Google Street View multa 7 milioni di dollari

Street View: la vittoria di Google in Svizzera

Google Street View vittoria in Svizzera

Si torna a discutere ancora una volta di Google e, nello specifico, di Street View ma, a differenza di quanto accaduto alcuni giorni addietro, ad essere sotto esame è un particolare algoritmo impiegato da big G, quello mediante cui viene eseguito lo sfocamento automatico di volti e targhe dei veicoli che risultano riconoscibili nelle foto del servizio.

I giudici della Svizzera, uno tra i pesi europei più attenti in fatto di privacy, hanno infatti stabilito che Google non deve e non dovrà intervenire sull’algoritmo in questione.

Secondo la Suprema Corte Svizzera, infatti, big G non ha alcun obbligo di garantire che il 100% dei visi ripresi in Street View siano oscurati.

È infatti sufficiente che l’azienda si sia attivata sin dal primo momento per eseguire la procedura in questione automaticamente rendendosi disponibile per l’offuscamento manuale qualora necessario tenendo conto delle eventuali segnalazioni degli utenti.

AnonOps attacca il blog di Beppe Grillo

Nella giornata di ieri, il blog di Beppe Grillo è risultato irraggiungibile per circa 10 ore a causa di un attacco hacker sferrato da una cellula di AnonOps.

AnonOps è un server IRC su cui si riuniscono vari coordinatori di Anonymous, il celebre movimento di hacktivisti le cui gesta hanno già fatto “vittime” illustri, dal Vaticano ai ministeri di Difesa e Interno, ma la paternità del gesto a quanto pare è ancora tutta da discutere.

Print Friendly and PDF, ottimizzare per la stampa le pagine web aperte in Chrome

Spesso capita di dover stampare intere pagine web di cui, però, soltanto una parte di esse fa riferimento a quelli che sono i contenuti di effettivo interesse.

Purtroppo, però, i browser web, così come avrà già avuto modo di verificare la maggior parte di voi lettori di Geekissimo, di default non integrano alcuna opzione apposita mediante cui poter escludere dal processo di stampa le sezioni delle pagine web che risultano inutili.

Qualora però venga impiegato Google Chrome è possibile ovviare a quanto appena descritto ricorrendo all’impiego di Print Friendly and PDF.

QuickMove, organizzare automaticamente i file in cartelle in base al nome e all’estensione

La maggior parte degli utenti che, spesso e volentieri, si ritrova a scaricare file e documenti di varia tipologia da internet ha l’abitudine di archiviare il tutto direttamente sul desktop o alla rinfusa nella cartella dedicata, di default, ai download.

Al fine di reperire rapidamente quanto d’interesse in un secondo momento risulta però tanto utile quanto, al contempo, indispensabile ordinare tutto ciò che è stato scaricato dal web, un’operazione questa che può rivelarsi particolarmente scocciante, specie quando gli elementi su cui agire risultano molteplici.

Tenendo conto di quanto appena affermato uno strumento quale QuickMove potrebbe quindi rivelarsi molto ma molto utile.

QuickMove, infatti, è un software totalmente gratuito ed utilizzabile su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che consente di creare specifiche regole in base alle quale i file verranno spostati ed organizzati in cartelle separate tenendo conto del loro nome e alla loro estensione.

Last.fm attacco hacker

Attacco cracker: dopo LinkedIn è il turno di Last.fm

Last.fm attacco hacker

Dopo LinkedIn che, nel corso della giornata di ieri, ha allertato i suoi utenti relativamente all’attacco hacker al quale è stato soggetto e conseguenzialmente al quale sono state trafugate circa 6 milioni di password, è ora il turno di Last.fm.

Il ben noto servizio di musica in streaming ha infatti subito un attacco cracker che ha esposto buona parte dell’intero databse contente le password degli utenti.

Ad ammetterlo è stata la stessa società mediante la pubblicazione di un apposita nota nella quale, unitamente all’avviso in questione, ha anche aggiunto che sono attualmente in corso apposite indagini interne miranti alla valutazione dell’effettiva gravità della situazione.

SmartGlass ed Internet Explorer per Xbox 360 in un video

Tassello dopo tassello, Microsoft sta costruendo l’ariete con cui intende sfondare le porte del mercato mobile e riacquistare il terreno perduto nei confronti della concorrenza. Il colosso di Redmond si sta prodigando nella realizzazione di un ecosistema di prodotti e servizi in grado di unificare l’esperienza utente su più device: computer, smartphone, tablet, console, ecc. e l’E3 di Los Angeles ne è stata l’ennesima dimostrazione.

Facebook App Center

Il Facebook App Center fa il suo esordio ufficiale

Facebook App Center

Qualche settimana addietro aveva iniziato a circolare la notizia facente riferimento alla volontà di Facebook di rendere disponibile un suo app center ponendo come obiettivo, analogamente, o quasi, agli altri app store attualmente presenti sulla piazza, quello di raccogliere tutte le applicazioni disponibili e rivelandosi quindi sia una vetrina per gli sviluppatori sia un punto di riferimento per gli utenti.

Sino a qualche giorno fa, però, non risultavano disponibili ulteriori info sul lancio del marketplace in salsa Facebook, una situazione questa che nel corso delle ultime ore è invece radicalmente cambiata: l’app store del social network in blu più celebre al mondo ha ufficialmente aperto i battenti e d’ora in avanti potrà essere identificato dalla vasta utenza con il nome di Facebook App Center.

Nonostante il suo recentissimo esordio Facebook App Center può già contare su circa 600 applicazioni, diverse delle quali utilizzabili anche da device iOS ed Android.

Chrome Metro per Windows 8, primo screenshot

A parte la grossa e anti-estetica barra blu, notate qualcosa di diverso dal solito nello screenshot di Chrome qui sotto? Se la risposta è no, peggio per voi, perché questo non è il classico Chrome che ora abbiamo tutti (o quasi) sul computer. È la versione Metro del browser disegnata appositamente per Windows 8.

Google ha svelato la prima immagine del nuovo Chrome per annunciare che il supporto alla Start Screen di Windows 8 verrà introdotto a partire dalla prossima release nel canale Dev. Quindi se usate Windows 8 Release Preview e siete ansiosi di provare un browser diverso da IE10 anche in ambiente Metro, sappiate che sta per arrivare fieno per la vostra cascina.

Apple vuole bloccare Samsung Galaxy S III

Apple vuole bloccare le vendite del Samsung Galaxy S III

Apple vuole bloccare Samsung Galaxy S III

La patent war che da tempo oramai immemore tiene impegnati i grandi colossi dell’IT e, in particolar modo, Apple e Samsung sembra proprio non essere destinata a finire così come testimoniato dai più recenti avvenimenti che, appunto, vedono coinvolte la ben nota società sudcoreana e l’azienda della mela morsicata più celebre al mondo.

Stando a quanto reso noto proprio nel corso delle ultime ore risulta infatti che Cupertino ha inserito nella sua ingiunzione preliminare contro i dispositivi Android l’ultimissimo Samsung Galaxy S III che, appunto, andrebbe a violare due brevetti di proprietà Apple.

Magnify: una lente d’ingrandimento, e non solo, per Chrome in stile iOS

Chi naviga spesso online e chi, altrettanto frequentemente, ha difficoltà a visualizzare in maniera corretta gli elementi testuali annessi alle pagine web visitate sicuramente quest’oggi sarà più che felice di poter fare la conoscenza di Magnify… a patto però che venga impiegato Google Chrome come browser web.

Magnify, infatti, è un’estensione specifica per Chrome che, una volta installata, non soltanto consente di ingrandire gli elementi testuali presenti online ma, per di più, permette anche di eseguire rapidamente ricerche e traduzioni e di catturare screenshot.

Per eseguire le operazioni in questione tutto ciò che risulterà necessario fare non sarà altro che cliccare e tenere premuto con il tasto sinistro del mouse per circa un secondo sull’elemento su cui si desidera agire.

BitReplica, eseguire il backup dei propri dati creando appositi profili

Eseguire il backup dei propri file, specie di quelli aventi maggior rilevanza, va a configurasi come un’operazione particolarmente importante considerando che l’insorgenza di varie ed eventuali problematiche potrebbe causarne, in caso contrario, la perdita.

Per eseguire l’operazione in questione nel miglior modo possibile risultano disponibili molteplici applicativi freeware appositamente adibiti a tal scopo così come nel caso di BitReplica.

Si tratta, appunto, di un nuovo software totalmente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che può essere utilizzato per eseguire il backup dei profili utente del sistema, dei file di Outlook ed anche dei vari profili impiegati relativamente ai browser web in uso.

Il software, nel dettaglio, permette di creare appositi profili per l’esecuzione dei processi di backup e, per ciascuno di essi, di selezionare gli elementi relativamente ai quali si desidera agire.

Rylstim Screen Recorder, un semplice software per registrare screencast su Windows

Se siete alla ricerca di un buon programmino mediante cui poter registrare screencast da Windows ma, nonostante, il vasto assortimento, sino ad ora non avete ancora trovato una risorsa di semplice utilizzo e che, al contempo, permetta di eseguire al meglio l’operazione in questione allora Rylstim Screen Recorder potrebbe fare al caso vostro.

Si tratta infatti di un software totalmente gratuito ed utilizzabile su tutti i sistemi operativi di casa Redmond (sia a 32-bit sia a 64-bit) che mettendo a disposizione dei suoi utilizzare un’interfaccia utente chiara e ben organizzata, così com’è anche possibile notare dando uno sguardo allo screenshot d’esempio presente all’inizio di questo post, consente di registrare screencast in maniera rapidissima.

Il software supporta vari codec tra cui risultano compresi Cinepak Codec by Radius, Intel IYUV codec, Microsoft RLE, Microsoft Video 1, Microsoft YUV, Toshiba YUV codec e Xvid MPEG-4 Codec ed a differenza di molti altri applicativi simili permette a ciascun utente di personalizzare il frame rate, che per impostazione predefinita è fissato a 18, delle registrazioni dello schermo che verranno effettuate.

Come testare la password di LinkedIn

Come ormai noto, sono state rubate le password di milioni di utenti di LinkedIn. L’hacker che ha compiuto il furto ha postato le password in forma crittografata su un forum russo ed ormai nessuna di queste può ritenersi sicura, ma se volessimo sapere con precisione se la nostra parola chiave è stata scoperta o meno? Un modo c’è ed ora andiamo a illustrarvelo.

Per testare la password di LinkedIn e scoprire se le proprie credenziali di accesso al social network sono finite in pubblica piazza, ci si può rivolgere al sito di LastPass. Il popolare servizio di gestione delle password ha istituito una pagina attraverso la quale ognuno può inserire la sua vecchia password di LinkedIn e scoprire se è stata scoperta o meno.

Facebook allarme privacy messaggi privati

Facebook ha gli anni contati, parola di Eric Jackson

Facebook sparirà nel 2020

In molti, probabilmente, si sono già interrogati a tal proposito, altri, invece, non lo hanno mai fatto ma, in ogni caso, per Eric Jackson, analista in forza ad Ironfire Capital, Facebook ha gli anni contati ed a suo giudizio entro il prossimo quinquennio o, al massimo, decennio la ben nota risorsa di social networking sparirà dalla scena.

Secondo Jackson, così come reso noto nel corso di un’intervista alla CNBC, infatti, Facebook non è riuscito a monetizzare in maniera efficace così come invece avrebbe potuto il suo bacino di utenza sopratutto perchè incapace di investire su una valida strategia mobile che risulti tanto efficace quanto, al contempo, redditizia e considerando che tale settore già adesso appare particolarmente importante e nel corso dei prossimi anni lo sarà ancor di più il dato in questione non è certo da trascurare.