SNES

SNES mini, in arrivo anche il Super Nintendo in miniatura?

Con il lancio sul mercato del Nintendo Classic Mini avvenuto nei mesi scorsi, Nintendo è riuscita dare a tutti l’ennesima dimostrazione di come il retrogaming sia ancora oggi un grande affare, non solo per quel che concerne l’immagine di un’azienda ma anche a livello economico. La manovra in questione era stata attuata con il preciso obiettivo di richiamare l’attenzione sul brand in vista del lancio di Switch ma è stata accolta con un entusiasmo tale da mandare sold out fin dalla fase di pre-ordine le unità programmate.

SNES

Adesso, però, Nintendo Classic Mini è ufficialmente fuori produzione e per acquistare la mini console è necessario affidarsi alle aste online e nella migliore delle ipotesi sborsare centinaia di euro. Ciononostante, stando a quelle che sono le più recenti indiscrezioni Nintendo potrebbe un’altra sorpresa in cantiere: uno SNES mini.

Instagram

Instagram, ecco la modalità offline

Considerando che più dell’80% degli iscritti ad Instagram risiedono al di fuori dei confini americani ed è dunque indispensabile che l’applicazione possa disporre di un qualche utile accorgimento per garantire il suo funzionamento anche dove la connettività è molto scarsa.

Instagram

Instagram

In virtù di ciò, all’appuntamento di F8, la conferenza per gli sviluppatori di Facebook, Instagram ha annunciato che è in fase di distribuzione una soluzione che consentirà di accedere alle funzionalità dell’applicazione anche offline, vale a dire in assenza di una connessione ad internet.

Foto che mostra Netflix in uso su iPad

Netflix, manca poco ai 100 milioni di abbonati

Netflix si avvicina sempre di più al traguardo dei 100 milioni di abbonati mondiali. La notizia è emersa dai dati fiscali resi noti nel corso delle ultime ore in relazione al primo quarto del 2017. Si tratta di una crescita forse più lenta rispetto a quanto ipotizzato dagli analisti di Wall Street ma comunque decisamente positiva. Ad aumentare è inoltre il confronto con la concorrenza.

Foto che mostra Netflix in uso su iPad

Nel dettaglio, nel primo quarto del 2017, Netflix è giunto a quota 99 milioni di abbonati, mentre il traguardo dei 100 milioni di sottoscrittori dovrebbe essere raggiunto entro pochissimi giorni. L’obiettivo, in realtà, potrebbe essere stato raggiunto nel corso del weekend, ma al momento il colosso statunitense non ha confermato nulla.

Microsoft

Microsoft, rimborsi self-service sul Windows Store

Microsoft sta cominciato ad introdurre una nuova politica di rimborso self-service sul suo Windows Store, che va ad interessati prodotti digitali come giochi e applicazioni, sia su Windows 10 che nelle console Xbox One. Una traccia di questa novità è stata individuata nell’ultima build sviluppo di Xbox One da tutti coloro che sono iscritti al programma Xbox Insider.

Microsoft

Tale nuova politica è stata scelta a seguito dei molti feedback ricevuti da Microsoft dai suoi Insider. Quindi, ancora una volta Microsoft ha deciso di ascoltare i suoi utenti per inserire funzionalità che rispondano alle loro esigenze.

Facebook Messenger

Facebook Messenger, a quota 1,2 miliari di utenti attivi

Facebook Messenger ha raggiunto quota 1,2 miliardi di utenti attivi al mese. Si tratta di un traguardo davvero molto importante per Facebook, in particolar modo se si considera che negli ultimi 8 mesi la crescita effettiva è stata di 200 milioni di utenti. Il dato, quindi, ben spiega il grande apprezzamento dell’applicazione di comunicazione resa disponibile dal social network.

Facebook Messenger

Tagliando questo traguardo, Facebook Messenger raggiunge WhatsApp, altra applicazione di proprietà di Facebook, e doppia il numero di utenti attivi di Instagram, che appartiene sempre a Facebook. Facebook Messenger si avvicina anche al social network stesso che secondo gli ultimi dati possiede oltre 1,7 miliardi di utenti attivi al mese.

Windows Vista

Windows Vista, supporto terminato

Microsoft ha fatto sapere che interromperà oggi, 11 aprile, il supporto esteso a Windows Vista. Questo sta a significare che a partire da domani l’azienda non offrirà più nessuna patch correttiva per l’OS in questione.

Windows Vista

Gli utenti potranno comunque continuare ad utilizzare il sistema operativo ma saranno d’ora in avanti saranno maggiormente soggetti a rischi considerando che Microsoft non si occuperà più di chiudere alcuna falla di sicurezza. Il suggerimento, quindi, è quello di passare ad utilizzare un sistema operativo più recente, come nel caso di Windows 10.

Foto di un iMac

Mac, malware in crescita

A quanto pare anche l’universo dei Mac è sempre più vittima degli attacchi malware. È esattamente questo quel che è emerso da un recente report pubblicato da McAfee, la nota società specializzata in soluzioni di sicurezza software, nell’analizzare l’andamento di OS X e macOS nel 2016 da pochi mesi concluso.

Foto di un iMac

Stando infatti a quanto riportato, vi sarebbe stato un incremento del tutto inedito in poco più di un anno, al punto tale da confermare come l’environment digitale Apple abbia attirato sempre più attenzioni da parte dei malintenzionati. Più precisamente, entro il quarto trimestre del 2016 si è assistito al proliferare di 460.000 malware destinati a OS X e macOS.

Foto che mostra uno smartphone Android

Android e vulnerabilità nei chipset WiFi, ecco cosa c’è da sapere

Gal Beniamini, un ricercatore del team Google Project Zero, ha scoperto l’esistenza di una grave vulnerabilità nei chipset WiFi prodotti da Broadcom e integrati in molti smartphone Android attualmente diffusi (oltre che negli iPhone). Stando a quanto reso noto, il bug potrebbe essere sfruttato per eseguire codice arbitrario sul dispositivo, inviato tramite rete WiFi, senza richieder alcuna interazione da parte dell’utente.

Foto che mostra uno smartphone Android

La vulnerabilità è stata già corretta da Apple in iOS 10.3.1 e da Google con l’aggiornamento rilasciato il 5 aprile per i suoi Nexus ma purtroppo la patch di sicurezza non verrà distribuita per i dispositivi Android più vecchi. L’unica soluzione è dunque quella di prestare attenzione alle reti WiFi pubbliche.

Amazon scatola

Amazon, con Prime Now la spesa si fa dal computer

Amazon ha provveduto ad ampliare ulteriormente il suo servizio Prime Now in Italia rendendolo accessibile non solo da applicazione mobile ma, a partire da questo momento, anche da Desktop. Questo significa che d’ora in avanti gli abbonati Amazon Prime potranno più facilmente fare la spesa e riceverla entro due ore direttamente a casa.

Amazon scatola

Usare Amazon Prime dal computer è davvero molto semplice. Gli abbonati Amazon Prime coperti dal servizio Now non dovranno far altro che recarsi sul sito dedicato ed iniziare a comperare i prodotti che saranno consegnati rapidamente al loro indirizzo.

Netflix

Netflix, download possibile su Windows 10

D’ora in avanti, alcuni show di Netflix potranno essere scaricati su laptop e tablet aggiornati a Windows 10. L’annuncio della novità è giunto nel corso delle ultime ore, in seguito all’abilitazione della funzione “Download & Go” sui dispositivi mobile Android e iOS. La selezione dei contenuti dovrebbe essere identica a smartphone e tablet, anche se al momento giungono report contrastanti sul catalogo.

Netflix

Nel corso dell’ultimo trimestre del 2016, Netflix ha deciso di offrire il download dei propri contenuti per la visione offline su device mobile, in modo tale da andare incontro alle esigenze degli utenti privi di una connessione stabile, al fine di garantire un flusso streaming ininterrotto. Inizialmente la funzione non è stata resa disponibile anche su laptop e desktop ma con la recente estensione a Windows 10 anche i comuni computer potranno sfruttare questa comoda opzione, anche se con qualche limitazione.

Foto che mostra il logo di Spotify

Spotify, album in anteprima per gli abbonamenti Premium

La cosa si vociferava già da qualche tempo a questa parte: a distinguere l’offerta di Spotify rivolta agli abbonati Premium e agli utenti free non saranno solamente l’obbligo per questi ultimi di ascoltare inserzioni pubblicitarie o la possibilità di scaricare i brani nella memoria interna dei dispositivi. Nel corso delle ultime ore sono infatti state confermate in via ufficiale le indiscrezioni circolate in rete nelle scorse settimane in base alle quale per chi scegliere di metter mano al portafogli vi sarà la possibilità di accedere agli album in anteprima.

Foto che mostra il logo di Spotify

La novità è stata decretata dai vertici di Spotify con Universal Music Group. Il contratto, stando a quanto emerso, dovrebbe inoltre prevedere che la piattaforma versi una cifra inferiore alla major discografica per ogni streaming delle canzoni.

Windows 10 è nuovamente in crescita

Windows 10 torna nuovamente a crescere, seppur abbastanza lentamente, dopo un mese in cui era leggermente calato. A render nota la buona nuova è il più rendete report di NetMarketShare, in base al quale, appunto, Windows 10 possiede una quota pari al 25,36% con un aumento dello 0,17%.

Trattasi di un aumento davvero risicato ma almeno il più recente sistema operativo di casa Microsoft è tornato a mostrate qualche segno. Chi invece continua a sorprendere è Windows 7 che non presenta segni di cedimento ed anzi rispetto al precedente mese cresce di 1,01 punti percentuali (49,42%). A continuare a calare è invece Windows XP che nonostante tutto possiede sempre una significativa quota di mercato del 7,44% superiore a quella di Windows 8.1 e cioè del 6,66%.

Immagine che mostra il logo di Twitter

Twitter non conteggia più i nomi utente

Gli username di Twitter non verranno più conteggiati nei 140 caratteri dei messaggi. Adesso è ufficiale, l’annuncio è stato dato dal social network stesso proprio nel corso delle ultime ore. Con questo ultimo importante cambiamento i piani alti del celebre servizio di micro blogging sperano di offrire agli iscritti una maggiore libertà nel rispondere ai messaggi.

Immagine che mostra il logo di Twitter

Da notare che circa un anno fa Twitter comunico la sua intenzione di non conteggiare più nei 140 caratteri disponibili alcuni elementi come video e foto. Tuttavia non tutte queste novità sono arrivate subito. Per quanto concerne il caso specifico dell’esclusione del conteggio degli username, i test sono iniziati solamente lo scorso autunno ed ora, dopo una lunga attesa, gli utenti Web, iOS ed Android di Twitter possono finalmente dimenticarsi di far rientrare nei conteggi gli username in quanto non saranno più considerati nei 140 caratteri.

Foto della presentazione di Apple Music durante la WWDC 2015

Apple Music batte Spotify in utenti mensili

Apple Music, sebbene ancora ben lontana dal raggiungere il numero di abbonati totali del rivale Spotify, è riuscita già a conquistare una prima vittoria a discapito della concorrenza. Secondo una recente analisi pubblicata da Verto, infatti, il servizio di streaming reso disponibile dall’azienda di Cupertino batte la concorrenza sul fronte degli utenti unici mensili, presumibilmente anche grazie alla sua trial di tre mesi. Da notare che i dati in questione sono inoltre al ribasso, visto e considerato che Verto analizza unicamente gli accessi via mobile.

Foto della presentazione di Apple Music durante la WWDC 2015

Più nello specifico, sulla base delle abitudini di streaming registrate durante lo scorso febbraio prendendo in esame un campione rappresentativo di 20.000 utenti, sparsi tra il Regno Unito e gli Stati Uniti., Apple Music ha conquistato 40.7 milioni di utenti unici mensili. Segue Pandora, con 32,6 milioni, quindi Spotify con 30,4 milioni. Buone performance anche per due altri servizi, non altrettanto diffusi come i precedenti: iHeartRadio e SoundCloud.