Cultura Geek: 10 geek che hanno cambiato la storia

Tanta, troppa cultura. La TV in questi ultimi tempi si sta accaparrando la maggior parte dei contenuti di un certo spessore, e noi, da umili lavoratori nella grande rete, non possiamo assolutamente permettere ciò. Ecco il principale motivo per il quale, oggi, siamo qui a proporvi una seconda puntata della rubrica “Cultura Geek” inaugurata la scorsa settimana con la lista dei 9 termini più utilizzati sul Web e le loro origini.

Questa volta, come avrete ampiamente intuito dal titolo del post, parliamo di 10 geek che hanno cambiato la storia. Certo, Bill Gates e Steve Jobs li conosciamo tutti, ma ci sono altre personalità, forse anche più importanti dei papà di Microsoft ed Apple, delle quali non tutti si ricordano (o ignorano del tutto l’esistenza). Eccole:

Linus Torvalds: a soli 21 anni, nel 1991, ha impiegato il suo tempo libero per creare il kernel di Linux, un clone di Unix ispirato a Minix (altro sistema basato su Unix, creato dal professor Andrew Tanenbaum della Vrije Universiteit di Amsterdam e distribuito con una licenza che ne consentiva la modifica solo previa la sua autorizzazione) e collegarsi con i server presso l’Università di Helsinki. La sua “geekosità” ha superato ogni limite e, dopo il “matrimonio” con il mondo di GNU (sistema lanciato nel 1983 da Richard Stallman e basato sul concetto di software libero, che tutti noi ben conosciamo), ha regalato al mondo informatico una delle più vispe creature. Ad oggi continua ad essere uno dei principali punti di riferimento del mondo del software libero.

Cultura geek: la nascita dei 9 termini più utilizzati del Web

Tra sigle, neologismi e singolari abbreviazioni, il mondo del Web sforna ogni giorno una quantità enorme di nuove parole. Vocaboli che, spesso, tutti noi apprendiamo in maniera estremamente celere ma adoperiamo con una certa nonchalance ignorando quasi del tutto il loro significato.

Ecco perché, oggi, ci siamo divertiti a mettere insieme 9 dei “termini geek” più famosi al mondo e analizzare in dettaglio la loro origine. Sperando di avervi fatto cosa gradita, vi auguriamo una serena lettura.

Cloud: termine sempre più diffuso divenuto presto sinonimo di servizi online. Deriva dalla dicitura “cloud outline” utilizzata nei diagrammi di rete, nonché dal termine “cloud” utilizzato qualche anno fa come “soprannome” delle grandi reti ATM.

Cloud computing: come molti di voi ben sapranno, sta ad indicare l’insieme di quelle tecnologie che consentono l’utilizzo di risorse distribuite per lo storage e l’elaborazione dei dati. E’ stato “reso noto” nel 2006 dall’amministratore delegato di “Google“, Eric Schmidt, con il fine di illustrare i servizi Web offerti dalla sua azienda, nel corso di una conferenza. L’origine esatta del termine non è nota, ma nel 1997 l’azienda “NetCentric” tentò di registrarlo, senza successo.

I prodotti tecnologici che non vogliono “morire”. Voi a quale tenete di più?

Gli zombi esistono. No, tranquilli, non è nostra intenzione percorrere le orme di Orson Welles ed usare un mezzo di comunicazione di massa per diffondere il panico attraverso una burla. Noi diciamo la verità!

Dove andate? Tornate sulle vostre sedie, non siamo impazziti. Stiamo semplicemente parlando di prodotti tecnologici (hardware e non), quelli che – per un motivo o l’altro – non vogliono saperne di “morire” nonostante la loro classificazione come “obsoleti” giunta ormai da anni, se non decenni. Di seguito, i casi più eclatanti:

Stampanti a matrice di aghi: non fate finta di nulla. Tutti noi, almeno una volta nella vita, ci abbiamo avuto a che fare, soprattutto se siamo soliti frequentare uffici che possono annoverare una certa longevità nello svolgimento del loro compito. Tanto per intenderci meglio, sono quei “comodini” che battono sulla carta attraverso un nastro inchiostrato mentre si spostano lateralmente sul foglio (ad es: Epson FX-80 e Panasonic KX-P1124).

Conficker: ancora qualche consiglio per il pesce d’aprile

Non si parla d’altro, nelle ultime settimane. Arriva il panico delle ultime ore. Le maggiori società di sicurezza informatica hanno previsto che l’ormai celeberrimo worm Conficker.C (altresì noto come Fido, Downup o Downadup) sarà protagonista di una “grande festa di zombificazione”, come l’ha squisitamente definita Paolo Attivissimo qui.

Al posto di un pesce d’aprile informatico “classico”, quale può essere una mail con qualche script scherzoso, le nostre macchine potrebbero subire l’infezione della terza versione di questa temibile minaccia. Già l’amico Andrea, ieri, ha suggerito l’utilizzo del tool McAfee Stinger Conficker. Continuiamo la campagna di prevenzione entrando maggiormente nel dettaglio.

OLED: l’illuminazione del futuro

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OLED, è l’acronimo di Organic Light Emitting Diode ovvero diodo organico ad emissione di luce (cit. Wikipedia), questi fratellastri dei LED sono ancora troppo costosi per essere utilizzati come fonte d’illuminazione. Ma questa situazione è destinata a cambiare.

Un nuovo rapporto condotto dalla DisplaySearch rivela che il mercato d’illuminazione basato su lampade OLED decollerà entro il 2011.

Come sarà il PC tra 10 anni? La parola agli esperti

Come saranno i computer tra dieci anni? Microsoft ha provato a farcelo immaginare con un video concept che abbiamo visto insieme qualche settimana fa. Oggi però vogliamo entrare maggiormente nel dettaglio ed analizzare il futuro del mondo informatico grazie ad un interessante approfondimento pubblicato dall’autorevole PCWorld.

In quest’ultimo, alcuni esperti del settore hanno messo su un piatto d’argento le loro previsioni in merito, ed il quadro ipotetico ottenuto è a dir poco shockante. Ciò che si staglia al nostro orizzonte prevede infatti un drastico cambio di ruolo dei computer, che da strumenti di lavoro diverranno una sorta di “compagni di vita per gli utenti” (come ritenuto da Andrew Chien, direttore della ricerca di Intel Corp.).

E la forma? Nulla che ricordi gli attuali notebook. Anzi, probabilmente saremo al cospetto di mini-dispositivi molto più simili a cellulari che a computer, probabilmente collegabili ad una vasta gamma di altri accessori, magari con una forma adattabile a seconda delle esigenze, da portare al collo come una comune penna USB piuttosto che sugli occhi a mo’ di occhiali hi-tech tramite i quali accedere alle informazioni presenti sulla grande rete (come ritenuto da Dan Siewiorek, Professore della Carnegie Mellon University).

Microsoft con il pollice verde

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In un post apparso la scorsa settimana sul blog Microsoft per lo sviluppo sostenibile, Rob Bernard, responsabile ambientale per l’azienda di Redmond ha spiegato gli obbiettivi di quest’ultima per quanto riguarda la politica ambientale.

L’obbiettivo principale è ridurre l’anidride carbonica emessa di almeno il trenta per cento rispetto ai valori del 2007 entro il 2012. Per arrivare a questo obbiettivo sarà ottimizzato l’uso dell’energia elettrica in tutti gli uffici Microsoft e nelle operazioni quotidiane, ma questo cambiamento non riguarderà meramente le strutture.

Il Web compie 20 anni. Scrivete il vostro messaggio di auguri!

Caro WWW (mi permetto di chiamarti così solo perché ormai ci conosciamo da una quindicina d’anni),

Scusa se ti scrivo con un po’ di ritardo, ma provando a scovare gli angoli più remoti della tua ultra-schizofrenica personalità mi sono dimenticato di quella casella cerchiata in rosso sul calendario di Facebook.

Forse lo avrai già capito, ti scrivo per farti i miei migliori auguri di buon compleanno. E già, sembra ieri che Tim Berners-Lee presentò al suo supervisore quel documento dal titolo “Information Management: a Proposal“, ed invece da quel 13 marzo al CERN sono passati la bellezza di vent’anni, anni in cui sei riuscito a cambiare (spesso in meglio, talvolta meno) la vita di tutti noi, geek e non geek.

Internet: arriva un corso per parlamentari. Servirà?

Internet e politica italiana, un binomio che -ahinoi – si sposa bene quanto quello tra un ovetto Kinder ed il brodo di pollo. Potrebbero cambiare le cose senza passare per un’impietosa selezione di stampo darwiniano? Chissà, intanto l’importante è che qualcuno ci creda e che stia per tentare la “grande impresa”.

L’istituto per le politiche dell’innovazione ha infatti promosso un corso sul pianeta Internet dedicato ai parlamentari. Si tratta di ben cinque seminari tematici che si terranno dal 18 Marzo al 21 Aprile a Roma, nei quali esperti italiani di internet e società dell’informazione tenteranno di istruire chi ci rappresenta (o, per meglio dire, dovrebbe farlo), nella speranza che ciò incentivi la nascita di leggi meno abominevoli nei confronti della grande rete rispetto a quelle finora partorite.

Vuoi leggere più rapidamente del 300%? Prova Zap Reader!

Tralasciando l’attuazione di un po’ di “ginnastica mentale” , è possibile aumentare del 300% la propria velocità di lettura senza intaccare il grado di comprensione dei testi? Chissà, intanto qualcuno ci ha provato ed ha messo gratuitamente a nostra disposizione un servizio online del quale nessuno sentiva la mancanza, ma che potrebbe tornare utile a diverse persone.

Il suo nome è ZAP Reader ed il suo funzionamento è semplice quanto mai: ci si collega su questa pagina, si incolla un qualsiasi testo nel campo di scrittura (si potrebbe incollare direttamente un URL, ma la maggior parte delle volte salta fuori un papocchio che comprende anche il codice HTML) e si clicca sul pulsante “ZAP It!“. Segue la comparsa di un player, il quale mostra singolarmente – in maniera abbastanza rapida – le parole che compongono il testo da visualizzare, utilizzando font molto grandi.

I 5 videogiochi più difficili del mondo

Sappiamo già cosa state pensando: “ecco finalmente qualche bel giochetto per staccare un po’ la spina e divertirsi qualche minuto“, e possiamo assicurarvi che vi sbagliate di grosso.

E’ vero, oggi abbiamo deciso di proporvi una breve – ma intensa, intensissima – carrellata di videogame gratuiti, ma il loro scopo non è assolutamente quello di farci passare attimi di pieno relax, anzi. Lo scopo dei titoli che stiamo per elencarvi è quello di far dannare chi ha l’infelice idea di provarli, sfidando tutti a portare a termine missioni ai confini della realtà.

Insomma, qui ci sono i 5 videogiochi più difficili del mondo. Se volete provarli fate pure, ma non dite che non vi avevamo avvertiti!

Microsoft Surface: ecco il feed reader del futuro!

Ma quanto c’attizza questo Microsoft Surface a noi geek?

Scusate l’introduzione che a molti avrà sicuramente ricordato qualche soave poema francese, ma quando c’è di mezzo il “tavolino magico” di Microsoft, quello che secondo il colosso di Redmond dovrà rivoluzionare le abitudini di molti utenti grazie alle mille opportunità offerte dal touch-screen, non riusciamo a trattenere l’entusiasmo.

Insomma, qualora ci fosse ancora bisogno di sottolinearlo, oggi vogliamo parlarvi (o meglio, “parlerà” in maniera piuttosto inequivocabile il video che potete vedere in apertura del post) nuovamente del voluminoso dispositivo che Steve Ballmer e soci ci stanno facendo pregustare da ormai un bel po’ di mesi. Più precisamente di un’applicazione che potrebbe rappresentare il futuro dei feed reader.

IBM Sequoia, il super-computer più potente del mondo

Stanchi degli snervanti tempi di avvio di Windows Vista? E dei rallentamenti di GTA IV giocato in “High Quality” che ci dite? Se volete dire addio una volta per tutte a questi piccoli-grandi problemi, non esitate a farvi un Sequoia.

No, cari amici pervertiti, mollate quell’impermeabile da “lavoro”… quello di cui stiamo parlando non è un albero sempreverde, bensì il nuovo super-computer che casa IBM sta mettendo a punto per gli Stati Uniti d’America con lo scopo di mantenere in sicurezza e consentire precisi test sugli armamenti nucleari della super-potenza a stelle e strisce (senza esperimenti sotterranei). Il computer più potente del mondo, tanto per intenderci.

Dovrebbe essere pronto entro il 2012 e la sua potenza di calcolo dovrebbe sfiorare i 20 Petaflop. In termini pratici, quindi, il nostro caro Sequoia dovrebbe riuscire a portare a termine 20.000.000.000.000.000 (20 quadrilioni per “noi comuni mortali) di calcoli al secondo.

Aneki, il sito delle classifiche: dal più ricco al più virtuoso, questo ed altro ancora!

Aneki

Chi è l’uomo più ricco del mondo? Qual è il Paese con il più alto PIL pro-capite? Quali sono le nazionali di calcio più quotate al momento? In quale Stato si vive di più? E quale città è ritenuta la più pericolosa del mondo?

Niente da fare, parecchie volte ci capita di porci domande simili. Abbiamo questa voglia di conoscenza proprio come indole intrinseca, e non possiamo reprimere questa nostra curiosità. Ma bisogna trovare un grande agglomerato di risposte. Noi ce l’abbiamo, e si chiama Aneki!

Aneki è un sito internet ricco di informazioni che risponde alle più strane, ma talvolta comuni, domande che possiamo porci. Statistiche generali, classifiche e record in primis!