Amazon compra Liquavista e pensa a un Kindle Color

Amazon compra Liquavista e pensa a un Kindle Color

Amazon compra Liquavista e pensa a un Kindle Color

Per una cifra che al momento non è stata ancora comunicata, Amazon, il colosso dell’e-commerce, ha effettuato l’acquisizione di Liquavista, un team che sino a qualche ora fa apparteneva a Samsung e che è noto sopratutto per aver sviluppato una tecnologia per schermi a colori aventi le stesse qualità dell’inchiostro elettronico.

A confermare l’acquisizione è stata Amazon stessa mediante la pubblicazione, avvenuta nel corso delle ultime ore, di una nota ufficiale.

Nella nota viene sottolineato il fatto che Amazon è continuamente alla ricerca di nuove tecnologie da poter incorporare a lungo termine nei propri prodotti e che il team di Liquavista condivide la medesima passione di quello di Jeff Bezos per la creazione di incredibili nuove tecnologie che hanno un grande potenziale.

Amazon acquisizione Goodreads

Amazon acquisisce Goodreads, il social network dedicato ai libri

Amazon acquisizione Goodreads

È notizia dell’ultim’ora, o quasi, quella che Amazon, il colosso dell’e-commerce, ha messo a segno l’acquisizione di GoodReads, un social network dedicato al mondo dei libri.

La notizia è stata comunicata ufficialmente da Russ Grandinetti, il vice presidente del settore Kindle, che ha provveduto a spiegare che l’unione tra chi ha reinventato il commercio dei libri e la sua lettura con coloro che lavorano in maniera alacre ed efficace per creare una comunity di lettori è senza alcun dubbio la miglior cosa per lo sviluppo economico dell’intera azienda.

Otis Chandler, il CEO e il cofondatore di GoodReads, si è detto particolarmente soddisfatto della cosa sottolineando il fatto che con la portata e le risorse di Amazon il servizio potrà sicuramente acquisire un maggior numero di lettori creando una migliore esperienza.

GoodRead, che conta ben 10 milioni di membri ed oltre 360 milioni di libri catalogati, d’ora in avanti avrà quindi anche il suo e-reader, il Kindle, un dato questo che non può passare inosservato considerando che si tratta del device più venduto in tale segmento.

Yahoo! acquisisce Summly

Yahoo! acquisisce Summly, l’app delle notizie

Yahoo! acquisisce Summly

Marissa Mayer, il CEO di Yahoo!, lo sta dimostrando a più riprese: il colosso in viola dovrà presenziare su smartphone e tablet in maniera sempre maggiore e per farlo è necessario alleggerire la piattaforma, far proprie le startup più interessanti ed acquisire nuove competenze e la recente acquisizione dell’app Summly ne è sicuramente un valido esempio.

L’app, che ha sviluppato una tecnologia per riassumere automaticamente le notizie su device mobile, è stata fondata da Nick D’Aloisio, un ragazzo londinese, a 15 anni compiuti e che, nonsotante la giovane età, ha saputo stupire tutti per l’intuizione sulla scarsa attrattiva del dover sfogliare notizie su cellulari con schermo touch, una caratteristica questa che non risulta altrettanto piacevole come altre.

Yahoo!, quindi, ha deciso di acquistare l’app poiché, così come spiegato da Adam Cahan, il vice presidente del settore telefonia del colosso in viola, “Per gli editori la tecnologia Summly fornisce un nuovo approccio di guida all’interesse per le notizie, e raggiunge una generazione di utenti mobili che desiderano informazioni in movimento. Nick e la squadra di Summly si uniranno a Yahoo nelle prossime settimane. Mentre l’applicazione chiuderà, la tecnologia prenderà vita in tutte le esperienze Yahoo! in mobilità”.

Apple acquisisce WifiSlam

Apple acquisisce WifiSlam e punta alla geolocalizzazione indoor

Apple acquisisce WifiSlam

È notizia dell’ultim’ora, o quasi, quella che Apple ha acquisito, per la cifra di 20 milioni di dollari, la piccola startup WifiSlam, attiva nell’offerta di servizi per la localizzazione indoor.

L’acquisizione non è stata ancora ufficializzata ma la notizia ha fatto parlare di sé sin da subito per quelle che potrebbero essere le possibili conseguenze a cui porterebbe l’applicazione delle tecnologie di WifiSlam sui prodotti della mela morsicata.

La tecnologia di WifiSlam, infatti, consente di identificare la posizione di un dispositivo elettronico all’interno di edifici ne iquali il segnale GPS non ne permette la localizzazione.

Il dispositivo, infatti, sfruttando una speciale fruizione dei segnali Wi-Fi disponibili va ad elaborare la propria posizione con un’approssimazione di 2,5 metri lineari.

Dropbox acquisizione Mailbox

Dropbox acquisisce l’app Mailbox

Dropbox acquisizione Mailbox

Chi negli ultimi tempi ha cercato una soluzione alternativa a Mail, il client di posta elettronica presente di default sui device iOS, sicuramente avrà sentito parlare, almeno una volta, di Mailbox, un’app che, appunto, è stata identificata come una tra le migliori risorse per gestire le email presenti su App Store.

Gli elogi ricevuti dall’app, però, devono aver colpito in maniera particolare l’attenzione di del team di Dropbox poiché, così come emerso proprio nel corso delle ultime ore, ha portato a compimento l’acquisto di Orchestra, il team di sviluppo che ha dato vita a Mailbox.

I termini dell’accordo, nato di comune intesa dopo che le due società avevano iniziato a discutere di allegati di posta elettronica già mesi fa, non sono ancora stati resi noti ma sembra comunque che Dropbox abbia intenzione di lasciare Mailbox come applicazione indipendente poiché è nei programmi di entrambe le società l’estensione, in futuro, delle rispettive piattaforme.

LG acquisizione WebOS HP

LG acquista WebOS da HP, il sistema operativo vivrà sulle smart TV

LG acquisizione WebOS HP

WebOS, il sistema operativo nato dalle ceneri di Palm che nel corso degli anni non ha mai avuto particolare fortuna, piuttosto che su smartphone o tablet continuerà a vivere sulle smart TV.

Stando infatti a quanto emerso durante le ultime ore LG ha deciso di rilevare WebOS da HP al fine di impiegarne le risorse nella sempre più interessante realtà dei televisori intelligenti.

L’operazione è stata confermata ufficialmente e sia il codice sia l’intero team alle spalle di WebOS passeranno ora sotto nuova proprietà.

Unitamente al codice sorgente ed alla squadra di WebOS l’acquisizione prevede anche il passaggio, da HP ad LG, della documentazione e dei siti web.

In tal modo, quindi, HP si scrolla di dosso un sempre più insopportabile peso per i propri bilanci, LG, invece, intraprendere un nuovo e, si spera, fruttuoso percorso che cercherà di sviluppare al meglio con risorse proprie.

Lenovo potrebbe lanciare un dispositivo concorrente dei Google Glass

Lenovo potrebbe acquisire RIM

Lenovo acquisizione RIM

Della non felice situazione di RIM e della buona volontà della canadese di tentare nuovamente la risalita se ne parla già da diverso tempo a questa parte ma la notizia che ha iniziato a circolare in rete nel corso delle ultime ore potrebbe, diversamente da quanto accaduto sino a questo momento, cambiare davvero le sorti di Research in Motion.

Il gigante tecnologico cinese Lenovo sarebbe infatti interessato ad effettuare l’acquisizione di RIM ed entro tempi non molto remoti potrebbe avanzare un’offerta ufficiale all’azienda canadese.

Si tratta di una notizia che assume particolare rilievo e che diversamente dalla maggior parte delle informazioni circolate sino a questo momento non va a configurasi come un rumors proveniente dalla solita fonte anonima ma ben informata bensì come una dichiarazione ufficiale fatta da Lenovo stessa.

Il colosso cinese si è infatti detto pronto ad approfittare di una qualsiasi buona offerta si possa presentare nel corso dei prossimi mesi e tra cui, ovviamente, potrebbe rientrare anche RIM.

Amazon acquisisce Ivona assistente vocale

Amazon acquisisce Ivona e si prepara a sfidare Siri

Amazon acquisisce Ivona assistente vocale

All’inizio della prossima settimana Amazon, il colosso dell’e-commerce, pubblicherà la sua relazione trimestrale sui conti finanziarsi frattanto, però, Jeff Bezos ed il suo team hanno dato un importante ed interessante annuncio che in un futuro non molto prossimo potrebbe creare qualche problema ad Apple e in particolar modo a Siri, uno dei fiori all’occhiello dell’azienda di Cupertino.

Amazon ha infatti comunicato di aver effettuato l’acquisizione di Ivona, una compagnia che sviluppa software di riconoscimento vocale già adottati su computer, device mobile, sistemi di comunicazione e vari altri servizi.

A comunicare l’acquisto effettuato è stato Dave Limp, Vice Presidente di Amazon Kindle, che si è anche dichiarato particolarmente soddisfatto dell’operazione poiché in tal modo sarà possibile integrare sui device del colosso dell’e-commerce dei sistemi di riconoscimento vocale capaci di migliorare l’esperienza d’uso per i disabili.

Dropbox acquisizione Snapjoy

Dropbox acquisisce Snapjoy e punta alla gestione delle gallery fotografiche

Dropbox acquisizione Snapjoy

A distanza di breve tempo dall’acquisizione di Audiogalaxy, Dropbox ha effettuato, nel corso degli ultimi giorni, un’ulteriore ed interessante acquisto: quello di Snapjoy.

Per chi non lo sapesse si tratta di una società molto giovane nota per aver ideato un tool che consente di riunire in un unico spazio virtuale le foto di Instagram, quelle di Flickr e quelle di Picasa permettendo inoltre di gestire ed archiviare le immagini in locale.

La conferma dell’acquisizione è stata data mediante la pubblicazione di un apposito post informativo apparso sul blog ufficiale della società nel quale, però, non viene fornito alcun dettaglio sulle modalità di integrazione del servizio alla celebre piattaforma di cloud storage così come non è stata data alcuna info in merito ai dettagli economici dell’accordo.

Motorola Google accuse abuso posizione dominante antitrust ue

Google vende un pezzo di Motorola per più di 2 miliardi di dollari

Google vende Motorola Home Arris

Quando Google effettuo l’acquisizione di Motorola Mobility gli obiettivi del gran colosso di Mountain View furono sin da subito abbastanza chiari: far proprio un brand ed il relativo portfolio di brevetti.

L’acquisizione, messa a segno per una cifra pari ad oltre 12 miliardi di dollari, si è poi rivelata particolarmente fruttuosa per Google.

Ciò nonostante big G adesso si ritrova costretta a vendere una parte del gruppo acquisito giudicata non core per gli obiettivi dell’azienda e che aveva iniziato a pesare sui conti.

Parte di Motorola Mobility, quindi, sarà presto ceduta in modo tale da poterne monetizzare il valore e poter sfruttare il denaro ottenuto per l’esecuzione di altri e ben più fruttuosi investimenti.

Nello specifico il comparto Motola Home sarà portato sotto il controllo del gruppo Arris.

Twitter voleva comprare Instagram per 525 milioni di dollari

Instagram acquisizione Facebook Twitter

Nel corso degli ultimi giorni i già non idilliaci rapporti tra Twitter ed Instagram sono andati ancor più a deteriorarsi in seguito alla rimozione della possibilità di visualizzare le anteprime delle foto scattate con la celebre app fotografica direttamente sulla timeline del social network.

Trattasi quindi di “scaramucce” nelle quali anche Facebook pare sia coinvolta seppur non in prima linea.

Mark Zuckerberg, infatti, ha acquisito Instagram diversi mesi fa per la modifica cifra di 1 miliardo di dollari con l’obiettivo di poter integrare in Facebook alcune delle feature della celebre app e, ovviamente, con il presupposto di sfruttare tutti i vantaggi economici derivanti dall’acquisto di una risorsa tanto diffusa quanto apprezzata quale quella in questione.

Chissà però cosa starebbe succedendo adesso se Instagram fosse stata acquisita da Twitter e non da Facebook.

Probabilmente si sarebbe verificata la stessa situazioni a parti inverse ma di preciso, ovviamente, non è possibile saperlo.

Dropbox acquisizione Audiogalaxy

Dropbox compra Audiogalaxy, una nuova piattaforma per lo streaming musicale è in arrivo?

Dropbox acquisizione Audiogalaxy

Dropbox ha deciso di andare ben oltre il mero cloud storage o almeno così sembrerebbe stando alle ipotesi avanzate nel corso delle ultime ore e conseguenziali all’acquisto di Audiogalaxy, online dal 1998 con tecnologie P2P e in tempi recenti non più in testa alle news.

Infatti, mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale Audiogalaxy ha comunicato di essere stata acquisita da Dropbox, una mossa questa che farebbe ben sperare in merito ad eventuali progetti futuri da parte del team del celebre servizio di cloud storage.

Per il momento non è stata fatta alcuna comunicazione riguardo i prossimi programmi di Dropbox o sulle motivazioni che hanno spinto all’investimento ma considerando che Audiogalaxy ha alle spalle un’esperienza oramai decennale l’ipotesi che l’acquisizione possa mirare alla realizzazione di qualche nuovo servizio legato allo streaming musicale non è sicuramente da escludere.

Nel comunicato ufficiale, infatti, il team di Audiogalaxy accenna, seppur vagamente, ad alcune novità in arrivo per milioni i milioni di utenti su cui il noto servizio di cloud storage può già contare.

Google intesa antitrust europa

Google, ICOA e la falsa acquisizione

Google acquisizione ICOA

Il fatto che Google sia intenzionata, in un modo o nell’altro, a prendere parte alla già folta schiera dei provider internet non è sicuramente una novità.

Tempo fa, infatti, big G ha iniziato a portare la fibra ottica in alcune zone scelte degli Stati Uniti presentando poi, all’inizio di quest’estate, i propri piani tariffari.

Nel corso delle ultime ore è stata poi diffusa in rete la notizia inerente la volontà di Google di investire ben 400 milioni di dollari, oltre 308 milioni di euro, per acquisire ICOA, un’azienda statunitense che mette a disposizione circa 1500 hotspot wireless sparsi in ben 45 stati.

Cisco vuole annullare acquisizione Microsoft Skype

Cisco acquisisce Meraki e punta sul cloud

Cisco acquisizione Meraki

Stando a quelle che sono le ultime notizie al momento disponibili Cisco procederà all’acquisizione di Meraki Inc., una startup che si è occupata della realizzazione di soluzioni di cloud networking destinate ad aziende sia di piccole sia di medie dimensioni, per una cifra pari a 1,2 miliardi di dollari.

Ad annunciare l’acquisizione è stata la stessa Cisco mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale mediante cui il CFO Frank Calderoni ha spiegato, appunto, che ben presto l’azienda procederà all’acquisto di Meraki Inc. al fine di poter sostenere nel miglior modo possibile le future opportunità di crescita proseguendo quindi la strategia di espansione.

Se si considera il fatto che Meraki Inc. durante il solo terzo trimestre del 2012 è riuscita ad incrementare la propria clientela di ben 3000 contatti andando inoltre a registrare un numero di ricavi del 150% superiore rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno allora non è poi così difficile comprendere quanto questa mossa potrà rivelarsi particolarmente proficua per Cisco.