Amazon AutoRip, ora è utilizzabile anche in Italia

Amazon AutoRip, ora è utilizzabile anche in Italia

Amazon AutoRip, ora è utilizzabile anche in Italia

A gennaio dell’anno corrente Amazon, il colosso dell’e-commerce, ha annunciato il lancio di Amazon AutoRip, una nuova ed interessante funzionalità legata al servizio Amazon Cloud Player. Grazie a tale feature tutti gli utenti che hanno acquistato o che acquisteranno CD musicali sullo store online potranno ottenerne la versione MP3 in maniera totalmente gratuita.

Purtroppo tale funzionalità non era ancora stata resa disponibile per l’Italia. Da qualche ora a questa parte, però, Amazon AutoRip ha fatto il suo debutto anche nel Bel paese.

L’iniziativa, è opportuno sottolinearlo, presenta però una piccola differenza rispetto a quanto comunicato da Bezos e soci in un primo momento: Amazon AutoRip fa riferimento soltanto ai dischi che sono stati comprati da novembre del 2010 in poi e non dal 1998 ad oggi.

Immagine che mostra il logo di Wade e quello di Google Maps

Google, Waze e l’indagine dell’FTC

Google, Waze e l'indagine dell'FTC

Che diversi colossi dell’IT abbiano tentato, nei mesi scorsi, di mettere le mani su Waze è oramai cosa ben nota a tutti così come lo è anche il fatto che alla fine ad aggiudicarsi la celebre app dedicata alla navigazione stradale sia stata Google grazie ad un’offerta addirittura superiore al miliardo di dollari.

Per una cifra presumibilmente pari a 1,3 miliardi di dollari Google è infatti risucita a far propria Waze concedendo però la massima indipendenza al team dell’app che nonostante l’acquisizione continuerà ad operare nei propri uffici di Israele.

Prima che l’acquisizione venga portata a termine Google e Waze dovranno però fare i conti con l’FTC.

Facebook Reader, nuove indiscrezioni sull’aggregatore di news in blu

Facebook Reader, nuove indiscrezioni sull'aggregatore di news in blu

A partire dal momento in cui big G ha annunciato la dipartita di Google Reader numerose altre valide alternative hanno iniziato a far capolino sulla scena dei lettori di feed-RSS.

A tal proposito, a Feedly e al lettore annunciato da Digg, solo per citarne alcuni, potrebbe però affiancarsi anche un feed reader lanciato direttamente da Facebook.

La notizia aveva iniziato a circolare in rete già qualche giorno fa quando, appunto, nelle API Facebook Graph erano state individuate parte di codice che avevano fatto scaturire l’ipotesi che anche il team del social network per eccellenza stesse pensando ad uno strumento specifico per la lettura dei feed.

Nel corso delle ultime ore, però, l’autorevole Wall Street Journal ha fornito ulteriori ed interessanti info a riguardo che farebbero effettivamente ben sperare in merito al lancio di un aggregatore di news da parte di Facebook.

JDownloader messo al bando in Germania

JDownloader

Una gran bella batosta per JDownloader: il programma è stato recentemente messo al bando in Germania. Il tribunale di Amburgo ha deciso che il famoso software per gestire i download è illegale e per tale motivo è stato bloccato e gli sviluppatori dovranno probabilmente pagare una salatissima multa.

I proprietari già hanno evidenziato la loro totale opposizione alle accuse del giudice ed effettivamente la colpa potrebbe non essere la loro, almeno da quanto dichiarano le ultime notizie disponibili in rete.

I Google Glass arrivano anche in sala operatoria

I Google Glass entrano per la prima volta in sala operatoria

I Google Glass entrano per la prima volta in sala operatoria

Mentre le autorità garanti chiedono maggiori delucidazioni in merito ai rischi per la privacy che potrebbero derivare dall’utilizzo degli occhiali per la realtà aumentata di big G per la prima volta in assoluto i Google Glass entrano in sala operatoria.

È infatti notizia dell’ultim’ora, o quasi, quella che il chirurgo statunitense Rafael Grossmann ha indossato i tanto chiacchierati occhiali per la realtà aumentata durante un intervento di chirurgia allo stomaco documentando il tutto in tempo reale sul suo blog mediante un Google Hangout nel quale non sono stati mostrati né i dati né il volto del paziente.

Il chirurgo ha dichiarato di aver scelto per il proprio esperimento un intervento semplice e comunemente eseguito ma che potrebbe risultare molto utile per spianare la strada per le eventuali future operazioni in sala operatoria effettuate con i Google Glass.

Google Plus userscript

Google+ sorpasserà Facebook nel 2016

Google+ sorpasserà Facebook nel 2016

Il lancio di Google+, il social network del colosso delle ricerche in rete, è avvenuto il 28 giugno del 2011. Tra pochi giorni, quindi, G+ compirà due anni esatti.

In quest’arco di tempo Google+ è riuscito, passo dopo passo, a guadagnare sempre più il favore dell’utenza ma non al punto tale da far tremare Facebook, il numero uno indiscusso in fatto di social network.

Nel 2016, però, la situazione cambierà o almeno questo è quello che ha ipotizzato Searchmetrics.

Prendendo in esame i Mi piace e i +1 degli utenti nel corso degli ultimi sei mesi il gruppo di analisti ha infatti elaborato una previsione a medio-lungo termine stabilendo che Google+ arriverà a sorpassare Facebook a febbraio del 2016.

WhatsApp

Whatsapp, gli utenti attivi sono più di 250 milioni

Whatsapp, gli utenti attivi sono più di 250 milioni

WhatsApp, l’app di instant messaging specifica per smartphone e tanto apprezzata dall’utenza di tutto il mondo, dopo aver totalizzato il record di 27 miliardi di messaggi in un solo giorno ha ora raggiunto un nuovo ed importante traguardo.

Infatti, proprio nel corso delle ultime ore il gruppo ha fatto sapere che il numero complessivo di utilizzatori di WhatsApp è pari a ben più di 250 milioni.

La cifra in questione, precisa il gruppo, non fa riferimento al numero di iscrizioni al servizio bensì solo ed esclusivamente all’insieme degli utenti attivi a cadenza mensile. Il numero delle iscrizioni è sicuramente ben più elevato ma a fare la differenza è proprio il numero delle utenze attive, degli utenti che mese dopo mese si servono realmente della celebre app per chiacchierare con i propri amici.

Microsoft voleva acquisire Nokia

Microsoft voleva acquisire Nokia

Microsoft voleva acquisire Nokia

Pochi giorni fa circolava in rete, e non solo, l’indiscrezione secondo cui Huawei stesse prendendo in considerazione l’acquisizione di Nokia, una notizia questa che qualche ora è stata smentita.

Nonostante ciò le azioni del colosso finlandese sono tornate ad essere sotto pressione ma questa volta la colpa non è imputabile alle presunte intenzioni di Huawei di far propria Nokia.

Nel corso delle ultime ore è stata infatti diffusa la notizia secondo cui anche Microsoft avrebbe voluto far propria Nokia ed i primi contatti sarebbero già avvenuti nelle scorse settimane. Per il momento, però, il tutto è andata a monte, presumibilmente per la cifra troppo elevata fissata da Stephen Elop.

Nel dettaglio, Microsoft avrebbe sondato la possibilità di acquisire il business di Nokia legato agli smartphone o almeno così pare attenendosi a quanto riportato dal Wall Street Journal.

Il comparto smartphone di Nokia varebbe, attualmente, circa 14 miliardi di dollari e nonostante nel 2012 sia stato vicino ai 40 miliardi si tratta comunque di una cifra molto interessante al punto tale da aver stuzzicato l’interesse di Microsoft.

Google sta per aprire il suo primo negozio a New York?

Google, il Garante privacy italiano chiede info sui dati degli utenti

Google, il Garante privacy italiano chiede info sui dati degli utenti

Quella che di tanto in tanto vede i Garanti della privacy europei impegnati nell’indagare sul comportamento di Google è oramai una pratica di cui da qualche tempo a questa parte si sente spesso parlare.

A tal proposito, nel corso delle ultime ore, è stato registrato un nuovo capitolo di questa spinosa vicenda.

Mediante un apposito comunicato il Garante della privacy italiano ha reso noto di aver chiesto a Google “maggiori e più puntuali dettagli” inerenti specifici aspetti relativi al trattamento delle informazioni sensibili.

A finire nell’occhio del ciclone è in particolare l’informativa e le modalità di consenso all’uso dei dati forniti dagli utenti unitamente alla loro conservazione ed al possibile incrocio tra quelli facenti riferimento a prodotti o servizi differenti.

Windows 8.1 Preview, fino a 100 mila dollari per ogni bug scoperto

Windows 8.1 Preview, fino a 100 mila dollari per ogni bug scoperto

Windows 8.1 Preview, fino a 100 mila dollari per ogni bug scoperto

Nel corso delle ultime ore Microsoft ha annunciato una nuova iniziativa dedicata a tutti i ricercatori di sicurezza e agli hacker dell’intero globo terrestre il cui fine consiste nell’individuare le vulnerabilità di Windows 8.1 Preview, la versione dell’OS della redmondiana che verrà distribuita il prossimo 26 giugno durante la conferenza Build 2013.

Per ogni falla scoperta i ricercatori di sicurezza e gli hacker riceveranno un premio in denaro. Nel caso in cui venga suggerito un sistema mediante cui far fronte all’effetto dell’exploit sarà inoltre possibile ottenere un interessante bonus sempre in denaro.

Lo stesso discorso vale anche per Internet Explorer 11 Preview. Anche in questo caso qualora vengano scoperte vulnerabilità Microsoft provvederà a ripagare i cacciatori di bug con un interessante premio monetario.

Il prezzo pagato da Microsoft per una vulnerabilità critica è abbastanza elevato. I software moderni, infatti, utilizzano tecniche di sicurezza che rendono tanto costosa quanto complessa la realizzazione di un exploit.

Huawei vuole acquisire Nokia?

Huawei acquisizione Nokia

I rumors circolanti in rete da alcune ore a questa parte hanno sicuramente gettato nel pieno panico gli azionisti Nokia.

Stando infatti ad un recentissimo articolo pubblicato sul Financial Times l’azienda finlandese potrebbe essere acquisita da Huawei.

Attualmente non è ancora chiaro se la notizia in questione sia vera o meno e per il momento dal fronte Stephen Elop è giunto soltanto un secco no comment.

Il responsabile di Huawei, Richard Yu, ha invece dichiarato: “Stiamo prendendo in considerazione questo tipo di acquisizioni; forse la combinazione ha qualche sinergia, ma dipende dalle volontà di Nokia“. Queste parole, unite alla non dichiarazione di Elop, non hanno fatto altro che alimentare il sospetto che quanto anticipato dal Financial Times possa essere vero.

La celebre testata del Regno Unito fa inoltre sapere che l’idea del gruppo cinese sarebbe una suggestione dettata dalla volontà di lanciarsi sul mercato dei device mobile e, nello specifico, degli smartphone a livello internazionale.

Google Glass e privacy, le autorità garanti chiedono delucidazioni

Google Glass e privacy, le autorità garanti chiedono delucidazioni

Google Glass e privacy, le autorità garanti chiedono delucidazioni

I Google Glass, uno tra i dispositivi più desiderati e chiacchierati degli ultimi mesi, faranno la loro comparsa sul mercato entro il primo trimestre del prossimo anno. Prima che la commercializzazione degli occhialini di big G venga avviata è però necessario far luce sugli eventuali rischi per la privacy che potrebbero derivare dal loro utilizzo.

A far tale richiesta sono state le autorità garanti di tutto il mondo mediante un’apposita lettera spedita direttamente a Larry Page e nella quale il CEO viene sollecitato ad avviare immediatamente un confronto apposito per fornire chiarimenti sulla questione.

La principale preoccupazione delle autorità è data dalle applicazioni che sfrutteranno le tecnologie di riconoscimento facciale.

Quali informazioni raccoglie Google attraverso i “Glass”, i famosi occhiali a realtà aumentata? Con chi le condivide? Come intende utilizzarle? Come viene garantito il rispetto delle legislazioni sulla privacy? Come pensa Google di risolvere il problematico aspetto della raccolta di informazioni di persone che, a loro insaputa, vengono “riprese” e “registrate” tramite i Glass.

Digg annuncia il lancio di un suo feed reader

Digg annuncia il lancio di un suo feed reader

Digg annuncia il lancio di un suo feed reader

La comunicazione data mesi fa da big G inerente la chiusura, a partire dal 1° luglio dell’anno corrente, di Google Reader ha creato non poco scompiglio tra tutti gli utenti che praticamente da sempre si servono del celebre lettore di feed RSS.

A partire da quel momento hanno però cominciato a far capolino numerose e valide alternative come nel caso del quotatissimo Feedly, del presunto feed reader di Facebook e, stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore, anche di un lettore targato Digg, il celebre sito web di social bookmarking.

Mediante la pubblicazione di un apposito post sul suo blog ufficiale Digg ha infatti dichiarato che il nuovo servizio sarà disponibile per tutti a partire dal 26 giugno e che il cosiddetto Digg Reader andrà a configurarsi come uno strumento veloce, affidabile, semplice e come un riferimento sul quale approdare senza problemi provenendo da Google Reader.