Flame si suicida

Flame si sta suicidando, parola di Symantec

Flame si suicida

Di Flame, il supervirus scoperto da Kaspersky e che è stato identificato come una tra le peggiori minacce informatiche, se ne parla già da diversi giorni a questa parte ma proprio nel corso delle ultime ore hanno iniziato a circolare in rete nuove informazioni provenienti, questa volta, direttamente dal fronte Symantec.

Stando a quanto reso noto dalla nota software house specializzata in sicurezza informatica Flame sarebbe stato aggiornato per attivare da remoto una procedura di suicidio su tutti i computer infetti.

Gli autori del malware stanno infatti trasmettendo del codice capace di rimuovere completamente il virus in modo tale da andare ad impedire ai ricercatori di sicurezza di studiarne il funzionamento e, di conseguenza, di sviluppare le opportune contromisure.

Victor Thakur, uno degli esperti di Symantec, ha infatti dichiarato che gli sviluppatori di Flame sono ben consapevoli di essere sotto osservazione motivo per il quale hanno deciso di agire così come appena descritto.

Google Nexus Tablet conferma Asus e foto

Google Nexus Tablet: la conferma da Asus e le prime presunte foto

Google Nexus Tablet conferma Asus e foto

Del tablet di Google se ne parla già da qualche tempo a questa parte e nel corso degli ultimi mesi i rumors a riguardo sono diventati sempre più insistenti ma, sino a qualche ora addietro, sembravano esserci ancora parecchie incertezze.

Da pochissimo, però, un’ulteriore ed interessante informazione ha iniziato a rimbalzare in rete: durante il Computex 2012 di Taipei, un rappresentante anonimo di ASUS avrebbe confermato che l’azienda è pronta a lanciare una nuova tavoletta digitale realizzata in partnership con Google.

Si tratta di un’informazione di particolare importanza che mette in evidenza come la presentazione del tablet di Google, altrimenti conosciuto anche come Google Nexus Tablet, sia davvero imminente.

FileInfo, cercare informazioni dettagliate per tutte le estensioni dei file

Esistono migliaia di estensioni di file e non è certo un mistero il fatto che, talvolta, riuscire ad individuare l’applicazione più adatta per poter aprire correttamente quanto d’interese può risultare molto ma molto difficile.

Si tratta di una situazione con la quale, sicuramente, molti tra voi lettori di Geekissimo si saranno ritrovati ad avere a che fare più e più volte.

D’ora in avanti, però, piuttosto che passare ore ed ore a cercare online informazioni circa l’estensione di uno o più file sarà possibile ricorrere all’utilizzo di un’apposita risorsa in rete quale FileInfo.

Si tratta, per l’appunto, di un interessante servizio web, utilizzabile in maniera totalmente gratuita e senza dover effettuare alcun tipo di sottoscrizione, che, così come suggerisce lo steso nome, permette di cercare ed ottenere tutti i dettagli relativi ad ogni tipologia di file semplicemente digitandone l’estensione nell’apposita casella di ricerca.

BackupBox, trasferire file tra vari servizi di cloud storage in maniera automatica

Il fatto che i servizi di cloud storage stanno diventando, giorno dopo giorno, sempre più popolari tra la vasta utenza non è certo una novità e tra quelli maggiormente utilizzati vi è senza alcun dubbio Dropbox ma anche Box e SkyDrive.

I servizi di cloud storage, tuttavia, per quanto utili possano essere, risultano però manchevoli di una feature che potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza in molteplici circostanze: la possibilità di trasferire specifici file da un servizio all’altro.

Tutti i file archiviati su un dato servizio di cloud storage risultano infatti accessibili da qualsiasi posizione e possono essere condivisi, qualora necessario, con amici, parenti, colleghi o con qualsiasi altra persone alla quale si sceglie di fornire l’apposito collegamento ma, purtroppo, così come già accennato, non sono trasferibili da una risorsa all’altra.

Per ovviare a questo piccolo ma fastidioso inconveniente è però possibile ricorrere all’utilizzo di BackupBox e chi tra voi lettori di Geekissimo è solito servirsi di più servizi di cloud storage simultaneamente sarà sicuramente molto felice di poterne fare la conoscenza.

Ma di che cosa si tratta? Scopriamolo immediatamente!

Hide Folders, nascondere file e cartelle e preservare l’accesso al software con una password

Preservare l’accesso ai propri dati, specie quelli di una certa rilevanza, è molto importante, ancor di più quando ci si ritrova a dover condividere con altri utenti l’utilizzo di una data postazione multimediale.

A tal proposito, con il passare del tempo, i sistemi operativi Windows sono andati ad integrare un sempre maggior numero di features volte, appunto, ad incrementare il grado di sicurezza degli utenti ma nonostante ciò cercare di preservare ulteriormente l’accesso ai propri dati di certo non è un male.

Tenendo conto di quanto appena affermato un programmino quale Hide Folders può rivelarsi molto ma molto utile.

Hide Folders, infatti, è un software totalmente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows che, una volta in uso, permetterà di proteggere file e cartelle nascondendoli agli occhi di altri eventuali utenti indiscreti.

Per eseguire l’operazione in questione sarà sufficiente agire dalla finestra di Hide Folders (ad inizio post è disponibile anche uno screenshot illustrativo).

MultiWall, gestire lo sfondo del desktop su configurazioni multi-monitor

Chi, tra voi lettori di Geekissimo, è solito servirsi, per svariate ragioni, di una configurazione multi-monitor avrà di certo provato, almeno una volta, uno tra i tanti ed appositi strumenti mediante cui tentare di gestire nel miglior modo possibile lo sfondo o gli sfondi impiegati per il proprio desktop.

Nel caso in in cui tutto quanto utilizzato sino a questo momento non fosse riuscito a suscitare particolare entusiasmo allora dovreste proprio dare un’occhiata a MultiWall.

Si tratta, appunto, di un software totalmente gratuito ed utilizzabile senza alcun problema su tutti i sistemi operativi Windows che, una volta in uso, consente di impostare lo sfondo del desktop su qualsiasi configurazione di computer, specie nel caso dei multi-monitor.

Il software, dopo essere stato avviato, consentirà di scegliere se se impostare gli sfondi per ciascuno dei monitor collegati al PC, così come illustrato anche nello screenshot d’esempio presente all’inizio di questo post.

Google Street View multa 7 milioni di dollari

Street View: la vittoria di Google in Svizzera

Google Street View vittoria in Svizzera

Si torna a discutere ancora una volta di Google e, nello specifico, di Street View ma, a differenza di quanto accaduto alcuni giorni addietro, ad essere sotto esame è un particolare algoritmo impiegato da big G, quello mediante cui viene eseguito lo sfocamento automatico di volti e targhe dei veicoli che risultano riconoscibili nelle foto del servizio.

I giudici della Svizzera, uno tra i pesi europei più attenti in fatto di privacy, hanno infatti stabilito che Google non deve e non dovrà intervenire sull’algoritmo in questione.

Secondo la Suprema Corte Svizzera, infatti, big G non ha alcun obbligo di garantire che il 100% dei visi ripresi in Street View siano oscurati.

È infatti sufficiente che l’azienda si sia attivata sin dal primo momento per eseguire la procedura in questione automaticamente rendendosi disponibile per l’offuscamento manuale qualora necessario tenendo conto delle eventuali segnalazioni degli utenti.

Print Friendly and PDF, ottimizzare per la stampa le pagine web aperte in Chrome

Spesso capita di dover stampare intere pagine web di cui, però, soltanto una parte di esse fa riferimento a quelli che sono i contenuti di effettivo interesse.

Purtroppo, però, i browser web, così come avrà già avuto modo di verificare la maggior parte di voi lettori di Geekissimo, di default non integrano alcuna opzione apposita mediante cui poter escludere dal processo di stampa le sezioni delle pagine web che risultano inutili.

Qualora però venga impiegato Google Chrome è possibile ovviare a quanto appena descritto ricorrendo all’impiego di Print Friendly and PDF.

QuickMove, organizzare automaticamente i file in cartelle in base al nome e all’estensione

La maggior parte degli utenti che, spesso e volentieri, si ritrova a scaricare file e documenti di varia tipologia da internet ha l’abitudine di archiviare il tutto direttamente sul desktop o alla rinfusa nella cartella dedicata, di default, ai download.

Al fine di reperire rapidamente quanto d’interesse in un secondo momento risulta però tanto utile quanto, al contempo, indispensabile ordinare tutto ciò che è stato scaricato dal web, un’operazione questa che può rivelarsi particolarmente scocciante, specie quando gli elementi su cui agire risultano molteplici.

Tenendo conto di quanto appena affermato uno strumento quale QuickMove potrebbe quindi rivelarsi molto ma molto utile.

QuickMove, infatti, è un software totalmente gratuito ed utilizzabile su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che consente di creare specifiche regole in base alle quale i file verranno spostati ed organizzati in cartelle separate tenendo conto del loro nome e alla loro estensione.

Last.fm attacco hacker

Attacco cracker: dopo LinkedIn è il turno di Last.fm

Last.fm attacco hacker

Dopo LinkedIn che, nel corso della giornata di ieri, ha allertato i suoi utenti relativamente all’attacco hacker al quale è stato soggetto e conseguenzialmente al quale sono state trafugate circa 6 milioni di password, è ora il turno di Last.fm.

Il ben noto servizio di musica in streaming ha infatti subito un attacco cracker che ha esposto buona parte dell’intero databse contente le password degli utenti.

Ad ammetterlo è stata la stessa società mediante la pubblicazione di un apposita nota nella quale, unitamente all’avviso in questione, ha anche aggiunto che sono attualmente in corso apposite indagini interne miranti alla valutazione dell’effettiva gravità della situazione.

Facebook App Center

Il Facebook App Center fa il suo esordio ufficiale

Facebook App Center

Qualche settimana addietro aveva iniziato a circolare la notizia facente riferimento alla volontà di Facebook di rendere disponibile un suo app center ponendo come obiettivo, analogamente, o quasi, agli altri app store attualmente presenti sulla piazza, quello di raccogliere tutte le applicazioni disponibili e rivelandosi quindi sia una vetrina per gli sviluppatori sia un punto di riferimento per gli utenti.

Sino a qualche giorno fa, però, non risultavano disponibili ulteriori info sul lancio del marketplace in salsa Facebook, una situazione questa che nel corso delle ultime ore è invece radicalmente cambiata: l’app store del social network in blu più celebre al mondo ha ufficialmente aperto i battenti e d’ora in avanti potrà essere identificato dalla vasta utenza con il nome di Facebook App Center.

Nonostante il suo recentissimo esordio Facebook App Center può già contare su circa 600 applicazioni, diverse delle quali utilizzabili anche da device iOS ed Android.

Apple vuole bloccare Samsung Galaxy S III

Apple vuole bloccare le vendite del Samsung Galaxy S III

Apple vuole bloccare Samsung Galaxy S III

La patent war che da tempo oramai immemore tiene impegnati i grandi colossi dell’IT e, in particolar modo, Apple e Samsung sembra proprio non essere destinata a finire così come testimoniato dai più recenti avvenimenti che, appunto, vedono coinvolte la ben nota società sudcoreana e l’azienda della mela morsicata più celebre al mondo.

Stando a quanto reso noto proprio nel corso delle ultime ore risulta infatti che Cupertino ha inserito nella sua ingiunzione preliminare contro i dispositivi Android l’ultimissimo Samsung Galaxy S III che, appunto, andrebbe a violare due brevetti di proprietà Apple.

Magnify: una lente d’ingrandimento, e non solo, per Chrome in stile iOS

Chi naviga spesso online e chi, altrettanto frequentemente, ha difficoltà a visualizzare in maniera corretta gli elementi testuali annessi alle pagine web visitate sicuramente quest’oggi sarà più che felice di poter fare la conoscenza di Magnify… a patto però che venga impiegato Google Chrome come browser web.

Magnify, infatti, è un’estensione specifica per Chrome che, una volta installata, non soltanto consente di ingrandire gli elementi testuali presenti online ma, per di più, permette anche di eseguire rapidamente ricerche e traduzioni e di catturare screenshot.

Per eseguire le operazioni in questione tutto ciò che risulterà necessario fare non sarà altro che cliccare e tenere premuto con il tasto sinistro del mouse per circa un secondo sull’elemento su cui si desidera agire.

BitReplica, eseguire il backup dei propri dati creando appositi profili

Eseguire il backup dei propri file, specie di quelli aventi maggior rilevanza, va a configurasi come un’operazione particolarmente importante considerando che l’insorgenza di varie ed eventuali problematiche potrebbe causarne, in caso contrario, la perdita.

Per eseguire l’operazione in questione nel miglior modo possibile risultano disponibili molteplici applicativi freeware appositamente adibiti a tal scopo così come nel caso di BitReplica.

Si tratta, appunto, di un nuovo software totalmente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che può essere utilizzato per eseguire il backup dei profili utente del sistema, dei file di Outlook ed anche dei vari profili impiegati relativamente ai browser web in uso.

Il software, nel dettaglio, permette di creare appositi profili per l’esecuzione dei processi di backup e, per ciascuno di essi, di selezionare gli elementi relativamente ai quali si desidera agire.