MadeUpMemories, creare delle scene divertenti con le proprie facce

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MadeUpMemories è un’applicazione online che permette di creare delle divertentissime scene con i nostri volti. Da quello che ho capito il sito è stato concepito per pubblicizzare un software creato per la condivisione di foto e video (penso proprio che nei prossimi giorni ci scriverò un post). Ora che sapete il reale scopo del servizio non dovete pensare che sia un’applicazione di serie B, ma credo che invece rimarrete abbastanza soddisfatti del risultato.

Collegandoci al sito vedremo le cinque scene disponibili. Passandoci sopra con il mouse potremo avere già un’anteprima del video, e lì dove andrà la nostra faccia vedremo una semplice forma bianca. Ogni video è diverso dall’altro anche per il modo di caricamento delle foto. Dopo il salto spiegherò meglio questo concetto, e potrete vedere un’esempio.

SeaDragon, Microsoft Live Labs lancia un servizio per inserire immagini di grandi dimensioni sul web

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Ecco far capolino, direttamente da Microsoft Live Labs, un interessante novità per il web che sembra avere tutti i presupposti per guadagnarsi un ottima reputazione tra noi umili ma esigenti utenti.

Sto parlando di SeaDragon, ossia un nuovo progetto elaborato da casa Redmond, che ha come scopo quello di permettere di inserire una o più immagini di grandi dimensioni, direttamente sul nostro sito web o blog, offrendo la possibilità di utilizzare un player per zoomare le foto o magari visualizzarle a schermo intero.

Si tratta di un prodotto giovane e funzionale, il cui utilizzo risulta essere semplicissimo, risolvendosi in pochi ed efficaci passaggi.

Infatti, una volta avuto accesso alla pagina web del servizio, sfruttare SeaDragon risulterà un operazione estremamente facile. Sarà sufficiente inserire nell’apposito spazio, posizionato in bella vista, l’indirizzo web di una qualsiasi immagine presente in rete e nel giro di una manciata di secondi verrà generato il codice embed da inserire sul nostro sito.

Archivi: 5 strumenti alternativi per gestirli e manipolarli

WinRAR? 7-Zip? Quasi impossibile farne a meno ma, almeno per oggi, mettiamo da parte questi “mostri sacri” e volgiamo lo sguardo un po’ più in là, dove ci aspettano degli intriganti strumenti alternativi per la gestione e la manipolazione degli archivi.

Di cosa si tratta? Beh, tra servizi Web che consentono di comprimere e decomprimere file “al volo”, strumenti atti a visualizzare gli archivi senza doverli prima scaricare ed utility tese alla riparazione degli archivi danneggiati, c’è davvero di tutto. Ma perché non date direttamente un’occhiata voi e ce ne consigliate anche di altri? Si comincia!
  • ArchView: un must-have assoluto per chi utilizza Firefox come browser principale e si ritrova spesso a che fare con gli archivi. Si tratta infatti di un’estensione che consente di visualizzare il contenuto degli archivi senza doverli prima scaricare e di avviare il download di singoli file contenuti in questi ultimi, saltando lo scaricamento di tutti gli altri.

Twitxy, il server proxy per i social network e non solo

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Capita, non molto spesso, ma capita, che nell’azienda in cui lavoriamo venga bloccata la navigazione a determinati siti perchè parecchi impiegati burloni invece che lavorare trascorano la maggior parte del loro tempo tra i vari social network. E’ spiacevole ammetterlo e sopratutto dirlo ma talvolta è necessario ricorrere a questi metodi.

Quello che descriviamo sotto non vuole essere una trasgressione ma semplicemente un metodo per aggirare il problema. Nessuno istiga nessuno. Tutti forse conoscono i server proxy che non sono altro che delle interposizioni tra un client ed un server. Il server proxy appunto sta in mezzo a questi due, riceve dati da uno e li invia all’altro e viceversa. Si crea così un canale di comunicazione del tutto o quasi anonimo in modo tale da raggiungere il nostro obiettivo.

Internet è zeppa di server proxy ma da poco è nato un sito, Twitxy in grado di aggirare la problematica oggetto dell’articolo. Tale applicazione online è nata con l’idea di aggirare i principali social network qualora fossero stati bloccati, come Twitter, Facebook. Giusto per citare i più famosi. Nulla toglie però di poterlo utilizzare per le più svariate forme visto il suo grado di funzionalità.

Adobe come Microsoft: è lei la nuova regina dell’insicurezza informatica?

Il livello di popolarità di un software è direttamente proporzionale al suo grado di vulnerabilità agli attacchi informatici. Basta seguire questo semplice assioma per giungere alla conclusione che Adobe potrebbe essere la nuova Microsoft.

E no, cari amici, non parliamo di alcuna new-entry nel mondo dei sistemi operativi. Ci riferiamo al fatto che, mentre nel 2002 si chiamava Windows, il bersaglio preferito dai criminali oggi risponde al nome di Adobe Reader piuttosto che Flash Player. Entrambi diffusissimi prodotti della celebre software house californiana che, con la sua pachidermica velocità nel rilasciare aggiornamenti di sicurezza, ricorda molto da vicino la Microsoft di qualche anno fa.

I numeri parlano abbastanza chiaro: i file PDF usati come veicolo per gli attacchi “drive by” sono passati dai preoccupanti 128 dell’Aprile 2008 ai catastrofici 2.300 dell’anno in corso. Per non parlare del dilagare di vulnerabilità zero day (ossia quelle che sfruttano un bug non ancora noto ed in merito il quale non sono state create patch correttive) in Adobe Reader che hanno complicato non poco la vita ad utenti casalinghi e, soprattutto, professionisti (prima fra tutte, quella della scorsa primavera che ci ha costretti a disabilitare gli javascript).

Going UP, nuovo servizio di statistiche e analisi SEO gratuito

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L’aspetto delle statistiche e delle informazioni riguardo il SEO, di un sito web, è sempre di vitale importanza. Come ben sapete, le ricerche SEO vengono fatte da delle aziende specializzate, queste ricerche comportano un costo finale al cliente non molto basso. Se potessimo azzerare completamente questo costo di ricerche SEO, perché non farlo?

Il sito che vi presentiamo oggi è nato proprio per questo. Tramite GoingUp, possiamo avere a disposizione uno studio di ricerca SEO e di statistiche tutto completamente online e in Ajax. GoingUp è un servizio che vi permette di monitorare in ogni minimo dettaglio le visite che ricevete sul vostro sito internet e tramite le visite vi fornirà informazioni anche sotto l’aspetto SEO.

Toolwi, efficiente strumento online per personalizzare completamente le nostre pagine web

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Curare un blog, un sito internet, abbellirlo e renderlo funzionale spesso richiede da parte di noi utenti un impegno che sicuramente non può essere definito minimo, il che sottrae non poco tempo alla ricerca di ciò che occorre per perfezionare sempre più la nostra pagina web.

Proprio per queste ragioni viene quindi reso disponibile un ottimo servizio che di certo saprà accontentare la maggior parte degli utenti che dispongono di un blog o di un profilo sui principali servizi online, mettendo loro a disposizione una gran quantità di utili strumenti.

Si tratta di Toolwi, ossia uno strumento online, in stile web 2.0, il quale racchiude in se differenti applicazioni con cui perfezionare al meglio il proprio sito web.

Le Twitter Apps ancora in ginocchio a causa dell’attacco contro Twitter

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Vi avevamo parlato ieri dei recenti problemi di sicurezza di Twitter, problemi che hanno portato il secondo Social Network più usato al mondo a subire un lungo attacco DDoS, Distributed Denial of Service, il quale secondo il co-fondatore Biz Stone sarebbe addirittura scaturito da forti motivazioni geopolitiche, dovute al recente conflitto politico tra Russia e Georgia.

Purtroppo per la moltitudine di utenti che utilizzano Twitter, anche le applicazioni sviluppate da developers di terze parti, comunemente chiamate Twitter Apps, stanno riscontrando grossi malfunzionamenti dovuti all’attacco ancora in corso. Visto che queste applicazioni, di cui alcune molto famose (come ad esempio UberTwitter per BlackBerry) sfruttano le API del famoso Social Network, i problemi che le affliggono cesseranno nel momento in cui cesserà il devastante attacco sferrato contro Twitter.

AppBoy, tante apps gratuite e non per il nostro cellulare

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Diciamocelo, oramai i cellulari non servono esclusivamente a fare telefonate, come una volta. Oramai si può giocare, andare su internet, guardare video in rete e non, condividere le foto, inviare file, fare in modo che prepari il capuccino, utilizzarlo come barbiere (ok queste due per adesso no, ma chissà…)

Tutto merito dei potenti sistemi operativi installati sui nostri amati e sopratutto costosi giocattolini portatili. Su questi sistemi possiamo installare tonnellate e tonnellate di applicazioni sviluppate da dilettanti e non. Non sempre però potrebbe essere facile trovarle, in quel grande serbatoio che è internet.

Facebook compra Friendfeed, questa è davvero una notizia bomba

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Facebook ne sta facendo di strada, diavolo se è vero. Dopo aver scavalcato MySpace, raggiungendo gongilioni di utenti, ha portato a termine davvero un colpaccio. Si tratta di una notizia dell’ultim’ora, infatti, però è confermata, dato che è presente sia nella sezione stampa di Facebook, sia negli highlits di Friendfeed. Ebbene si, ora questo servizio, FriendFeed, fa interamente parte di Facebook.

I dettagli dell’operazione, attualmente non si conoscono, però è davvero un evento dato che l’intero staff di FriendFeed viene inglobato negli uffici di Facebook, ed all’interno di esso sono presenti diversi vip di google, come il creatore di Gmail. Mark Zuckerberger, CEO di Facebook non ha nascosto l’ammirazione per il servizio comprato, che ritiene un semplice ed elegante servizio per la condivisione delle informazioni.

GamesCapture, catturare e registrare le partite dei videogame

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GamesCapture è un software liberamente scaricabile che consente di catturare e registrare le nostre sessioni di gioco. Come ben sapete, questo software non è l’unico che svolge questo compito, ce ne sono anche altri. Ma allora perché scegliere questo programma? Innanzitutto bisogna considerare che è stato creato proprio per registrare i videogame, quindi problemi relativi conflitti tra programmi non dovrebbero essercene.

Il software, infatti, prevede l’uso di combinazioni di tasti per tutte le sue funzioni (naturalmente sono impostabili secondo le nostre esigenze). Come da titolo, oltre alla registrazione video, possiamo anche catturare delle istantanee (questa funzione è utilizzabile anche durante la ripresa video). Nella zona inferiore della prima scheda (Game Capture) è invece possibile modificare le impostazioni inerenti al formato d’uscita del file video. Possiamo trovarne per tutti i gusti, anche con i codec adatti per i dispositivi portatili, come psp o telefonini.

Windows Media Player 12: portiamo la vecchia barra degli strumenti in Windows 7

Adesso che la versione RTM è finalmente tra noi, installare Windows Media Player 11 su Windows 7 solo per avere indietro la comoda barra del lettore multimediale sulla taskbar sarebbe pura follia. Modifichiamo direttamente WMP12, che è meglio!

Così almeno la pensa l’autore della simpatica patch (se proprio vogliamo chiamarla così, visto che si tratta di un installer completo del programma) che vi presentiamo oggi. Quest’ultima, senza nemmeno l’ombra di uno smanettamento, modifica qualche chiave di registro e insedia alcune dll di WMP11 nel sistema in modo da portare la barra di controllo di Windows Media Player anche sulla taskbar di Seven. Davvero l’ideale per chi non sopporta il nuovo sistema di anteprima con controllo veloce della super-taskbar.

Pronti a mettere (ancora una volta) mano al nuovo OS “made in Redmond”?

PeerGuardian, ora il suo nome è PeerBlock

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In passato su Geekissimo abbiamo accennato il suo nome. Quale nome? Beh PeerGuardian, anzi PeerBlock. Dovete sapere cari lettori che il progetto è stato abbandonato e da poco tirato su da altri sviluppatori che hanno ben pensato di cambiare il nome ma nient’altro. Il funzionamento è identico al precedente, la configurazione è alla portata di tutti grazie al semplice wizard e il software, freeware, è compatibile anche con Windows 7. Bando alle ciance e passiamo subito al download e alla successiva installazione.

1. Dopo aver scelto la directory, verrà presentato un wizard di impostazione e configurazione del software. Innanzitutto bisogna selezionare tramite la Select List i range che vogliamo bloccare. Un esempio qui sotto:

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Il futuro di Internet è a pagamento, parola di Murdoch

Rupert Murdoch, il magnate australiano proprietario – tra le altre cose – di Sky, Fox, Wall Street Journal e New York Post, ha deciso: “il futuro di Internet sarà a pagamento”.

A fare da apripista a questa rivoluzione “verde” (e in questo caso l’ecologia c’entra ben poco), manco a dirlo, tutti i siti Internet informativi facenti capo alla News Corp di Murdoch che, tra non molto, offriranno i loro contenuti solo previa pagamento (dei singoli articoli o con abbonamento).

Dal punto di vista di “Sky-Man”, la rivoluzione digitale “ha aperto molti nuovi canali di distribuzione dei contenuti, economici ma non del tutto gratuiti. Inoltre – ha continuato il buon Rupert – bisogna dire che il giornalismo di qualità non costa poco.”.

Ma cosa ha spinto il miliardario nonnetto della terra dei canguri a tuffarsi in un’avventura così rischiosa? Beh, se la perdita di 3.4 miliardi di dollari per News Corp nell’anno fiscale appena terminato vi sembra una buona motivazione, forse avete trovato la soluzione all’arcano.