Adsense sperimenta un nuovo formato con scroller

Youtube ultimamente si può considerare il “banco di prova” delle nuove sperimentazioni da parte di Google per quanto riguarda il programma di affiliazione Adsense. Già da qualche mese in America ci sono dei video beta nei quali è possibile visualizzare i famosissimi annunci contestuali.

Ora da un paio di giorni, sulla versione di YouTube di Hong Hong, è possibile vedere un nuovo tipo di formato, praticamente sarebbe il quadrato da 300×250 al quale hanno aggiunto delle freccette su e giù, con le quali si può scrollare l’insieme degli annunci, nell’immagine qui sopra potrete vedere le freccette, mentre nel video qui sotto è possibile vederne l’effetto in diretta, ma non si tratta del sito di youtube, bensì un altro sito americano.

Lista delle keywords (parole chiave) più ricercate del 2007 su Google divise per categorie

Google con anticipo di 2 settimane abbondanti sul 2008, ha rilasciato la lista delle keywords (parole chiave) più ricercate del 2007 su Google, il motore di ricerca più utilizzato al mondo. Molto dettagliate le liste, infatti questo anno troviamo la lista delle parole chiavi 2007 divise in categorie, orientate sopratutto per la ricerca USA e globale.

Ovvio che queste chiavi di ricerca non sono attendibili al 100% per l’italia, però ci possono aiutare a individuare keywords importanti per capire in quale direzione si muove la popolazione mondiale. Mi piacerebbe trovarne una in italiano ufficiale stilata da Google, ma finchè non ci sarà studiatevi attentamente queste liste 2007:


Ricerca Veloce (globale)

1. iphone
2. badoo
3. facebook
4. dailymotion
5. webkinz
6. youtube
7. ebuddy
8. second life
9. hi5
10. club penguin

Ricerca Veloce (U.S.A.)
1. iphone
2. webkinz
3. tmz
4. transformers
5. youtube
6. club penguin
7. myspace
8. heroes
9. facebook
10. anna nicole smith

Keyword maggiormente in calo confronto al 2006 (globale)
1. world cup
2. mozart
3. fifa
4. rebelde
5. kazaa
6. xanga
7. webdetente
8. sudoku
9. shakira
10. mp3

Csv AdStats: software definitivo per analizzare Adsense

Il weekend scorso sono stato ospite come relatore al convegno Gt e le conoscenze fatte, come sempre in questi casi non sono mai troppe e grazie alla segnalazione di Filippo, sono venuto a conoscenza di Csv AdStats, che a mio modesto parere è il software definitivo per analizzare e monitorare qualsiasi dettaglio di Adsense, specialmente ora che mi dice che è arrivato alla versione 4.

Il funzionamento è semplice ed intuitivo, una volta fatta l’installazione dovrete inserire il vostro accoun con la password, e attendere il processo di update e di sincronizzazione che può durare anche 1 ora se avere parecchi dati o un account di vecchia data, quindi non spaventatevi e attendete, i prossimi update saranno immediati.

Una volta effettuata la sincronizzazione avrete a disposizione un pannello completissimo, coadiuvato da grafici di ogni tipo, troverete i dettagli sia per contenuti che per la ricerca che per i refferals.

Chi clicca veramente sulle pubblicità online?

Ads

“Su internet i banner sono ovunque. La maggior parte di noi li ignora, ma c’è una piccola percentuale che li clicca regolarmente. Chi sono questi consumatori accaniti?”

Inizia così un interessante articolo (tradotto in italiano da Internazionale) di Danah Boyd, esperta di Social media dell’Harvard Berkman center for internet and society, che si addentra nel mondo della pubblicità online partendo da un dato: a fare click sui banner è “l’utente medio”.

Secondo i risultati di un interessante studio di Dave Morgan, responsabile della strategia pubblicitaria di Aol, la stragrande maggioranza delle persone (il numero può arrivare anche al 99 per cento) non fa click sugli annunci pubblicitari, mentre il restante uno per cento lo fa solo una volta al mese. All’interno di questo gruppo, meno del due per cento clicca più spesso, e sembra proprio che sia questa la fetta di utenti che assicura la maggior parte delle entrate. Secondo lo studio, si tratterebbe di donne, non giovanissime, interessate soprattutto a concorsi a premi.

Organizzazioni “trasparenti”? Google agli ultimi posti mondiali

Report

Google? È una delle organizzazioni “meno trasparenti” del mondo. Parola di One World Trust, che ha stilato una classifica di organizzazioni intergovernative, non governative e transnazionali basata su affidabilità, trasparenza, partecipazione, valutazione e meccanismi di risposta ai problemi.

Ebbene, Google si è classificato all’ultimo posto, con 17 punti, per affidabilità e responsabilità verso i propri utenti. Al penultimo posto, l’Interpol con 22 punti. In cima alla lista, invece, General Electric con un punteggio di 65 per le compagnie multinazionali, Christian Aid per le organizzazioni non governative e il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, con un punteggio di 88 per cento, per le organizzazioni intergovernative. Una “bella botta” per il gigante della ricerca.

Geekissimo presenta la prima striscia di Geekypedia by Albo


by Albo’07

Settembre è stato un mese di tante novità e cambiamenti per Geekissimo, ma ormai (come sanno i nostri lettori più affezionati), non ci fermiamo mai ed ecco a voi l’ultima novità.

Da oggi tutti i giovedì, Geekissimo avrà l’onore di pubblicare in esclusiva un fumetto originale, creato apposta per noi dal bravissimo Albo, fumettista di grande valore e bravura. Albo ha saputo interpretare perfettamente l’idea del personaggio che avevo in mente, e ha creato Geeky (sarebbe il protagonista qui sopra) dando il titolo di Geekypedia alla striscia.

Il titolo deriva proprio dalla famosa enciclopedia Wikipedia, e sarà proprio Geeky, che ci accompagnerà tramite la striscia settimanale in un simpatico e divertente modo di vedere il mondo geek.

La piaga dei falsi click sulle pubblicità e altre storie

AdSense

Google AdSense, uno dei sistemi pubblicitari più diffusi sul web, perderebbe circa un miliardo di dollari americani ogni anno per falsi o invalidi click. E le aziende, che si affidano a “Big G” per pubblicizzare su internet i loro prodotti corrono all’attacco, chiedendo maggiore trasparenza e metodi più sicuri nel riconoscimento dei click invalidi. È indubbio che il servizio si basa sulla fiducia dei publishers, che inseriscono gli annunci nei propri siti e che poi, però, non devono fare click (o non devono dire ai propri amici di farlo) per guadagnare qualche soldino in più. La piaga, però, esiste e almeno per il momento è incontrollabile, nonostante le norme anche troppo dure (di cui parleremo più avanti) inflitte da Google.

Il tasso di click non validi, spiega l’azienda, dal momento del lancio di AdWords nel 2002 non è mai salito al di sopra del dieci per cento del numero globale di click. Ogni punto percentuale di click invalido, però, rappresenta per Google 100 milioni di dollari all’anno in potenziale guadagno volato via, spiega alla testata canadese Cbc Shuman Ghosemajumder, business product manager di Google. Ma cosa accade quando si fa click su link invalidi? Chi paga? Come fa ad accorgersene la compagnia? E soprattutto: perché sempre più spesso webmaster assolutamente in buona fede si sono trovati di punto in bianco esclusi dal programma pubblicitario?

Adsense per cellulari disponibile da oggi anche per l’Italia

Dopo solo 2 mesi di prove riservate a pochissimi beta tester americani, da poche ore Adsense per Cellulari è disponibile per tutti anche in Italia.

Se avete un sito ottimizzato per i cellulari, scritto in WML, XHTML o cHTML, potrete cominciare a guadagnare online come fate normalmente con il vostro sito, anche sulla rete wap riservata ai cellulari.

Oltre ai famosi annunci contestuali, il nuovo servizio di pubblicità per il mercato Mobile, avrà un elemento fondamentale e rivoluzionario, il click-to-call, che permetterà durante la navigazione di avviare una chiamata con un semplice click, collegando telefonicamente l’utente all’azienda che ha fatto pubblicità nell’annuncio.