Twitter raggiunge i 5 miliardi di tweets

Twitter

Cinguettii, cinguettii, cinguettii: da molto tempo ormai questo sereno suono primaverile è diventato molto, molto familiare per tutti gli utenti del Web. Ovviamente, stiamo parlando di Twitter, il social network creato da Jack Dorsey che continua ad inseguire Facebook per il predominio sul mondo dei Social Network. Che a quanto pare, nell’ultimo anno ha quintuplicato la sua presenza sul web, complice anche l’aumento degli utenti e la grossa pubblicità dovuta all’intenso uso da parte di numerosissimi Vip, in maggioranza statunitensi.

Sploder, creare il proprio videogioco online

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Oggi vi voglio parlare di un tool molto simpatico per creare online un giochino in flash, Sploder. Certamente conoscete questi giochetti, dato che ne se ne trovano a decine sui più diversi siti. Se per caso vi è venuta la voglia di crearne uno da soli, questo è il posto giusto.

Innanzitutto, dovremo ovviamente registrarci. Dopo il login, dunque, potremo fondamentalmente scegliere tra due tipologie di videogiochi da creare, ovvero Platform oppure Sparatutto. Successivamente dovremo fare un’altra scelta, perchè nel caso degli sparatutto possiamo scegliere tra il classico gioco della navetta spaziale e le battaglie con i robot, mentre per i platform non avremo particolari opzioni.

L’era del Cloud Computing, a che punto siamo?

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Una delle innovazioni principali dei nostri tempi è il cloud computing. Molti non sanno minimamente di cosa si stia parlando e pure ogni giorno ne utilizziamo i servizi e contribuiamo alla sua crescita.

La cloud, o nuvola, è composta dall’insieme di WebApp messe a nostra disposizione dalle varie compagnie web. Gmail, Zoho, Yahoo Answer, Greader, Facebook, etc. Tutti questi servizi sono indipendenti fra loro e possono funzionare stand-alone, allo stesso tempo però possono essere integrati attraverso l’utilizzo di varie tecnologie, una su tutte le API.

E così da Greader sarete in grado di inviare un articolo sfruttando il servizio di posta GMail, oppure di postare un link su Friendfeed che provvederà a feeddare il vostro stream di Facebook piuttosto che Twitter.

Il successo principale del cloud computing è dovuto alla sua scalabilità. Anziché allocare un determinato numero di risorse per ogni accesso, grazie al cloud computing è possibile rendere il consumo di risorse on-demand, con grande risparmio per le aziende e soprattutto con un’ottimizzazione delle risorse che rende possibile l’esecuzione di applicativi complessi senza appesantire la rete.

ImageExchange, servizio di hosting per immagini

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Image Exchange è un semplice servizio sul quale potremo caricare delle immagini e condividerle. Approdati nel sito ci troveremo dinnanzi a tre spazi vuoti. Nel primo dovremo scegliere il file da caricare, mediante una semplice ricerca all’interno del computer.

Nel secondo spazio ci verrà richiesto di inserire i tags, quindi riempiamo questo spazio di parole chiavi relative all’immagine. Il terzo spazio è forse l’unico punto che differenzia questo servizio da tutti gli altri dello stesso genere. Potremo infatti scegliere una parola, che se digitata in un apposito spazio (come vedremo dopo) permette di eliminare l’immagine dal server. Naturalmente se qualcuno ha salvato quell’immagine, questo processo non la cancellerà.

AllMyNotes, un software completo e personalizzabile per scrivere le nostre note

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Spesso, molti utenti, si ritrovano a dover utilizzare il proprio PC per prendere appunti, in genere per motivi di lavoro o studio.

Il software fornito con l’OS è in grado di adempire perfettamente a tale funzione ma spesso si avverte la necessità di avere a propria disposizione uno strumento che faccia di più, che implementi una maggiore usabilità e personalizzazione.

Sono dunque questi i motivi per cui intendo presentarvi AllMyNotes, ossia un software completamente gratuito, realizzato per esser utilizzato su sistemi operativi Windows, da 2000 a Seven, mediante il quale è possibile prendere appunti in modo pratico e veloce, il tutto sfruttando una struttura di cartelle virtuali, in modo tale da permettere agli utenti di trasferire agevolmente le proprie note su un dispositivo portatile.

Digg punta di più sugli Ads

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La questione del come fare soldi dalla rete rimane come sempre una delle questioni di punta sulla blogosfera. I grandi della rete hanno in qualche modo escogitato qualcosa, Google con i suoi programmi AdWords fa miliardi, Facebook durante il corrente mese ha finalmente generato profitti, in buona parte grazie ai suoi Social Ads.

Un altro grande protagonisti sulla scena degli Ads, anche se non della mole di Google e Facebook, è Digg, il noto servizio di tracking.

Lo staff di Digg già è da un po’ che sta lavorando a migliorare il proprio servizio di Ads, le percentuali di click tradizionali possono andar bene per Google, che gioca su un numero di impressions inequiparato. Ma quando servizi meno capillari come Facebook o Digg devono incominciare a tirare acqua al mulino, hanno bisogno di invntarsi qualcosa di più remunerativo.

Il team di Digg ha sviluppato ed implementato diverse idee valide, ultima la possibilità di integrare stories esistenti all’interno degli ads. I publisher saranno in grado di selezionare alcuni digg che ritengono inerenti alla propria campagna, ed inserirli nel box dell’ad che pubblicheranno.

WordPress Antivirus: proteggere i blog dai virus

Non solo i tanto bistrattati PC con sistema operativo Windows. Anche i blog WordPress possono essere vittima dei virus, ossia di porzioni di codice PHP maligno contenute in temi o plugin per il celebre CMS creati ad hoc per prendere il controllo dei blog e devastarne il contenuto.

E voi, cari amici geek, non vorreste mai vedere andare a ramengo il lavoro di mesi e mesi di blogging, giusto? E allora correte ad installare AntiVirus, un componente aggiuntivo per WordPress che ha come unico compito proprio quello di proteggere i weblog da virus, exploits e spam.

La sua configurazione risulta estremamente agevole anche per chi è alle prime armi. Le sue funzionalità tantissime, ne trovate un elenco qui sotto.

Word Ahead, il video vocabolario online

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Nella quotidianeità ma soprattutto se dovessimo avere dei bambini non necessariamente troppo piccoli, capita di imbatterci in determinate parole o addirittura anche in blog, news, ebook tutti immancabilmente in lingua inglese. Cosa succede? Succede che, chi conosce la lingua non ha grosse difficoltà a tradurre o a sintentizzare tramite i translator presenti in rete ciò che in realtà vuole capire. Però se invece dall’altra parte si ha un figlio e come giusto che sia, volessimo che imparasse la lingua inglese, il discorso cambia. Questo che vi presento oggi è un buon metodo per l’apprendimento della lingua inglese..

La verità è che alcuni genitori a fine anno scolastico mandano i propri figli in una sorta di stage a Londra per imparare accenni della lingua. Alcuni invece comprano dei DVD in inglese, con sottotitoli in italiano, in modo da avere un confronto, altri magari più privileggiati hanno un insegnante di inglese nella propria scuola. Il fine di questi tre fattori presentati è sicuramente la costanza, che un buon genitore deve sicuramente far avere al proprio figlio.

ADSL, Brunetta: “2 MB di banda per tutti entro il 2010”. E i prezzi?

Come avrete sicuramente letto o sentito sui maggiori media nazionali, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, ha dichiarato guerra al digital divide annunciando che “entro il 2010 tutti i cittadini italiani avranno almeno 2 MB di banda larga”.

La promessa, inutile nasconderlo, è di quelle azzardate. Come ammesso dallo stesso Brunetta, per portare a termine la missione occorrono investimenti pubblici e privati per un totale di 800 milioni di euro (cifra che il Ministro ha chiosato con un laconico “non costa nemmeno tanto”). Somma che, soprattutto in periodi di crisi come questo, non appare stanziabile ed applicabile nel giro di un anno o poco più.

Ad ogni modo, noi vogliamo pensare positivo, far finta di non aver mai sentito promesse del genere andate a finire inesorabilmente nel vuoto, e credere ciecamente al crociato della guerra anti-fannulloni. Ma c’è una domanda che continua a ronzarci nella testa: ammesso che entro il 2010 tutti i cittadini italiani avranno almeno 2 MB di banda larga, siamo sicuri che i “digital divisi” pagheranno la loro connessione alle stesse cifre di chi ha la fortuna di vivere in un posto coperto dalla connessione ad alta velocità?

Secrets, tutti i segreti del vostro Mac

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Una delle attività più tradizionali per un geek è il tweaking, ovvero forzare un sistema operativo a compiere attività per cui è stato abilitato, ma che non sono state fornite, dagli sviluppatori, di un interfaccia grafica.

Ogni sistema operativo e interfaccia grafica hanno la loro buona dose di easter egg e di funzioni nascoste, spesso attivabili tramite terminale. Ad ausilio di tutti coloro che non hanno intenzione di mettere mano alla tastiera vengono alcuni sviluppatori indipendenti, che costruiscono per noi interfacce grafiche per sfruttare questa o quella funzione nascosta.

Alcuni dei programmi migliori portano sui nostri sistemi operativi un bundle di tweaks attivabili tramite interfaccia grafica. Il programma che vi segnaliamo oggi fa questo per Mac OS X 10.5.0 o superiore, il suo nome è Secrets.

Secrets, prima di essere un’applicazione, è un database, per la precisione un database di segreti. Alimentato sia da comunità di esperti che dagli utenti, Secrets raccoglie tutte o quasi, le personalizzazioni che è possibile effettuare su un sistema operativo Mac OS X.

PlayTuts, un nuovo sito di tutorial in italiano

Playtuts

Come ben sapete, la rete è un’ottima fonte per documentarsi liberamente e imparare cose nuove che nella vita reale comporterebbero dei costi anche elevati e ore di apprendimento fuori casa. Grazie ad internet e alle guide presenti in rete è possibile imparare parecchie cose in pochissimo tempo. I tutorial nella maggior parte dei casi sono delle guide scritte che andrebbero stampate e poi rilette.

In questo ultimo periodo, però abbiamo visto un crescere sempre più rapido di Video tutorial, al contrario delle normali guide di testo, come dice il nome stesso, i video tutorial sono dei video che ci mostrano come creare un determinato effetto con un determinato programma, o più semplicemente, ci mostrano come sfruttare al meglio le potenzialità nascoste di un programma. I video tutorial sono principalmente dedicati al mondo della grafica ma anche per altri argomento.
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ClicKey, assegniamo tanti suoni diversi e divertenti per ciascun tasto della tastiera

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Se siete alla ricerca di un modo originale per personalizzare il vostro bel PC, magari aggiungendo qualche suono particolare, corrispondente ad una determinata azione, allora state leggendo nella sezione esatta.

Personalizzare il proprio PC, infatti, costituisce una delle principali operazioni che la maggior parte degli utenti esegue, per dare un tocco di personalità in più alla propria postazione di lavoro, per renderla più o meno allegra o in parole povere semplicemente per conferirgli un aspetto più consono al nostro essere.

Proprio per queste ragioni, voglio dunque presentarvi una piccola utility mediante la quale rendere davvero unico, inimitabile e soprattutto “sonoro” il nostro bel PC.

Si tratta di ClicKey, ossia un software gratuito e portatile, realizzato per OS di casa Microsoft, che permette di aggiungere segnali sonori differenti, i cosiddetti “suoni click” per ciascun tasto della nostra tastiera.

Going Google si espande in tutto il mondo

Going Google

Quest’estate (sigh) vi avevamo parlato di Going Google, il nuovo servizio del gigante delle ricerche creato per spingere le aziende a migrare dai prodotti Microsoft alle Google Apps, che nonostante le loro indiscutibili qualità continuano a detenere una fetta relativamente piccola di mercato. L’obiettivo principale di questa campagna erano e continuano ad essere le aziende, visto che solo 3.000 hanno scelto di passare a Google Apps, rispetto ai 2 milioni di utenti professionali e i 20 milioni di utenti in totale (contro gli 1.75 milioni di utenti pro di giugno).

App of the Day, rating nel caos

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Uno dei grandi vantaggi dell’avere un iPhone è di poter accedere ad un bacino di oltre 85.000 applicazioni, fra gratuite e a pagamento, presenti nell App Store di Apple.

I controlli della Apple sulle applicazioni che accedono all’App Store sono noti e temuti fra gli sviluppatori. Non esistono veri e propri criteri di selezioni, o quanto meno non sono resi pubblici. L’App Store si riserva il diritto di rifiutare ad oltranza le applicazioni che gli vengono sottoposte, anche con rifiuti non motivati.

Se da un lato questo pone un enorme limite alle possibilità di sviluppo del mondo iPhone, dall’altro assicura che gli utenti non si ritrovino a scaricare o peggio ad acquistare applicazioni che non danno quello che promettono.

Anche se finora non si può certo dire che il sistema non abbia funzionato, capita sempre più spesso di trovare nell’App Store applicazioni scricchiolanti, che non fanno ciò che si credeva facessero, che non sono state chiare nella descrizione, insomma che non soddisfano le aspettative degli utenti.