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Gli italiani utilizzano sempre di più i servizi cloud, lo dimostra una recente ricerca

20 Ottobre 2011 di Martina Oliva
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Gli italiani utilizzano sempre di più i servizi cloud, lo dimostra una recente ricerca

Recentemente è stata condotta una nuova ricerca, l’Osservatorio Internet 2011, commissionata da Microsoft e realizzata da Nextplora mediante cui è stato possibile comprendere in maniera più approfondita quelle che sono le attuali abitudini degli italiani in rete. Il risultato della ricerca, condotto su un campione di 1.000 utenti, è stato che in Italia, così come anche in molti altri paesi del mondo, sempre più persone sono solite ricorrere all’impiego dei servizi in the cloud e talvolta senza rendersene nemmeno conto. Infatti, anche se soltanto il 15% degli utenti intervistati ha dichiarato esplicitamente di fare uso di servizi di tale tipologia circa l’88% lo fa ogni giorno in maniera inconsapevole eseguendo operazioni di archiviazione e condivisione dei propri file direttamente in rete.Continua a leggere

Come utilizzare iCloud in Windows

20 Ottobre 2011 di Denis Dosi
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Come utilizzare iCloud in Windows

iCloud, è il nuovo ambiente cloud lanciato da Apple il 12 ottobre; questi, di default, è integrato con il nuovo sistema operativo iOS 5 e, inoltre, è accessibile tramite la rete all’indirizzo icloud.com. Oltre a poterlo sfruttare tramite il dispositivo mobile, è possibile accedervi ed utilizzarlo anche da un qualsiasi sistema operativo Windows. La doverosa premessa, è aver creato un account iCloud da un dispositivo con installato iOS 5 o Mac OS Lion; in altre parole, è necessario aver installato sul proprio sistema, la versione Apple del medesimo servizio. In questo modo, è stato possibile creare un account specifico e quindi sarà possibile utilizzarlo anche dal proprio computer Microsoft; se questo primo passo non fosse stato eseguito, risulterà impossibile seguire i prossimi passaggi.Continua a leggere

Steve Ballmer attacca Android Ice Cream Sandwich: “È per dispositivi economici ed è difficile da usare”

20 Ottobre 2011 di Andrea Guida (@naqern)
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Steve Ballmer attacca Android Ice Cream Sandwich: “È per dispositivi economici ed è difficile da usare”

A poche ore dalla presentazione ufficiale di Android Ice Cream Sandwich, il CEO di Microsoft, Steve Ballmer, torna a scagliarsi sul sistema operativo mobile di Google apostrofandolo come troppo complicato da usare e destinato a dispositivi di fascia bassa. L’affondo è avvenuto durante il Web. 2.0 Summit di San Francisco, dove ieri Ballmer ha accolto la nuova versione di Android asserendo che Windows Phone è superiore perché “non c’è bisogno di essere esperti di computer per usarlo“. Inoltre, il basso costo di alcuni smartphone e tablet con Android starebbe costringendo Microsoft a stringere la cinghia e abbassare il prezzo dei suoi telefoni. Telefoni suoi in quanto fornitrice di software, perché Microsoft di produrre uno smartphone in casa non sembra essere proprio intenzionata: alla domanda precisa se fosse in programma la realizzazione di un rivale di iPhone made in Redmond, Ballmer ha risposto che Microsoft “pensa anche alle innovazioni hardware” senza aggiungere altro.Continua a leggere

Nanny for Google Chrome, limitare o bloccare l’accesso a specifici siti web in base al giorno e all’orario

20 Ottobre 2011 di Martina Oliva
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Nanny for Google Chrome, limitare o bloccare l’accesso a specifici siti web in base al giorno e all’orario

Chi è solito servirsi di internet come strumento mediante cui lavorare o studiare sicuramente ben saprà quanto tempo prezioso possano portare via, talvolta anche in maniera inavvertita, i social network, come nel caso di Facebook e Twitter, ma anche svariati altri servizi in rete non esattamente pertinenti con quella che è l’attività in corso. Considerando quanto appena affermato una risorsa quale Nanny for Google Chrome potrebbe risultare utile al fine di ottimizzare il proprio operato online evitando eventuali e fastidiose perdite di tempo a patto però che il browser web in uso sia Google Chrome e che si disponga di una minima dose di fermezza e buona volontà. Nanny for Google Chrome, infatti, è un’estensione tutta dedicata al browser web del gran colosso delle ricerche in rete che, una volta in uso, permetterà di limitare o bloccare l’accesso a specifici gruppi di siti web in base al giorno e all’orario.Continua a leggere

MyPhoneExplorer, gestire il proprio smartphone Android direttamente da Windows

20 Ottobre 2011 di Martina Oliva
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MyPhoneExplorer, gestire il proprio smartphone Android direttamente da Windows

Se siete in possesso di un device mobile equipaggiato di Android e siete alla ricerca di un pratico sistema mediante cui gestirne facilmente tutti i vari contenuti direttamente da PC allora potreste sicuramente trovare molto utile una risorsa quale MyPhoneExplorer. Si tratta infatti di una suite, costituita da client per sistemi operativi Windows (XP, Vista e 7) e da client per Android, mediante cui sarà possibile gestire facilmente ed in remoto il proprio smartphone Android avendo la possibilità, nel dettaglio, di sincronizzare i propri dati, di effettuare telefonate, di spedire SMS, di operare sull’agenda, sulle sveglie, sulla rubrica, sui file e, dulcis in fundo, di ottenere informazioni concernenti il device (come ad esempio il livello della batteria e le statistiche relative alla CPU) e la memoria. Oltre a poter eseguire tutto quanto appena accennato MyPhoneExplorer potrà anche essere impiegato per effettuare un pratico backup direttamente sul PC di quelli che sono i dati presenti sul proprio smartphone e, in tal modo, sarà quindi possibile tenere al sicuro contatti telefonici, eventi, attività, note, SMS e profili (gli elementi da sottoporre al processo di backup possono essere selezionati direttamente dall’utente).Continua a leggere

Internet, il 53% della popolazione italiana naviga attivamente online

19 Ottobre 2011 di Martina Oliva
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Internet, il 53% della popolazione italiana naviga attivamente online

Avere la possibilità di accedere ad internet significa, tra le tante cose, anche avere l’opportunità di reperire tutte le varie ed eventuali informazioni d’interesse in maniera immediata, rapida e attiva e, di conseguenza, facendo quindi in modo che sia lo stesso utente a ricercare specifiche news piuttosto che il contrario e, a quanto pare, informarsi in tal modo sembra piacere davvero parecchio ad una buona fetta della popolazione italiana. Infatti, attenendosi alle ultime statistiche, poco più della metà della popolazione italiana, circa il 53%, è solita servirsi attivamente di internet e, stando sempre a quelle che sono le informazioni attualmente disponibili, tra le attività maggiormente eseguite in rete vi è la ricerca di notizie.Continua a leggere

MultiCopy, copiare parti di testo multiple ed incollarle in sequenza

19 Ottobre 2011 di Martina Oliva
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MultiCopy, copiare parti di testo multiple ed incollarle in sequenza

Copiare più parti di testo può risultare un compito particolarmente faticoso, in particolare se si considera che, nel caso specifico degli OS Windows, la clipboard consente di memorizzare solo e soltanto un elemento per volta. Qualora però risulti necessario copiare più parti di testo presenti su una specifica pagina web e nel caso in cui il browser web impiegato sia Mozilla Firefox un add-on quale MultiCopy potrebbe rivelarsi una vera e propria ancora di salvezza. MultiCopy, infatti, va a configurarsi come una sorta di clipboard manager interno a Firefox grazie al quale sarà possibile effettuare la copia di più parti di testo in simultanea e, successivamente, di incollare ciascuna di esse seguendo la sequenza in base alla quale ne è stata effettuata la copia.Continua a leggere

Steve Jobs voleva acquistare Dropbox, che ora festeggia i 45 milioni di utenti

19 Ottobre 2011 di Andrea Guida (@naqern)
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Steve Jobs voleva acquistare Dropbox, che ora festeggia i 45 milioni di utenti

Nel corso di un’intervista rilasciata a Forbes, il fondatore e CEO di Dropbox, Drew Houston, ha svelato un clamoroso retroscena secondo il quale nel 2009 Steve Jobs tentò di acquistare Dropbox per trasformarlo in quello che ora è diventato iCloud. Il recentemente scomparso CEO di Apple invitò Houston e il suo socio Arash Ferdowsi a Cupertino, dove tra una tazza di tè e qualche chiacchiera venne fuori che Jobs era pronto ad offrire una cifra ad otto zeri per avere Dropbox. Cifra che però venne rifiutata dai due giovani imprenditori (all’epoca Houston aveva 26 anni) convinti della bontà del loro progetto.Continua a leggere

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