ChromiumOS Zero: Chrome OS, ma veloce, con le estensioni e aggiornabile

Chomium OS, la variante libera di Chrome OS, diventa più a misura di utente. L’hacker Hexxeh ha provveduto a prendere il sistema operativo di Google, aggiornarlo, introducendo il supporto alle estensioni, migliorarlo, rendendolo più veloce, e comprimerlo, in modo da farlo entrare in una penna USB da 1GB.

Signore e Signori, è nato ChromiumOS Zero, un sistema operativo gratuito che nessun geek può perdere l’occasione di provare. L’unico in grado – almeno per ora – di regalarci l’impressione di avere già tra le mani il tanto atteso sistema di “big G”.

Per utilizzare ChromiumOS Zero in modalità “live”, da una penna USB, occorre estrarre il file “ChromeOS-Zero.img” dall’archivio scaricato dal sito ufficiale del sistema operativo ed utilizzare il programma gratuito Image Writer. Si avvia il software, gli si dà in pasto il file immagine appena citato, si seleziona la penna USB come destinazione ed il gioco è fatto.

Google Chrome: 5 buoni motivi per metterlo nella calza della Befana

Buona Epifania a tutti, cari amici geek. Allora, cos’avete trovato questa mattina dentro la fatidica calza? Dolciumi? No, perché bisogna stare a stecchetto dopo le abbuffate natalizie. Giochi o film? Ma no, per quelli ci sono i siti torrent.

OK, abbiamo capito, quest’anno la classica calza della Befana non ha fatto breccia nei vostri cuori. Che ne direste, quindi, di optare per una ‘calzetta virtuale’ e riempirla con una copia di Google Chrome? Che ci crediate o no, questa potrebbe essere la migliore soluzione possibile.

E sì, perché il browser di ‘big G’, quello che ha superato Safari in soli 16 mesi, è ormai pronto per fare il grande salto. È pronto a diventare il navigatore predefinito nei PC di milioni di utenti. Di seguito trovate 5 motivazioni che lo dimostrano (da aggiungere a quelle ormai storiche per cui varrebbe la pena abbandonare Firefox in favore di Chrome). Leggetele e diteci cosa ne pensate.

È maledettamente veloce

All’uscita di ogni nuova versione, tutte le software house tendono a farci credere che il loro browser sia il più veloce del mondo. Mentono. Tutte. Tranne Google, che con Chrome ha dato vita ad un vero e proprio fulmine di guerra. Che si parli di tempi di avvio o di velocità di navigazione, non c’è storia: quello di ‘big G’ è il navigatore più veloce del west.

Chrome OS netbook: specifiche tecniche

Parlando così tanto del cellulare Nexus One, forse qualcuno si era scordato che in casa Google ci sono allo studio anche dei netbook ARM che segneranno l’ingresso sul mercato di Chrome OS, il sistema operativo online sviluppato dal gigante di Mountain View.

Meno male che a ricordarci dell’esistenza di questi computer low-cost targati Google c’è Engadget, sito Internet che ha appena pubblicato una lista con le specifiche tecniche dei primi netbook con Chrome OS. Si tratterebbe di macchine con prezzi compresi fra i 200 e i 300 dollari che ‘big G’ starebbe già preparando in vista delle prossime festività natalizie.

Come largamente anticipato in diverse occasioni, le macchine che ospiteranno l’OS della ‘grande G’ saranno equipaggiate con un touch-screen dotato di supporto alla tecnologia multi-touch. Le dimensioni dello schermo dovrebbero essere pari a 10.1 pollici, la risoluzione pari a 1.280×720 pixel, mentre la scheda video dovrebbe essere una NVIDIA Tegra di seconda generazione.

2010: le 5 novità tecnologiche più attese del nuovo anno

Il 2010 si avvicina e noi, da bravi geek,già fremiamo per tutte le novità tecnologiche che quest’anno porterà con sé. Dai nuovi telefonini ai servizi Web, passando per sistemi operativi e apparecchi touch-screen rivoluzionari, ci sarà davvero di che divertirsi.

Presi dall’euforia, abbiamo immediatamente contattato dei luminari del settore, tipo Paolo Fox, Gennaro D’Auria e il mago Othelma, e oggi siamo in grado di fornirvi in anteprima mondiale – galattica forse – una lista con le 5 novità tecnologiche più attese del 2010. Quelle che secondo i più faranno la differenza nel prossimo anno. Se si riveleranno 5 flop, sapete con chi dovete prendervela!

Chrome OS

Il 2010, nel bene o nel male, sarà l’anno di Chrome OS. Il sistema operativo di Google che si ripromette di rivoluzionare il mercato dei netbook e far diffondere il cloud-computing (quello in cui sistema, programmi e dati risiedono tutti su Internet) a livello mondiale debutterà sul mercato – su appositi computer low-cost dotati di unità a stato solido – e così toccheremo finalmente con mano le sue reali potenzialità. Il rischio di flop non è del tutto scongiurato, questo va detto, ma Google è abituata a far tutto men che a perdere le proprie battaglie. Prepariamoci a vederne delle belle.

Chrome OS: come avviarlo da una penna USB (Live)

Come ormai noto ai più, Chrome OS debutterà sul mercato solo a 2010 inoltrato. Ma noi, da bravi geek, abbiamo già trovato un modo per averlo sui nostri computer, sia sotto forma di macchina virtuale che sotto forma di versione live funzionante tramite penna USB.

Sì, cari amici, avete letto bene: sulla grande rete è appena approdata una versione di Chrome OS Live avviabile da penna USB, che non necessita di installazioni per funzionare. Tutto quello che vi serve è un file immagine da circa 3GB (compresso in un archivio di 307MB), una penna USB da minimo 3GB ed una mezzoretta di tempo libero.

Allora, pronti a scoprire insieme a noi come avviare Chrome OS da una penna USB? La guida la trovate qui sotto. Non vi rimane che seguirla passo passo e divertirvi con il nuovo sistema di ‘big G’, stavolta senza la lentezza dettata dall’utilizzo di una macchina virtuale!

Su Windows

  1. Scaricare l’archivio contenente il file immagine di Chrome OS (torrent);
  2. Scompattare il file immagine di Chrome OS (chromiumos.img) con un software per la gestione degli archivi (es: WinRAR). Anche se al momento della decompressione il programma sembra non lavorare, lasciatelo fare, il file verrà estratto comunque;

Chrome OS: cinque cose che non è

Cos’è Chrome OS ormai lo sappiamo tutti, si tratta del sistema operativo web-centrico per netbook che Google farà debuttare sul mercato tra poco meno di un anno. Ma forse per capire la vera essenza di questo ‘browser operativo’ dobbiamo scoprire cosa Chrome OS NON è.

Alla luce di ciò, abbiamo rispolverato la nostra non-rubrica dei post provocatori ed abbiamo deciso di riportarvi un interessante articolo scritto da Steven J. Vaughan-Nichols (noto ai più per le sue simpatie verso il mondo open source) su ComputerWorld. Titolo: cinque cose che Chrome OS non è; Contenuti: beh, quelli leggeteli qui sotto e commentateli insieme a noi.
  • Ultimato: nonostante il grosso hype mediatico che gli gira intorno da settimane, bisogna ricordare che Chrome OS non è nemmeno in beta. Ciò vuol dire che il sistema è lungi dall’essere finalizzato e, proprio per questo, non bisogna dare giudizi affrettati su quanto si è visto finora.
  • Un sostituto di Windows: il mondo dei computer desktop-centrici non è destinato a finire tra uno o due anni. Chrome OS rappresenta quindi una soluzione complementare ai vari Windows, Mac e Linux, non un’alternativa.

Chrome OS: cinque mosse per evitare il flop

Ora che abbiamo visto di che pasta è fatto possiamo dirlo: Chrome OS rischia di essere un clamoroso flop. A conti fatti, quello di ‘big G’ non è altro che un browser – lo stesso che è possibile installare su Windows e Linux – progettato con lo scopo di estendere lo strapotere di Google e far acquistare nuovi computer agli utenti netbook.

Nonostante l’apparente inanità di Chrome OS, non è però detta l’ultima parola. Ci sono degli accorgimenti grazie ai quali il sistema operativo sviluppato da Google potrebbe evitare il paventato insuccesso e rosicchiare qualche punticino di market share a Windows. Noi ve ne proponiamo cinque, a voi i commenti e la continuazione della lista.
  • Installazione libera: se Google non vuole demolire in un sol colpo la sua immagine di azienda bella brava e bella che regala tutto, deve assolutamente rimangiarsi quanto detto in occasione della presentazione di Chrome OS e rendere il suo sistema operativo liberamente installabile sui computer pre-esistenti. La politica di Appleche produce sia hardware che software e non permette l’installazione del suo OS X su computer diversi da quelli ideati a Cupertino – lasciamola, appunto, ad Apple.

Google Icons: icone gratis per festeggiare Chrome OS

La settimana che va concludendosi è stata indiscutibilmente segnata dalla presentazione di Chrome OS (e dal suo successivo trapelamento sul Web), il nuovo sistema operativo di Google che, nelle intenzioni del gigante di Mountain View, dovrà rivoluzionare il mercato dei netbook.

Potevamo mai ignorare un avvenimento del genere e dedicare la nostra rubrica domenicale ad icone gratis non ispirate ai prodotti di ‘big G’? Certo che potevamo, ma abbiamo deciso lo stesso di presentarvi una carrellata di icone che spaziano dai servizi online di Google a Chrome (sia il browser che il sistema operativo, che poi, in fondo, sono la stessa cosa). Anteprime, link e descrizioni dopo il salto.

Chrome OS disponibile per il download, solo per macchine virtuali [video]

Come era lecito attendersi, a pochissime ore dalla sua presentazione ufficiale, Chrome OS gode già di una copia non ufficiale trapelata sulla grande rete.

Il sistema di ‘big G’, come evidenziato nel nostro post di ieri, non sarà installabile su macchine pre-esistenti. Ne consegue che quella attualmente disponibile non è un’immagine ISO da provare come ci pare e piace, bensì un file vmdk da utilizzare esclusivamente mediante delle macchine virtuali.

Correte quindi ad installare VirtualBox o VMWare (se non l’avete già fatto), prendetevi cinque minuti di tempo libero e rimboccatevi le maniche: grazie alla guida presente di seguito, stiamo per fare il nostro primo incontro ravvicinato con Chrome OS!
  1. Scaricare l’archivio con l’immagine di Chrome OS da qui (torrent) o qui (con registrazione);
  2. Estrarre l’immagine vmdk dall’archivio scaricato in una cartella qualsiasi;
  3. Avviare VirtualBox;
  4. Cliccare sul pulsante Nuova;

Chrome OS svelato ufficialmente: ce la farà a contrastare Windows?

Googleplex, Mountain View (California) – Dopo tante chiacchiere e mesi di trepidante attesa, Casa Google ha finalmente tolto i veli da Chrome OS, il suo sistema operativo per computer basato sul cloud computing (quello in cui tutte le risorse sono on-line).

Qui sopra il video della presentazione. Di seguito, una panoramica generale sull’OS con le risposte a tutte le domande più frequenti.

Cos’è Chrome OS? Sembrerà semplicistico dirlo, ma si tratta perlopiù di un browser. La sua interfaccia, almeno per il momento, è identica a quella della build che abbiamo provato per voi qualche settimana fa, con l’aggiunta di schede speciali contenenti le icone di accesso – in stile desktop – alle applicazioni. Tutte funzionanti online, ovviamente. Maggiori dettagli nel video qui sopra.

Guida: trasformare Windows XP in Chrome OS, con Litestep

Tralasciando qualche screenshot di dubbia origine, delle mezze taroccate realizzate sfruttando l’hype mediatico del momento ed una versione di Google Chrome destinata ad esso, di Chrome OSil sistema operativo per computer che Google si appresta a lanciare sul mercato – sappiamo poco o nulla.

Questo però non ci vieta di prendere spunto dal browser di big G per trasformare Windows XP in Chrome OS, rendendo il suo aspetto molto simile a quello che potrebbe caratterizzare il futuro sistema dell’azienda di Mountain View. Tutto quello che occorre per attuare questo morphing è la shell alternativa gratuita LiteStep, qualche tema, un sfondo per il desktop ed una manciata di minuti liberi.

Pronti a cominciare? Bene, perché di seguito c’è la guida da seguire passo passo. Non perdetevela!

Google Chrome per Chrome OS trapelato in rete: prova su strada [video]

Qualche giorno fa, i server FTP del progetto open source Chromium, quello su cui è basato il browser Google Chrome, hanno erroneamente ospitato una versione preliminare del navigatore che sarà integrato in Chrome OS, il sistema operativo per computer che big G ha in cantiere da qualche mese, compatibile con i sistemi Linux.

Noi, da bravi geek, la abbiamo accalappiata (adesso il programma è stato rimosso dai server ufficiali) e ne abbiamo saggiato per voi novità e performance sulla nostra Ubuntu. Sopra un video di quello che abbiamo combinato, di seguito le nostre impressioni con un focus sui principali cambiamenti.

Chrome OS non ufficiale: prova su strada (video)

Alquanto incuriositi dallo spazio riservatogli da alcuni tra i più popolari siti Internet del mondo geek, abbiamo deciso di tastare con mano le potenzialità di Chrome OS e filmare la nostra prova su strada.

Come mai siete così sorpresi? Ma no, Google non ha stravolto la tabella di marcia per il debutto del suo nuovo OS per computer (che dovrebbe uscire nel 2010). Il Chrome OS di cui, stranamente, stanno parlando tutti (noi compresi) è solo una versione modificata di OpenSUSE Linux realizzata da alcuni appassionati.

Niente più che un prodotto amatoriale figlio di SUSE Studio (un servizio che consente di creare distro personalizzate “al volo”, seguendo una semplice procedura guidata). Ha una grafica in stile di big G, integra il navigatore Google Chrome 4.0.207, presenta delle icone per l’accesso veloce ai servizi on-line di Google ma nulla più.

Come mai tanto clamore, allora? Se qualcuno lo capisce, ce lo spieghi. Noi, intanto, procediamo a snocciolare le nostre opinioni a riguardo.

Sono davvero queste le prime immagini di Google Chrome OS?

chrome os

E’ recente la notizia di questo prossimo arrivo nel campo dei sistemi operativi. Già circolano le prime voci di corridoio sul nuovo prodotto made in google, alcune si riveleranno esatte, o quanto meno vicine alla verità, altre, invece, saranno inesorabilmente ricordate come le previsioni sbagliate di un Nostradamus impazzito. Fatto sta che però, giuste o sbagliate che siano, queste previsioni affascinano.

Ecco perché, incurante delle opportune sicurezze, vi mostro quelle che dovrebbero essere le prime foto di Chrome OS. Non me ne vogliate se questi primi scatti si riveleranno essere frutto della mente scherzosa e vogliosa di fama di un tizio con discrete conoscenze in photoshop ed una bravura innata nell’emulare lo stile di google. A voi l’ardua sentenza.