5 Linux Apps: leggere e modificare file in formato PDF

Inauguriamo questa nuova rubrica settimanale, dedicata alle applicazioni per Linux. Ogni settimana, 5 applicazioni appartenenti ad una stessa categoria verranno recensite, per fornire a tutti i lettori la possibilità di scegliere tra diverse soluzioni possibili da installare ed utilizzare all’interno della propria Linuxbox.

La prima categoria di software che analizzeremo in questo articolo riguarda la gestione dei file PDF: largamente diffusi, sono comodi da utilizzare, ed offrono anche la possibilità di essere modificati a nostro piacimenti. Vediamo insieme quali sono le migliori scelte che il panorama Linux ci offre.

KompoZer, un ottimo editor web per Linux

Gli strumenti per il web disponibili per i sistemi operativi GNU/Linux sono tantissimi, ed ognuno si distingue per una caratteristica. Uno dei più apprezzati e diffusi è certamente KompoZer, un editor web WYSIWYG, ovvero What You See Is What You Get (letteralmente, ciò che vedi è ciò che ottieni). Con KompoZer è possibile creare pagine web in maniera semplice e rapida, avendo sempre a disposizione un’anteprima dei risultati ottenuti.

Sviluppato in seno al progetto Mozilla, è nato dalle ceneri di un altro celebre editor realizzata dalla stessa casa, Nvu, il cui sviluppo è ormai terminato da tempo. Nato per essere estremamente semplice da utilizzare ma allo stesso tempo dotato di feature tali da poter competere con altri software più celebri e rinomati, si è lentamente ritagliato il suo spazio nel mondo degli editor web.

Win2Lin, perchè migrare da Windows a Linux

Con questo articolo comincia la collana “Win2Lin” che ha come scopo principale quello di aiutare ed invogliare nel passaggio verso il sistema operativo del Pinguino. Ci saranno una serie di consigli ed utili guide per muovere i primi passi nella vostra distribuzione, cercado di tenere sempre come punto di partenza, per un confronto, il sistema operativo di casa Microsoft.
Sono convinto che quasi tutti noi (almeno quelli un po’ più temerari) abbiano provato, soprattutto per curiosità, una distribuzione Linux. Per chi, come me, ha fatto un primo tentativo qualche anno fa (all’epoca di win98/2000 per intenderci) l’impatto sarà stato sicuramente violento. All’epoca Linux era per veri smanettoni: poca grafica e molta shell; gli applicativi che volevi te li dovevi quasi sempre compilare, hardware spesso non riconosciuto, … insomma, non c’era niente che invogliasse un utente Windows a passare a Linux. Ammetto infatti, mio malgrado, che dopo quella prima prova sono tornato in “finestre” ed ho continuato ad usarlo ed odiarlo per un paio d’anni.

Oggi Linux è fortemente cambiato (potremmo quasi dire migliorato), assomiglia molto a Windows anche per semplicità di gestione e installazione di hardware e software. Addirittura in taluni casi e situazioni Linux riesce a precedere anche Windows! Per esempio il caso del Desktop 3D: Aero di Windows Vista noi Linuxiani lo avevamo già da un po’ (nome diverso ma caratteristiche sostanzialmente identiche)! 😉

Intrepid Ibex, la nuova release di Ubuntu da ottobre sui nostri PC

intrepid_ibex

Lo stambecco intrepido, superata la fase di Alpha 4, si prepara per la release successiva, a quanto pare i programmatori di casa Ubuntu stanno macinando codice su codice per mantenere fede alle scadenze. Come leggiamo dal calendario del progetto, Intrepid Ibex affronterà in settembre le due ultime release Alpha prima del rilascio della versione finale previsto per la fine di ottobre.

Tra le novità dell’ultima alpha leggiamo

  • X.Org server 1.5 – migliorata la compatibilità con le periferiche comuni come mouse, tastiere e tavolette grafiche
  • Linux kernel 2.6.26 – più stabile e con supporto all’encrypt dei profili
  • File system utente criptato – per proteggere i dati personali e sensibili (installabile su Hardy Heron così)
  • Guest session – possibilità di accesso per utenti di tipo guest
  • Network Manager 0.7 – molto incrementate le funzioni di networking con la possibilità di gestire le opzioni per reti 3G, PPP o PPOE etc.

Il meglio della settimana dal mondo Linux #1

Inauguriamo questa rubrica settimanale, che avrà luogo ogni domenica. Il suo obiettivo è quello di fornire una carrellata su quelli che sono i migliori articoli e le più importanti news della settimana, provenienti dal panorama Linux, e che non hanno trovato spazio, per vari motivi, su Geekissimo. La prima edizione si apre con dei tutorial molto interessanti, ed alcuni articoli dedicati al confronto Linux – Windows.

  • Come ottenere informazioni su un sistema Linux: impariamo ad ottenere le più importanti informazioni dalla nostra linuxbox, per monitorare le sue prestazioni ed eventualmente migliorarle;
  • Come utilizzare gli Open Virtual Machine Tools su Ubuntu Hardy: ecco come installare ed utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalla comunità Open Source dopo il rilascio dei sorgenti dei tool di VMware;
  • Intel acquista OpenedHand: il colosso aziendale continua a manifestare interesse per il pinguino, acquistando la società londinese coinvolta nello sviluppo Linux per dispositivi embedded;

Hugin, come creare un panorama da una serie di scatti digitali

Vi piace fare foto, ma non avete una macchina fotografica professionale e, a maggior ragione, non avete un grandangolo?
Poco male, ormai tutti sappiamo fare un po’ di fotoritocco, ed unire una serie di foto scattate allo scopo di ottenerne una panoramica. Tutti quelli che ci hanno provato sanno però quanto noioso e lungo possa essere, con dei risultati spesso appena accettabili.
Fortunatamente, per la creazione di panorami (visto che di questo andremo a parlare) esiste un programmino semplice semplice ma completo completo (la ripetizione non è bello farla solo sul semplice, perchè il programma è davvero ricco di funzionalità :)): Hugin – Panorama photo stitcher.

PosteRazor, stampe giganti su A4

Si chiama PosteRazor, non è il rasoio delle Poste, stampa su A4 (ovviamente non l’Audi) ed è la soluzione ideale ma soprattutto gratuita per coloro i quali voglio creare i propri poster giganti ma non posseggono un plotter.

Chissà quante volte avete sognato di avere un poster gigante nella vostra camera, e chissà quante volte dopo aver chiesto all’amico grafico o in tipografia il costo di tale operazione c’avete rinunciato.

PosteRazor è la soluzione ideale, semplice, veloce ma soprattutto economica. Vi basterà ovviamente avere una stampante A4 (a colori o in bianco e nero) non importa se ad Aghi, Laser o Ink-Jet ovviamente, ciò che importa è che abbiate un idea o soprattutto una foto che volete stampare in formato gigante (al massimo su 11 fogli A4).

Sabayon, Linux made in Italy

Siamo così abituati a vedere coinvolte nel mondo Linux quasi unicamente menti straniere che a volte dimentichiamo che anche il nostro Paese possiede le potenzialità e le idee giuste per farsi largo nel settore del pinguino. L’esempio più lampante è certamente Sabayon, distribuzione di origini Trentine e creata da Fabio Erculiani.

Uno dei principali punti di forza di Sabayon è l’impianto su cui essa è basata: le sue radici, infatti, sono impiantate nel solido terreno fornito da una distribuzione coriacea ed affidabile come Gentoo. Rispetto alla distribuzione da cui deriva, però, risulta notevolmente più semplice da installare, particolare non da poco data la non troppo semplice installazione cui bisogna andare incontro nel caso si voglia utilizzare Gentoo, da cui eredita, tra l’altro, il celebre Portage.

Live USB, velocizza la tua distro Linux

Trovo che l’idea di fornire agli utenti una versione Live di Linux per testerlo, soprattutto quando escono nuove distribuzioni e release, sia una cosa assolutamente sensazionale.
Peccato che la velocità dei lettori CD non sia sufficiente per testare in modo adeguato un sistema operativo: ci sono continui accessi al lettore, anche durante l’utilizzo, che rendono snervante il tempo di attesa.
Qual’è la soluzione? Mettere la distribuzione Live su una chiavetta USB!!

E’ noto, spero a tutti, che la velocità di accesso lettura/scrittura su una memoria flash (quelle usate all’interno delle chiavette USB) è notevolmente più veloce sia di un lettore cd che di un hard disk (è ciò che fa la fortuna dell EEEPC). Quindi poter testare il sistema operativo su un supporto più veloce del vostro HD è sicuramente una cosa da Geek!
Quello che è necessario fare è decomprimere e copiare il contenuto della ISO sulla chiavetta e renderla avviabile… facile no?
Vi assicuro di no… ho fatto diversi tentativi per poter fare questa operazione a mano e c’era sempre qualcosa che non funzionava. Fortunatamente esistono dei tool che ci aiutano nella creazione; ci aiutano così tanto da rendere il tutto completamente automatico… a noi resta solo l’attesa!

Ne esistono diversi, generici o specifici per una particolare distribuzione.

  • UNetbootin: per tutte o quasi
  • Ubuntu Live USB creator: Ubuntu
  • Fedora Live USB creator: Fedora

10 cheat-sheet per Linux da avere sempre a portata di mano

Ogni giorno usiamo tantissime applicazioni differenti: ognuna di queste presenta strumenti quali, ad esempio, scorciatoie da tastiera, per compiere operazioni in maniera comoda e rapida. Molto spesso, però, le opportunità messe a disposizione sono tantissime, ed è difficile ricordarle tutte a memoria.

Allo stesso modo, sono tantissimi i comandi disponibili all’intero di un terminale Linux. Per avere sempre a portata di mano, o, per meglio dire, di click, tutte queste cose, nascono degli appositi strumenti, detti cheat-sheet: si tratta dei veri e propri fogli che raccolgono note, appunti ed altro per rinfrescarsi la memoria in caso di necessità.

Su a non-geek’s linux blog hanno pubblicato un ottimo elenco di 10 cheat-sheet, indispensabili a loro modo di vedere. Gli sheet sono i seguenti:

Linux, il pinguino ecologista

L’ecologia sta entrando sempre di più nelle nostre viste e lo spirito di conservazione del pianeta, grazie al cielo, è l’argomento più caldo del momento. Mentre fino a qualche anno fa la logica che muoveva il mondo era solo quella del vile denaro, oggi l’anima ecologista del pianeta ci ha sensibilizzato ai problemi ambientali, finalmente l’uomo ha iniziato a comprendere che di Terra cen’é una sola e le sue risorse non sono infinite.

Nel disperato tentativo di non estinguerci, anche il geek moderno non può non fare i conti con i consumi del proprio computer e sopratutto: cosa ne sarà dell’amato PC quando diventerà ahimè obsoleto, come fare per sfruttare fino all’osso i nostri apparecchi e risparmiare energia? La risposta è nel pinguino.

Tanti software per Linux a portata di click con Ultamatix

Grazie al rapido sviluppo che ha avuto, Ubuntu gode di una comunità vastissima. Più semplice, sotto certi aspetti, di molte altre distribuzioni, viene resa ogni giorno migliore dai tanti volontari che vogliono unire i propri sforzi a quelli degli sviluppatori ufficiali, realizzando strumenti ed applicazione per semplificarne maggiormente l’utilizzo o estenderne le funzionalità.

Uno dei più interessanti progetti è Automatix, un comodo tool per l’installazione di applicazioni in maniera semplice e rapida. Tale progetto, sfortunatamente, non ha avuto vita lunga, ma dalle sue ceneri è sorto un nuovo ed altrettanto interessante lavoro, che prende il nome di Ultamatix.

LMMS, la Musica in Linux si rinnova

Quanti di noi si occupano attivamente di musica, per esempio suonando uno strumento e/o componendo canzoni, avranno più volte cercato dei validi strumenti che permettessero gratuitamente di supportare il proprio hobby; a maggior ragione quando il fido compagno di ogni giorno è il pinguino, e si vorrebbe definitivamente disinstallare dal proprio PC il sistema operativo di casa Microsoft.

Come già segnalato tempo fa sulle pagine di questo blog, uno strumento che cerca di contrastare lo strapotere dei prodotti commerciali esiste e si chiama LMMS – Linux MultiMedia Studio. E’ una suite completa che racchiude le caratteristiche di un sequencer insieme a quelle di un potente sintetizzatore.

La community OpenSource di LMMS ha rilasciato in questi giorni la Beta2 di quella che si prospetta essere una nuova sensazionale versione dell’applicativo.
Le principali modifiche, che riportiamo qui di seguito, rispetto alla Beta1, sono sostanzialmente atte a risolvere problemi riscontrati in precedenti test.

AfterStep, un ambiente desktop alternativo molto leggero

Senza ombra di dubbio, a farla da padroni nel settore degli ambienti desktop per sistemi operativi GNU/Linux sono GNOME e KDE. Ricchi di feature e strumenti di ogni genere, godono di una vastissima comunità che quotidianamente si impegna a migliorare tali ambienti desktop. Molto spesso, però, sono stati oggetto di critiche per un aspetto comune: la difficoltà di far girare tali ambienti su macchine non particolarmente performanti.

Sia GNOME che KDE, infatti, richiedono spesso risorse in quantità sempre maggiori, e per questo motivo sono diversi gli sviluppatori che hanno deciso di rimboccarsi le maniche e realizzare soluzioni alternative meno pesanti ma che allo stesso tempo possano rendere l’utilizzo del desktop semplice e confortevole. AfterStep è una di queste, e riesce in maniera ottimale a conciliare tali esigenze.