Il Partito Pirata acquista sempre più consensi

pirateparty

Quando il Pirate Party (Partito Pirata) fu fondato nei primi mesi del 2006 in Svezia la stampa europea lo accolse con molto scetticismo. Che però dopo le ultime elezioni europee è oramai del tutto immotivato, infatti cosi come in Italia partiti minori hanno fatto un balzo cosi in Svezia il partito Pirata ha conquistato 7 punti percentuali.

Questo vuol dire due dei 18 seggi disponibili per la Svezia al Parlamento Europeo. L’obbiettivo principale di questo partito è ovviamente di legalizzare la condivisione di file in internet.

FileTwt, condividere files attraverso Twitter

filetwt

Questo è un dato di fatto, la diffusione di Twitter è tale che le applicazioni sviluppate per questo social network sono tantissime. Ormai si può fare di tutto, (qui c’è un altro esempio) a dispetto dei messaggini da 140 caratteri. Ora, con FileTwt, saremo in grado anche di condividere dei files con i nostri contatti tramite Twitter.

Il funzionamento è molto semplice. Dall’home page dell’applicazione possiamo collegarci al nostro account con user e pass, dunque, dopo aver selezionato il file da caricare, l’unica cosa rimanente da fare sarà inserire una descrizione.

Kadoo: 10 GigaByte di archivi decisamente social e condivisibili!

Kadoo

L’hard disk si sta riempiendo. Sarebbe ora di fare pulizia. Ma cosa eliminare? “Questo no, questo neanche, questo per carità!”. Tipica scenetta dell’utente medio, a prescindere dal numero di dischi che abbia.

Facciamoci furbi: la rete internet ci tenda una mano in molte delle situazioni nelle quali possiamo trovarci. Non può non farlo in questo caso, anche perché esiste un servizio online che può fare proprio per noi. Il suo nome è Kadoo!

Kadoo è un ottimo sito che offre a tutti gli utenti registrati ben 10 GB di spazio per archiviare tutto ciò che vorremmo e che, tra le altre cose, avendo una vocazione “social”, consente di condividere i nostri file tra amici, parenti ed altre persone.

RapidZearch, ottimo motore di ricerca per file!

RapidZearch

Articolo soft per questa domenica. Le feste, oramai solo ricordo, ci mancano, e questo spiraglio di tranquillità sembra essere davvero rilassante. Rilassiamoci quindi sul serio, e facciamolo magari accompagnati dallo svolgimento di un’azione che facciamo spesso: scarichiamo qualcosa di bello dalla rete!

Come qualcuno ha fatto notare, non a torto, in passato, il filesharing mediante il Peer To Peer, sembra esser stato affiancato da un altro tipo di filesharing: quello sulla rete, via browser! E all’uopo potrebbe esserci molto utile un sito come RapidZearch!

RapidZearch è un ottimo sito che consente di ricercare file contemporaneamente da alcuni dei più importanti servizi di file hosting al mondo, ossia RapidShare, MegaUpload, MediaFire, Badongo, SendSpace e 4Shared!

Guida al FileSharing: “quale programma per quel tipo di file”, approfondimento!

P2P

Primo giorno di un nuovo anno. Che bello! Smaltita l’ultima sbronza del 2008, siamo di nuovo qui, insieme, a leggere e perché no, scrivere, su Geekissimo, con un nuovo argomento davanti ai nostri occhi. E con un altro articolo-approfondimento, come è stato un po’ quello di ieri sul web 3.0.

Di solito ciò che si fa il primo dell’anno, si fa tutto l’anno. Ecco, appunto. Da blogger quindi credo di far bene a parlare di uno degli argomenti che più mi vanno a genio: il FileSharing! Sperando che la gioia nel parlarvi di questo, possa appunto durare per i prossimi 364 giorni del 2009.

Quello che vi propongo oggi è un testo che potrebbe essere utile ogni giorno, per meglio affrontare la nostra vita alle prese con il computer, Internet e il filesharing, e credo sia da tenere a portata di mano per i consigli utili dati per scaricare dai programmi di Peer-To-Peer, ma non solo,

Come già sappiamo, i programmi per scaricare file dal web (e da questo discorso escludiamo i numerosi browser e download manager) sono molteplici, si basano su reti diverse ed hanno, quindi, caratteristiche diverse. Per tutti, però, c’è un campo dove sono i più forti, dove dominano per quantità di file trovabili e per velocità, ed è proprio questo il concetto da sviscerare oggi. File che cerco, programma che trovo, dunque!

Raggiungiamo quindi il corpo dell’articolo, passando al setaccio i numerosi tipi di file scaricabili, e aggiungendo ad essi nozioni fondamentali sui principali programmi attraverso i quali possiamo scaricare.

Musica: cominciamo col fare una distinzione, dividendo l’oggetto in discussione in due parti, musica “recente/facilmente rintracciabile” e “musica rara/dificilmente rintracciabile”.
Per la musica recente o comunque facilmente rintracciabile, i migliori software P2P sono LimeWire (disponibile per tutti i principali OS anche nella sua variante FrostWire) e Lphant, rapidi a compiere il loro compito se si tratta di download di canzoni singole. Sicuramente uTorrent (e tutti i client ad esso simili, quindi anche Azureus, Deluge, BitComet), Lphant, eMule e mIRC, i programmi migliori per il download di interi album.

Per la musica difficilmente rintracciabile perché poco famosa o datata, i migliori programmi di FileSharing si rivelano essere il già pluricitato Lphant, eMule, SoulSeek, DC++ e uTorrent (solo in alcuni casi). Soprattutto i programmi basati sulle reti ed2k o Kad sono consigliabili in questo genere di casi.

Andiamo oltre, considerando i video, quindi filmati di vario genere, ma anche film, telefilm, documentari e videoguide didattiche. Per i video, in generale, si consiglia l’utilizzo di Lphant ed eMule, ma ampiamente degni di considerazione sono, soprattutto per i film, i programmi mIRC e uTorrent, molto performanti, ma molto spesso poco ricchi di file di questo genere se questi ultimi non sono di recente pubblicazione.

ThePirateBay raggiunge i 25 milioni di peers

Nonostante la granitica opposizione delle major internazionali e di molti governi, il P2P continua ad essere il mezzo di download preferito dagli utenti della rete.

Dal 2003 ad dar man forte agli amanti dei peers e dello sharing c’è ThePirateBay, destinato ai soli utenti svedesi, nel giro di cinque anni ha raggiunto un successo inaspettato.

A cinque anni di distanza dall’entrata in scena della baia il suo successo è aumentato spasmodicamente, se la notizia del record di 20 milioni di peers è di un mese fa, quel record è già stato abbattuto. ThePirateBay fa sapere infatti di aver raggiunto i 25 milioni giusto un paio di giorni fa.

Discussione: Internet e la legalità, atto 1°

Internet è un mondo parallelo, d’accordo. E quindi come mondo, per definizione, ha dei pregi e dei difetti, dei pro e dei contro, degli aspetti leciti e degli aspetti meno leciti. E proprio di questo vogliamo parlare oggi.

Ci rendiamo conto, però, che la trattazione non può avvenire, dati i tanti punti da sviscerare, in un solo ed unico intervento, e dividiamo dunque l’argomentazione in più post. Quindi aspettatevi un seguito a quanto scritto oggi.

Poste le premesse è evidente che si può partire. Domanda: a cosa pensiamo quando ci pongono l’accostamento delle parole “internet” e “legalità”? Non so voi, ma a me vengono in mente, a primo acchitto, eMule et similia. E vi spiego perché.

Sappiamo tutti, fosse anche solo per sentito dire, almeno qualcosina sulle molto discusse leggi sul diritto d’autore, ed è proprio al diritto d’autore che vogliamo riferirci oggi. E soprattutto sulle violazioni in seguito al download di files protetti.

eMule, guida (definitiva) alla configurazione e all’ottimizzazione

Quest’oggi vi proporrò una vera guida step-by-step per il “nostro” amatissimo mulo, cercherò di illustrarvi in modo molto semplice le sue funzioni principali permettendomi poi di darvi qualche piccolo consiglio per evitare i server fasulli e l’id basso.

Ad oggi sono in tanti ad avermi chiesto almeno una volta nella loro vita una mano a configurare, eMule a partire dalla mia ragazza ad arrivare all’ultimo dei miei conoscenti, ho così tante volte spiegato passo passo come configurarlo che sinceramente se avessi scritto prima questa guida sicuramente avrei avuto qualche capello in più e sarei sicuramente meno esaurito.

Eviterò ogni banalità, sarà infatti inutile introdurvi eMule e spiegarvi la sua utilità dal momento che ormai anche i bimbi conoscono il mulo e lo utilizzano per scaricare qualsiasi tipo di file da internet.

A dire il vero un ottima guida è consultabile anche su questo sito ma non ho mai capito come mai non li abbia del tutto conviti, forse è troppo completa che quasi quasi li spiazza.

Ai fini dell’apprendimento cercherò di utilizzare linguaggio molto semplice (e non avanzato) e cercandovi in ogni caso di farvi capire le operazioni che di volta in volta andremo ad eseguire senza troppo affanno.

Innanzitutto procuratevi la versione ufficiale di eMule, scaricabile dal seguente link, la versione ufficiale di eMule si riconosce principalmente perchè non è a pagamento.

Dopo aver scaricato ed installato il mulo (sono sicuro che riuscirete ad installarlo tutti facilmente, almeno l’installazione non da mai problemi), si avvierà la schermata principale, prima di essa la richiesta da parte del firewall di Windows (o di altro firewall installato sul vostro pc) di autorizzare il programma al “dialogo” con la connessione internet, nel mio caso usando Windows Vista, ovviamente la schermata sarà simile alla seguente:

Cliccate su Avanti, poi inserite un nickname preferito (possibilmente non il vostro nome e cognome) e lasciate non “flaggate” le altre due opzioni, flaggare (per i meno “tecnici”) vuol dire mettere la spunta (detto anche segno V di visto o “bandierina”).

Emule vi richiederà quindi di configurare le porte TCP e UDP, queste fantastiche due porte (genericamente sono due coppie) sono nientealtro che le porte abilitate o da abilitare sul NAT (uno pseudo-firewall del vostro router, che in realtà è un traduttore di indirizzi di rete) che vi consentiranno di non avere un id Basso su eMule (il classico mulo bendato).

Se avete una connessione bridged, ovvero avviate manualmente la connessione tramite l’icona del vostro ISP (alice, tiscali, tele2 etc..) molto probabilmente potrete saltare questo passaggio, se invece avete una connessione di tipo routed (ovvero il modem/router si connette in automatico ogni qualvolta lo accendete) bisognerà entrare nello status del vostro router e configurare per l’appunto il Nat sul Virtual Server.

Secondo una ricerca i cosiddetti “giovani” sarebbero “molto felici” di pagare per scaricare musica legalmente

Musica

Premesso che io odio la parola “giovani”, oggi parliamo di una statistica inglese che farà molto parlare di sé e di conseguenza discutere: da un sondaggio fatto tra ragazzi e ragazze che hanno tra i 14 e i 24 anni è emerso che la fascia più giovane non disdegna pagare per ottenere file musicali… l’importante però è che col pagamento se ne ricevano anche tutti i diritti illimitati di utilizzo. Il sondaggio è stato commissionato dalla British Music Rights, l’equivalente dell’italiana Siae.

Tra i risultati colpisce il fatto che l’80 per cento degli utenti di programmi peer-to-peer (come il pluripremiato eMule, solo per fare un esempio) si è detto disponibile a pagare affinché il file-sharing sia legalizzato. Il problema è che tutto questo esiste già, almeno per quanto riguarda la musica. Basti guardare iTunes o altri “negozi online” di mp3, che non costano poi molto (un euro per un brano, dieci euro per un album circa); il problema però, come al solito, sono i Drm, e cioè le limitazioni a copiare il brano scaricato sui computer o i lettori musicali degli amici. Insomma: ragazzi e ragazze vogliono possedere e controllare la propria musica.

iSlsk Soulseek: client peer-to-peer per iPhone e iPod touch

Avete un iPhone o un iPod Touch?
Bene, ci sono grandi novità, da oggi potete condividere e scaricare file mp3 direttamente dai gioiellini di casa Apple.
Come? grazie a iSlsk Soulseek.

iSlsk Soulseek è un applicazione gratuita che permette di integrare il client peer-to-peer Soulseek nell’ iPhone o nell’ iPod Touch, così da consentire il download diretto degli Mp3 utilizzando il network Soulseek.
C’è un unico svantaggio da fare presente: quando collegate il dispositivo al computer per aggiornarlo con la librearia di iTunes, i brani scaricati con Soulseek verranno rimossi perchè ovviamente non compaiono nell’elenco.

Dopo mesi di attesa avviene il rilascio della versione finale di eMule 0.49a

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Dopo tanta attesa e molte news e rumors riguardo la nuova release di eMule, ecco che è disponibile di recente la versione 0.49a di questo software P2P più utilizzato al mondo.
Vi avevamo proposto due delle tre beta uscite (per quest’ultima non abbiamo fatto in tempo che subito è “arrivata” la finale).

Al bando le ciance, da ieri è possibile scaricare i file degli installer e il source code poiché come ben sapete eMule è un software opensource (a codice aperto) ovvero tutti gli sviluppatori interessati possono quando e come vogliono, creare delle mods o perfezionare il programma in questione.
Detto ciò, vi riporto al Changelog ufficiale e al post del forum:

Caricare un file simultaneamente su più siti di file sharing con UploadJockey

Il Web è pieno zeppo di servizi che permettono l’upload di file, e proprio per questo è difficile scegliere quale utilizzare. Se si deve condividere un file tra più persone allora la soluzione migliore, per evitare problemi di accesso o quant’altro, sarebbe affidarsi a più di un servizio, una scelta che però richiede molto tempo considerando che è necessario visitare, autenticarsi e caricare il file su ognuno dei siti.

Grazie a UploadJockey potete rendere quest’operazione mille volte più semplice e veloce. Il sito infatti permette di caricare un file nello stesso momento su più siti di File hosting, più precisamente su

  • RapidShare
  • Badongo
  • Sendspace
  • zShare
  • MegaUpload
  • Depositfiles

111 milioni di dollari per violazione di copyright, il tragico epilogo della vicenda TorrentSpy

Vi avevamo parlato qualche tempo fa della chiusura del torrent tracker TorrentSpy, a seguito della battaglia legale intrapresa contro la MPAA nel 2006, quando il sito era giunto all’apice del successo ed un giudice federare ordinò di rendere disponibili tutti i dati relativi alle attività dei propri utenti.
La chiusura del sito non ha comunque interrotto il corso giudiziario, anzi, ieri è stata pronunciata la sentenza ufficiale, che condanna Torrent Spy a pagare 111 milioni di dollari.

Nonostante il servizio non ospitasse fisicamente sui propri server materiale protetto da copyright, ne facilitava lo scambio tramite la sua rete. Questo per i giudici è stato abbastanza per condannare TorrentSpy al pagamenti di 30.000$ per ognuna delle 3.699 instanze di violazione di copyright presentate nel corso del processo.