In Firefox veritas?

Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’… l’anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va.
In effetti, è facilmente adattabile il testo della celebre opera di Lucio Dalla alla situazione che si profila su tutti i PC del mondo.

L’anno vecchio, il 2008, volge al termine. E’ giunto il momento di tirare le somme ed oggi vorremmo provare a fare, insieme a tutti voi, un bilancio su un territorio da sempre oggetto di discussioni, contestazioni e scambi di opinioni. Oggi si parla di browsers.

Quella che suolsi chiamare “guerra dei browsers“, ormai, sembra aver distinto e contrassegnato due (se non più) categorie di utenti.

Evitare che Chrome “parli” con Google

Sin dalla sua prima release Google Chrome ha fatto scalpore a causa del fatto che Google poteva tramite questo browser raccogliere dati degli utenti, in modo del tutto anonimo, va specificato.

Alcuni sviluppatori tedeschi hanno creato una versione alternativa di Google Chrome chiama Iron, che basato appunto sul codice sorgente di Chrome, evita però di inviare qualsiasi tipo di report a Mountain View. Ma se vogliamo usare per forza Chrome, evitando però di inviare dati a Google?

Firefox abdica in favore di Chrome all’interno del Google Pack inglese

Giusto ieri l’amico Pierfrancesco segnalava di Google Chrome, uscito definitivamente dalla fase beta. La società di Mountain View, dopo questo evento, ha deciso di incrementare la pubblicità e la diffusione del proprio browser anche all’interno di Google Pack.

Il bravo geek, in genere, consiglia Google Pack al suo amico alle prime armi col PC o che possiede un computer appena reduce da una formattazione. Com’è facilmente deducibile, Google Pack è un pacchetto di applicazioni gratuite e liberamente scaricabili, che adempiono alle funzioni di base di un PC: navigazione sul Web, gestione immagini, antivirus, antispyware, chatting, etc.

Il browser che fino ad oggi è stato integrato nel pacchetto, Firefox (con Google Toolbar integrata), sembra essere stato rimpiazzato, nella selezione predefinita della versione inglese del Pack, da Google Chrome.

Google Chrome esce dalla fase beta

Buone notizie per tutti gli utenti di Google Chrome e non solo; proprio come annunciato due giorni fa, in occasione del Le Web 08, il browser di casa Google è uscito dallo stadio di beta pubblica.

E’ possibile aggiornare Chrome tramite Google o con l’apposita funzione d’aggiornamento presente tra le opzioni. Considerando il fatto che stiamo parlando di un prodotto Google il periodo di beta è durato relativamente poco, solamente 100 giorni; quando ci sono prodotti come Gmail che sono in fase beta da anni. Ma cosa dobbiamo aspettarci da questa prima release definitiva?

Lunascape: Firefox, Chrome, ed Internet Explorer in un solo browser!

Nonostante una larghissima fetta di utenza non sappia dell’esistenza di alternative ad Internet Explorer, quella che tutti noi ormai definiamo come “guerra dei browser” si appresta a vivere una delle fasi più “calde” della sua storia. Se, infatti, da un lato l’ascesa di Firefox stava facendo gridare al miracolo i sostenitori del software libero, dall’altro Google si è affrettata a lanciare la sua sfida a Microsoft, Apple (“mamma” di Safari, programma che su Mac viene spesso preferito ad altri browser, ma che su Windows non ha ottenuto il successo sperato) e Mozilla, “sfornando” il navigatore Chrome.

Insomma, la situazione è molto più ingarbugliata ed avvincente che mai, con colpi di scena che si susseguono ad un ritmo incalzante, quasi come in un thriller. Eppure, non è da escludere del tutto uno scenario in cui un outsider in grado di sbaragliare la concorrenza possa riuscire a rendere questa asperrima competizione quasi nulla.

Ad esempio, avete mai provato Lunascape? Si tratta di un interessantissimo browser giapponese, la cui principale peculiarità consiste nell’utilizzo di tre motori differenti (selezionabili in base alle proprie preferenze, con un solo click): quelli di Firefox (Gecko), Chrome (WebKit) ed Internet Explorer (Trident).

Guerra dei browser, presto Chrome in versione OEM

Da quando Firefox ha iniziato a scuotere il trono di Internet Explorer, qualche anno fa, si è scatenata una vera e propria guerra tra browser e quando anche Google ha messo in campo il proprio soldato, la guerra si è acuita.

Proprio Chrome, figlio di Google, è pronto a ripartire all’attacco con una notizia bomba. Sundar Pichai, vice presidente della sezione Product Managment di Google, ha dichiarato infatti per Chrome di voler puntare alla pre-installazione con licenze di tipo OEM.

Il progetto, che fa già storcere il naso a casa Microsoft, non è però a breve termine, il team di sviluppatori, infatti, sta lavorando per la realizzazione di Chrome nelle versioni per Linux e Mac, operazione necessaria per muovere guerra a IE e Firefox con più soldati possibili. Dati alla mano questa battaglia ha portato, nel giro di qualche anno, il buon vecchio Internet Explorer a perdere punti importanti. Il 20% degli utenti, infatti, preferisce Firefox mentre un altro 9% circa usa Opera o Safari attestando IE a percentuali di poco superiori al 70%.

Google Chrome: alcune interessanti novità!

Moltissimi hanno dato Google Chrome per spacciato, in quanto dopo un boom iniziale non è riuscito a sostituire il browser usato di default dall’utente. Ma a Mountain View hanno già elaborato una nuova strategia per favorire l’utilizzo di Chrome, ovvero pre-installarlo sul computer.

Questo scoop viene dal vice presidente del Product Management, Sundar Pichai, il quale ha anche dichiarato che Chrome durante la prima metà di Gennaio 2009 dovrebbe uscire dallo stato di beta, e per il primo quadrimestre del prossimo anno sono previste le versioni per Mac e Linux.

Importiamo e sincronizziamo i bookmarks dei nostri browser con Transmute

Un’ottima funzione dei browser odierni è sicuramente la capacità di salvare i propri siti come “preferiti” per visualizzarli in seguito con un solo click sull’apposita barra dei segnalibri.
I bookmarks, così definiti da un termine inglese, sono parte fondamentale di un “navigatore” web e facilitano di conseguenza le passeggiate nel cyberspazio.

Abbiamo osservato proprio l’altro giorno che Google sta potenziando l’organizzazione di questi nel suo browser preferito, nonché Chrome. Ed ecco che nascono sempre più addons o semplici tools per favorire maggiormente la pianificazione dei segnalibri.
E’ il caso di Transmute, un’utility in grado di sincronizzare tra più browser Chrome, Cromium, Safari, Firefox dalla versione 1.2 alla 3+, Internet Explorer e Opera) i vari preferiti effettuando backup o più semplicemente esportandoli in directory apposite.

Miglioramenti per la gestione dei Preferiti di Google Chrome

Il grande successo ottenuto dal browser della società di Mountain View ha permesso a Google Chrome di integrarsi bene nel vasto panorama dei browsers. Metti il fattore novità, metti la semplicità e l’usabilità, un pò di tutto insomma.

Ancora, però, c’è del lavoro da fare per portare Chrome ai livelli dei più noti rivali Firefox o Opera. Per la prossima versione di Chrome, dunque, è stato già programmato un miglioramento della gestione dei Preferiti (o Segnalibri o Bookmarks, chedirsivoglia), i siti più visitati che vengono catalogati in una categoria apposita.

A lavoro su Chrome

I programmatori di casa Google stanno in questi giorni lavorando alacremente per dar vita alla prossima release di Chrome è infatti disponibile, ma solo per gli sviluppatori, una versione di test della prossima beta.

In questa versione saranno eliminati tutti i problemi legati alla riproduzione dei video, con particolare riguardo nei confronti delle estensioni di Flash, nonché aumentato il livello di sicurezza nel download di file potenzialmente pericolosi come, ad esempio, gli eseguibili.

Guida Definitiva: come trasformare il look e le funzionalità di Firefox in quelle di Chrome

ff2chrome

Nonostante la grande rilevanza ottenuta da quest’ultimo sui media di tutto il mondo (il che, non è facile per un prodotto informatico), il browser Google Chrome non è (ancora) riuscito a spodestare Firefox dal trono di navigatore predefinito, nel cuore e nel computer di molti geek, in tutto il mondo. Eppure, va ammesso: sotto il punto di vista grafico, “big G” ha fatto un ottimo lavoro, sfornando un prodotto accattivante ed user-friendly come difficilmente se ne vedono.

Ed allora, perché non sfruttare il grande livello di personalizzazione applicabile al browser di casa Mozilla, e rendere quest’ultimo (quasi) identico al navigatore di Google? Basta seguire questa semplicissima guida definitiva su come trasformare il look e le funzionalità di Firefox in quelle di Chrome, ed il gioco è fatto:

  1. Installare il tema Chromifox;
  2. Disinstallare qualsiasi estensione interferisca con l’aspetto del browser, come Glasser;
  3. Installare l’estensione Hide Menubar, utile a (sorpresa delle sorprese) nascondere la barra dei menu nel noto browser open source;

GoogleUpdate.exe, come disabilitarlo

chrome

Sul web non è certo difficile trovare frasi del tipo “ma quanto è brava Google“, “ma quanto è buona Google“, “ma quanto è bella Google“, scritte da utenti entusiasti dei servizi web e dei software gratuiti offerti dal colosso di Mountain View. Certo, la validità di prodotti come Gmail, Google Earth, Google Doc, e compagnia bella, è indiscutibile, ma non bisogna mai dimenticare che – così come Microsoft, ed il resto dei colossi del settore informatico – quella di “big G” è una società quotata in borsa, i cui principali interessi sono rivolti solo alle proprie tasche.

E così, anche il colosso dei motori di ricerca, sulla strada che lo porterà pian piano alla conquista dell’intero web, è incappato in qualche lamentela da parte degli utenti. Ad esempio, il processo GoogleUpdate.exe, che sia avvia ogni 2 per tre (anche quando rimosso dall’avvio automatico) sui PC nei quali è stato installato il nuovo browser Chrome, è sicuramente annoverabile tra i più invasivi ed odiati dai geek di tutto il mondo.

Ed allora, che ne dite di disabilitarlo? Basta poco:

Ecco come avere gli script di Greasemonkey su Google Chrome

Google all’inizio di questo mese ha rilasciato al pubblico la prima release del suo browser, Google Chrome. Il codice del browser, come sapete, è open quindi tutti possono scaricarlo e modificarlo.

Rilasciare anche delle API sarebbe stato molto utile in quanto avrebbe permesso agli sviluppatori di creare estensioni per questo browser. Anche se Kazuho Oku, ha trovato un modo per utilizzare gli userscript su Google Chrome.