Spotify Italia

Spotify arriverà presto in Italia, nominato il country manager

Spotify Italia

Spotify, il noto servizio musicale on demand che offre lo streaming di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti, sta per sbarcare in Italia e la conferma, o presunta tale, arriva dal comunicato stampa di ieri che annuncia la nomina di Veronica Diquattro come responsabile del Bel paese, che, appunto, si occuperà di seguire il lancio e il percorso di sviluppo della piattaforma.

Veronica Diquattro è originaria di Bologna, ha trent’anni, ha trascorsi in Google, Loki Hostel e L’Oreal S.A, si è occupata, recentemente, del mercato Android e pare inoltre che abbia contribuito allo sbarco in Italia di Google Play.

Ben presto, quindi, la celebre piattaforma dovrebbe fare il suo esordio nel Bel paese per cui per potersi servire di Spotify non sarà più necessario sfruttare proxy e altri workaround ma risulterà accessibile direttamente da computer, da smartphone e, ovviamente, anche da tablet.

In ogni caso, allo stato attuale delle cose il catalogo presente sui server di Spotify è costituito da ben oltre 20 milioni di canzoni appartenenti ai più svariati generi musicali.

catturare screenshot

Neox Screen, fare screenshot in tante modalità uniche

catturare screenshot

Di default Windows mette a disposizione dei suoi utilizzatori un’apposita funzione mediante cui catturare lo schermo.

Questa funzione, pur essendo molto utile in diverse circostanze, non è tuttavia in grado di far fronte a quelle che sono le richieste degli utenti più esigenti che spesso, per un motivo o per un altro, si ritrovano a dover fare degli screenshot.

Chi necessità frequentemente di catturare lo schermo della postazione multimediale in uso troverà quindi ben più comodo ricorrere all’utilizzo di programmi ad hoc.

Di risorse di questo tipo ne esistono molte ma nessuna è in grado di catturare screenshot in tante modalità uniche come Neox Screen.

Questo software, totalmente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit), permette, così come già accennato, di catturare l’intero schermo, una finestra o una specifica area così come permesso dai più comuni applicativi ma consente anche di fare screenshot di differenti forme come, ad esempio, ellissi, rettangoli arrotondati, poligoni, triangoli e molte altre ancora.

menu start windows 8

8StartButton, un menu Start moderno e tuttofare per Windows 8

menu start windows 8

Windows 8 è stato lanciato già da diverso tempo a questa parte ma molti utenti non sono ancora riusciti a rassegnarsi all’idea che la nuova versione del sistema operativo di casa Redmond risulta sprovvista del buon vecchio menu di avvio.

Più volte, infatti, qui su Geekissimo abbiamo proposto strumenti ad hoc mediante cui far fronte alla cosa integrando in Windows 8 un menu Start alternativo e simil Seven ma qualora, cari lettori, foste alla ricerca di una risorsa di questo tipo ma ben diversa da tutto quanto proposto sino a questo momento allora potreste provare a dare uno sguardo a 8StartButton.

Si tratta di un applicativo che previo versamento di una piccola somma di denaro permette di sostituire la Start Screen di Windows 8 con un menu di avvio completamente personalizzabile e mediante il quale è possibile controllare in maniera completa il sistema.

8StartButton permette di accedere a tutti i programmi installati su Windows 8 ed alle opzioni dell’OS, permette di pinnare i software preferiti come “piastrelle” direttamente all’interno del menu Start e consente di scegliere se aprire il menu di avvio o la Start Screen sfruttando la funzione predefinita per il pulsante.

Google Street View Grand Canyon

Google Street View, ora anche il Grand Canyon è a portata di click

Google Street View Grand Canyon

Dopo aver recentemente reso disponibile l’Antartide e la Grande barriera corallina Google ha scelto di continuare a mandare avanti l’ambizioso e tanto amato progetto World Wonders Project permettendo agli utenti di esplorare il Grand Canyon semplicemente avendo a disposizione qualche minuto libero, una connessione ad internet ed un computer, uno smartphone o un tablet.

Da qualche ora a questa parte su Google Street View sono infatti disponibili fantastiche immagini panoramiche che coprono oltre 120 chilometri di sentieri e strade del Grand Canyon contribuendo a rendere la mappa di tale zona ancora più completa, precisa e facile da navigare come non era mai stato fatto sino a questo momento.

Armati di trekker, lo “zainetto” dal modico peso di 18 chili attrezzato con tecnologia Android e con un sistema fotografico a 15 lenti con il quale viene replicata la medesima tecnologia adottata per le Google Cars, i responsabili della divisione Maps hanno percorso a piedi, in lungo e in largo e resistendo agli sbazli di temperatura e a qualche crampo muscolare, l’intero terreno roccioso del Grand Canyon raccogliendo immagini di circa 10 mila scorci tra sentieri polverosi, dirupi scoscesi e paesaggi mozzafiato.

Creare collage foto

Cool Collage, creare collage su Windows 8 in una manciata di click

Creare collage foto

Uno tra i modi più divertenti mediante cui presentare le proprie raccolte di foto ad amici, parenti, colleghi e chi più ne ha più ne metta è sicuramente quello di creare dei collage ricorrendo all’utilizzo di appositi servizi online e software.

Di risorse di questo tipo ne esistono a bizzeffe ma nel caso in cui, cari lettori di Geekissimo, foste alla ricerca di uno strumento specifico per l’ultimissimo Windows 8 ed in grado di adattarsi in tutto e per tutto alla sua interfaccia utente moderna allora una risorsa quale Cool Collage potrebbe essere molto gradita.

Cool Collage, infatti, è un applicativo specifico per Windows 8 e per Windows RT, totalmente gratuito e scaricabile direttamente da Windows Store che in maniera semplice e divertente permette di creare collage di foto in una manciata di click inserendo un numero illimitato di immagini.

L’applicazione, nel dettaglio, consente di creare collage di foto ed immagini in sei differenti dimensioni supportando le risoluzioni 480×800, 640×480, 1024×768, 1280×800, 1366×768 e 1920×1080.

Filtrare siti web non sicuri bambini

DNS Angel, bloccare i siti web poco attendibili e non sicuri per i bambini

Filtrare siti web non sicuri bambini

Chi tra voi lettori di Geekissimo si ritrova a dover condividere l’utilizzo della propria postazione multimediale con altri utenti e, sopratutto, con dei bambini avere a portata di mano dei validi strumenti grazie ai quali evitare che questi possano incappare in contenuti non sicuri presenti online è molto importante.

Internet è infatti uno strumento grazie al quale è possibile accedere in maniera istantanea ad una gran quantità di informazioni d’ogni genere ma i contenuti presenti online non sempre sono adatti ai più piccini.

Il web, per quanto affascinante possa essere, è infatti pieno zeppo di pericoli che potrebbero insidiare gli internauti più giovani e che vanno ben oltre l’incappare in virus dannosi per il computer.

Tenendo conto di ciò l’impiego di una risorsa quale DNS Angel può rivelarsi utile ed efficace.

Steve Ballmer dropbox

Steve Ballmer, Dropbox è soltanto una piccola startup

Steve Ballmer dropbox

Dopo il lancio di Office 2013 avvenuto il 29 gennaio, Steve Ballmer, il CEO di Microsoft, è stato intervistato da Businessweek in merito alla nuova strategia adottata per la rinnovata versione della suite d’ufficio più rinomata ed apprezzata a livello globale.

La nuova versione di Office è senza alcun dubbio un prodotto degno di nota ma ciò non salva Microsoft dalle critiche di Businessweek, e non solo, in merito ad un lancio tardivo, rispetto ad altre aziende concorrenti, di servizi cloud e, a tal proposito, il paragone tra SkyDrive e Dropbox, che stando a quelle che sono le ultime informazioni disponibili può contare su ben oltre 100 milioni di utenti, appare inevitabile.

Ponemon Institute classifica aziende privacy utenti

Privacy, gli utenti si fidano più di Microsoft che di Apple

Ponemon Institute classifica aziende privacy utenti

Stando a quanto emerso dalla versione 2012 dello studio pubblicato dal Ponemon Institute tra le aziende più affidabili per la privacy le corporation IT fanno da padrone ma, a quanto pare, gli utenti tendono a fidarsi molto più di Microsoft che di Apple, che, in ogni caso, non sono presenti tra le prime dieci posizioni della classifica.

Lo studio, basato su un’indagine condotta su centomila consumatori statunitensi adulti e 6.704 risposte, da infatti il primato ad American Express, Hewlett-Packard e Amazon preseti, rispettivamente, al primo, al secondo ed al terzo posto della classifica e che vanno a configurarsi come le aziende alle quali gli utenti guardano con maggior fiducia per quanto concerne la gestione dei dati personali.

Apple, preceduta da realtà quali eBay ed IBM, occupa invece la ventunesima posizione.

I partecipanti allo studio, a cui è stato richiesto di indicare le prime cinque società ritenute più sicure, specie per quanto riguarda l’invio del codice di sicurezza sociale e i dettagli della propria carta di credito, hanno quindi definitivo le posizioni della classica nella quale, appunto, Apple, inclusa nella top ten nelle edizioni della ricerca tra il 2009 e il 2011, non ha ricevuto segnalazioni sufficienti per poter rientrare nell’elenco.

Google Maps Corea del Nord

La Corea del Nord è ora visibile su Google Maps

Google Maps Corea del Nord

A causa del regime profondamente autoritario che la governa la Corea del Nord è, praticamente da sempre, una tra le nazioni più inaccessibili presenti sul pianeta Terra.

Nonostante ciò il team di big G e, nello specifico, quello di Google Maps, è riuscito a portare online Pyongyang ed il resto del territorio della Corea del Nord.

Da alcune ore a questa parte, infatti, la Corea del Nord ha fatto il suo debutto ufficiale su Google Maps a cui, appunto, sono state aggiunte mappe dettagliate del paese asiatico mediante le quali è possibile individuare strade, ferrovie, scuole, ospedali, gli edifici governativi più importanti della zona ed anche le aree in cui opera la censura che risultano però ombreggiate da un colore marrone che va a distinguersi nettamente dallo sfondo di colore beige chiaro.

La novità è stata annunciata mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale di big G e segue la recente visita di Eric Schimidt nel paese asiatico.

Disinstallare software windows menu contestuale

Windows Uninstaller, disinstallare software agendo dal menu contestuale di Windows

Disinstallare software windows menu contestuale

Per poter procedere alla disinstallazione di uno o più software installati su Windows è necessario, salvo casi particolari, effettuare diversi passaggi.

Per poter disinstallare un software presente su Windows si dovrà infatti aprire il Pannello di controllo del sistema operativo, accedere alla sezione mediante la quale visualizzare tutti i programmi installati, individuare quello su cui si desidera agire e, infine, cliccare sulla voce Dinstalla per poterlo rimuovere.

Si tratta di un’operazione che risulta abbastanza semplice da eseguire ma ciò non esclude il fatto che alcuni tra voi lettori di Geekissimo possano desiderare di “snellire” l’intera procedura in questione e, di conseguenza, di velocizzare il processo di disinstallazione dei software.

Di default non è possibile far nulla ma ricorrendo invece all’utilizzo di Windows Uninstaller si.

Facearound, la prima Facebook-app di ricerca geolocale che fa scuola

Facearound

Di applicazioni accessibili da mobile e dedicate, appunto, a smartphone e tablet ne esistono oramai tantissime (circa 65 miliardi, così come emerso in occasione del CES 2013) ognuna delle quali in grado di rispondere alle più svariate esigenze dell’utenza e parecchie delle quali dedicate alla sfera social ed a quella della localizzazione.

Dal perfetto connubio dell’una e dell’altra Facearound è riuscita subito a farsi notare scalando rapidamente la classifica dell’App Store di Apple e facendo immediatamente parlare di sé.

Facearound, lanciata nel 2012, è infatti un’applicazione completamente integrata in Facebook per la ricerca geolocale di locali e la condivisione di suggerimenti, caratteristiche queste che hanno anticipato addirittura di molti mesi l’analogo servizio recentemente annunciato dallo stesso colosso in blu – Nearby – e che va a configurarsi come il fiore all’occhiello dell’italiana Business Competence, la società italiana alle spalle dell’app, dal 2007 specializzata in servizi ITC e Business Strategy.

Facearound, infatti, possiede alcune caratteristiche uniche come il design estremamente accattivante ed altamente intuitivo ma sopratutto un sistema integrato di dealing e couponing (le offerte riservate agli utenti dell’app) senza intermediazioni con i leader di settore nel campo dei gruppi di acquisto, un modello questo che va nella direzione di superare i più tradizionali Groupon, Groupalia, Tripadvisor etc.

Considerando il fatto che Facebook, allo stato attuale delle cose, è il social network per eccellenza e molto probabilmente resterà tale per ancora molti anni a venire, è logico che per poter crescere ulteriormente e, di conseguenza, per poter contare su un sempre maggior numero di utenti, Facebook deve continuare ad arricchirsi di nuovi ed utili servizi, come Facearound.

CES 2014, YouTube presenterà il codec VP9 per lo streaming dei video 4K

YouTube sperimenterà la sottoscrizione dei canali a pagamento?

YouTube sottoscrizione canali a pagamento

Stando a quanto riportato da alcune fonti anonime ritenute affidabili Google ha per YouTube un nuovo progetto in cantiere che prevede la sperimentazione, a partire dalla prossima primavera, della sottoscrizione a pagamento per i singoli canali, una probabilità questa che era già stata accennata lo scorso anno dal CEO Salar Kamangar.

Al momento non è ancora chiaro quali tipologie di video potrebbero far parte dell’iniziativa ma stando ai primi rumors dovrebbe trattarsi di eventi live, tutorial e clip contenenti suggerimenti sul mondo finanziario e tra le prime realtà coinvolte nel progetto potrebbero figurare canali quali Machinima, Maker Studios e Fullscreen che attualmente contano milioni di iscritti e di visualizzaioni.

La mossa in questione, qualora effettiva, andrebbe a configurarsi come il tentativo, da parte di big G, di sottrarre quote di mercato alla tradizionale TV.

Skype 2 miliardi di minuti al giorno

Skype, lettera aperta a Microsoft per far chiarezza sulla privacy degli utenti

Skype lettera aperta Microsoft

Microsoft dovrà fare chiarezza sulle garanzie di privacy per gli utenti Skype e sull’effettiva riservatezza delle conversazioni tenute dagli stessi in modo tale da poter far luce su quello che è il mouds operandi del celebre client VoIP e sull’effettivo grado di sicurezza di coloro che se ne servono.

La richiesta è stata fatta da un gruppo di organizzazioni internazionali specializzate nella tutela della privacy e dei diritti digitali unitamente ad una folta schiera di programmatori, giornalisti ed attivisti del web, per un totale di 61 individui e 45 organizzazioni, che, tutti insieme, hanno provveduto ad inviare una lettera aperta a Microsoft.

La lettera, nello specifico, è stata indirizzata a Tony Bates, il presidente della divisione Skype di Microfost, a Brendon Lynch, il responsabile Microsoft per la privacy, e a Brad Smith, il consulente generale dell’azienda di Redmond.

Con la lettera vengono fatte a Microsoft precise richieste motivate da una serie di dichiarazioni contrastanti che si sono susseguite nel corso del tempo e che non permettono di avere certezze in merito alla sicurezza delle conversazioni sulla rete Skype.

WhatsApp sotto accusa per violazione della privacy

WhatsApp violazione privacy Canada Olanda

WhatsApp, il celebre servizio di messaggistica istantanea disponibile per tutte le principali piattaoforme mobile, è stato accusato, proprio nel corso delle ultime ore, di violare le normative sulla privacy che vigono in Canada e in Olanda.

In seguito all’indagine condotta dall’Office of the Privacy Commissioner of Canada (OPC) e dalla Dutch Data Protection Authority è infatti emerso che WhatsApp consente agli utenti di utilizzare l’app solo e soltanto se viene garantito l’accesso all’intera rubrica dello smartphone in uso, un dato questo che implica l’archiviazione sui server dell’azienda di tutte le informazioni personali di coloro che non utilizzano il servizio.

A tal proposito, a settembre dello scorso anno WhatsApp introdusse la crittografia onde evitare eventuali intercettazioni delle comunicazioni, sopratutto per quelle effettuate tramite reti Wi-Fi non protette.

Sempre nel 2012 la compagnia si impegnò anche nel rafforzare il processo di autenticazione degli utenti sfruttando una chiave generata in modo casuale in alternativa ai numeri che identificano in maniera univoca il device in uso (MAC e IMEI).