In Italia un interessantissimo sistema di Header Bidding

Al giorno d’oggi, secondo le ultime stime degli esperti, sembra che quasi il 70% dei publisher sfrutti l’Header Bidding. Un trend in fortissima crescita, considerando che fino a due anni fa la percentuale era prossima allo zero. E non è un caso se anche Publy abbia deciso di puntare sull’Header Bidding. Infatti, ha proposto un sistema personalizzato di Header Bidding, realizzando esclusivamente nell’interesse dei publisher italiani ed esteri.

Shareflare, il file hosting illimitato che consente di guadagnare sui download

Considerando la sempre maggiore necessità della vasta utenza di archiviare i propri file direttamente online, accedervi in maniera immediata da qualsiasi luogo e, eventualmente, condividere il tutto anche con altri utenti, appare piuttosto utile prestare attenzione a tutti quegli svariati servizi di file hosting che offrono ai propri utilizzato l’opportunità di eseguire agevolmente quanto appena accennato.

Proprio per questo, nonostante il vasto assortimento di risorse di tale tipologia presenti qui su Geekissimo, quest’oggi diamo un’occhiata ad un altro valido servizio analogo che, però, oltre a mettere a disposizione dei suoi utilizzatori la possibilità di hostare i propri file online consente anche di guadagnare piccole cifre di denaro.

Infest, il file hosting che fa guadagnare

Dando uno sguardo qui su Geekissimo non è molto difficile rendersi conto dell’enorme quantità e varietà di apposite risorse, sia gratuite che non, adibiti all’hosting dei propri file e rispondenti alle più svariate esigenze della vasta utenza.

A tal proposito, proseguendo sulla medesima linea, diamo ora un occhiata ad un ulteriore servizio rientrante perfettamente in tale categoria ma equipaggiato però di un interessante caratteristica aggiuntiva.

Il servizio in questione è Infest, una nuova ed interessante proposta che consentirà di hostare facilmente i propri file online sino ad un massimo di 250 MB senza effettuare alcun tipo di registrazione, mentre invece, sottoscrivendo un account gratuito ciascun utente potrà caricare file dalle dimensioni massime di 500 MB che, tra l’altro, potrebbero anche trasformarsi in una fonte di guadagno!

yvy.me, il servizio di url shortening che ti fa guadagnare online!

Considerando il continuo e sempre crescente scambio di informazioni che avviene online, i servizi mediante cui ottenere degli short url e diffondere dunque in modo rapido ed immediato tutto quanto d’interesse sono sempre più in crescita, andando quindi a rispondere a tutte quelle che sono le esigenze della vasta utenza.

Tuttavia, quest’oggi, piuttosto che soffermarci sulle classiche e ben più comuni risorse mediante cui ottenere link brevi, diamo un occhiata ad un nuovo ed interessantissimo servizio online che, di certo, considerando l’offerta, si lasceranno sfuggire davvero in pochi.

La risorsa in questione è yvy.me, un servizio di url shortening che pagherà ciascun utente per condividere i propri link!

xa.ly, guadagnare attraverso short url

L’utilizzo di SHORT URL ormai è diventato molto comune, finalmente è stato trovato un sistema per accorciare stralunghissimi url in un modo semplicissimo. Servizi che offrono questa possibilità sono tantissimi, e qui su Geekissimo ne sono stati presentati tantissimi come ad esempio TinyUrl.

Oggi vediamo un altro servizio per url shortening che oltre ad abbreviare il nostro link, ci da la possibilità di guadagnare ad ogni click fatto su di esso.

Aggiungiamo il nostro Adsense ad un player Youtube!

Youtube Video Units

Tutti voi blogger, ma non solo, possedete sicuramente un account Adsense. Per quei pochi che non sanno di cosa sto parlando vado a rinfrescare un pochino la memoria. Adsense è il programma pubblicitario di Google, è uno dei Migliori, è quello che se ottimizzato al meglio permette di guadagnare delle ingenti cifre di danaro, mensilmente, grazie al proprio sito web e ai suoi Visitatori. Come, ogni prodotto WEB di Google, ha una vita sua.

Che cosa vuol dire? Semplice, tutti sappiamo che il posizionamento dei nostri articoli su Google è favorito e sfavorito da molti fattori, fattori che adesso si cerca di capire grazie allo studio approfondito di questo enorme motore di ricerca. Per aumentare il guadagno del proprio Blog, e perché no, per guadagnare qualcosa anche con i video di Youtube, oggi vi spiego come attivare la Video Units sul vostro account rimanendo in Italia.

Gamexa: guadagnare giocando on-line

World Of Warcraft è sicuramente il gioco on-line più conosciuto al mondo, con i suoi oltri 10 milioni di giocatori.

Nel gioco esiste del denaro virtuale, il quale permette di comprare nuove armature, armi, pozioni e tanto altro per poter proseguire. Questo denaro bisogna guadagnarselo sudando (e anche molto da quanto ho sentito dire) e molte volte i giocatori non hanno voglia e/o tempo per poter raggruppare qualche moneta virtuale.

Ecco che quindi sono nati tantissimi siti che permettono di vendere e acquistare monete d’oro in cambio di denaro vero.

Il sito che vi voglio presentare oggi si chiama Gamexa e permette di raccimolare qualche soldo vendendo il nostro denaro virtuale.

AdWords: a breve il tempo di caricamento di una pagina web influirà sul punteggio di qualità

Qualche tempo fa abbiamo parlato delle nuove condizioni del contratto AdSense con i clienti, e dei grossi cambiamenti apportati da Google al suo sistema pubblicitario.
Ebbene, le novità per gli inserzionisti non sono ancora finite.

Tra i tanti fattori che determinano il “punteggio di qualità”, quella variabile dinamica che il sistema assegna ad ogni parola chiave, verrà a breve inserito il tempo di caricamento della pagina web.
Per essere più chiari, è meglio precisare che come tempo di caricamento si intende la quantità di tempo che impiega un utente per visualizzare la pagina di destinazione dopo aver cliccato su una pubblicità.

Come Aumentare il CTR di AdSense

Aumentare il CTR di AdSense con AdsenseJuggler

AdSense è il sistema pubblicitario più geniale e funzionale mai realizzato. Arrivato dopo l’era dei banner, ne rappresenta l’evoluzione ed è ormai onnipresente. Inoltre è semplice da usare, è stato creato per generare automaticamente annunci pubblicitari in tema con la pagina (contestuali) sulla quale vengono pubblicati.

Dopo questa breve introduzione vi voglio segnalare un piccolo tool chiamato AdsenseJuggler, che promette di far aumentare il CTR, cioè il rapporto tra visite e click. Infatti questo tool permette la rotazione della colorazione degli annunci, in un lasso di tempo predefinito.

Proposta per un’unione dei blogger. Quanto è fattibile?

Sciopero

Sta facendo molto discutere nella blogosfera mondiale un interessante articolo pubblicato su Columbia Journalism Review (rivista della celeberrima scuola di giornalismo della Columbia University) secondo cui sarebbe necessaria e auspicabile un’unione dei blogger per rivendicare i diritti di coloro che scrivono su internet per lavoro e per passione. Nell’articolo si legge che la disputa tra gli sceneggiatori di film Tv e le industrie dei media che ha portato allo sciopero, che dura da mesi e che tanto sta danneggiando l’industria cinematografica americana, ha la sua origine nel Web.

Quello che gli sceneggiatori vorrebbero è ottenere un compenso extra quando i propri contenuti sono ritrasmessi su internet. Le case di distribuzione ovviamente non vogliono cedere e il compenso rimane sempre lo stesso. Ma perché internet, che ormai ha più utenti della televisione e dei giornali, non viene considerato così importante come televisioni e giornali? Il parallelismo con lo sciopero degli sceneggiatori secondo me è molto interessante, perché in un futuro non troppo lontano se le cose non cambieranno, anche i blogger potrebbero decidere di entrare in sciopero.

Internet e pubblicità, il 2008 sarà l’anno della svolta: gli spot all’interno degli show in streaming funzionano meglio di quelli in Tv

Sponsoredby

La notizia arriva da un nuovo studio sul rapporto tra la Rete e la pubblicità, secondo cui gli utenti che guardano i video in rete sono più attratti del 47 per cento dalla pubblicità rispetto a coloro che guardano la televisione. Un dato impressionante, facilmente spiegabile però: vedere un programma televisivo su internet non è – come guardarlo in televisione – un’esperienza ormai assodata e entrata nella quotidianeità; al contrario, è ancora visto come qualcosa di nuovo, per cui involontariamente prestiamo maggiore attenzione a tutta l'”esperienza visiva”, quindi anche alla pubblicità.

Non è tutto, perché ci sono buone notizie non solo in termini economici, ma anche in termini di gradimento dei programmi: gli utenti internet, infatti, si dicono attratti da quello che stanno guardando del 25 per cento in più rispetto ai telespettatori “tradizionali”, che magari guardano lo stesso programma ma in televisione. Si tratta, quindi, di notizie buone sia per tutti coloro che investono in pubblicità online, sia per le reti televisive e le case di produzione che si stanno convertendo alla Rete, mettendo online spezzoni o puntate intere dei loro show, farciti – ovviamente – di pubblicità.

Antigua vince il diritto alla pirateria. Parola del Wto

Antigua

Oggi vi racconto di una stranissima decisione del Wto (l’Organizzazione mondiale del Commercio, che ha lo scopo di supervisionare gli accordi commerciali tra i suoi 150 stati membri – praticamente quasi tutta la Terra): Antigua, la nazione caraibica, ha vinto il diritto di violare le protezioni di copyright imposte dagli Stati Uniti su film, software e musica. Un riconoscimento che vale più di 21 milioni di Dollari.

La storia è più o meno questa: Washington, secondo il Wto, è colpevole di aver impedito ai consumatori americani di poter utilizzare i servizi di gambling online (quindi casino, scommesse, etc) con base nell’isola, permettendo però allo stesso tempo agli statunitensi di scommettere sui cavalli e sui siti americani. Antigua e Barbuda, così, sentendosi danneggiati hanno chiesto 3,44 miliardi di Dollari di danni: basti pensare che l’industria delle scommesse online è la seconda più grande, dopo il turismo, dell’isola. Fin qui una disputa tra due paesi.

Csv AdStats: software definitivo per analizzare Adsense

Il weekend scorso sono stato ospite come relatore al convegno Gt e le conoscenze fatte, come sempre in questi casi non sono mai troppe e grazie alla segnalazione di Filippo, sono venuto a conoscenza di Csv AdStats, che a mio modesto parere è il software definitivo per analizzare e monitorare qualsiasi dettaglio di Adsense, specialmente ora che mi dice che è arrivato alla versione 4.

Il funzionamento è semplice ed intuitivo, una volta fatta l’installazione dovrete inserire il vostro accoun con la password, e attendere il processo di update e di sincronizzazione che può durare anche 1 ora se avere parecchi dati o un account di vecchia data, quindi non spaventatevi e attendete, i prossimi update saranno immediati.

Una volta effettuata la sincronizzazione avrete a disposizione un pannello completissimo, coadiuvato da grafici di ogni tipo, troverete i dettagli sia per contenuti che per la ricerca che per i refferals.

Chi clicca veramente sulle pubblicità online?

Ads

“Su internet i banner sono ovunque. La maggior parte di noi li ignora, ma c’è una piccola percentuale che li clicca regolarmente. Chi sono questi consumatori accaniti?”

Inizia così un interessante articolo (tradotto in italiano da Internazionale) di Danah Boyd, esperta di Social media dell’Harvard Berkman center for internet and society, che si addentra nel mondo della pubblicità online partendo da un dato: a fare click sui banner è “l’utente medio”.

Secondo i risultati di un interessante studio di Dave Morgan, responsabile della strategia pubblicitaria di Aol, la stragrande maggioranza delle persone (il numero può arrivare anche al 99 per cento) non fa click sugli annunci pubblicitari, mentre il restante uno per cento lo fa solo una volta al mese. All’interno di questo gruppo, meno del due per cento clicca più spesso, e sembra proprio che sia questa la fetta di utenti che assicura la maggior parte delle entrate. Secondo lo studio, si tratterebbe di donne, non giovanissime, interessate soprattutto a concorsi a premi.