YouTube dovrebbe censurare Al Quaeda?

AlQuaeda

Il senatore americano Joseph Lieberman ha chiesto ufficialmente ai vertici di YouTube di rimuovere i video contenenti proclami e rivendicazioni di Al Quaeda che gli utenti hanno postato su internet. Ma i responsabili del popolare servizio di video-sharing gli hanno risposto di no, perché il materiale non vìola le linee guida del servizio. Lieberman, allora, non si è arreso e ha intrapreso una vera e propria crociata contro i video del terrore inseriti online, chiedendo che le linee guida di YouTube siano modificate e rinforzate per far sì che la violenza gratuita e gli estremismi siano eliminati una volta per tutte.

Per Lieberman, insomma, ospitare questi proclami video significa amplificare la potenza del terrore di queste organizzazioni (e sappiamo quanto, negli Stati Uniti, si insista molto su questi temi). YouTube, dal canto suo, ha risposto che il dialogo tra istituzioni e azienda è importante, ma ha anche sottolineato come la maggior parte dei video in questione non contengano scene o linguaggi violenti, e quindi non possono essere rimossi perché non vìolano le linee guida della comunità. Rimuoverli, insomma potrebbe creare un grande precedente a cui poi in tanti potrebbero appellarsi.

Open-source: tutte rose senza spine?

OpenSource

Oggi voglio parlare di un argomento un po’ particolare, che sicuramente farà molto discutere. Un lettore mi scrive che dell’open-source si parla sempre in termini molto positivi; in realtà, però, scrive lui, qualche svantaggio dovrà pure averlo, eppure non se ne parla mai. Allora, prendendo spunto dalla sua lettera, affrontiamo il tema degli svantaggi dell’open-source, visti soprattutto dal lato economico.

Secondo questo filone di pensiero, tra l’altro condiviso da molti programmatori, primo fattore negativo dell’open-source sarebbe uno scarso ritorno economico per le aziende software. In particolare, questo ha come conseguenza i bassi salari, gli scarsi investimenti nell’innovazione e in generale una competizione sul prezzo e una gara al ribasso sul programmatore; il tutto a discapito della qualità. C’è poi una mancanza di una vera rete di assistenza per i prodotti e l’assenza di garanzia sull’utilizzo: per la serie, “che ve ne fate del codice aperto se nessuno ci sa mettere le mani?“.

Purtroppo succede anche questo: una ragazza negli Usa si è suicidata dopo una beffa subita su internet

MySpace friends

Purtroppo siamo costretti a dovervi raccontare anche cose molto brutte connesse ai servizi internet che più amiamo. Nel novembre dello scorso anno una ragazza di 13 anni del Missouri si suicidò, impiccandosi, dopo essersi sentita presa in giro via internet da quello che credeva essere un coetaneo con il quale aveva cominciato una storia d’amore virtuale su MySpace. A sei mesi di distanza le indagini hanno portato a incriminare una vicina della vittima. Era infatti lei quel coetaneo che via internet si chiamava con il nick “Josh Evans”.

Lo pensano gli investigatori di Los Angeles, che contro la vicina, Lori Drew, hanno almeno quattro capi di imputazione, tra cui quelli di accesso illegale a un sito internet, cospirazione e minacce. Il suicidio, secondo la polizia, sarebbe avvenuto in seguito a un litigio, pieno di insulti e minacce, che la ragazza aveva avuto con il tale “Josh” proprio su MySpace. Ma in realtà tale Josh proprio non esisteva.

Microsoft si allea ufficialmente con One Laptop per Child: è la vera sconfitta del progetto?

Olpc

Microsoft ha ufficialmente annunciato di aver “unito le forze” insieme a One Laptop per Child, l’associazione che vuole abbattere il digital divide, soprattutto nei Paesi del terzo mondo, vendendo computer portatili per 100 dollari. Fino ad ora le macchine erano equipaggiate con versioni apposite di Linux; molte associazioni e nazioni (come l’Egitto, ad esempio), però, hanno chiesto di poter avere i computer con Windows Xp installato.

Molti hanno pensato si tratti di una mossa estrema per cercare di far decollare un po’ di più il progetto, che ultimamente non stava andando poi così bene: “Mentre è certamente vero che il progetto non sta andando come volevamo – ha ammesso l’ideatore, Nicholas Negroponte – è anche vero che certe nazioni nel mondo prima di ordinarci i computer chiedevano sempre insistentemente che sopra ci fosse installata una versione di Windows“.

Chat e sms non fanno male al linguaggio dei ragazzi

Chat

Chi l’ha detto che il linguaggio delle chat e degli sms è controproducente per i ragazzi? Se è vero che distolgono i giovanissimi dagli impegni di studio, comunque li costringono ad adoperare il linguaggio scritto: è questa la tesi di un’indagine di linguistica pubblicata sul magazine britannico New Scientist, che svela – appunto – che la comunicazione istantanea come le chat o i messenger non deteriora le capacità linguistiche dei giovani, anzi le rinforza, “perché i ragazzi amano sfoggiare le proprie conoscenze quando interagiscono con gli amici in chat”.

Gli esperti, guidati dalla linguista Sali Tagliamonte dell’università di Toronto, in Canada, hanno analizzato milioni di parole scritte in chat da ragazzi tra i 15 e i 20 anni ed altrettante parole scambiate oralmente dai ragazzi, e hanno osservato che nelle chat si comunica con molta più accuratezza e rispettando le regole grammaticali e sintattiche che non nel linguaggio verbale. Sarebbe, dunque, corretta la tesi secondo cui il messaggio istantaneo non deteriora la lingua.

“Dal prossimo anno pagelle solo online”. Ci sembra un po’ azzardato… e tra l’altro in Italia già si fa

Pagella

Sta facendo molto parlare di sé, in questi ultimi giorni, l’annuncio del neo-ministro della Funziona pubblica, Renato Brunetta, secondo cui entro un anno, un anno e mezzo anche le pagelle scolastiche saranno online. Una decisione, ha spiegato il ministro, che servirà far risparmiare carta alla pubblica amministrazione: “Se sapremo cambiare – ha spiegato il ministro – potremo spendere meglio e liberare importanti risorse da impieghi poco produttivi”.

Una scelta intelligente, penseranno in molti, anche se – ma sto esprimendo un’opinione personale – forse bisognerebbe iniziare da altre parti a eliminare la carta. La pagella scolastica, oltre che un importante documento che tutti i genitori, i nonni e i parenti dovrebbero poter continuare a toccare con mano, è anche un ricordo che si tramanda di generazione in generazione. E poi: anche se ormai internet “ce l’hanno tutti”, quante sono le famiglie che non riuscirebbero a visualizzare online la pagella, per incompetenza o per mancanza fisica di mezzi (collegamento a internet o computer)? A mio parere ancora molte. Ben venga, dunque, il risparmio di carta, ma probabilmente si potrebbe iniziare da altri settori.

La Cina non garantisce che internet sarà “completamente aperta” durante i giorni delle Olimpiadi

GreatFirewall

Ci ritroviamo spesso a parlare di Cina, diritti umani e connessioni a internet. Come sapete in Cina è in azione una forte repressione nei confronti di blog e servizi “social” e Web 2.0 per evitare che dissidenti o esponenti politici dell’opposizione parlino male del governo su internet. In particolare oggi ci occupiamo di Olimpiadi, che si svolgeranno proprio il prossimo agosto a Pechino.

Secondo quanto riferito dal ministero della Tecnologia cinese, il Paese non garantirà lo stop alla censura nei giorni delle Olimpiadi, pur rassicurando tutti i giornalisti e reporter che saranno presenti alla manifestazione che i loro computer e le reti messe a loro disposizione funzioneranno correttamente. Insomma, tutto sembra andare verso una direzione: la censura non si arresterà e probabilmente solo gli uffici destinati agli operatori dell’informazione (in teoria) non saranno schermati.

Quanto valgono i dati rubati su internet? Ecco un incredibile tariffario!

Criminali

Le informazioni personali di ognuno di noi, è ovvio, sono senza prezzo. Ma tutto ha un prezzo e tutto ha un mercato… anche i dati (magari rubati) del vostro conto in banca. L’ha scoperto la McAfee Avert Labs, che ha pubblicato una lista che i criminali utilizzano per acquistare e vendere numeri di carte di credito, password per il login ai conti e altri dati rubati sul Web.

Una scoperta fatta quasi per caso, quando i ricercatori sono incappati in un sito che proponeva, a un prezzo molto alto, “dati di alta qualità”. E andiamolo a vedere, allora, questo tariffario. Un conto in banca presso la Washington Mutual Bank, negli Stati Uniti, con un saldo in attivo di 14.400 dollari costa circa 600 euro, mentre un conto inglese alla Citibank con un saldo di diecimila pound costa 850 euro.

La piaga della pedofilia online continua ad avanzare: ogni giorno nascono 74 siti in più rispetto al 2007

TelArcobaleno

Brutte notizie, purtroppo, per quel che riguarda la lotta alla pedofilia online. Secondo l’associazione Telefono Arcobaleno, che da dodici anni combatte contro questo fenomeno, ogni giorno nascono 74 siti in più rispetto al 2007. Un incremento considerato “preoccupante”, che “sottolinea l’urgente necessità di adeguare i mezzi di contrasto, dato l’evidente e misurabile inasprimento del fenomeno e la sua evoluzione tecnologica”.

Tra l’altro, spiega l’associazione, “i siti dedicati al pedobusiness sono solo una tipologia di quella che è la galassia di immagini e filmati che sfruttano in modo orribile l’infanzia per inseguire i gusti dei consumatori, per lo più statunitensi ed europei. Ultimamente è stato scoperto e debellato un sito a pagamento che nascondeva una grossa videoteca pedopornografica (mascherata da videoteca di cartoni animati) e proponeva la vendita di 465 filmati divisi per categorie. Ma andiamo a vedere gli ultimi dati.

Cuba, vanno in vendita i primi computer domestici legali

Cuba computer

Pur rimanendo un pressoché totale controllo sulle comunicazioni via internet, Cuba ha dato il via alla possibilità, per le famiglie, di acquistare un personal computer. Cosa fino ad ora proibita. La decisione è stata presa dal presidente Raoul Castro e fa parte di un pacchetto di beni di consumo che da ora in poi saranno liberi.

E così da qualche giorno i centri commerciali sono presi d’assalto da cubani interessati all’acquisto, oltre che dei computer, anche di telefoni cellulari e lettori DVD. Unico problema, il prezzo: i computer, infatti, costano in media 800 dollari in un paese dove il salario medio è di circa 20 dollari al mese. La maggior parte di coloro che si dicono interessati all’acquisto hanno però dimostrato di poter pagare in quanto riescono a ricevere mensilmente delle quote extra, soprattutto da parenti che vivono all’estero.

Video Tutorial: come evitare la copia erronea dei file quando vengono selezionati

Se utilizzate Windows come sistema operativo ed avete ogni giorno a che fare con una grande mole di file da copiare/spostare in varie cartelle del vostro computer, avrete sicuramente avuto spesso a che fare con la copia erronea dei file quando vengono selezionati.

Basta provare a selezionare i file da copiare in qualsiasi cartella, tenendo premuto il tasto Ctrl e cliccando su ogni elemento da aggiungere alla pila di file dei quali effettuare una copia, per rendersi subito conto che, qualora si sbagliasse di qualche mero millimetro a cliccare, e quindi si trascinasse in maniera pressoché impercettibile qualche oggetto con il cursore del mouse, ne verrebbe immediatamente creata una copia non desiderata.

Ciò è ovviamente sopportabile quando si ha a che fare con pochi file, ma immaginate di creare una copia erronea dei file quando vi sono selezionati centinaia, se non migliaia di elementi… si rabbrividisce al solo pensiero! Ma non temete perché, da bravi geek, abbiamo pronta una semplicissima soluzione anche a questo fastidiosissimo problema. Basta qualche click ed è tutto sistemato, proprio come descritto in questa guida (disponibile anche come video tutorial qui sopra):

PC Tools File Recover gratis per tutti!

PC Tools File Recover gratis per tutti! E con questa frase è presto introdotta una nuova, interessantissima promozione che ci permette di ottenere gratuitamente un software commerciale di indubbio valore.

Per chi non ne avesse mai sentito parlare, PC Tools File Recover è un ottimo software che permette di recuperare i file quando accidentalmente cancellati (che, come da bravi geek ben sapete, finché non sovrascritti da altri dati, rimangono al loro posto sull’hard disk) da molti supporti.

Ma adesso vediamo insieme come ottenere la nostra licenza gratis:

Come passare da 1.000 a 0 e-mail da leggere in una sola giornata

Geek o non geek, studenti o professori, grandi professionisti o persone in cerca di occupazione, ormai quasi tutti hanno a che fare quotidianamente con la posta elettronica, ma talvolta il rapporto con questo prezioso mezzo di comunicazione diventa complicato per l’eccessiva mole di lettere da leggere nel più breve tempo possibile.

Come avrete ben intuito dal titolo piuttosto provocatorio di questo post, oggi noi di Geekissimo daremo qualche dritta, che speriamo utile, destinata proprio a chi desidera passare da 1.000 a 0 e-mail da leggere in una sola giornata (o giù di lì). Ovviamente miracoli non se ne possono fare, ma se organizzato tutto al meglio, il risparmio di tempo nella consultazione della posta elettronica diventa davvero notevole. Buona lettura a tutti, e non dimenticate di darci anche i vostri suggerimenti riguardo questo tema!

  1. Utilizzare Gmail per gestire tutti gli account: questo ottimo servizio on-line non ha davvero più bisogno di presentazioni, permette di avere sempre a disposizione qualsiasi account di posta si desideri (grazie all’opzione che permette di ricevere mail tramite POP3 da altri indirizzi, accessibile dal pannello delle impostazioni), in contemporanea e gestibili in maniera quantomai facile e veloce. Da sottolineare poi la recente introduzione del supporto IMAP, che permette di utilizzare il servizio di web-mail di Google in qualsiasi client desktop (come Outlook), senza gli svantaggi del classico POP3, che non permetteva una perfetta sincronizzazione tra diverse applicazioni desktop per la posta elettronica e lo stesso Gmail sul web.