



Sempre più spesso capita che durante la nostra quotidiana navigazione incappiamo in pagine internet di nostro interesse. La prima cosa in assoluto che solitamente si fa è aggiungere il link nei preferiti per una rapida indicizzazione futura. Tavolta però, potrebbe essere necessario stampare quel determinato contenuto in modo da avere una copia da conservare.
Le limitazioni in questo caso sono che la maggior parte dei siti web utilizzano della pubblicità per arricchire il contenuto e quindi andando a stampre quel determinato documento si avrebbe uno spreco di inchiostro non indifferente ( soprattutto se le pagine sono più di una ndr ). Come fuorviare questa pecca? Beh semplice. E’ stata sviluppata un estensione per Google Chrome il cui nome è Readability Redux che ci permetterà di rimuovere gli elementi in eccesso.


Quante volte avrete trovato dei gruppi che spiegavano come cambiare il look a facebook, è quante volte si sono rivelate delle vere e proprie prese per i fondelli, visto che il metodo magico era quello di far iscrivere una decina di persone ed aspettare. Ho perso il conto delle volte che ho detto ad i miei amici che sono tutte cretinate e non servono assolutamente a nulla, se non a rimpinguare l’elenco degli iscritti al gruppo (il movente rimane ancora un mistero).
In questo post non troverete uno di quei metodi fasulli consigliati dai gruppi, ma un estensione per Firefox funzionante al 100%. Per essere più precisi si tratta di uno script per Greasemonkey. Dopo la sua installazione, le pagine di facebook cambieranno colore, e non sarà un cambiamento casuale, ma dovuto al’immagine contenuta all’interno della pagina. Quindi, ogni pagina avrà un colore differente.
Come più volte ribadito Google Chrome dal momento della sua nascista si è imposto in maniera unica e decisa nel mercato dei browser. L’ha fatto con l’estrema potenza con cui è stato sviluppato e con le estensioni che lo rendono davvero versatile e altrettanto usufruibile.
E proprio tramite le estensioni che presentiamo l’articolo odierno. Ciò che andremo a testare si chiama SAB Status ed permette di avere a disposizione un download manager per Google Chrome.


Utilizzando il computer per diverse ore si finirà prima o poi per riempire la barra delle applicazioni fino all’orlo. Usare il computer diventerà sicuramente un compito leggermente più difficoltoso, visto che i pulsanti nella barra delle applicazioni diventeranno sempre più numerosi, sempre più piccoli e di conseguenza sempre più difficili da leggere.
Ovviamente questo non è uno di quei problemi che minano la nostra stabilità mentale, ma alla lunga può portare ad errori nella scelta dei pulsanti, perché troppo vicini tra loro. Una possibile soluzione è la chiusura di alcune applicazioni. Questo metodo è inapplicabile quando, però, stiamo usando tutti i software aperti.



Finalmente una buona notizia per gli utenti Opera, dopo che in queste ultime settimane la maggior parte dell’attenzione è stata dedicata al futuro rilascio di Google Chrome 5, che vi abbiamo approfonditamente recensito svelandovene diversi retroscena, tra cui l’inclusione di default di Google Translate senza dover obbligatoriamente installare prima la Google Toolbar. Il team del browser norvegese ha deciso di rispondere rilasciando la versione Beta di Opera 10.5, che fornisce finalmente una visione d’insieme abbastanza stabile di come sarà il nuovo Opera, senza la profonda incertezza delle versioni Alpha e Pre-Alpha.

Google Translate, per chi non lo conoscesse, è il servizio gratuito di Google per tradurre pagine web o semplici porzioni di testo con un click, che recentemente si è aggiornato aggiungendo anche qualche piccola funzione pratica (ad esempio, la possibilità di scambiare di ordine la lingua d’origine e la lingua in cui tradurre, una situazione nella quale ci saremo trovati sicuramente tutti e che risultava sicuramente molto fastidiosa da ricambiare ogni volta).

In queste ultime settimane le indiscrezioni e le news ufficiali riguardanti Opera 10 si sono succedute ad un ritmo impressionante, complice anche la versione 10.5 ancora in sviluppo, che a quanto pare garantirà ottime prestazioni, viste le sue eccezionali performance che le hanno permesso di battere Firefox e raggiungere Chrome sin da quando era ancora nello stadio Pre-Alpha. Inutile dire che Opera 10 è affascinante anche sotto molti altri aspetti, come ad esempio quello della grafica, innovativa e bella da vedere come sempre.

La stabilità, sicurezza e grande flessibilità (dovuta agli addon) di Firefox è stata finora solo una visione per tutti gli utenti Mobile, che hanno potuto utilizzare come browser alternativo a quelli inclusi di default nel cellulare/smartphone solo “colossi” del genere come Opera Mini ed altri, che per quanto possano essere ben fatti e performanti non daranno mai all’utente l’impressione di familiarità che darebbe l’uso del browser utilizzato normalmente a casa.

Da quando chrome ha la possibilità di ospitare delle estensioni, è diventato un serio concorrente degli altri browser. Dalla versione 4 di chrome oltre ad essere un serio competitor è diventato anche un temibile avversario di firefox. Infatti, nell’ultima versione, il browser supporta nativamente gli script che in firefox funzionavano grazie a Greasemonkey. In pochissimo tempo, dunque, si sono aggiunte altre 40 mila estensioni!
In effetti non è proprio così, visto che c’è una piccola percentuale di script che non è ancora supportata. Questa percentuale si aggira tra il 15_25% a detta del blog di chrome (questo problema è dovuto alle troppe differenze che ci sono tra i due browser open source). Non è comunque male se consideriamo tutti quegli script che eravamo abituati ad usare solo in firefox, che ora sono disponibili anche in chrome.