A quanto pare, nelle ultime ore
Google si sta divertendo a
sospendere account a casaccio. È capitato ad
Amit Agarwal di
Digital Inspiration, che ha esposto tutta la sua rabbia per l’accaduto in
questo post, all’italiano Gigi Cogo di Webeconoscenza, che ha scritto la cronaca di quanto gli è successo
qui, e probabilmente a molta altra gente le cui “urla di disperazione”, però, non riecheggiano abbastanza da arrivare alle nostre orecchie.
E se capitasse pure a noi? Beh, sarebbe una bella gatta da pelare (tanto per usare un eufemismo). Anche perché anni ed anni della nostra vita digitale – con tutte le nostre e-mail, i nostri appuntamenti, i documenti, i contatti e chissà quanta altra roba ancora – finirebbero nel nulla per ore, forse giorni. E allora, se è vero che le pubblicità televisive degli anni 90 ci hanno insegnato qualcosa, pensiamo a prevenire piuttosto che curare.
Vediamo, dunque, come evitare e affrontare il peggio con delle piccole, semplici azioni di buonsenso che dovrebbero alleviare i “dolori” di un’eventuale sospensione dell’account Google. Incrociamo le dita e procediamo!
Gmail
Backup in locale – come al solito, le soluzioni più banali e scontate sono le più efficaci. Il miglior modo per mitigare le conseguenze di un account Google bloccato è quello di
salvare le e-mail di Gmail in locale. Come? Semplice, con un client gratuito, pratico e leggero che si configura in meno di 30 secondi e che può essere portato – insieme ai messaggi che contiene – sempre con sé: la
versione portable di Thunderbird. Per usarla, accertatevi di aver abilitato
POP o
IMAP sul vostro account Gmail.