Anonymous continua la sua battaglia contro il Vaticano
Gli Anonymous continuano la loro battaglia contro il Vaticano e tutti i siti Internet che, in qualche modo, hanno a che fare con esso. Dopo aver mandato giù il sito Vatican.va per due volte consecutive nel giro di pochi giorni e aver pubblicato i dati di accesso di Radio Vaticana, questa volta gli hacktivisti più famosi del Web se la sono presa con Benedictomexico.mx. Il sito Internet dedicato alla visita di Papa Benedetto XVI in Messico quest’oggi, 23 marzo, è stato messo KO per diversi minuti. Questa volta però non ci sono lunghe rivendicazioni sul blog di Anonymous Italia, continuano a far fede (se così si può dire) le motivazioni snocciolate durante i precedenti attacchi. Tra queste, ricordiamo, i comportamenti omertosi della Chiesa nei confronti degli scandali sessuali che hanno colpito diversi suoi rappresentanti in giro per il mondo e le trasmissioni tecnicamente fuori legge di Radio Vaticana. C’è poi la lunga diatriba che riguarda la società americana Imperva che gestisce la sicurezza dei siti del Vaticano e aveva sottovalutato l’abilità dei membri di Anonymous, ma ormai dovrebbe essere passata in secondo piano.Continua a leggere
Page Archiver, archiviare le pagine web d’interesse e visualizzarle anche offline
Capita spesso, navigando frequentemente online, di incappare in pagine web che, per un motivo o per un altro, sarebbe utile poter consultare in un secondo momento e, sopratutto, anche in assenza di una connessione ad internet. Per poter eseguire tale operazione l’unica cosa che, di default, è possibile fare sfruttando un qualsiasi browser web è quella di effettuare il salvataggio delle pagine web tramite l’apposita opzione annessa alla finestra. Qualora però venga impiegato Google Chrome come strumento mediante cui navigare online un’estensione quale PageArchiver potrebbe invece rivelarsi decisamente ben più pratica. PageArchiver, infatti, una volta installata sul browser web del gran colosso delle ricerche in rete, agisce in maniera estremamente semplice permettendo di salvare in formato HTML qualsiasi pagina web visualizzata online in modo tale da consentirne l’apertura in un secondo momento e, sopratutto, anche offline.Continua a leggere
Google Chrome: il browser web più utilizzato per un giorno
Durante il weekend oramai trascorso Google Chrome ha superato l’incontrastato, o quasi, predominio di Internet Explorer divenendo quindi il browser web più utilizzato al mondo ma, attenzione, soltanto per un giorno! Si, esatto, soltanto per 24 ore poiché, così come messo in evidenza dallo studio condotto dalla società di analisi Web StatCounter, durante la giornata di domenica 18 marzo 2012 il browser web reso disponibile dal gran colosso delle ricerche in rete è stato quello più utilizzato in Brasile, in India e in Russia totalizzando, in tal modo, circa il 32% del traffico, ovvero tanto quanto basta per rendere Google Chrome lo strumento di navigazione online maggiormente utilizzato tra la vasta utenza dell’intero globo terrestre pur continuando ad occupare la seconda o la terza posizione in classifica in Cina, negli Stati Uniti e in Germania.Continua a leggere
NoVirusThanks YouTube Video Downloader, scaricare video da internet e convertirli in tanti formati diversi
Partendo dal presupposto che le API di YouTube vengono continuamente, o quasi, modificate potrebbe accadere che molti degli appositi strumenti mediante cui eseguire il download dei contenuti d’interesse presenti sul noto servizio web e propositi in passato qui su Geekissimo non risultino più funzionanti non avendo la possibilità di accedere al percorso di origine del video. Considerando quanto appena affermato, qualora, cari lettori, foste andati incontro ad una fastidiosa situazione di questo tipo e nel caso in cui foste alla ricerca di una semplice ma più che valida soluzione alternativa allora, sicuramente, potreste prendere in considerazione l’idea di ricorrere all’utilizzo di NoVirusThanks YouTube Video Downloader.Continua a leggere
Come bloccare siti su Google
Come i più attenti di voi sicuramente sapranno, Google permette di migliorare le performance delle ricerche dando a noi utenti la possibilità di segnalare siti malevoli o content farm da estromettere dalle pagine dei risultati. Di solito, è possibile segnalare i siti da bloccare a Google tramite un’opzione che compare in automatico quando si clicca su un risultato della ricerca e si torna rapidamente indietro, ma i ragazzi di Lifehacker hanno scoperto che esiste una pagina un po’ nascosta nella quale è possibile aggiungere manualmente gli URL di tutti i siti che si desidera escludere dai risultati della ricerca.Continua a leggere
Android: le app gratuite riducono all’osso la batteria
Secondo quanto emerso da una recente ricerca della Purdue University eseguita in collaborazione con la Microsoft circa il 75% della carica di un device mobile e, in questo caso specifico, dei dispositivi Android, viene consumata dall’advertising delle app gratuite mentre il mero impiego delle applicazioni, diversamente da quello che potrebbe essere il pensiero comune, comporta un consumo pari al 25% e che, se confrontato con gli altri risultati, appare praticamente minimo. La ricerca, avente come obiettivo, appunto, quello di verificare quanto la pubblicità possa andare ad incidere sui consumi della batteria dei device Android, è stata eseguita sfruttando un apposito strumento denominato EProf (attualmente in fase di sviluppo anche per piattaforma Windows Phone) in grado di misurare le varie istanze attive sul dispositivo e di tenere traccia dei singoli consumi. Ciò che ne è emerso dall’analisi è stato, sostanzialmente, che tutte le applicazioni gratuite contenenti pubblicità fanno pesare il loro mancato pagamento sulla batteria del device in uso… come? Semplice: utilizzando la connessione ad internet per effettuare il download di banner e spot e per l’invio dei dati.Continua a leggere
Pirateria online, l’AGCOM passa la palla al Parlamento
Il Presidente dell’Autorità garante delle comunicazioni, Corrado Calabrò, ieri è stato ascoltato dalle commissioni cultura e lavori pubblici del Senato per chiarire la posizione dell’Agcom sul tema del contrasto alla pirateria sul Web. Dopo le feroci polemiche scaturite dal tentativo di bavaglio alla Rete dello scorso luglio, quando il garante fu costretto a rimandare la sua delibera che imponeva ai provider l’oscuramento a mezzo DNS dei siti ritenuti colpevoli di pirateria, l’Agcom è stata chiamata nuovamente in causa per produrre una normativa molto dura nei confronti dei pirati internettiani, ma questa volta Calabrò ha deciso di passare la palla al Governo. Nel suo intervento in aula, il Presidente di Agcom ha espresso l’auspicio che il parlamento ripensi le norme sul diritto d’autore aggiungendo che, vista la dimensione planetaria del fenomeno, sarebbe opportuno il trattamento di queste tematiche da parte dell’Unione Europea o addirittura dell’ONU.Continua a leggere
Apple e la battaglia delle nano-SIM
Se sino ad ora i produttori di smartphone si sono prevalentemente scontrati a suon di brevetti stando alla proposta di standard avanzata da Apple che la prossima settimana verrà messa al voto dall’European Telecommunications Standards Institute (ETSI) il nocciolo della questione potrebbe ora spostarsi sulle dimensioni delle SIM. Stando a quelle che sono le ultime informazioni attualmente disponibili risulta infatti che Apple stia tentando di convincere i competitors rientranti nel settore smartphone affinché le nano-SIM, progettate dall’azienda tedesca Giesecke & Devrient ed aventi dimensioni inferiori di circa il 30% rispetto alle già piccole micro-SIM, diventino uno standard per tutti. Il nocciolo della questione, però, consiste nella modalità mediante cui le nano-SIM si ritiene debbano essere inserite nei device, modalità che Apple sarebbe intenzionata ad imporre. I produttori sono infatti d’accordo circa l’adozione delle nano-SIM ma a dividere le parti vi è proprio la questione relativa alla modalità di inserimento sulla quale Nokia, RIM e Motorola si sono opposte e continuano tutt’ora ad essere intransigenti.Continua a leggere
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