidi

Foxconn, ne abbiamo già parlato, è la fabbrica con sede in Cina in cui vengono sviluppati alcuni dei più avanzati prodotti tecnologici per la distribuzione di massa. Nokia, HP e tante altre firme importanti si servono di questa fabbrica per sviluppare i loro preziosi gingilli tecnologici.

Foxconn è diventata famosa agli utenti in quanto produttore della linea iPhone ed in particolare del nuovo iPhone 4. Questo modello come si sa ha avuto qualche problema a mantenere la proverbiale discrezione di Apple in merito i propri coming soon.

L’ultima falla nella sicurezza di Apple è avvenuta quando un prototipo di iPhone 4 è giunto nelle mani della redazione di Gizmodo che non ha perso tempo a pubblicarne le specifiche, le foto e tutto il materiale possibile, prima che i suoi server fossero posti sotto sequestro.

Android 2.2 pronto a partire

Dopo tanti annunci e tanto rumore, dopo che già migliaia di utenti hano installato la versione per sviluppatori, dopo tante promesse finalmente Android 2.2 inizia il suo rollout ufficiale.

Proprio in queste ore Google sta rilasciando l’aggiornamento alla nuova versione di Android, nome in codice Froyo, per tutti i possessori di Nexus One. Gli altri smartphone Android in lista dovranno aspettare ancora un po’.

Android 2.2 ha creato delle aspettative enormi nella comunità. Molte delle richieste fatte dagli utenti sono state esaudite e ulteriori miglioramenti sono pronti per essere di tutti.

Monkey Island 2 Special Edition pronto all’uscita

Probabilmente per la maggior parte di voi Monkey Island non ha bisogno di presentazioni, il gioco che ha segnato milioni di giocatori in tutto il mondo e ha definito un vero e proprio standard, che, i fan boys come me, non ritengono ancora superato.

Abbiamo provato almeno 4 volte all’anno a rigiocarlo con il caro ScummVM, DosBox o chissà quali altri emulatori e a volte ci siamo anche riusciti. Il rumore che ha fatto il remake di The Secret of Monkey Island, il primo della saga, è stato sorprendente.

Una buona campagna di marketing che pur appellandosi ai fan del gioco originale non ha sottovalutato i nuovi giocatori, un’ottimo gioco a cui è stato lasciato lo charme delle sue prime versioni e il prezzo contenuto della versione digitale, hanno preparato la strada al secondo capitolo della saga.

iPhone iOS 4 e il multitasking perduto

La grande attesa che si è creata intorno iPhone OS 4.0 ovvero il nuovo sistema operativo per iPhone di Apple è terminata.

Gli annunci sono stati clamorosi, possibilità di creare cartelle sul desktop, personalizzazione dello sfondo, niente da fare per il Flash, ma in cambio finalmente il multitasking.

Queste sono solo alcune delle nuove funzioni, altre, meno visibili, daranno agli sviluppatori maggiore libertà in particolar modo per il fatto che sono state rilasciate oltre 10000 nuove API con cui i programmatori potranno interagire “liberamente”.

Dove è il problema? Il problema è che il multitasking non è un multitasking. Non mi riferisco alle limitazioni già annunciate con il lancio di iOS 4, ma al fatto che non è un vero e proprio multitasking.

AMOLED o non AMOLED questo è il dilemma

Dalla presentazione del nuovo iPhone 4, con l’ormai già famoso Retina Display e soprattutto con le dichiarazioni di Steve Jobs che lo ha definito il miglior display al mondo, la polemica è presto incalzata.

Se fino a ieri la questione del display era considerata roba da geek oggi è già sulle bocche di tutti e tutti sentono il bisogno di dichiarare il vincitore. Da un lato Apple con il suo Retina Display, dall’altra Samsung con il suo Super AMOLED e in mezzo gli AMOLED normali.

La sfida è stata portata a tutti i livelli: contrasto massimo raggiungibile, definizione, consumi, sensibilità, resistenza, etc. Probabilmente il fattore più interessante è stato messo in vista da Engadget.

Intervista con Matteo Gualano di Seac02

Seac02 è un orgoglio italiano che purtroppo passa inosservato dal momento che l’attenzione dei media, quando si tratta di impresa italiana, si concentra principalmente sulle 3 effe (Fashion, Food e Ferrari). Da circa 18 mesi a questa parte si sente sempre più spesso parlare di Augmented Reality, soprattutto grazie alle sue applicazioni mobile, ma c’è qualcuno che ci lavora già da un po’.

Seac02 è attiva nel settore sin dal 2003, anche se non ha mai lavorato sul mobile, ma si è principalmente riferita al B2B. Se in Italia c’è qualcuno che vende i propri prodotti o i prodotti della propria azienda utilizzando la realtà aumentata, dietro c’è Seac02.

Dai dati fornitici da Seac02, una suo grande cliente, non solo utilizza la realtà aumentata per aiutare i commerciali nell’esposizione dei propri prodotti, ma la utilizza fin dalla fase di packaging migliorando le prestazioni della produzione fino a sei mesi.

IAR 2010 il primo evento italiano sulla realtà aumentata

Qualche mese fa dire realtà aumentata significava dover spiegare di cosa si trattava dalla A alla Z, oggi, soprattutto grazie alle sue applicazioni in campo mobile, AR è diventata un concetto comune nella sua versione più semplice: una serie di livelli virtuali che si sovrappongono alla realtà.

Ospitato dall’Hub di Milano e organizzato da Mauro Rubin, CEO di Joinpad, IAR 2010 ha risposto in parte alla richiesta di definizione di questa tecnologia grazie all’intervento di Paolo Ciuccarelli ed ha mostrato alcune sue possibili applicazioni ad opera delle aziende rappresentate durante le presentazioni.

Gli espositori e sponsor di IAR 2010 sono stati molti e a dimostrazione di quanto questa tecnologia sia solo alle sue prime applicazioni ognuno di loro ha trovato un modo originale e in alcuni casi produttivo di utilizzare questo nuovo mezzo.

Il Tablet Android decente è quasi realtà

Finalmente si inizia a parlare seriamente di tablet Android e a parlarne è Samsung. Samsung si è dedicata da qualche anno ad una ricerca intensiva sugli schermi AMOLED, una tecnologia che permette di ottenere schermi ultrapiatti, a basso consumo e fino ad oggi in grado di far lievitare i prezzi dei nostri amati smartphone alle stelle.

Questa tecnologia e il fatto che Samsung sia uno dei nomi nobili all’interno della Open Handset Alliance, il cartello di industrie del settore mobile che Google ha accolto sotto l’ala Android e che sta rendendo felici i suoi membri, sta portando Samsung a sfidare iPad.

Con il malcontento che le funzioni amputate di iPad hanno generato il gioco, a pensarci, non è così duro. Sul marketing c’è poco da dire, la vincerà Apple, ma dal punto di vista dell’appeal sul mercato è un’altra storia.

Tether Android disponibile in versione beta

La prima domanda che mi sono posto non appena ho ricevuto la mail che annunciava il rollout di Tether per Android è stao: Perché? Non tutti lo sanno, ma con la nuova versione di Android, Froyo, gli smartphone dotati di WiFi saranno in grado di trasformarsi in un hotspot WiFi, condividendo con il PC la connessione dati del nostro operatore telefonico.

Tether fa più o meno la stessa cosa, salvo per il fatto che utilizza un protocollo di tethering, simili a quello usato da iPhone, per condividere la connessione dati. Dal canto suo, Tether per Android, ha alle spalle un team di sviluppo degno di nota essendo il team di TetherBerry, il software di tethering più utilizzato per BlackBerry.

Il funzionamento è abbastanza semplice: scaricate Tether per PC e installatelo (la versione per Mac non è ancora disponibile), scaricate e installate Tether per Android e collegate il cellulare al computer tramite USB.