Bloatware, i “top” 8. Voi quali ritenete i peggiori?

Bloatware. Una parola che sta ad indicare quella tipologia di software pesante, lenta e pregna di funzioni inutili e che riesce come poche altre a far venire attacchi di orticaria a noi geek.

Ma quali sono in realtà questi bloatware, ed è davvero possibile sostituirli con valide alternative leggere e scattanti? Una possibile risposta la trovate nella classifica di seguito, in cui ci siamo divertiti ad elencare otto tra i programmi ritenuti tra i più pachidermici su piazza. A voi commenti, rettifiche e suggerimenti.

1. Software Asus, HP & company: sarebbe davvero bello poter acquistare un PC ed usarlo non appena tornati a casa dal negozio. E invece no, la presenza di inutili software per la riproduzione di DVD, piuttosto che per il corretto funzionamento dei pulsanti speciali della tastiera o per la visualizzazione delle foto, costringe tutti noi geek a perdere un mucchio di tempo prima di poter lavorare con i nostri nuovi gingilli elettronici. Il piazzamento in cima alla classifica è pressoché d’obbligo.

Alternative: il cestino. Punto.

Cultura Geek: 10 geek che hanno cambiato la storia

Tanta, troppa cultura. La TV in questi ultimi tempi si sta accaparrando la maggior parte dei contenuti di un certo spessore, e noi, da umili lavoratori nella grande rete, non possiamo assolutamente permettere ciò. Ecco il principale motivo per il quale, oggi, siamo qui a proporvi una seconda puntata della rubrica “Cultura Geek” inaugurata la scorsa settimana con la lista dei 9 termini più utilizzati sul Web e le loro origini.

Questa volta, come avrete ampiamente intuito dal titolo del post, parliamo di 10 geek che hanno cambiato la storia. Certo, Bill Gates e Steve Jobs li conosciamo tutti, ma ci sono altre personalità, forse anche più importanti dei papà di Microsoft ed Apple, delle quali non tutti si ricordano (o ignorano del tutto l’esistenza). Eccole:

Linus Torvalds: a soli 21 anni, nel 1991, ha impiegato il suo tempo libero per creare il kernel di Linux, un clone di Unix ispirato a Minix (altro sistema basato su Unix, creato dal professor Andrew Tanenbaum della Vrije Universiteit di Amsterdam e distribuito con una licenza che ne consentiva la modifica solo previa la sua autorizzazione) e collegarsi con i server presso l’Università di Helsinki. La sua “geekosità” ha superato ogni limite e, dopo il “matrimonio” con il mondo di GNU (sistema lanciato nel 1983 da Richard Stallman e basato sul concetto di software libero, che tutti noi ben conosciamo), ha regalato al mondo informatico una delle più vispe creature. Ad oggi continua ad essere uno dei principali punti di riferimento del mondo del software libero.

I migliori antivirus secondo il Malware Threat Center. Stupiti?

Specchio, specchio delle nostre brame, quale sarà l’antivirus più efficace del reame? La risposta, si sa, non è sempre facile da dare, ma qualcuno – per nostra fortuna – ci prova. Ad esempio, oggi, stiamo per analizzare insieme i freschissimi dati provenienti dal Malware Threat Center, il quale riprende dati provenienti dal Cyber-TA Honeynet Project (ospitato a sua volta dall’istituto di ricerca no profit SRI International).

Tutti i prodotti per la sicurezza informatica presi in esame dall’MTC sono stati sottoposti a test relativi alla rilevazione di 1616 malware (in versione binaria). I risultati li trovate nella tabella sottostante, con nome del prodotto, posizione in classifica, percentuale di minacce rilevate (sulle 1616) e numero di minacce non rilevate (sempre sulle 1616).

Classifica: i 10 peggiori virus informatici di tutti i tempi

Qui, su Geekissimo, non siamo certo nuovi all’analisi di originali classifiche legate al mondo informatico, ma quella che abbiamo scovato oggi è davvero unica. Sarà che i “cattivi” hanno sempre il loro perché, sarà che – in maniera più o meno diretta – ci abbiamo avuto tutti a che fare, sarà quel che sarà, ma appena abbiamo visto questo elenco dei 10 peggiori virus informatici di tutti i tempi non abbiamo resistito dal pubblicarla.

Come i più lesti avranno intuito, sono tutti da considerarsi come destinati ai sistemi Windows… ma non escludiamo una piccola “sorpresina”. Buona lettura!

  1. Morris worm: considerato il primo virus dei computer su Internet, nel lontano 1988, questa creatura dello studente universitario Robert Morris infettò il 10% di tutti i computer connessi alla grande rete (circa 60.000). Morris adesso è un professore associato al MIT Lab for Computer Science.

Aneki, il sito delle classifiche: dal più ricco al più virtuoso, questo ed altro ancora!

Aneki

Chi è l’uomo più ricco del mondo? Qual è il Paese con il più alto PIL pro-capite? Quali sono le nazionali di calcio più quotate al momento? In quale Stato si vive di più? E quale città è ritenuta la più pericolosa del mondo?

Niente da fare, parecchie volte ci capita di porci domande simili. Abbiamo questa voglia di conoscenza proprio come indole intrinseca, e non possiamo reprimere questa nostra curiosità. Ma bisogna trovare un grande agglomerato di risposte. Noi ce l’abbiamo, e si chiama Aneki!

Aneki è un sito internet ricco di informazioni che risponde alle più strane, ma talvolta comuni, domande che possiamo porci. Statistiche generali, classifiche e record in primis!

Ecco la classifica dei migliori dischi di pronto soccorso. Sorpresi dai risultati?

Di dischi per il pronto soccorso, quelli che si auto-avviano e servono a disinfestare il sistema da virus ed altre minacce, ormai ve ne abbiamo presentati molti. Ecco quindi giunto il momento di tirare le somme e vedere insieme quali siano i migliori su piazza.

Velocità di scansione, abilità nel rilevare le minacce e numero di opzioni a disposizione. Questi i metri di misura che hanno dato vita alla dettagliata top 5 che trovate di seguito, e che vi invitiamo ad analizzare insieme a noi:

1. Kaspersky Rescue CD v8.8.1.18
Base: Linux
Dimensioni file ISO: 103MB
Aggiornamento Definizioni: dal web
Tempi di scansione: 8 min per esaminare 11543 elementi
Opzioni di scansione:Chiede alla’utente il da farsi al termine della scansione
Rilevamento Virus: 11 su 11

Microsoft perde il 7% del mercato dei Browser degli ultimi 12 mesi –

Torniamo a parlare ancora di Microsoft qui su Geekissimo, questa volta però, mettiamo sotto torchio di dati che abbiamo ricevuto, riguardanti i Browser e i sistemi operativi Microsoft. Questa volta notiamo una perdita di mercato da parte di Microsoft riguardo ai Browser e a Vista, i due prodotti Microsoft che analizzeremo in quest’articolo.

Il browser di Redmon in questi ultimi mesi ha visto un calo di quasi 7 punti percentuali. Nello scorso anno il browser occupava il 65,48% del mercato, mentre ora si ritrova con un 58,50%, questo equivale a una perdita di 6,96% sul mercato. Rimane stabile Firefox che continua a occupare il secondo posto della classifica dei browser più utilizzati.
1 – Microsoft IE – 58,50%;
2 – Firefox – 18,94%;
3 – Netscape – 11,63%;
4 – Google Desktop – 4,01%;
5 – Mozilla – 3,05%.

Vittorie, sconfitte, classifiche e News sull’Hockey? Ora si con PuckWise

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È nato di recente un servizio web 2.0 che va incontro a tutti gli appassionati di sport, per la precisione di Hockey, attività molto gradita e stimata soprattutto negli Stati Uniti, ma anche qui in Italia viene praticata con molto piacere.
Personalmente non lo considero un gran che come sport, ma mi diverto molto quando osservo i giocatori, magari in TV, compiere delle azioni competitive sul ghiaccio.

Ed è proprio per questo che, dopo avervi parlato di Footbo (anche questo, interessante progetto con l’unica differenza che tratta di calcio), vi proponiamo PuckWise grazie al quale avrete tutte le news in brevissimo tempo riguardanti l’hockey.

Le 30 migliori directory dove segnalare il vostro blog

Se avete deciso di iniziare il nuovo anno intraprendendo una nuova “carriera”, ovvero quella di blogger, allora oggi vi facciamo davvero un bel regalo.

Eccovi infatti una delle nostre mega-liste con le 30 migliori directory dove segnalare il vostro blog, uno dei metodi più utili e consigliati per far conoscere in breve tempo il proprio “angolino di web” a quante più persone possibile. Che aspettate a provarle tutte?

1. Technorati

2. Blogroll

3. BlogVillage

4. Blogflux

5. TopBlogSites

Yahoo!-Gmail, la battaglia della posta continua. Ma nonostante il regalo di Natale di Google, a vincere, almeno per ora, è sempre Yahoo!

Techcrunch_chart

Siamo ormai giunti alla fine dell’anno, e come potete immaginare è tempo di tirare le somme nei più svariati ambiti e argomenti. Su TechCrunch.com è uscita un’interessante classifica dei servizi e-mail più utilizzati durante il 2007, proponendoci dei grafici molto interessanti su una battaglia, quella tra Yahoo!Mail e Gmail di Google, che continuerà probabilmente anche durante i prossimi anni.

In particolare, dal novembre 2006 fino allo scorso mese, Yahoo! rispetto a Gmail rimane praticamente irraggiungibile, con una media di 235 milioni di visitatori unici del primo contro i circa 75 milioni del secondo. Quello che possiamo notare, però, è sicuramente una lenta ascesa del servizio di posta elettronica di Google, che – lo ricordiamo – è nato nell’aprile del 2004 ma che rosicchia diversi milioni di visitatori ogni mese con i suoi servizi innovativi e la grande quantità di spazio di storage a disposizione. A proposito, da Gmail – pochi se ne sono accorti, in realtà – è arrivato anche un piccolo regalo di Natale a tutti i suoi utenti.

Organizzazioni “trasparenti”? Google agli ultimi posti mondiali

Report

Google? È una delle organizzazioni “meno trasparenti” del mondo. Parola di One World Trust, che ha stilato una classifica di organizzazioni intergovernative, non governative e transnazionali basata su affidabilità, trasparenza, partecipazione, valutazione e meccanismi di risposta ai problemi.

Ebbene, Google si è classificato all’ultimo posto, con 17 punti, per affidabilità e responsabilità verso i propri utenti. Al penultimo posto, l’Interpol con 22 punti. In cima alla lista, invece, General Electric con un punteggio di 65 per le compagnie multinazionali, Christian Aid per le organizzazioni non governative e il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, con un punteggio di 88 per cento, per le organizzazioni intergovernative. Una “bella botta” per il gigante della ricerca.